The Letters
Le lettere
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Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
101
(about February 1853)
John L. Graves
I wonder if Cousin John has a lesson to learn this evening? Emilie - |
Posso chiedere se il cugino John ha qualche lezione da studiare stasera? Emilie - |
John Long Graves era imparentato con i Dickinson attraverso la famiglia Gunn. In quel periodo stava studiando medicina all'Amherst College. |
102
(24 February 1853)
Susan Gilbert (Dickinson)
Thursday afternoon - The sun shines warm, dear Susie, but the sweetest sunshine's gone, and in that far off Manchester, all my blue sky is straying this winter's afternoon. Vinnie and I are here - just where you always find us when you come in the afternoon to sit a little while - We miss your face today, and a tear fell on my work a little while ago, so I put up my sewing, and tried to write to you. I had rather have talked, dear Susie - it seems to me a long while since I have seen you much - it is a long while Susie, since we have been together - so long since we've spent a twilight, and spoken of what we loved, but you will come back again, and there's all the future Susie, which is as yet untouched! It is the brightest star in the firmament of God, and I look in it's face the oftenest.
Emilie - Tell me when you write Susie, if I shall send my love to the Lady where you stay! (2) |
Giovedì pomeriggio - Il sole risplende caldo, cara Susie, ma il sole più dolce se n'è andato, e in quella remota Manchester, e tutto il mio cielo azzurro si dilegua in questo pomeriggio d'inverno. Vinnie e io siamo qua - proprio dove ci trovavi sempre quando venivi nel pomeriggio a sederti un po' con noi - Oggi ci manca il tuo viso, e una lacrima è caduta un momento fa sul mio lavoro, così metto via il cucito, e provo a scriverti. Avrei preferito aver parlato, cara Susie - mi sembra tanto tempo da quando ti vedevo spesso - è passato tanto tempo Susie, da quando siamo state insieme - così tanto da quando abbiamo consumato un crepuscolo, e parlato di ciò che amavamo, ma tu tornerai, è c'è tutto un futuro, che è ancora inesplorato! È la stella più brillante del firmamento di Dio, e io guardo sovente il suo volto.
Emilie - Susie, dimmi quando scrivi, se devo mandare i miei saluti affettuosi alla Signora presso cui stai! (2) |
(1) ED cita un distico da Kavanagh di Henry Wadsworth Longfellow:"At Dover dwells George Brown, Esquire, / Good Christopher Finch and Daniel Friar". Si tratta di una frase per memorizzare il giorno in cui cade in ciascun anno il primo giorno di ogni mese conoscendo quello relativo al 1° gennaio (per questo ho tradotto liberamente, rispettando le iniziali delle parole). Le dodici parole rappresentano i mesi, la sequenza "ABCDEFG" i giorni della settimana, dove "A" è quello corrispondente al 1° gennaio. Per esempio, nel 2007 il 1° gennaio cadeva di lunedì e perciò la "A" di At è appunto lunedì, la "D" di Dover corrisponde a giovedì 1° febbraio, la "d" di "dwells" a giovedì 1° marzo, la "G" di George a domenica 1° aprile, e così via; per gli anni bisestili occorre posporre di un giorno per i mesi da marzo a dicembre. (2) Susan era a Manchester in visita a Mary Learned, moglie di Samuel Colcord Bartlett e sorella di Samuel Julius Learned, che era il vedovo della sorella di Susan, Mary, morta il 14 luglio 1850 (vedi L38). |
103
(5 March 1853)
Susan Gilbert (Dickinson)
Saturday morning - I know dear Susie is busy, or she would not forget her lone little Emilie, who wrote her just as soon as she'd gone to Manchester, and has waited so patiently till she can wait no more, and the credulous little heart, fond even tho' forsaken, will get it's big black inkstand, and tell her once again how well it loves her.
Emilie - Susie - will you give my love to Mrs Bartlett (4), and tell her the fortnight is out next Wednesday, and I thought she m't like to know! |
Sabato mattina - So che la cara Susie è indaffarata, altrimenti non avrebbe dimenticato la sua piccola Emilie solitaria, che le ha scritto non appena lei è partita per Manchester, e ha aspettato con tanta pazienza fino a non poter aspettare più, e il suo piccolo cuore ingenuo, amorevole anche se abbandonato, prenderà il suo grosso calamaio nero, e le dirà ancora una volta quanto le vuole bene.
Emilie - Susie - saluta da parte mia Mrs Bartlett (4), e dille che le due settimane scadranno mercoledì prossimo, e che ho pensato le facesse piacere saperlo! |
(1) Citazione quasi letterale dei primi due versi di "The Life Clock" ("L'orologio della vita"), una poesia tradotta dal tedesco (probabilmente di autore anonimo) e pubblicata nell'"Hampshire Gazette" del 4 agosto 1846 e nel "Northampton Courier" del 14 luglio 1847: There is a little mystic clock, / No human eye hath seen," ("C'è un piccolo orologio mistico, / Mai visto da occhio umano,"), vedi anche la L60. (2) Austin lasciò Amherst il 5 marzo diretto a Cambridge per frequentare la Harvard Law School. (3) Qui ED si riferisce certamente al fidanzamento, ancora segreto, tra Susan e Austin, che verrà ufficializzato alla fine di marzo. (4) Mary Learned, vedi la lettera precedente, nota 2. |
104
(8 March 1853)
Austin Dickinson
Tuesday morning Dear Austin. Dont feel lonely, for we think of you all the time, and shall love you and recollect you all the while you are gone. Your letter made us all feel sadly, and we had a sober evening thinking of you at Cambridge, while we were all at home.
Emilie. Mother and Vinnie send much love, and say you must'nt be lonely. I have done what you wanted me to. |
Martedì mattina Caro Austin. Non sentirti triste, perché ti pensiamo sempre, e ti vorremo bene e ti ricorderemo per tutto il tempo in cui starai via. La tua lettera ci ha resi malinconici, e abbiamo passato una pensosa serata immaginandoti a Cambridge, mentre noi siamo tutti a casa.
Emilie. La mamma e Vinnie ti mandano tanti saluti affettuosi, e dicono che non devi essere triste. Ho fatto quello che mi avevi chiesto. |
(1) Samuel Julius Learned, vedovo della sorella di Susan, Mary. |
105
(about March 1853)
Susan Gilbert (Dickinson)
Sailing silently, Ho! Pilot, ho! Knowest thou the shore Where no breakers roar - Where the storm is oer? In the peaceful west Emilie |
Navigando in silenzio, Ohé! Pilota, ohé! Conosci tu la riva Dove non urlano i marosi - Dove la tempesta è oltre? Nel tranquillo ponente Emilie |
(1) Johnson annota: "Il messaggio può voler dire di più di 'Scrivimi una lettera'. ED aveva iniziato a scrivere poesie e stava probabilmente incoraggiando Susan a fare altrettanto." |
106
(12 March 1853)
Austin Dickinson
Saturday morning Dear Austin. I am afraid you think that we have all forgotten you, we hav'nt written now for so many days, but we hav'nt, and I will tell you why we have kept still so long. We thought from your first letter that you'd probably write us again in a day or two, and there might be some thing which you would want to know, so we waited to hear from you - well, you did not seem to write so soon as we expected, and I thought Wednesday morning I would'nt wait any longer, but we know not what is before us.
Aff |
Sabato mattina Caro Austin. Ho paura che pensi che ti abbiamo tutti dimenticato, non avendo scritto per così tanti giorni, ma non è così, e ti dirò perché siamo rimasti in silenzio così a lungo. La tua prima lettera ci aveva fatto pensare che probabilmente ci avresti scritto dopo un giorno o due, e ci poteva essere qualcosa che avresti voluto sapere, così abbiamo aspettato di avere tue notizie - be', è risultato che non hai scritto così presto come avevamo previsto, e mercoledì mattina avevo intenzione di non aspettare più, ma non sappiamo mai che cosa ci aspetta.
Aff |
(1) La sorella di Edward Dickinson, Mary, e il marito, Mark Haskell Newman, morirono entrambi nel 1852, lasciando un figlio e quattro figlie. Edward Dickinson fu nominato tutore delle quattro figlie, che arrivarono ad Amherst e si stabilirono in una casa di proprietà dello zio, affidate alle cure della sorella del padre, Hannah (Mrs. Samuel A. Fay). Il padre aveva un patrimonio consistente, ma lo lasciò quasi per intero a una società missionaria, pensando probabilmente che il destino migliore per le figlie sarebbe stato lasciarle nelle mani di Dio senza le tentazioni del denaro. (2) Lo zio Sweetser era il marito di un'altra sorella di Edward Dickinson, Catharine. Elizabeth era la più giovane delle sorelle Dickinson; si sposò nel 1866, a quarantatré anni, e in quel periodo divideva il suo tempo tra i vari membri della famiglia che avevano bisogno di lei. (3) Si trattava dello "Hampshire and Franklin Express", di proprietà della famiglia Adams. |
107
(12 March 1853)
Susan Gilbert (Dickinson)
Saturday noon - Dear Susie - I'm so amused at my own ubiquity that I hardly know what to say, or how to relate the story of the wonderful correspondent. First, I arrive from Amherst, then comes a ponderous tome from the learned Halls of Cambridge, and again by strange metamorphosis I'm just from Michigan, and am Mattie and Minnie and Lizzie in one wondering breath - Why, dear Susie, it must'nt scare you if I loom up from Hindoostan, or drop from an Appenine, or peer at you suddenly from the hollow of a tree, calling myself King Charles, Sancho Panza, or Herod, King of the Jews - I suppose it is all the same. (1)
Vinnie sends you her love - She would write, but has hurt her hand - Mother's love too - Oh Susie! |
Sabato pomeriggio - Cara Susie - Sono così divertita dalla mia ubiquità che a malapena so come dire, o come riportare la storia della prodigiosa corrispondente. Dapprima, arrivo da Amherst, poi giunge un tomo poderoso dalle Dotte Aule di Cambridge, e ancora per una strana metamorfosi eccomi dal Michigan, e sono Mattie e Minnie e Lizzie tutto d'un fiato - Perciò, cara Susie, non devi spaventarti se appaio dall'Indostan, o rotolo dagli Appennini, o ti scruto all'improvviso dalla cavità di un albero, proclamandomi Re Carlo, Sancho Panza, o Erode, Re dei Giudei - suppongo che siano tutti la stessa persona. (1)
Vinnie ti manda i suoi saluti affettuosi - Voleva scriverti, ma si è ferita a una mano - Saluti affettuosi anche dalla mamma - Oh Susie! |
(1) La scherzosa descrizione della "prodigiosa corrispondente" è riferita al fatto che ED riceveva molta corrispondenza indirizzata a Susan per poi imbustarla e mandarla all'amica. Prima è lei stessa da Amherst, poi il fratello da Cambridge e via via parenti e amici di Susan. (2) Julia Mills è uno dei personaggi di David Copperfield di Charles Dickens; è l'amica del cuore di Dora Spenlow ed è descritta così (cap. 33): "...s'era ritirata dal mondo, ma tuttavia prendeva ancora un pacato interesse alle verdi speranze e passioni dei giovani." (trad. di Cesare Pavese, Einaudi, Torino, 1995, pag. 485). (3) Jeremy Bentham (1738-1832) era un famoso giurista inglese; l'allusione è ovviamente a Austin, che stava studiando legge all'Harvard University di Cambridge. (4) Le virgolette fanno presumere una citazione e il candidato più probabile è sempre Dickens, il titolo del cap. 12 di Nicholas Nickleby: "Whereby the Reader will be enabled to trace the further course of Miss Fanny Squeer's Love, and to ascertain whether it ran smooth or otherwise. "("Dove il lettore avrà la possibilità di seguire il corso ulteriore dell'amore di Miss Fanny Squeer, e di rendersi conto se scorre liscio o meno."). (5) "berage" è contrazione di "beverage", che ho inteso nel senso di "garnish" ("ornamento"). (6) Ho tradotto così l'originale «but "a',"», che non ho decifrato. |
108
(18 March 1853)
Austin Dickinson
Friday morning Dear Austin. I presume you remember a story Vinnie tells of a Breach of promise Case where the correspondence between the parties consisted of a reply from the girl to one she had never received, but was daily expecting - well I am writing an answer to the letter I hav'nt had, so you will see the force of the accompanying anecdote. I have been looking for you ever since despatching my last, but this is a fickle world, and it's a great source of complacency that t'will all be burned up bye and bye. I should be pleased with a line when you've published your work to Father, if it's perfectly convenient. Your letters are very funny indeed - about the only jokes we have, now you and Sue are gone, and I hope you will send us one as often as you can. Father takes great delight in your remarks to him - puts on his spectacles and reads them o'er and o'er as if it was a blessing to have an only son.
Aff Dear Austin, I've just decided that my yarn is not quite spun, so I'll spin it a little longer.
Emilie again. |
Venerdì mattina Caro Austin. Presumo che ti ricordi di una storia che racconta Vinnie su un Caso di Rottura di fidanzamento in cui la corrispondenza tra le parti consisteva in una risposta della ragazza a qualcosa che non aveva mai ricevuto, ma che aspettava ogni giorno - be' io sto rispondendo alla lettera che non ho mai avuto, così capirai la forza dell'aneddoto accompagnatorio. Ti sto aspettando da quando ho spedito l'ultima mia, ma questo è un mondo incostante, ed è una fonte di enorme soddisfazione sapere che tra non molto andrà a fuoco. Gradirei una riga quando avrai pubblicato il tuo lavoro per il babbo, se ti viene comodo. Le tue lettere sono davvero divertenti - più o meno l'unico svago che abbiamo, ora che tu e Sue siete lontani, e spero che ce ne manderai una non appena potrai. Il babbo gode dei tuoi commenti su di lui - si mette gli occhiali e li legge e rilegge come se fosse una benedizione avere un unico figlio maschio.
Aff Caro Austin, ho appena deciso che il filo non è abbastanza teso, perciò lo avvolgo un altro po'.
Di nuovo Emilie. |
(1) Anna Charlotte Warner, sorella di Mary, una delle più intime amiche di ED, morì il 19 aprile (vedi la L118). (2) Jeremiah Holden era un lavorante dei Dickinson (vedi L80) e Mrs. Mack era la lavandaia. |
109
(24 March 1853)
Austin Dickinson
Thursday morning Dear Austin. How much I miss you, how lonely it is this morning - how I wish you were here, and how very much I thank you for sending me that long letter, which I got Monday evening, and have read a great many times, and presume I shall again, unless I soon have another.
Emilie. Mother says "tell Austin I think perhaps I shall write him a letter myself."
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Giovedì mattina Caro Austin. Quanto sento la tua mancanza, com'è triste questa mattinata - come vorrei che tu fossi qui, e quanto devo ringraziarti per avermi mandato quella lettera così lunga, che ho ricevuto lunedì sera, e ho letto tantissime volte, e presumo lo farò ancora, a meno che non ne riceva presto un'altra.
Emilie. La mamma dice "di' a Austin che forse gli scriverò io stessa una lettera."
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(1) Matteo 18,12-13: "Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite." ("How think ye? if a man have an hundred sheep, and one of them be gone astray, doth he not leave the ninety and nine, and goeth into the mountains, and seeketh that which is gone astray? And if so be that he find it, verily I say unto you, he rejoiceth more of that sheep, than of the ninety and nine which went not astray.") (2) "Punch" è una maschera del teatro inglese dei burattini (il nome deriva dal Pulcinella italiano) caratterizzata dalla capacità di farsi beffe di tutto e di tutti; ED potrebbe anche riferirsi all'omonima rivista satirica inglese attiva nel Sette-Ottocento, che prendeva il nome appunto dalla maschera. (3) In effetti Susan arrivò ad Amherst il giorno un cui è datata questa lettera. (4) Austin e Susan si erano incontrati il giorno prima all'Hotel Revere di Boston, dove si erano fidanzati (Open Me Carefully, pag. XXXII). (5) Si tratta di Harriet Gilbert, sorella maggiore di Susan, sposata a William Cutler. I fratelli Cutler, William e George, erano soci d'affari di Luke Sweetser, citato subito dopo. |
110
(27 March 1853)
Austin Dickinson
Sabbath evening Oh my dear "Oliver," (1) how chipper you must be since any of us have seen you? How thankful we should be that you have been brought to Greenville, (2) and a suitable frame of mind! I really had my doubts about your reaching Canaan, but you relieve my mind, and set me at rest completely. How long it is since you've been in this state of complacence towards God and your fellow men? I think it must be sudden, hope you are not deceived, would recommend "Pilgrim's Progress," and "Baxter upon the will." (3) Hope you have enjoyed the Sabbath, and sanctuary privileges - it is'nt all young men that have the preached word.
Affy Love from us all. Monday noon. Oh Austin, Newton is dead. The first of my own friends. Pace. (9) |
Domenica sera Oh mio caro "Oliver", (1) quanto sei più vispo rispetto a quando qualcuno di noi ti ha visto? Quanto dovremmo essere riconoscenti che tu sia stato condotto a Greenville, (2) e a un appropriato stato d'animo! Veramente avevo dei dubbi sulle possibilità che avevi di raggiungere Canaan, ma tu mi sollevi e mi tranquillizzi completamente. Da quanto tempo sei in questo stato di gradimento verso Dio e i tuoi simili? Credo che deve essere stato all'improvviso, spero che non ti sia ingannato, e ti raccomanderei "Pilgrim's Progress", e "Baxter upon the will". (3) Spero che tu abbia goduto il Dì di festa, e i privilegi del santuario - non è che tutti i giovanotti possano sentire predicare la parola.
Aff.te Saluti affettuosi da tutti noi. Lunedì pomeriggio. Oh Austin, Newton è morto. Il primo dei miei amici. Pace. (9) |
(1) Il fatto di rivolgersi a Austin chiamandolo "Oliver", uno dei protagonisti di Come vi piace di Shakespeare, è probabilmente riferito a una battuta del personaggio, che commenta il suo amore per Celia e richiama il recente fidanzamento di Austin con Susan (V,ii,5-7): "Neither call the giddiness of it in question: the poverty of her, the small acquaintance, my sudden wooing, nor her sudden consenting;" ("Non badare alla rapidità con cui si sono svolte le cose: la povertà di lei, il pochissimo tempo per conoscerci, la mia corte improvvisa e il suo improvviso consenso." - trad. di Antonio Calenda e Antonio Nediani, in; Teatro completo di William Shakespeare, a cura di Giorgio Melchiori, vol II: Le commedie romantiche, Mondadori, Milano, 1982.) (2) Alla fine ED parla della lettera come di "Variations of Greenville", e "Greenville" era probabilmente il titolo dei versi che Austin aveva allegato alla lettera a cui questa risponde. (3) The Pilgrim's Progress, di John Bunyan, è un classico della letteratura "morale" inglese; Baxter upon the will è probabilmente il titolo di un libro dello stesso tipo, del quale non ho trovato notizie. (4) Due versetti presenti in molti inni, per esempio in "The Heavenly Jerulasem" di Isaac Watts. (5) "phelinks" ha un suono simile a "feelings" ("sentimenti"); probabilmente c'è un gioco di parole con "links": "legàmi, vincoli, ma anche maglie di una catena". (6) La casa editrice Harper & Brothers. (7) Johnnie Beston e David Smith erano due lavoranti dei Dickinson. (8) Vedi la nota 2. (9) Benjamin Franklin Newton morì a Worcester il 24 marzo 1853. Era stato praticante nello studio di Edward Dickinson e aveva fatto conoscere a ED le opere delle sorelle Brontë e le poesie di Emerson, facendo nascere in lei l'amore per la letteratura. È citato, o si allude a lui, in tre lettere inviate a Higginson: L261, L265 e L457. È inoltre molto probabilmente dedicata alla sua memoria la poesia J299-F418. |