The Complete Poems
Tutte le poesie
F601 - 650
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
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Indice Franklin
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F601 (1863) / J633 (1862)
When Bells stop ringing - Church - begins - The Transitive - of Bells - When Cogs - stop - that's Circumference - The Ultimate - of Wheels - |
Quando le Campane smettono di suonare - la Funzione - inizia - Il Transitivo - delle Campane - Quando gli Ingranaggi - si fermano - c'è la Circonferenza - Il Fondamento - delle Ruote - |
Quattro versi molto densi, che parlano, con la solita fantasia dickinsoniana, del rapporto fra l'esteriorità e l'interiorità, fra ciò che si vede e ciò che è, tra i mezzi e i fini. Quando ciò che si vede smette di esserci, resta la vera essenza, ciò che è il fine ultimo e il fondamento delle cose, come la funzione religiosa, che è il "transitivo", ovvero il logico complemento, il fine ultimo, del suono delle campane, o la circonferenza, espressione fondamentale e perfetta degli ingranaggi delle ruote, che continua ad esistere anche quando queste smettono di girare. |
F602 (1863) / J468 (1862)
The Manner of it's Death When Certain it must die - 'Tis deemed a privilege to choose - 'Twas Major Andre's Way - When Choice of Life - is past - How small in those who live - The Miracle to teaze |
Le Modalità della propria Morte Quando si è Certi di dover morire - È ritenuto un diritto scegliere - È questo il Caso del Maggiore André - Quando la Scelta di Vivere - è esaurita - Che meschinità nei vivi - Importunare il Miracolo |
Durante la rivoluzione americana il maggiore inglese John André (v. 4), condannato a morte per spionaggio, chiese di essere fucilato, come un soldato, ma Washington gli negò questo privilegio e lo fece impiccare, come spia. |
F603 (1863) / J469 (1862)
The Red - Blaze - is the Morning - The Violet - is Noon - The Yellow - Day - is falling - And after that - is None - But Miles of Sparks - at Evening - |
La Rossa - Fiamma - è il Mattino - La Viola - è il Mezzogiorno - La Gialla - il Giorno - che cala - E dopo ciò - è il Nulla - Ma Miglia di Scintille - a Sera - |
Ho scelto la versificazione dell'edizione Franklin; in Johnson le due strofe sono di quattro versi e l'ultimo è diviso in due: "The Territory Argent - that / Never yet - consumed -". Nel manoscritto si legge "The Territory Argent - that / never yet - consumed -". Franklin l'ha trascritto come un verso unico perché "never" è scritto chiaramente in minuscolo e in questi casi l'a capo del manoscritto è interpretato come seguito del verso che precede; Johnson ha preferito mantenere una struttura più regolare (anche se lo schema "abab" della prima strofa nella seconda non funziona per il primo e terzo verso, che terminano con "Evening" e "that") e ha perciò trascritto "never" in maiuscolo. |
La prima strofa è una chiara metafora della vita: il mattino, il mezzogiorno, la sera, e poi il nulla. Ma nella seconda, quasi a voler mitigare quel "nulla" così secco, definitivo e senza speranza, ED s'inventa una bellissima immagine: la fiamma non scompare, gli argentei territori della vita non sono mai consumati del tutto, ecco là, nel cielo, le scintille, ultimo bagliore dell'incendio che ha percorso la vita. Una metafora dell'immortalità, dopo quel "nulla"? O con le scintille che brillano nella notte ED vuole ancora una volta rappresentare la fama postuma attraverso la poesia, incancellabile ricordo di una vita che ha esaurito la sua fiamma, ma che tuttavia non sarà mai del tutto consumata, perché vivrà negli occhi e nella mente di chi saprà cogliere quelle scintille? Chissà. |
F604 (1863) / J634 (1862)
You'll know Her - by Her Foot - The finest Gamboge Hand With Fingers - where the Toes should be - Would more affront the Sand - Than this Quaint Creature's Boot - You'll know Her - by Her Vest - Her Cap is small - and snug - So finer 'tis than Wool - You'll know Her - by Her Voice - She squanders on your Head |
Lo riconoscerai - dal Piede - La più fine Mano di Gommapiuma Col Pollice - ove dovrebbe stare l'Alluce - Offenderebbe di più la Sabbia - Del Curioso Stivale di questa Creatura - Lo riconoscerai - dalla Veste - Il Berretto è piccolo - e riparato - È più fine della Lana - Lo riconoscerai - dalla Voce - Lui sparge sul tuo Capo |
Una descrizione, accurata e particolareggiata, dell'arrivo in primavera del pettirosso, prima timido, dal canto incerto, insicuro, poi, quando le ultime giornate di marzo si affrettano verso la vera primavera d'aprile, baldanzoso e sicuro, col suo canto perlaceo sparso a piene mani sulle nostre teste.
Estasi Perlacee - [Lui dilapida sul tuo Capo Rendite di Perla -] [Lui sparge sul tuo Capo Perlacei Argomenti -] Nega che sia un Pettirosso - ora - E saresti un Miscredente - |
F605 (1863) / J470 (1862)
I am alive - I guess - The Branches on my Hand Are full of Morning Glory - And at my finger's end - The Carmine - tingles warm - I am alive - because And lean - and view it sidewise - I am alive - because And marked my Girlhood's name - How good - to be alive! |
Sono viva - suppongo - I Rami sulla mia Mano Sono pieni di Convolvolo - E sulla punta delle dita - Il Carminio - dà un fremito caldo - Sono viva - perché Chinarsi - e scrutare di traverso - Sono viva - perché E contrassegnata dal mio nome da Ragazza - Com'è bello - essere viva! |
Bellissimo inno all'amore, che è come una nuova, diversa, nascita, dopo quella naturale. Ci si accorge di essere vivi dalla bellezza del contatto con la natura, dal respiro che appanna lo specchio, dalla consapevolezza di non essere ancora sdraiati su un letto e oggetto di educati e scontati commenti sulla dipartita, dal non avere ancora una tomba col proprio nome inciso nella pietra. Ma la gioia vera, infinita, è quella di sentire in se stessi l'altra nascita, quella provocata dall'intima unione con la persona amata. |
F606 (1863) / J1067 (1862)
Except the smaller size - No Lives - are Round - These - hurry to a Sphere - And Show - and End - The larger - slower grow - Hugest of Core But far after Frost - |
Eccetto le taglie più piccole - Nessuna Vita - è Rotonda - Queste - son subito Sfera - E si Mostrano - e Finiscono - Le più grandi - crescono lente - Le smisurate di Nocciolo Ma molto dopo il Gelo - |
La versione riportata è quella nei fascicoli. Esistono altri due copie manoscritte di questa poesia, entrambe limitate ai primi otto versi: la prima, firmata "Emily", fu inviata a Susan (nel 1863 secondo Franklin, nel 1866 secondo Johnson); l'altra, senza divisione in strofe, inclusa in una lettera inviata a T.W. Higginson (L316), impostata il 17 marzo del 1866. I versi sono preceduti da queste parole: "I will be patient - constant, never reject your knife, and should my slowness goad you, you knew before myself that [seguono gli otto versi]" ("Sarò paziente - costante, non rifiuterò mai il suo coltello, e se la mia lentezza dovesse irritarla, lei sapeva prima di me che"). |
Soltanto le esistenza semplici possono ambire alla perfezione del cerchio, quelle più complesse sono sempre più variegate e irregolari. Le prime (qui è probabile il riferimento alle mele citate da Johnson) non ci mettono molto a diventare una sfera, ma durano poco, appena il tempo di farsi vedere. Le altre, quelle più grandi, più complesse e più preziose (per esempio l'essere umano o anche le mele d'oro delle Esperidi) hanno una crescita più lunga e maturano più tardi. Ma c'è un terzo tipo di esistenza, quella che ha un nocciolo, ovvero un'interiorità, smisurata, che svetta in confronto alle altre: fra queste troverai soltanto individui singoli, unici, mai un indistinto grappolo. E sono proprio queste esistenze che riescono a produrre i frutti più preziosi, quelli che dopo il gelo della morte e l'illusoria rinascita dell'estate indiana, saranno sempre goduti da chi li sa cogliere come fossero esotiche spezie delle Indie occidentali. |
F607 (1863) / J635 (1862)
I think the longest Hour of all Is when the Cars have come - And we are waiting for the Coach - It seems as though the Time - Indignant - that the Joy was come - The Pendulum begins to count - Then I - my timid service done - |
Credo che l'Ora più lunga di tutte Sia quando le Vetture sono arrivate - E noi siamo in attesa della Carrozza - Sembra come se il Tempo - Offeso - che la Gioia sia arrivata - Il Pendolo comincia a contare - Allora io - compiuto il mio timido servizio - |
Probabile che qui ED, come dicono nelle note sia la Bulgheroni che Errante, abbia preso lo spunto dai momenti in cui in casa si attendeva l'arrivo del padre, spesso fuori per ragioni politiche o di lavoro. Quei momenti che sembravano così lenti, da quando si sapeva che il treno era arrivato al momento dell'arrivo della carrozza, dei passi nell'atrio, dei saluti. E qui, negli ultimi due versi, emerge la timida, ritrosa, solitaria Emily, che mette tanto amore in quei saluti, ma subito si rifugia di sopra (più a Nord) col suo piccolo violino, con la voglia di suonare lo strumento dal quale sapeva trarre melodie poetiche così belle. |
F608 (1863) / J329 (1862)
So glad we are - a Stranger'd deem 'Twas sorry, that we were - For where the Holiday should be There publishes a Tear - Nor how Ourselves be justified - Since Grief and Joy are done So similar - An Optizan Could not decide between - |
Così felici siamo - che un Estraneo stimerebbe Afflizione, ciò che eravamo - Perché ovunque ci sia una Festa Là si manifesta una Lacrima - Il perché non riusciamo a spiegarlo - Giacché Pena e Gioia sono Così simili - Che un Ottico Non saprebbe distinguerle - |
Il testo riportato sopra è quello inviato a Samuel Bowles; un'altra copia è nei fascicoli, divisa in due strofe di quattro versi. |
Sentimenti contrastanti, opposti, tendono a toccarsi e a diventare quasi indistinguibili, come se in ogni sentimento, di gioia o di dolore, fosse sempre presente il suo contrario. |
F609 (1863) / J471 (1862)
A Night - there lay the Days between - The Day that was Before - And Day that was Behind - were One - And now - 'twas Night - was here - Slow - Night - that must be watched away - |
Una Notte - si stendeva fra i Giorni - Il Giorno che era Davanti - E il Giorno che era Dietro - erano Uno - E ora - era la Notte - ad essere qui - Lenta - Notte - da consumare - |
I giorni (la vita) sono offuscati da una continua, interminabile notte (l'angoscia, la sofferenza, il dolore). Il sorgere e il tramontare del sole hanno perduto al loro identità, sono ormai un tutt'uno perché qui è sempre e solo notte. La notte è lenta, va consumata con attenzione, scrutando gli attimi che passano, innumerevoli come i granelli di sabbia su una spiaggia e difficili da distinguere uno ad uno, almeno finché la notte non sia passata. |
F610 (1863) / J354 (1862)
From Cocoon forth a Butterfly As Lady from her Door Emerged - a Summer Afternoon - Repairing Everywhere - Without Design - that I could trace Her pretty Parasol be seen Where Parties - Phantom as Herself - And notwithstanding Bee - that worked - Till Sundown crept - a steady Tide - |
Fuori dal Bozzolo una Farfalla Come una Signora dalla sua Porta Emerse - Un Pomeriggio d'Estate - Rassettando Dappertutto - Senza un Intento - che io potessi scorgere Far vedere il suo grazioso Parasole Dove Altri - Fantasmi come Lei - E nonostante l'Ape - si industriasse - Finché non si insinuò il Tramonto - una Marea costante - |
Un quadro naturale descritto nel suo ciclico rinnovarsi, con una domanda di fondo alla quale è impossibile rispondere, che ci lascia interdetti quando cerchiamo di scoprirne il segreto (v. 5). Forse soltanto la natura stessa riesce a comprendere il suo segreto (v. 8), in quella "circonferenza senza scopo" (v. 16) che appare al più una "esibizione intorno al mondo" (v. 17) a chi cerca di carpirne il senso con gli occhi della razionalità. |
F611 (1863) / J518 (1862)
Her sweet Weight on my Heart a Night Had scarcely deigned to lie - When, stirring, for Belief's delight, My Bride had slipped away - If 'twas a Dream - made solid - just With Him remain - who unto Me - |
Il suo dolce Peso sul mio Cuore una Notte Si era appena degnato di giacere - Quando, trasalendo, per la gioia del Credere, La mia Sposa sgusciò via - Se fu un Sogno - divenuto concreto - giusto A Lui resta - che a Me - |
Cos'è quel dolce peso sognato e poi subito sfuggito via, non appena l'emozione di un concretizzarsi del credere aveva provocato un'agitazione difficile da reprimere? Probabilmente è la Fede. Quella fede che vorremmo tanto diventasse concreta, visibile, senza dubbi, e che invece viene sempre sopravanzata, superata, dal nostro bisogno di concretezza. E chi è che può dirci se quel sogno si è veramente, se pure per un attimo, concretizzato, oppure se era, appunto, soltanto un sogno? Potrebbe dircelo solo chi ci ha creato, e ci ha dato questo bisogno di concretezza che rende così difficile aver fede. |
F612 (1863) / J355 (1862)
'Tis Opposites - entice - Deformed Men - ponder Grace - Bright fires - the Blanketless - The Lost - Day's face - The Blind - esteem it be To lack - enamor Thee - |
È l'Opposto - che attira - I Deformi - guardano alla Grazia - A Fuochi accesi - Chi non ha da coprirsi - Lo Sperduto - al volgere del Giorno - Il Cieco - stima che sia La mancanza - Ti innamori - |
Il tema degli opposti, della mancanza che risveglia il desiderio è descritta nelle prime due strofe con abbondanza di esempi (i deformi, i senza casa, chi si è perduto, il cieco, il prigioniero) che conducono alla strofa finale, dove la lontananza dell'amata diventa stimolo ad amare, come se ED dicesse al "Thee" del verso 9: "l'amore appartiene al divino, ma nonostante qui il divino sia soltanto io, la mia lontananza non potrà che rafforzare il tuo amore". |
F613 (1863) / J356 (1862)
The Day that I was crowned Was like the other Days - Until the Coronation came - And then - 'twas Otherwise - As Carbon in the Coal I rose, and all was plain - The Grace that I - was chose - |
Il Giorno in cui fui incoronata Era come gli altri Giorni - Finché l'Incoronazione avvenne - E allora - divenne Diverso - Come il Carbonio nella Brace Mi alzai, e tutto era semplice - La Grazia che io - fossi scelta - |
La Grazia come dono dell'amore: io la meritavo perché ne sapevo cogliere l'intima essenza, la gratificazione del mio essere: "La Grazia che io - fossi scelta / Per Me - superava la Corona", perché consideravo la corona (ovvero l'esteriorità che pure ammanta di fulgore) soltanto come una semplice testimonianza visibile della grazia che avevo ottenuto. Quella è il mio vero premio, che so distinguere da ciò che la maggior parte degli altri vedono senza saperne cogliere la profondità. Io lo so fare e, per questo, la merito più di altri che guardano più alla scintillante bellezza delle manifestazioni esteriori che alla grandezza del dono interiore. |
F614 (1863) / J519 (1862)
'Twas warm - at first - like Us - Until there crept upon A Chill - like frost upon a Glass - Till all the scene - be gone. The Forehead copied Stone - It straightened - that was all - And even when with Cords - |
Era caldo - dapprima - come Noi - Poi vi si insinuò Un Senso di Gelo - come brina su un Vetro - Finché tutta la scena - scomparve - La Fronte copiò la Pietra - Si irrigidì - e fu tutto - E anche quando con le Corde - |
Il passaggio dalla vita alla morte descritto con precisione quasi scientifica, e con un senso molto forte dell'ineluttabilità del momento, manifestato con la resa finale ("It made no Signal, nor demurred,") e con il verso conclusivo, quel cadere come una masso adamantino, la pietra più dura e più difficilmente scalfibile che esista. Il simbolo più evidente della morte è il freddo, per il quale ED usa quasi tutte le parole che ha a disposizione: chill, frost, cold, congealed e, indirettamente, skater, straightened, forehad copied stone. |
F615 (1863) / J357 (1862)
God is a distant - stately Lover - Woos, as He states us - by His Son - Verily, a Vicarious Courtship - "Miles", and "Priscilla", were such an One - But, lest the Soul - like fair "Priscilla" |
Dio è un distante - maestoso Innamorato - Corteggia, come ci ha spiegato - per mezzo di Suo Figlio - In verità, un Corteggiamento Vicario - Per "Miles", e "Priscilla", accadde lo Stesso - Ma, affinché l'Anima - come la bella "Priscilla" |
ED cita un poemetto narrativo: The Courtship of Miles Standish di Henry Wadsworth Longfellow, dove Miles Standish invia John Alden a chiedere la mano della bella Priscilla. Naturalmente la bella cede al fascino dell'inviato e lo preferisce al pretendente, più nobile ma lontano. |
F616 (1863) / J358 (1862)
If any sink, assure that this, now standing - Failed like Themselves - and conscious that it rose - Grew by the Fact, and not the Understanding How Weakness passed - or Force - arose - Tell that the Worst, is easy in a Moment - |
Chiunque cada, stia certo che costui, ora in piedi - Fallì come Lui - ed è conscio che rialzarsi - È frutto delle Circostanze, e non della Consapevolezza Che la Debolezza è passata - o la Forza - risorta - Sappia che il Peggio, si placa in un Momento - |
Il "dopo" è sempre rimediabile, il fatto stesso di essere consci della propria caduta vuol dire che il peggio è passato, quel peggio che negli ultimi versi è sapientemente illustrato dal sibilo della pallottola, ovvero dal momento dell'incertezza rispetto alle due soluzioni possibili, entrambe sicuramente meno terribili dell'ansia di non sapere: la pallottola ci fa cadere ma ci lascia vivi e liberi di rialzarci, oppure ci uccide e annulla qualsiasi sofferenza. |
F617 (1863) / J589 (1862)
The Night was wide, and furnished scant With but a single Star - That often as a Cloud it met - Blew out itself - for fear - The Wind pursued the little Bush - No Squirrel went abroad - To feel if Blinds be fast - The Housewife's gentle Task - |
La Notte era estesa, e guarnita appena Con non più di una singola Stella - Che ogni volta che incontrava una Nuvola - Si spegneva - dalla paura - Il Vento incalzava il piccolo Cespuglio - Nemmeno uno Scoiattolo si avventurava fuori - Accertare che le Imposte fossero serrate - Il lieve Compito della Massaia - |
Un altro piccolo capolavoro descrittivo, con immagini che partono da un cielo con una sola, timorosa, stella; scendono verso terra con il vento sui cespugli e le grondaie; si avvicinano alle case con un cane che si attarda sulla via deserta e infine entrano nel caldo e confortevole regno di una massaia, che negli ultimi tre versi capovolge quella che sembrava una poesia sui rigori invernali, facendola diventare un casalingo ma dolcissimo tributo all'uomo che ama, seduto sul sofà di fronte a lei, a cui dice "quanto è più piacevole questo nevischio, questo freddo, rispetto a un maggio sereno e caldo, ma senza te". |
F618 (1863) / J434 (1862)
To love thee Year by Year - May less appear Than sacrifice, and cease - However, dear, Forever might be short, I thought to show - And so I pieced it, with a flower, now. |
Amarti Anno dopo Anno - Può apparire inferiore Al sacrificio, e alla rinuncia - Tuttavia, cara, Che il sempre potrebbe essere breve, pensavo di mostrare - E così l'ho congiunto, con un fiore, ora. |
Amarti anno dopo anno può sembrare qualcosa di piccolo, di inferiore, rispetto al sacrificio e alla rinuncia. Comunque, in ogni caso - sia nell'amarti che nel rinunciare a te - ricordati che il "forever" è sempre illusorio. Volevo fartelo capire in qualche modo, e allora vicino a questi versi ho messo un fiore: bello, rigoglioso, affascinante, ma di così breve durata! |
F619 (1863) / J590 (1862)
Did you ever stand in a Cavern's Mouth - Widths out of the Sun - And look - and shudder, and block your breath - And deem to be alone In such a place, what horror, Did you ever look in a Cannon's face - Extemporizing in your ear |
Ti sei mai fermato sull'Imboccatura di una Caverna - Fuori dalla portata del Sole - E guardato - e tremato, e trattenuto il respiro - E pensato di essere da solo In un posto simile, orribile, Hai mai guardato in faccia un Cannone - S'imponeva improvvisa al tuo orecchio |
Come si può descrivere la solitudine? ED ci prova con due immagini che descrivono due sensazioni diverse. La paura di essere da soli, in un posto lontano da tutto quello che potrebbe scaldare la nostra nudità, che ci fa fuggire verso non si sa dove, come davanti ad uno spettro che ci insegue. |
F620 (1863) / J435 (1862)
Much Madness is divinest Sense - To a discerning Eye - Much Sense - the starkest Madness - 'Tis the Majority In this, as All, prevail - Assent - and you are sane - Demur - you're straightway dangerous - And handled with a Chain - |
Molta Follia è il più divino Senno - A un Occhio perspicace - Molto Senno - la più assoluta Follia - È la Maggioranza In questo, come in Tutto, a prevalere - Approva - e sei sano - Obietta - sei subito pericoloso - E trattato con Catene - |
Il vizio molto diffuso di dare del "matto" a chi non si conforma alle regole della "majority". |
F621 (1863) / J436 (1862)
The Wind - tapped like a tired Man - And like a Host - "Come in" I boldly answered - entered then My Residence within A Rapid - footless Guest - No Bone had He to bind Him - His Countenance - a Billow - He visited - still flitting - |
Il Vento - bussò come chi è stanco - E come una Padrona di casa - "Avanti" Risposi con baldanza - entrò allora Dentro la mia Dimora Un Ospite Rapido - senza piedi - Non aveva Ossa che Lo tenessero unito - Il suo Aspetto - un'Onda - Mi fece visita - sempre volteggiando - |
La natura che diventa una realtà quasi umana. Il vento, che ha emozioni umane, è stanco, è timido, arriva sfoggiando la sua immateriale bellezza. Bellissime le immagini della seconda, terza e quarta strofa, costruite in modo simmetrico: in tutt'e tre c'è un primo verso che descrive il vento quasi fisicamente: Un Ospite Rapido - senza piedi - / Non aveva ossa che Lo tenessero unito - / Il suo Aspetto - un'Onda -. Quindi ED, per tre volte con similitudini che smaterializzano la fisicità, descrive le sue sensazioni, e le sue interazioni, con un ospite così particolare: Dirgli di sedere sarebbe come offrire un divano all'aria, il suo parlare somiglia all'immateriale spinta di colibrì da un cespuglio, e infine le dita che liberano melodie simili a quelle che si producono soffiando sul bordo di un bicchiere. Poi il commiato: il vento, come chi è timido, si agita, è nervoso, se ne va, e la padrona di casa resta con la sua solitudine umana, aspettando un altro soffio di vento che le riporti "within her residence" le bellezze del mondo. |
F622 (1863) / J591 (1862)
To interrupt His Yellow Plan The Sun does not allow Caprices of the Atmosphere - And even when the Snow Heaves Balls of Specks, like Vicious Boy 'Tis His to stimulate the Earth - Would deem Ourselves - the busier |
Di interrompere il Suo Giallo Programma Il Sole non permette Ai capricci dell'Atmosfera - E anche quando la Neve Lancia Palle di Pulviscolo, come un Ragazzaccio È Lui che stimola la Terra - Riterrebbe Noi - i più occupati |
Le apparenze ingannano. Chi guardi superficialmente alle cose potrebbe pensare che l'ape, così veloce e attiva, sia molto più indaffarata del sole, così lento e tranquillo. E in senso figurato: quasi sempre le persone posate, calme, sono quelle che hanno più responsabilità, che fanno le cose più importanti. Molti sono invece quelli che appaiono indaffaratissimi, anche se spesso fanno molto rumore per nulla. |
F623 (1863) / J437 (1862)
Prayer is the little implement Through which Men reach Where Presence - is denied them - They fling their Speech By means of it - in God's Ear - |
La preghiera è il piccolo strumento Attraverso il quale gli Uomini arrivano Dove la Presenza - è negata loro - Essi lanciano Parole Per mezzo di essa - nell'Orecchio di Dio - |
La preghiera è il congegno usato dagli uomini per raggiungere direttamente quel dio che è negato alla loro mente razionale. Ma il dubbio rimane: chissà se dio ascolterà davvero quelle preghiere o meglio, chissà se esiste davvero quel dio al quale ci rivolgiamo senza mai aver risposta. |
F624 (1863) / J592 (1862)
What care the Dead, for Chanticleer - What care the Dead for Day? 'Tis late your Sunrise vex their face - And Purple Ribaldry - of Morning Pour as blank on them What care the Dead for Summer? Could thrill their Mortised Ear What care the Dead for Winter? |
Che importa ai Morti, del Canto del Gallo - Che importa ai Morti del Giorno? Tardiva la vostra Aurora ne disturba il volto - E la Purpurea Volgarità - del Mattino Si riversa vacua su di loro Che importa ai Morti dell'Estate? Fosse capace di eccitare le loro Orecchie Serrate Che importa ai Morti dell'Inverno? |
Una rassegnata descrizione dell'insensibilità e della fissità provocata dalla morte, che non lascia nessuno spiraglio per la percezione di tutto ciò che ci circonda e rende la vita così varia e degna di essere vissuta. La poesia è costruita sulle domande che aprono la prima, terza e quinta strofa, ognuna riferita a un momento di cambiamento: il canto del gallo che preannuncia il risveglio del giorno, l'estate con il sole al suo culmine, l'inverno col suo gelo che però è mitigato dall'attesa del vento dal sud, che ridarà agli uomini i sapori che amano. Tutti questi momenti sono indifferenti a chi è nella tomba: l'aurora e il mattino cadono nel vuoto, come su un muro costruito di fresco. Il sole estivo non riesce a sciogliere il gelo della tomba. E anche l'inverno non li tocca, visto che il loro gelo dura per sempre. |
F625 (1863) / J438 (1862)
Forget! The lady with the Amulet Forgot she wore it at her Heart Because she breathed against Was Treason twixt? Deny! Did Rose her Bee - The lady with the Amulet - will fade - |
Dimenticare! La dama con l'Amuleto Dimenticò che lo portava sul Cuore Poiché ci respirava contro Era Tradimento fra loro? Ripudiare! Ripudiò la Rosa il suo Bombo - La dama con l'Amuleto - sbiadirà - |
I cicli della vita prevedono sempre una fine: così l'amore della dama, personificato nell'amuleto dimenticato, o quello di un bombo per una rosa. Soltanto saprò far vivere il mio sentimento al di là dell'incessante fluire della natura, in un amore-rinuncia che si sottomette alla volontà dell'altro. |
F626 (1863) / J439 (1862)
Undue Significance a starving man attaches To Food - Far off - He sighs - and therefore - Hopeless - And therefore - Good - Partaken - it relieves - indeed - |
Eccessivo Significato un uomo affamato attribuisce Al Cibo - Remoto - sospira - e dunque - Impossibile - E dunque - Buono - Prenderne - conforta - a dire il vero - |
Variazione sul tema della mancanza che stuzzica il desiderio. |
F627 (1863) / J593 (1862)
I think I was enchanted When first a sombre Girl - I read that Foreign Lady - The Dark - felt beautiful - And whether it was noon at night - The Bees - became as Butterflies - That Nature murmured to herself The Days - to Mighty Metres stept - I could not have defined the change - 'Twas a Divine Insanity - To Tomes of Solid Witchcraft - |
Credo che fui incantata Quando all'inizio oscura Ragazza - Lessi quella Dama Straniera - Il Buio - sembrava bellissimo - E se fosse mezzogiorno di notte - Le Api - diventavano come Farfalle - Che la Natura mormorava fra sé I Giorni - avanzavano con Ritmi Possenti - Non avrei potuto definire il cambiamento - Era una Divina Infermità - A Tomi di Solida Stregoneria - |
Dedicata a Elizabeth Barrett Browning, come la J312-F600 e la J363-F637. |
F628 (1863) / J440 (1862)
'Tis Customary as we part A Trinket - to confer - It helps to stimulate the faith When Lovers be afar - 'Tis various - as the various taste - |
È Consuetudine quando partiamo Un Gingillo - concedere - Aiuta a stimolare la fedeltà Quando Chi si ama è lontano - Può essere vario - com'è vario il gusto - |
ED sa trasformare anche un semplice biglietto in una poesia. Il gingillo che diamo a chi parte (o ci viene dato da chi parte) può essere di varia natura, come varii sono i gusti. Quel che conta è che stimoli la fedeltà sia di chi resta sia di chi parte. |
F629 (1863) / J594 (1862)
The Battle fought between the Soul And No Man - is the One Of all the Battles prevalent - By far the Greater One - No News of it is had abroad - Nor History - record it - |
La Battaglia combattuta fra l'Anima E Nessuno - è Quella Prevalente su tutte le Battaglie - Di gran lunga la più Grande - Nessuna Notizia se ne ha all'esterno - Né la Storia - la registra - |
La battaglia più importante è quella che si svolge nel nostro intimo. Quella che coinvolge la nostra anima e nessun altro se non noi stessi. Nessuno ne vede lo svolgimento, è una campagna incorporea, e sconosciuta a chi non ne è teatro, ma è di gran lunga più importante di quelle che ci capita di combattere alla luce del sole nel corso della nostra vita. E come la notte, i cui residui vengono dispersi dalle prime luci dell'alba ma continuano a far sentire la loro presenza anche quando si dissolvono, lascia un segno che non può essere cancellato. |
F630 (1863) / J306 (1862)
The Soul's Superior instants Occur to Her - alone - When friend - and Earth's occasion Have infinite withdrawn - Or She - Herself - ascended This mortal Abolition Eternity's disclosure |
I Superiori istanti dell'Anima Si presentano a Lei - da sola - Quando amici - e occasioni Terrene Si sono infinitamente allontanati - O Lei - da Sé - è ascesa Questa Abolizione della mortalità La rivelazione dell'Eternità |
Il testo riportato sopra è quello nei fascicoli. Un'altra copia, inviata a Susan, è sostanzialmente uguale, a parte la sostituzione del verso 14 con "To favorites - a few -" ("Ai favoriti - pochi - / [Della...]"). |
La chiave dei versi è la "rivelazione dell'eternità" dell'ultima strofa, vincitrice sulla mortalità perché semplicemente la abolisce (v. 9). Ma è una vittoria rara (v. 10) e riservata solo a chi è capace di accettare senza riserve il mistero (v. 14 - a pochi eletti, nella versione a Susan) perché questa rivelazione (da intendersi come la grazia delle fede) deve farsi strada nella "colossale sostanza dell'immortalità" (vv. 15-16), in un "superiore istante dell'anima" (v. 1) che è dato soltanto dalla rinuncia alle occasione mondane (vv. 3-4 - forse il dubbio, la razionalità?) o dalla sua consapevolezza della propria onnipotente grandezza (v. 8) in quanto espressione dello spirito divino. |
F631 (1863) / J537 (1862)
Me prove it now - Whoever doubt Me stop to prove it - now - Make haste - the Scruple! Death be scant For Opportunity - The River reaches to my feet - The River reaches to my Breast - The River reaches to my Mouth - |
A me metterlo alla prova ora - Chiunque dubiti Mi trattenga dal metterlo alla prova - ora - Affretti - lo Scrupolo! La Morte è scarsa Di Opportunità - Il Fiume raggiunge i miei piedi - Il Fiume raggiunge il mio Petto - Il Fiume raggiunge la mia Bocca - |
Un'altra delle poesie "epiche" di ED, che qui si sottopone a una sorta di iniziazione per mettere alla prova il suo amore. Un mettere alla prova un qualcosa che ha due facce: l'amore come sentimento dell'io narrante, e l'amore come persona amata. Chiunque dubiti della mia forza, della mia capacità di amare, mi fermi ora, perché poi la morte non lascerà spazi. Per percorrere i tre gradi in cui si sviluppa questo percorso iniziatico ED sceglie la metafora del fiume, l'acqua che nasce dalla sorgente, scorre e muore nel mare, una sorta di metafore della vita e, insieme, dell'amore. |
F632 (1863) / J377 (1862)
To lose One's faith - surpass The loss of an Estate - Because Estates can be Replenished - faith cannot - Inherited with Life - |
Perdere la Propria fede - oltrepassa La perdita di un Patrimonio - Perché i Patrimoni possono essere Ripianati - la fede no - Ereditato con la Vita - |
La fede non ammette ripensamenti, e implicitamente non ammette i dubbi della razionalità; va presa nella sua interezza, perché discuterne anche solo una singola clausola fa crollare un castello che si regge soltanto sul credere in tutto, senza domande che mettano in dubbio la solidità anche di una piccola parte dell'impalcatura che lo sostiene. |
F633 (1863) / J378 (1862)
I saw no Way - The Heavens were stitched - I felt the Columns close - The Earth reversed her Hemispheres - I touched the Universe - And back it slid - and I alone - |
Non vedevo Varchi - I Cieli erano cuciti - Sentivo le Colonne serrarsi - La Terra invertì gli Emisferi - Toccai l'Universo - Ed esso scivolò indietro - e io da sola - |
Pensare all'infinito provoca uno smarrimento che va al di là delle nostre possibilità di comprensione, possiamo soltanto pensarci come un minuscolo punto su una sfera, immaginare di affacciarci sul misterioso perimetro della sua circonferenza e cercare di guardare oltre. |
F634 (1863) / J522 (1862)
Had I presumed to hope - The loss had been to Me A Value - for the Greatness' Sake - As Giants - gone away - Had I presumed to gain 'Tis failure - not of Hope - 'Tis Honor - though I die - |
Avessi io preteso di sperare - La perdita sarebbe stata per Me Un Prezzo - per la Causa della Grandezza - Come Giganti - andati via - Avessi io preteso di guadagnare È fallimento - non di Speranza - È Onore - sebbene io muoia - |
Qual è il soggetto della speranza? E il favore così remoto? E la perdita, il fallimento di che cosa? Stiamo parlando dell'amore, della fama, della fede? I versi sembrano adattarsi in particolare alle prime due cose. Quelle "grazia in un più lontano infinito" fa pendere la bilancia dalla parte dell'amore (vedi la penultima strofa della J511-F356). Anche quella "risoluta disperazione", ovvero la consapevole perdita di ogni speranza, fa decisamente pensare che il soggetto della poesia sia l'amore. |
F635 (1863) / J523 (1862)
Sweet - You forgot - but I remembered Every time - for Two - So that the Sum be never hindered Through Decay of You - Say if I erred? Accuse my Farthings - Just to be Rich - to waste my Guineas |
Dolcezza - Tu hai dimenticato - ma io ho ricordato Ogni volta - per Due - Affinché la Somma non fosse mai intralciata Dal Tuo Declinare - Dici che ho sbagliato? Accusa i miei Spiccioli - Essere Ricca giusto - per sperperare le mie Ghinee |
Esiste una variante dell'ultima strofa, trascritta nei fascicoli come una poesia a sé stante, databile intorno al 1865:
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I versi sembrano ripercorrere un amore che, se c'è mai stato, non ha mai avuto un cenno dall'altro. Lui dimentica, lei ricorda per entrambi, e i suoi ricordi fanno sì che il declinare di lui non impedisca di "contare" quei pochi, fuggevoli momenti. Lui le dice che non c'è mai stato niente fra di loro. Lei ribatte che non è colpa sua, è colpa di quella piccola mano che era felice di mendicare da lui spiccioli da spendere. Sarebbe stata felice da ricca, perché avrebbe potuto sperperare tutte le sue sostanze su quel cuore che non ha eguali. Ma sarebbe stata felice anche da povera, anche solo per vedersi come una "scalza visione" chiusa fuori, messa alla porta da lui. Un'altra delle poesie in cui ED quasi annulla se stessa davanti all'intensità dell'amore. |
F636 (1863) / J362 (1862)
It struck me - every Day - The Lightning was as new As if the Cloud that instant slit And let the Fire through - It burned Me - in the Night - I though that Storm - was brief - |
Mi colpiva - ogni Giorno - Il Lampo era sempre nuovo Come se la Nuvola si aprisse in quell'istante E facesse passare il Fuoco - Mi bruciava - di Notte - Pensavo che la Tempesta - fosse breve - |
Una sofferenza che non accenna a placarsi, che si rinnova ogni giorno con la stessa intensità del giorno precedente. Nell'ultima strofa una speranza subito delusa: di solito le tempeste più intense sono quelle che durano poco, ma questa è un'eccezione, la natura sembra aver buttato via l'orologio e il tempo si è fermato prolungando indefinitamente quel fuoco che brucia il riposo, che rigonfia i sogni ("to blister" significa letteralmente "provocare vesciche" ma anche "provocare il rigonfiamento delle barre di ferro in una fornace durante il processo di conversione del ferro in acciaio"), che disgusta lo sguardo. |
F637 (1863) / J363 (1862)
I went to thank Her - But She Slept - Her Bed - a funneled Stone - With Nosegays at the Head and Foot - That Travellers - had thrown - Who went to thank Her - |
Andai a ringraziarla - Ma Lei Dormiva - Il Suo Letto - Un comignolo di Pietra - Con Mazzolini di fiori in Testa e ai Piedi - Che Viaggiatori - avevano gettato - Andando a ringraziarla - |
Dedicata alla memoria di Elizabeth Barrett Browning, come la J312-F600 e la J593-F627. |
F638 (1863) / J672 (1862)
The Future never spoke - Nor will he like the Dumb Report by Sign a Circumstance Of his Opaque To Come - But when the News be ripe Indifference to him - |
Il Futuro non ha mai parlato - Né come un Muto Riferirà con Segni una Circostanza Del suo Opaco Avvenire - Ma quando la Notizia è matura Indifferente per lui - |
Il testo riportato sopra è quello trascritto nei fascicoli. Un'altra copia fu inviata a Susan, con il terzo verso sostituito da quello riportato come alternativa nei fascicoli: "Reveal by sign - a syllable" ("Rivelerà con segni - una sillaba"). |
Niente può dirci cosa accadrà: il futuro non ha mai parlato, nemmeno con i vaghi segni che userebbe un muto; quando qualcosa succede lo vediamo al momento, senza poterci preparare, o fuggire, o cercare un'alternativa. Ed è indifferente alle gioie o ai dolori che ci porta: si limita a eseguire l'ordine urgente che il nostro destino gli ha affidato. |
F639 (1863) / J359 (1862)
I gained it so - By Climbing slow - By Catching at the Twigs that grow Between the Bliss - and me - It hung so high As well the Sky Attempt by Strategy - I said I gained it - |
La ottenni così - Salendo lentamente - Afferrando i Ramoscelli che crescono Fra la Beatitudine - e me - Era appesa così in alto Come fosse un Cielo Da conquistare con attenta Strategia - Ho detto che l'ottenni - |
Ottenere qualcosa che sembrava irraggiungibile dona una istante di grazia, un momento di felicità dopo il quale ci è difficile tornare al passato, quando quella grazia era solo il lontano traguardo di chi ne mendicava una briciola. |
F640 (1863) / J360 (1862)
Death sets a Thing significant The Eye had hurried by Except a perished Creature Entreat us tenderly To ponder little Workmanships The Thimble weighed too heavy - A Book I have - a friend gave - Now - when I read - I read not - |
La Morte dà significato a Cose Che l'Occhio avrebbe tralasciato Salvo che una Creatura defunta Ci implori teneramente Di soffermarci su piccoli Lavori Il Ditale divenne troppo pesante - Ho un Libro - donato da un amico - Ora - quando leggo - non riesco a leggere - |
Franklin ipotizza che la poesia possa essere stata scritta nel decimo anniversario della morte di Benjamin Newton (24 marzo 1853), un praticante dello studio del padre di ED poi trasferitosi a Worcester (vedi anche la J299-F418). Il libro citato nel verso 13 potrebbe riferirsi ai Poems di Emerson, donati a ED da Newton nel 1850. |
F641 (1863) / J361 (1862)
What I can do - I will - Though it be little as a Daffodil - That I cannot - must be Unknown to possibility - |
Ciò che posso fare - lo farò - Anche se esiguo come una Giunchiglia - Quello che non posso - deve restare Ignoto alla possibilità - |
Inutile cercare di andare al di là delle nostre possibilità; meglio qualcosa di poco conto ma concreto che perdersi alla ricerca di ciò che è impossibile. |
F642 (1863) / J380 (1862)
There is a flower that Bees prefer - And Butterflies - desire - To gain the Purple Democrat The Humming Bird - aspire - And Whatsoever Insect pass - Her face be rounder than the Moon She doth not wait for June - Contending with the Grass - And when the Hills be full - Her Public - be the Noon - The Bravest - of the Host - |
C'è un fiore che le Api preferiscono - E le Farfalle - desiderano - A ottenere il Purpureo Democratico Il Colibrì - aspira - E Tutti gli Insetti che passano - Il suo volto è più tondo della Luna Non aspetta che sia Giugno - Mentre gareggia con l'Erba - E quando le Colline sono colme - Il suo Pubblico - è il Mezzogiorno - Il più Valoroso - della Schiera - |
Una lunga e appassionata descrizione di un piccolo fiore (nella prima edizione del 1890 la poesia fu pubblicata con il titolo "Purple Clover" - "Trifoglio Purpureo") che lotta senza paura contro le avversità della vita, non si lascia intimidire da nulla e capitola soltanto quando non ha più armi contro il gelo che avanza. |
F643 (1863) / J381 (1862)
A Secret told - Ceases to be a Secret - then - A Secret - kept - That - can appal but One - Better of it - continual be afraid - |
Un Segreto riferito - Cessa di essere un Segreto - a quel punto - Un Segreto - mantenuto - Quello - può spaventare soltanto Uno - Meglio di esso - continuare ad aver paura - |
Una sorta di gioco che vale come consiglio: meglio mantenere un segreto, anche se fa paura, visto che rivelarlo significherebbe soltanto allargarne la sfera d'azione. |
F644 (1863) / J382 (1862)
For Death - or rather For the Things 'twould buy - This - put away Life's Opportunity - The Things that Death will buy With Gifts of Life |
Per la Morte - o piuttosto Per le Cose che dovrebbe procurare - Uno - accantona Le Opportunità della Vita - Le Cose che la Morte procurerà Con i Doni della Vita |
Nel corso della vita rinunciamo spesso a qualcosa pensando alle conseguenze che potrebbe avere dopo la nostra morte; il problema è che non siamo in grado di valutare se i doni della vita ai quali abbiamo rinunciato saranno compensati da quelli della morte, perché il nostro sapere si ferma a ciò che conosciamo della vita mortale. |
F645 (1863) / J383 (1862)
Exhilaration - is within - There can no Outer Wine So royally intoxicate As that diviner Brand The Soul achieves - Herself - To stimulate a Man |
L'euforia - è dentro - Non può esserci Vino Esteriore Così regalmente inebriante Come quella Qualità più divina Che l'Anima conquista - da Sé - A stimolare un Uomo |
L'euforia è normalmente associata al vino, ai divertimenti, ma il vero potere inebriante è quello delle qualità interiori, una scorta che portiamo sempre con noi, pronta per essere offerta a chi ci sta più a cuore. |
F646 (1863) / J545 (1862)
'Tis One by One - the Father counts - And then a Tract between Set Cypherless - to teach the Eye The Value of it's Ten - Until the peevish Student 'Tis mostly Slate and Pencil - Regards least Cypherer alike |
Uno ad Uno - il Padre conta - E poi uno Spazio in mezzo Sistema il Senza Cifra - per insegnare all'Occhio Il Valore del suo Dieci - Finché lo scontroso Studente Sono più che altro la Lavagna e la Matita - Riguarda il più piccolo che Conta come |
Abbastanza enigmatica. Secondo me è una sorta di gioco sull'abitudine di insegnare a contare ai bambini con le dita delle mani (con magari qualche significato nascosto - potrebbero essere diversi, ma non ne ho trovato uno soddisfacente). |
F647 (1863) / J546 (1862)
To fill a Gap Insert the Thing that caused it - Block it up With Other - and 'twill yawn the more - You cannot solder an Abyss With Air. |
Per chiudere una Falla Mettici la Cosa che l'ha provocata - Bloccala Con Altro - e si spalancherà di più - Non puoi saldare un Abisso Con l'Aria. |
Per riempire una falla, o colmare un vuoto, o riparare uno squarcio, è necessario sapere ciò che l'ha prodotta, perché solo così si riesce a chiuderla. Se si va alla cieca la cura sarà peggiore del male: non si può pretendere di saldare un abisso con l'aria. |
F648 (1863) / J547 (1862)
I've seen a Dying Eye Run round and round a Room - In search of Something - as it seemed - Then Cloudier become - And then - obscure with Fog - And then - be soldered down Without disclosing what it be 'Twere blessed to have seen - |
Ho visto Occhi Morenti Correre tutt'intorno a una Stanza - In cerca di Qualcosa - così sembrava - Poi diventare più Opachi - E poi - velarsi di Nebbia - E poi - saldarsi fino in fondo Senza aver rivelato che cosa Li avrebbe resi beati aver visto - |
ED continua nella sua analisi quasi chirurgica del momento della morte (in molte lettere chiede continuamente a chi ha assistito alla morte di una persona che conosceva: "che cosa ha fatto? cosa ha detto prima di morire; si è reso conto di cosa stava accadendo?). Qui gli occhi morenti si affannano, cercano di rubare gli ultimi spicchi di vita, ma poi si saldano fino in fondo (bella quest'immagine degli occhi che si chiudono definitivamente - sembra di vedere le palpebre che si avvicinano l'una all'altra e si saldano definitivamente) e se ne vanno, senza svelarci cos'è che li avrebbe resi beati, che cosa avrebbe trasformato il dramma della morte in un gioioso tuffo nell'immortalità. |
F649 (1863) / J384 (1862)
No Rack can torture me - My Soul - at Liberty - Behind this mortal Bone There knits a bolder One - You cannot prick with Saw - The Eagle of his Nest Except Thyself may be |
Nessuna Ruota può torturare me - La mia Anima - in Libertà - Dietro quest'Ossatura mortale Ne è saldata Una più vigorosa - Non si può forare con la Sega - L'Aquila del suo Nido A meno che Tu stesso sia |
La nostra parte incorporea, l'anima ma anche la mente pensante, gode di una libertà sconosciuta al corpo, perché non può essere torturata da nulla di concreto; può liberarsi dai limiti imposti al corpo con la stessa facilità con la quale un'aquila lascia il suo nido per avventurarsi libera negli sconfinati orizzonti del cielo (per questa immagine della libertà della mente paragonata a quella di un uccello vedi anche le ultime due strofe della J613-F445). |
F650 (1863) / J548 (1862)
Death is potential to that Man Who dies - and to his friend - Beyond that - unconspicuous To Anyone but God - Of these Two - God remembers |
La Morte è importante per Colui Che muore - e per il suo amico - Oltre a questi - ininfluente Per Tutti tranne Dio - Di questi Due - Dio ricorda Più a lungo - perché l'amico - Ne è parte integrante - e quindi Lui stesso dissolto - in Dio - |
Nella prima strofa c'è una amara ma realistica constatazione: la morte, così terribile, così grande, è importante solo per chi muore, e per i pochi che gli sono vicini. Per gli altri, tranne che per dio, è come se non esistesse. O meglio, la morte, in sé, non esiste, assume concretezza solo quando ci tocca da vicino o direttamente, una sorta di antropomorfizzazione che trova compiutezza, in modo speculare, nella seconda strofa, dove dio è visto come colui che certamente ricorda più dell'amico, in quanto quest'ultimo, come tutti gli uomini, è parte integrante del divino e prima o poi si dissolverà in esso. |