Emily Dickinson

The Letters
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Traduzione e note di Giuseppe Ierolli


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81
(23 March 1852)
Jane Humphrey

Thank you for the Catalogue, dear Jennie - why did you run away from N. England and Vinnie and me? (1)
Jennie did'nt answer the letter I sent her a long ago, but I am not angry with her. The snows have covered Abby in her sweet churchyard rest. (2) I was going to pick a leaf from the tree nearest her grave and send it in here, Jennie, but I thought I might disturb her - and besides the leaves are faded and would only make you cry. Your sister Helen will be very near us Jennie. I shall hope to see her sweet face when I go to Northampton with father.
Now Jennie, dont forget me and I will remember you and some sweet summer's day in the future I shall meet you - if not on earth, Jennie, I will somewhere else - you know where!
The folks at the West must be kind to you - tell them to be for my sake - they will not refuse me.
I send you a taste Jennie, of E. Kellogg's wedding cake (3) - you remember her, dont you? Eat it tearfully, Jennie, for it came all the way from me!

Your aff
Emilie


Grazie per l'Annuario, cara Jennie - perché sei scappata dal N. England e da Vinnie e da me? (1)
Jennie non ha risposto alla lettera che le ho mandato tanto tempo fa, ma non sono arrabbiata con lei. La neve ha coperto Abby nel suo dolce riposo al cimitero. (2) Volevo cogliere una foglia dall'albero più vicino alla sua tomba e mandartela con questa lettera, Jennie, ma ho pensato che avrei potuto turbarti - e poi le foglie sono appassite e ti farebbero piangere. Tua sorella Helen resterà molto vicina a noi Jennie. Spero di vedere il suo volto così dolce quando andrò a Northampton con il babbo.
Ora Jennie, non dimenticarmi e io ti ricorderò e ti rivedrò in un qualche giorno d'estate - se non sulla terra, Jennie, sarà in qualche altro posto - tu sai dove!
La gente dell'Ovest dev'essere gentile con te, Jennie, digli di esserlo per amor mio - non me lo rifiuteranno.
Ti mando un assaggio Jennie, del dolce di nozze di E. Kellogg (3) - te la ricordi, non è vero? Mangialo con le lacrime agli occhi, Jennie, perché viene interamente da me!

La tua aff
Emilie


(1) Jane Humphrey era andata a insegnare a Willoughby, nell'Ohio.

(2) Abby Ann Haskell era morta il 19 aprile 1851.

(3) Eliza Kellogg si era sposata con Hanson Read qualche mese prima, il 25 novembre 1851.




82
(24 March 1852)
Austin Dickinson

Wednesday morn

You would'nt think it was spring, Austin, if you were at home this morning, for we had a great snow storm yesterday, and things are all white, this morning. It sounds funny enough to hear birds singing, and sleighbells, at a time. But it won't last any, so you need'nt think 'twill be winter at the time when you come home.
I waited a day or two, thinking I might hear from you, but you will be looking for me, and wondering where I am, so I shant wait any longer. We're rejoiced that you're coming home - the first thing we said to father, when he got out of the stage, was to ask if you were coming. I was sure you would all the while, for father said "of course you would," he should "consent to no other arrangement," and as you say, Austin, what father says, "he means." How very soon it will be now - why when I really think of it, how near, and how happy it is, my heart grows light so fast, that I could mount a grasshopper, and gallop around the world, and not fatigue him any! The sugar weather (1) holds on, and I do believe it will stay until you come.
Mat came home from meeting with us last Sunday, was here Saturday afternoon when father came, and at her special request, was secreted by me in the entry, until he was fairly in the house, when she escaped, unharmed.
She inquired all about you, and is delighted enough, that you are coming home. I think Mat's got the notion that you dont care much for home or old friends, but have found their better substitutes in Boston, tho' I do my very best to undelude her. But you will be here soon, and you, of all others, know best how to convince her. I had a letter from Sue last week, at Washington - am expecting another today. Dwight Gilbert (2) wrote Mat, that "the Pres' gave a Levee, as soon as he heard of their arrival." The "M C" (3) remind Sue vividly of little boys at school, squabbling, and quarrelling - a very apt illustration! We had a visit from Uncle Bullard, while father was gone - he appeared Friday night, at teatime, and left us Saturday morning, had a very pleasant time. Abby Wood has got well. Emiline is able to ride out, which she did last week, with Henry, to his infinite exultation. Mat is well as ever; Jane Greely is sick with the quinzy - quite sick. Jane Gridley's husband is sick. "Mrs Skeeter" is very feeble, "cant bear Allopathic treatment, cant have Homeopathic" - dont want Hydropathic - Oh what a pickle she is in - should'nt think she would deign to live - it is so decidedly vulgar! They have not yet concluded where to move - Mrs W. will perhaps obtain board in the "celestial city," but I'm sure I cant imagine what will become of the rest. Here comes Mattie!
She has just gone away, after staying with me two hours. We have had a beautiful time - Mat anticipates so much in seeing you. Do make the days fly, wont you? Here's her love!
Most everybody is going to move. Jane Gridley has bought the old Simeon S[t]rong place - and is going to move there soon. Frank Pierce, the Montague place, up north - Foster Cook, Mr. Harrington's house - Mr Harrington will move into the Colburn place, until his new house is done &c. This is practical enough. I never tho't I should come to it! Keep well, and happy, Austin - 13 - days, and you shall come!
Much love from us all.

Emilie.


Mercoledì mattina

Non penseresti che è primavera, Austin, se fossi a casa stamattina, perché ieri abbiamo avuto una forte bufera di neve, ed è tutto bianco, stamattina. È abbastanza buffo sentire il canto degli uccelli e, nello stesso tempo, le campanelle delle slitte. Ma non durerà, perciò non devi pensare che sarà inverno quando verrai a casa.
Ho aspettato un giorno o due, pensando di poter avere tue notizie, ma tu mi starai cercando, e ti starai chiedendo dove sono finita, perciò non aspetterò oltre. Siamo contentissimi che tu venga a casa - la prima cosa che abbiamo fatto, non appena il babbo è sceso dalla diligenza, è stato chiedergli se saresti venuto. Ne sono stata del tutto certa nel momento in cui il babbo ha detto "naturalmente verrà", non intende "acconsentire a nessun altro tipo di accordo", e come dici tu, Austin, quello che il babbo dice, "lo dice sul serio". Ora manca davvero poco - e quando ci penso, com'è vicino, e che felicità, il mio cuore diventa leggero così in fretta, che potrei montare su una cavalletta, e galoppare intorno al mondo, senza nessuna fatica! È il tempo degli aceri, (1) e credo si manterrà fino a quando verrai.
Domenica scorsa Mat è venuta a casa con noi dalla riunione, era qui sabato pomeriggio quando è arrivato il babbo, e dietro sua richiesta, l'ho nascosta all'ingresso, finché lui non l'ha oltrepassato, e allora è scappata, illesa.
Ha chiesto tutto di te, ed è molto contenta, che tu stia arrivando. Credo che Mat si sia fatta l'idea che a te non importa molto di casa o dei vecchi amici, perché hai trovato sostituti migliori di loro a Boston, anche se faccio del mio meglio per dissuaderla. Ma tu sarai presto qui, e saprai convincerla meglio di chiunque altro. La settimana scorsa ho ricevuto una lettera da Sue, da Washington - ne aspetto un'altra oggi. Dwight Gilbert (2) ha scritto a Mat, che "il Presidente ha dato un Ricevimento, non appena ha saputo del loro arrivo". Gli "M C" (3) hanno fatto subito venire in mente a Susan i ragazzini a scuola, vocianti e litigiosi - un'immagine perfetta! Abbiamo avuto una visita dello Zio Bullard, mentre il babbo era via - è comparso venerdì sera, all'ora del tè, e ci ha lasciati sabato mattina, è stata una visita molto piacevole. Abby Wood è guarita. Emiline è in grado di andare a cavallo, cosa che ha fatto la settimana scorsa, con Henry, che ne è rimasto entusiasta. Mat sta bene come sempre; Jane Greely sta male con le tonsille - molto male. Il marito di Jane Gridley è malato. "Mrs Skeeter" è molto debole, "non sopporta le medicine Allopatiche, non può prendere le Omeopatiche" - non vuole le Idropatiche - Oh, non pensare che si degni di vivere - è una cosa decisamente volgare! Non hanno ancora deciso dove trasferirsi - Mrs W. forse otterrà di imbarcarsi nella "città celeste", ma sono certa di non riuscire a immaginare che cosa ne sarà degli altri. Sta arrivando Mattie!
È appena andata via, dopo essere stata con me due ore. Siamo state benissimo - Mat aspetta con ansia di rivederti. Fa' volare i giorni, ti va? Qui troverai il suo affetto!
Quasi tutti sono in procinto di trasferirsi. Jane Gridley ha comprato la vecchia tenuta di Simeon Strong - e presto si trasferirà là. Frank Pierce, la tenuta Montague, su nel nord - Foster Cook, la casa di Mr. Harrington - Mr Harrington si trasferirà nella tenuta Colburn, finché non sarà pronta la sua nuova casa, ecc. Praticamente ho detto tutto. Non avrei mai pensato di arrivare fin qui! Mantieniti in salute, e di buon umore, Austin - 13 - giorni, e arriverai!
Tanto affetto da tutti noi.

Emilie.


(1) "The sugar weather" è il momento dell'anno, tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, in cui si estrae dagli aceri la linfa che diventerà sciroppo.

(2) Dwight era il fratello maggiore di Susan e Martha e faceva il commerciante di legname a Grand Rapids, nel Michigan; dopo la morte del padre (1841) si occupò finanziariamente delle sorelle minori. I figli di Thomas e Harriet Arms Gilbert erano Thomas Dwight (1815-1894), Francis Backus (1818-1885), Harriet Murray (Cutler) (1820-1865), Mary Arms (Learned) (1822-1850), Martha Isabella (Smith) (1829-1895) e Susan Huntington (Dickinson) (1830-1913).

(3) I Membri del Congresso.




83
(30 March 1852)
Austin Dickinson

Austin - have you plenty time before you come home, to try and match this bit of calico, and get me 10. yards of it? It is but a 12½ ct. calico, but very pretty indeed, and as Vinnie has one, I think I would like to have one.
You used to like her's, I remember. Dont look, unless you have time - and dont get anything unless you can find this same. Everybody sends their love, and we're all longing to see you. Mary Warner sends her love - I saw her yesterday.
Never mind the calico, Austin, should it give you any trouble.

Affy.
Emilie.


Austin - hai abbastanza tempo prima di tornare a casa, per cercare e trovare un calicò uguale a questo pezzo, e prendermene 10 metri? È solo un calicò da 12 cent. e mezzo, ma davvero molto grazioso, e siccome Vinnie ne ha uno, penso che mi piacerebbe averne uno anch'io.
Mi ricordo che il suo ti piaceva. Non farlo, a meno che tu non abbia tempo - e non prenderne nessuno a meno che non ne trovi uno uguale. Tutti ti mandano saluti affettuosi, e siamo tutti impazienti di rivederti. Mary Warner ti manda saluti affettuosi - l'ho vista ieri.
Non preoccuparti del calicò, Austin, se dovesse darti disturbo.

Aff.mente.
Emilie.


La nota era aggiunta alla fine di una lettera di Lavinia.




84
(31 Marzo 1852)
Austin Dickinson

Wednesday

Dear Austin

You speak of not coming home, and I cant help writing one word, tho' I have but a moment of time.
I am so surprised and astonished, (1) at the bare supposition that you are not coming, that I hardly know what to say. I am sure you are not in earnest, you cannot mean what you say. If I supposed you did, I should rather speak, than write, and rather cry, than either. We have tho't of nothing else and talked of nothing else, all winter and spring, and now the time is so near, I dont believe you will disappoint us. The winter was long and lonely, and without Susie and you, spring is so, but whenever the time seemed long, I looked away to April, and was sure of happiness then. I dont wonder you cant think how we look - I know just exactly how you look.
Do you wear a Kossuth Hat? (2) I somehow tho't you did. Austin, you know mother is not in the habit of writing - she talks a great deal about you, and so does Vinnie. Are you willing to get the bottle filled again with my medicine?
We all send you our love, and shall not hear a word to your not coming in April.

Affy
Emily.

Mr Ford was in town yesterday. He called here with Emily & inquired much for you.(3)


Mercoledì

Caro Austin

Parli di non venire a casa, e non posso fare a meno di scriverti una parola, sebbene non abbia un attimo di tempo.
Sono così sorpresa e attonita, (1) al solo immaginare che tu non stia arrivando, che a malapena so quel che dico. Sono sicura che non parli seriamente, non puoi voler dire questo. Se pensassi che è proprio questo che intendi, vorrei piuttosto parlare, che scrivere, e più ancora gridare. Non abbiamo pensato a nient'altro e parlato di nient'altro, per tutto l'inverno e la primavera, e ora che il momento è così vicino, non posso credere che ci deluderai. L'inverno è stato lungo e solitario, e senza Susan e te, lo è la primavera, ma ogni volta che il tempo sembrava interminabile, guardavo all'aprile, e allora ero certa della felicità. Non mi meraviglio che tu non riesca a immaginare il nostro aspetto - io so esattamente qual è il tuo.
Porti un Cappello Kossuth? (2) Non so perché ma credo di sì. Austin, sai che la mamma non usa scrivere - parla in continuazione di te, e lo stesso fa Vinnie. Ti andrebbe di procurarti di nuovo una bottiglia piena della mia medicina?
Ti mandiamo tutti il nostro affetto, e non ascolteremo una parola sul tuo non venire ad aprile.

Aff.te
Emily.

Mr Ford era in città ieri. È venuto qui con Emily e ha chiesto tanto di te. (3)


(1) Le preoccupazioni di ED risultarono poi infondate, visto che Austin tornò a casa per cinque giorni il 7 aprile.

(2) Riferimento al patriota ungherese Louis [Lajos] Kossuth, che durante il suo esilio visitò gli Stati Uniti dalla fine del 1851 alla primavera dell'anno successivo. Johnson ci informa che "... fu ricevuto con grande entusiasmo. Nei suoi ritratti si vedeva un cappello con una copertura piatta, falde larghe, e una piuma applicata su un lato." (vedi l'immagine sotto).

(3) Gordon Ford ed Emily Fowler, che si sarebbero sposati alla fine del 1853.




85
(5 April 1852)
Susan Gilbert (Dickinson)

Monday morning

Will you be kind to me, Susie? I am naughty and cross, this morning, and nobody loves me here; nor would you love me, if you should see me frown, and hear how loud the door bangs whenever I go through; and yet it is'nt anger - I dont believe it is, for when nobody sees, I brush away big tears with the corner of my apron, and then go working on - bitter tears, Susie - so hot that they burn my cheeks, and almost schorch my eyeballs, but you have wept such, and you know they are less of anger than sorrow.
And I do love to run fast - and hide away from them all; here in dear Susie's bosom, I know is love and rest, and I never would go away, did not the big world call me, and beat me for not working.
Little Emerald Mack (1) is washing, I can hear the warm suds, splash. I just gave her my pocket handkerchief - so I cannot cry any more. And Vinnie sweeps - sweeps, upon the chamber stairs; and Mother is hurrying round with her hair in a silk pocket handkerchief, on account of dust. Oh Susie, it is dismal, sad and drear eno' - and the sun dont shine, and the clouds look cold and gray, and the wind dont blow, but it pipes the shrillest roundelay, and the birds dont sing, but twitter - and there's nobody to smile! Do I paint it natural - Susie, so you think how it looks? Yet dont you care - for it wont last so always, and we love you just as well - and think of you, as dearly, as if it were not so. Your precious letter, Susie, it sits here now, and smiles so kindly at me, and gives me such sweet thoughts of the dear writer. When you come home, darling, I shant have your letters, shall I, but I shall have yourself, which is more - Oh more, and better, than I can even think! I sit here with my little whip, cracking the time away, till not an hour is left of it - then you are here! And Joy is here - joy now and forevermore!
Tis only a few days, Susie, it will soon go away, yet I say, go now, this very moment, for I need her - I must have her, Oh give her to me!
Mattie is dear and true, I love her very dearly - and Emily Fowler, too, is very dear to me - and Tempe - and Abby, and Eme', I am sure - I love them all - and I hope they love me, but, Susie, there's a great corner still; I fill it with that is gone, I hover round and round it, and call it darling names, and bid it speak to me, and ask it if it's Susie, and it answers, Nay, Ladie, Susie is stolen away!
Do I repine, is it all murmuring, or am I sad and lone, and cannot, cannot help it? Sometimes when I do feel so, I think it may be wrong, and that God will punish me by taking you away; for he is very kind to let me write to you, and to give me your sweet letters, but my heart wants more.
Have you ever thought of it Susie, and yet I know you have, how much these hearts claim; why I dont believe in the whole, wide world, are such hard little creditors - such real little misers, as you and I carry with us, in our bosoms everyday. I cant help thinking sometimes, when I hear about the ungenerous, Heart, keep very still - or someone will find you out!
I am going out on the doorstep, to get you some new - green grass - I shall pick it down in the corner, where you and I used to sit, and have long fancies. And perhaps the dear little grasses were growing all the while - and perhaps they heard what we said, but they cant tell! I have come in now, dear Susie, and here is what I found - not quite so glad and green as when we used to sit there, but a sad and pensive grassie - mourning o'er hopes. No doubt some spruce, young Plantain leaf won its young heart away, and then proved false - and dont you wish none proved so, but little Plantains?
I do think it's wonderful, Susie, that our hearts dont break, every day, when I think of all the whiskers, and all the gallant men, but I guess I'm made with nothing but a hard heart of stone, for it dont break any, and dear Susie, if mine is stony, your's is stone, upon stone, for you never yield any, where I seem quite beflown. Are we going to ossify always, say, Susie - how will it be? When I see the Popes and the Polloks, and the John-Milton Browns, (2) I think we are liable, but I dont know! I am glad there's a big future waiting for me and you. You would love to know what I read - I hardly know what to tell you, my catalogue is so small.
I have just read three little books, not great, not thrilling - but sweet and true. "The Light in the Valley," "Only," and a "House upon a Rock" (3) - I know you would love them all - yet they dont bewitch me any. There are no walks in the wood - no low and earnest voices, no moonlight, nor stolen love, but pure little lives, loving God, and their parents, and obeying the laws of the land; yet read, if you meet them, Susie, for they will do one good.
I have the promise of "Alton Lock" - a certain book, called "Olive," and the "Head of a Family," which was what Mattie named to you. Vinnie and I had "Bleak House" sent to us the other day (4) - it is like him who wrote it - that is all I can say. Dear Susie, you were so happy when you wrote to me last - I am so glad, and you will be happy now for all my sadness, wont you? I cant forgive me ever, if I have made you sad, or dimmed your eye for me. I write from the Land of Violets, and from the Land of Spring, and it would ill become me to carry you nought but sorrows. I remember you, Susie, always - I keep you ever here, and when you are gone, then I'm gone - and we're 'neath one willow tree. I can only thank "the Father" for giving me such as you, I can only pray unceasingly, that he will bless my Loved One, and bring her back to me, to "go no more out forever." "Herein is Love." (5) But that was Heaven - this is but Earth, yet Earth so like to heaven, that I would hesitate, should the true one call away.

Dear Susie - adieu!
Emilie -

Father's sister is dead, (6) and Mother wears black on her bonnet, and has a collar of crape.
A great deal of love from Vinnie, and she wants that little note.
Austin comes home on Wednesday, but he'll only stay two days, so I fancy we shant go sugaring, as "we did last year." Last year is gone, Susie - did you ever think of that?
Joseph [Lyman] is out south somewhere, a very great way off, yet we hear from him.


Lunedì mattina

Sarai buona con me, Susie? Io sono cattiva e scontrosa, stamattina, e nessuno mi vuole bene qui, né me ne vorresti tu, se mi vedessi accigliata, e sentissi come sbattono le porte dovunque io passi; eppure non è rabbia - non credo che lo sia, perché quando nessuno vede, mi asciugo i lacrimoni con la cocca del grembiule, e poi riprendo il lavoro - lacrime amare, Susie - così ardenti che mi accendono le guance, e quasi mi bruciano gli occhi, ma tu hai pianto così, e sai che sono più di dolore che di rabbia.
E vorrei correre via - e nascondermi da tutti loro; qui nel caro petto di Susie, so che c'è affetto e riposo, e non vorrei mai andarmene, non fosse che tutto il mondo mi chiama, e mi batte se non lavoro.
La piccola Mack di Smeraldo (1) sta lavando, e posso sentire gli spruzzi della saponata calda. Le ho appena dato il mio fazzoletto - così non posso più piangere. E Vinnie spazza - spazza, sulle scale; e la Mamma si affanna tutt'intorno con i capelli in un fazzoletto di seta, per la polvere. Oh Susie, è abbastanza deprimente, triste e noioso - e il sole non brilla, e le nuvole hanno un aspetto freddo e grigio, e il vento non soffia, ma fischietta una stridula canzoncina, e gli uccelli non cantano, ma pigolano - e non c'è nessuno che sorrida! La dipingo al naturale - Susie, e allora che cosa te ne pare? Però non preoccuparti - perché non continuerà sempre così, e noi ti vogliamo bene lo stesso - e ti pensiamo, teneramente come se non fosse così. La tua preziosa lettera, Susie, è qui accanto a me, mi sorride amabilmente, e mi trasmette dolci pensieri sulla cara autrice. Quando tornerai a casa, mia cara, non avrò più tue lettere, è vero, ma avrò te, che è molto di più - Oh di più, e meglio, di quanto possa mai immaginare! Sono qui seduta col mio frustino, sferzando il tempo per scacciarlo, finché di esso non rimanga più un'ora - allora sarai qui! E la Gioia sarà qui - gioia ora e per sempre!
C'è solo qualche giorno, Susie, passerà presto, eppure gli dico, vattene ora, in questo preciso istante, perché ho bisogno di lei - devo averla, Oh dammela!
Mattie è cara e sincera, le voglio bene con tanta tenerezza - ed Emily Fowler, pure, mi è molto cara - e Tempe - e Abby, ed Eme', ne sono certa - voglio bene a tutte - e spero che loro ne vogliano a me, ma, Susie, c'è un grande spazio silenzioso; io lo riempio con chi è lontano, gironzolo qua e là, e gli do i nomi a me cari, e gli dico di parlarmi, e gli chiedo se è Susie, e mi risponde, No, Signora, Susie si è dileguata!
Mi lamento, è tutto un mormorio, oppure sono triste e sola, e non posso, non posso farne a meno? Talvolta quando mi sento così, penso sia sbagliato, e che Dio mi punirà portandoti via; perché è molto buono a lasciare che ti scriva, e a donarmi le tue dolci lettere, ma il mio cuore vuole di più.
Ci hai mai pensato Susie, eppure so che lo hai fatto, a quanto siano esigenti questi cuori? perché non credo che in tutto il vasto mondo ci siano piccoli creditori così tenaci - degli autentici piccoli avari, come quelli che io e te portiamo con noi, ogni giorno nel petto. Talvolta non posso fare a meno di pensare, quando sento parlare di ingenerosità, Cuore, stai zitto - o qualcuno ti scoprirà!
Ora vado sull'uscio, a prenderti qualcosa di fresco - erba - la coglierò nell'angolo, dove tu e io ci sedevamo, e ci abbandonavamo alla fantasia. E forse nel frattempo la cara erbetta cresceva - e forse ascoltava ciò che dicevamo, ma non può dirlo! Ora sono rientrata, cara Susie, e qui c'è quella che ho trovato - non gioiosa e verde come quando sedevamo là, ma un'erbetta triste e pensosa - che rimpiange le sue illusioni. Senza dubbio qualche azzimata, giovane foglia di Piantaggine ha conquistato il suo giovane cuore, e poi si è dimostrata falsa - e non vorresti che nessuno si dimostrasse così, se non le piccole Piantaggini?
Penso che sia fantastico, Susie, che i nostri cuori non si spezzino, ogni giorno, quando penso a tutte le basette, e a tutti quei galanti giovanotti, ma credo di essere fatta con nient'altro che un duro cuore di pietra, perché non si spezza mai, e cara Susie, se il mio è di pietra, il tuo è di pietra su pietra, perché tu non cedi mai, quando io sono completamente disfatta. Ci staremo ossificando per sempre, di', Susie - come andrà a finire? Quando vedo i Pope e i Pollock e i John-Milton Brown, (2) mi viene da pensare che abbiamo quella tendenza, ma non so! Sono lieta che ci sia un grande futuro ad aspettare te e me. Vorresti sapere che cosa leggo - non so dirti molto, il mio catalogo è così ristretto.
Ho appena letto tre libricini, non grandi, non avvincenti - ma dolci e sinceri. "The Light in the Valley", "Only", e "A House upon a Rock" (3) - so che ti piacerebbero tutti e tre - eppure non mi hanno presa per niente. Non ci sono passeggiate nel bosco - né ardenti bisbigli, niente chiaro di luna, ne amori rubati, ma esistenze piccole e pure, che amano Dio, e i genitori, e obbediscono alle leggi; eppure leggili, se ti capita, Susie, perché rendono buoni.
Mi hanno promesso "Alton Lock" - un certo libro, intitolato "Olive", e "Head of a Family", che era quello di cui ti aveva parlato Mattie. L'altro giorno Vinnie e io ci siamo fatte mandare "Bleak House" (4) - è degno di chi l'ha scritto - è tutto quello che posso dire. Cara Susie, eri così contenta l'ultima volta che mi hai scritto - ne sono così lieta, e ora sarai contenta con tutta la mia tristezza, non è vero? Non potrò mai perdonarmi, se ti ho resa triste, o se i tuoi occhi si sono offuscati per me. Scrivo dalla Terra delle Violette, e dalla Terra della Primavera, e farei male a trasmetterti null'altro che pene. Ti penso, Susie, sempre - ti tengo sempre con me, e quando te ne andrai, allora andrò via anch'io - e staremo sotto un unico salice. Posso solo ringraziare "il Padre" per avermi donato te, posso solo pregare ininterrottamente, che egli benedica la mia Amata, e la riporti a me, per "non andare più via per sempre". "Qui è Amore". (5) Ma quello era il Cielo - questa è solo la Terra, ma una Terra così simile al cielo, che esiterei, se il cielo stesso dovessi chiamarmi.

Cara Susie - adieu!
Emilie -

La sorella del Babbo è morta, (6) e la Mamma ha messo il lutto al cappello, e porta un colletto di crespo.
Molti saluti affettuosi da Vinnie, e vuole quella letterina.
Austin arriva mercoledì, ma resterà soltanto due giorni, così immagino che non andremo a fare sciroppi, come "abbiamo fatto l'anno scorso". L'anno scorso è passato, Susie - non ci hai mai pensato?
Joseph [Lyman] è via da qualche parte al sud, assai lontano, eppure abbiamo sue notizie.


(1) Mrs. Mack era una lavandaia irlandese che veniva chiamata "Emerald" (con riferimento all'Irlanda, "Emerald Isle") per distinguerla dalle componenti della famiglia del Diacono David Mack, che abitava in quegli anni nella Homestead.

(2) Citando i nomi di celebri scrittori e studiosi ED si riferisce evidentemente ai giovani laureati che frequentava. Quelli certamente riconoscibili sono Alexandre Pope, Robert Pollock (poeta scozzese all'epoca molto famoso) e John Milton; per "John Brown" (ED unisce i due nomi scrivendo "John-Milton Brown) Johnson annota: "Dei diversi John Brown conosciuti a quei tempi, il più famoso era il teologo scozzese (1784-1858), che scrisse a profusione su soggetti religiosi."

(3) The Light in the Valley, di Mary Elizabeth Stirling; Only e A House upon a Rock, di Matilda Anne Mackarness.

(4) Alton Locke di Charles Kingsley; OIive e Head of a Family, di Dinah Maria Craik; Bleak House (Casa desolata), di Charles Dickens.

(5) Prima lettera di Giovanni 4,10: "In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati." ("Herein is love, not that we loved God, but that he loved us, and sent his Son to be the propitiation for our sins."). Anche la frase precedente, fra virgolette, è probabilmente una citazione biblica: potrebbe essere Apocalisse 3,12, ma non ne sono sicuro.

(6) Il 30 marzo 1852 era morta Mary, sorella di Edward Dickinson e moglie di Mark Newman.




86
(about April 1852)
Jane Humphrey

Sunday Evening

And what will dear Jennie say, if I tell her that selfsame minister preached about her again today, text and sermon, and all;! (1) morning and afternoon: why, the minister must be mad, or else my head is turned, I am sure I dont know which - a little of both, may be Yet it is'nt Sunday only, it's all the days in the week, the whole seven of them, that I miss Jennie and remember the long, sweet days when she was with me here. I think I love you more when spring comes - you know we used to sit in the front door, afternoons after school, and the shy little birds would say chirrup, chirrup, in the tall cherry trees, and if our dresses rustled, hop frightened away; and there used to be some farmer cutting down a tree in the woods, and you and I, sitting there, could hear his sharp ax ring. You wont forget it, Jennie, Oh no, I'm sure you wont, for when you are old and gray, it will be a sweet thing to think of, through the long winter's day! And I know I'll remember it, for it's so precious to me that I doubt if I could forget it, even if I should try it.
Thank you for the letter, Jennie; it was very sweet and cheering to hear your voice once more, and it was sad too, for I was quite sure then, that you were indeed in Willoughby, in the far state Ohio. I had heard of it all before, but not from you, and I did'nt want to believe it, so I made up my mind straightway, that it was'nt at all true - but Jennie, I dont doubt you, for you never deceived me. Why so far, Jennie, was'nt there room enough for that young ambition, among New England hills, that it must spread it's wings, and fly away, and away, till it paused at Ohio? Sometimes think my dear Jennie was a wee bit uneasy in her own home and country, or she never had strolled so far, but wont reproach her any, for it's sad to be a stranger, and she is now. Why, I cant think what would tempt me to bid my friends Good bye. I'm afraid I'm growing selfish in my dear home, but I do love it so, and when some pleasant friend invites me to pass a week with her, I look at my father and mother and Vinnie, and all my friends, and I say no - no, cant leave them, what if they die when I'm gone; Kind Friend - "I pray thee have me excused!" (2) Your home is broken, Jennie; (3) my home is whole; that makes a sad, sad difference, and when I think of it more, it dont seem strange to me, as it did at first, that you could leave it.
If God should choose, Jennie, he could take my father, too, and my dear Vinnie, and put them in his sky, to live with him forever, but I shall pray to him every day of my life, not to take them.
It does'nt seem one bit as if my friends would die, for I do love them so, that even should death come after them, it dont seem as if they'd go; yet there is Abbie, and Mr. Humphrey, (4) and many and many a dear one, whom I loved just as dearly, and they are not upon Earth, this lovely Sabbath evening. Bye and bye we'll be all gone, Jennie, does it seem as if we would? The other day I tried to think how I should look with my eyes shut, and a little white gown on, and a snowdrop on my breast; and I fancied I heard the neighbors stealing in so softly to look down in my face - so fast asleep - so still - Oh Jennie, will you and I really become like this? Dont mind what I say, Darling, I'm a naughty, bad girl to say sad things, and make you cry, but I think of the grave very often, and how much it has got of mine, and whether I can ever stop it from carrying off what I love; that makes me sometimes speak of it when I dont intend.
Since I wrote you last, it is spring - the snow has almost gone, and the big, brown Earth is busy, arraying herself in green - first she puts on pantalettes, then little petticoats, then a frock of all colors, and such sweet little stockings and shoes - no, they are not shoes, they are least little bits of gaiters, laced up with blossoms and grass. Then her hair, Jennie, perfectly crowned with flowers - Oh she'll be a comely maid, by May Day, and she shall be queen, if she can! I do wish I could tell you just how the Robins sing - they dont sing now, because it is past their bedtime, and they're all fast asleep, but they did sing, this morning, for when we were going to church, they filled the air with such melody, and sang so deliciously, that I tho't really, Jennie, I never should get to meeting. I did want to fly away, and be a Robin too! Spring may be earlier, with you, but she cant be any sweeter, I know, and it wont make you angry if I say little birds there, cant sing half so well, for I dont believe they can! It is'nt quite a year since we laid Abbie to rest, sweet child, she gathers flowers in the immortal spring, and they dont fade, tho' she picks them all morning, and holds in her hand till noon; would'nt you and I love such violets, and Roses that never fade - Ah Jennie!
My paper will go away, my minutes will go with it, naughty paper - and naughty time - what shall I do unto you, how shall I punish you? You shall work for me again, when Jennie has answered my letter, and you wont like that, I know! The sooner you write me, therefore, the sooner I'll punish them, and you know they ought to be whipped - just as truly as I do!
Seems to me I could write all night, Jennie, and then not say the half, nor the half of the half of all I have to tell you, but its well I may not do so - since it would weary you. Jennie, be well, and be happy, and sometimes think of me, and how dearly I loved you, and love you still!

Aff -
Emilie -


Domenica Pomeriggio

E che dirà la cara Jennie, se le dico che quel medesimo pastore ha predicato di nuovo su di lei oggi, testo e sermone, e tutto; (1) mattina e pomeriggio: beh, il pastore dev'essere impazzito, oppure a me ha dato di volta il cervello, non sono sicura di quale delle due - un po' di tutte e due, può darsi! Ma non è solo la Domenica, sono tutti i giorni della settimana, per tutti e sette, mi manca Jennie e rammento i lunghi e dolci giorni in cui lei era qui con me. Credo di volerti più bene quando arriva la primavera - sai che avevamo l'abitudine di sederci davanti alla porta, il pomeriggio dopo la scuola, e i timidi uccellini cinguettavano, e cinguettavano, sui ciliegi così alti, e se ci frusciavano le vesti, saltellavano via impauriti; e di solito c'era qualche contadino che tagliava un albero nei boschi, e tu e io, mentre eravamo sedute, potevamo sentire il suono della sua ascia affilata. Non devi dimenticarlo, Oh no, sono certa che non lo dimenticherai, perché quando sarai vecchia e grigia, sarà dolce pensarci, nei lunghi giorni d'inverno! E io so che lo ricorderò, perché per me è una cosa talmente preziosa che dubito che riuscirei a dimenticarlo, anche se ci provassi.
Grazie per la lettera, Jennie; è stato molto dolce e confortante ascoltare ancora una volta la tua voce, ed è stato anche triste, perché in quel momento ho avuto la certezza, che tu fossi davvero a Willoughby, nel lontano Ohio. Lo avevo già saputo prima, ma non da te, e non ci volevo credere, così mi ero fermamente convinta che non fosse del tutto vero - ma Jennie, di te non dubito, perché non mi hai mai ingannata. Perché così lontano, Jennie, non c'era abbastanza spazio per la tua giovane ambizione, tra le colline del New England, che hai dovuto aprire le ali, e volare via, via, fino a fermarti nell'Ohio? A volte penso che la mia cara Jennie si sentisse un pochino a disagio a casa sua e nel suo paese, altrimenti non si sarebbe mai spinta tanto lontano, ma non voglio certo rimproverarla, perché è triste essere un forestiero, e lei ora lo è. Beh, non riesco a pensare a che cosa potrebbe indurmi a dire Addio ai miei cari. Ho paura di stare diventando egoista nella mia casa tanto cara, ma l'amo talmente, e quando una qualche simpatica amica mi invita a passare una settimana con lei, guardo a mio padre e a mia madre e a Vinnie, e a tutti i miei cari, e dico di no - no, non li posso lasciare, che succederebbe se morissero mentre sono via? Gentile Amica - "ti prego, considerami giustificata!" (2) La tua casa è infranta, Jennie; (3) la mia è intera; questo fa una triste, triste differenza, e quando ci ripenso, non mi sembra strano, come mi sembrava prima, che tu l'abbia potuta lasciare.
Se Dio volesse, Jennie, potrebbe prendersi anche mio padre, e la mia cara Vinnie, e portarli nel suo cielo, a vivere con lui per sempre, ma ogni giorno della mia vita lo pregherò di non prenderseli.
Non mi sembra possibile che i miei amici possano morire, perché li amo talmente, che se mai la morte li venisse a prendere, mi sembrerebbe come se non se ne andassero; eppure c'è Abby, e Mr. Humphrey, (4) e molte altre persone care, alle quali volevo bene allo stesso modo, e loro non sono più su questa Terra, in questa bella serata festiva. Di qui a poco ce ne andremo tutti, Jennie, ti sembra mai possibile? L'altro giorno tentavo di immaginare a come potrei sembrare con gli occhi chiusi, con indosso una piccola veste bianca, e un bucaneve sul petto; e fantasticavo di sentire i vicini entrare senza far rumore per chinarsi a guardare il mio volto - così profondamente addormentato - così immobile - Oh Jennie, davvero tu ed io diventeremo così? Non badare a quello che dico, mia cara, sono una ragazza cattiva e capricciosa a dire cose tanto tristi, e a farti piangere, ma penso molto spesso alla tomba, e a quanto si è presa di mio, e se potrò mai impedirle di portar via ciò che amo; per questo talvolta ne parlo senza volerlo.
Da quando ti ho scritto l'ultima volta, è arrivata la primavera - la neve è quasi sparita, e la grande Terra bruna è affaccendata a rivestirsi di verde - prima si mette i mutandoni, poi le gonnelle, poi un corpetto di tutti i colori, e calze e scarpe davvero deliziose - no, non sono scarpe, sono delle minuscole ghette, allacciate con erba e boccioli. Poi i suoi capelli, Jennie, coronati alla perfezione con dei fiori - Oh sarà un'avvenente fanciulla, al Calendimaggio, e sarà regina, se le riesce! Vorrei poterti dire come cantano i Pettirossi - ma ora non cantano, perché per loro è ora di andare a letto, e sono tutti profondamente addormentati, ma cantavano, stamattina, perché quando siamo andate in chiesa, riempivano l'aria di una tale melodia, e cantavano in modo così delizioso, che ho davvero pensato, Jennie, che non ce l'avremmo fatta ad arrivare all'adunanza. Avrei voluto volare via, ed essere anch'io un Pettirosso. La primavera potrà essere più precoce, lì da te, ma non potrà mai essere più dolce, ne sono sicura, e non te la prenderai se dico che là gli uccellini, non potranno mai cantare nemmeno lontanamente così bene, perché non credo che ci riescano! Non è passato nemmeno un anno da quando abbiamo deposto Abbie nel suo eterno riposo, dolce bambina, raccoglie fiori nella primavera immortale, e non appassiscono, anche se li coglie per tutta la mattina, e li tiene in mano fino a mezzogiorno; Tu ed io non ameremmo violette così, e Rose che non appassiscono mai? - Ah Jennie!
La carta sta finendo, e i minuti finiscono con lei, carta insolente - e insolenti minuti - che ne farò di voi, come vi punirò? Dovrete lavorare ancora per me, quando Jennie avrà risposto alla mia lettera, e non vi piacerà, lo so! Più presto mi scriverai, perciò, più presto li punirò, e sai che dovrebbero essere frustati - lo sai quanto lo so io!
Sento che potrei scrivere per tutta la notte, Jennie, eppure non direi la metà, né la metà della metà di tutto quello che vorrei dirti, ma è meglio così - perché ti stancherei. Jennie, sta' bene, e sii felice, e talvolta pensa a me, e a quanto ti volevo bene, e ancora te ne voglio!

Aff -
Emilie -


(1) L'inizio della lettera riecheggia un brano del cap. 26 di David Copperfield, quando David, innamorato di Dora Spenlow, va in chiesa con lei e Miss Murdstone e immagina che nel sermone si parli della sua amata: "Poco dopo ci recammo in chiesa. Tra me e Dora nel banco c'era la signorina Murdstone, ma io l'udii cantare e tutta la congregazione svanì. Venne pronunciata una predica - si trattava di Dora, si capisce - e di quella funzione temo di non saper altro." (Charles Dickens, David Copperfield, trad. di Cesare Pavese, Einaudi, Torino, 1995, pag. 401).

(2) Luca 14,18-19 (Parabola degli invitati sostituiti dai poveri):"Ma tutti all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato." ("And they all with one consent began to make excuse. The first said unto him, I have bought a piece of ground, and I must needs go and see it: I pray thee have me excused. And another said, I have bought five yoke of oxen, and I go to prove them: I pray thee have me excused.")

(3) Qui ED si riferisce alla morte del padre di Jane, avvenuta due anni prima.

(4) Abby Ann Haskell, morta il 19 aprile 1851 (v. L81), e Leonard Humphrey, morto il 13 novembre 1850 (v. L39).




87
(21 April 1852)
Austin Dickinson

Wednesday morn

Austin -

I wanted to write you Sunday - I was much disappointed not to, but we have had a long, and unexpected visit from some cousins in Syracuse, and I've had so much to do that I could not write before, but I have thought of you very often during this dismal storm - and hoped you were well, and not unhappy. It storms furiously now - and the rain and hail take turns beating the windows. The sun has'nt shone since Saturday, all that time the wind's blown almost a constant gale, and it has been drear enough. Vinnie said to me this morning, that "things had'nt seemed natural since Austin went away" - and I dont think they have, but I hope you are happy, and dont miss us much now. I dont think I should mind the weather if Susie, and you were here, but I feel so very lonely now, when it storms - and the wind blows. I will tell you about the cousins. You have heard father speak of his cousin, Pliny Dickinson, of Syracuse. He has had two daughters in Hanover, at Mrs Austin Dickinson's school - there is a vacation there, and he has been on to Hanover for the girls. Cousin Harriet heard he was coming, and she and Zebina wrote (1) - urging him and his daughters to visit them. They arrived on Saturday noon, passed that night at Cousin Harriet's, and then proposed coming here. Of course, we told them they might - and having got our permission, they came home with us from meeting - and stayed until yesterday noon, when they went back to Cousin Harriet's.
Cousin Pliny says he "might stay around a month, visiting old acquaintances - if it was'nt for his business."
Fortunate for us indeed, that his business feels the need for him, or I think he would never go. (2) He is a kind of compound of Deacon Haskell, Calvin Merrill, and Morton Dickinson, so you will easily guess how much we enjoy his society. The girls are pretty girls, very simple hearted and happy - and would be very interesting, if they had any body to teach them. The oldest, Lizzie, is nineteen - looks exactly Sarah Pynchon, and is very lively and bright, Sarah, the younger - fifteen, a sober little body - and has quite a pensive air, and a cough.
They will stay until May sometime, in Hatfield with their Grandmother - and then go back to Hanover.
Mattie is very well, was with us yesterday morning - inquired particularly for you, and sent her love to you. I have not heard from Sue, since you went away, but think I shall today. Mrs Bishop Tyler spent the day with us, last Friday - we enjoyed it very much. She has now gone to Pawtucket, and Lizzie is going today. Mary Lyman came Saturday - and I shall go see her just as soon as it clears off, for it's stormed ever since she came. She has been in Hanover - at the same school with these cousins - attending to French and music, and they have told us how much she said about you. Lizzie says "Miss Lyman thinks there never was such a fellow," and the girls admire her so much, that they think you must be most perfect - so to have won her regard.
The Fowler House is shut up, and E- and Willie are at Mrs Ferry's; I believe the Professor has gone. (3)
I send you a schedule of yesterday - the Exhibition is said to have been a very fine one, tho' Mat and I did'nt go! We are thinking a great deal about May, and your coming home to see us. I hope we shall live and be well. I shall not allow Mrs Aiken to visit home at that time. I think she and David, can come some other time. I enclose my prescription, Austin, and if you can have the vial filled, and send it by Mr Watson, I should be very glad to have you, tho' dont, unless it's convenient. Wm Dickinson will take the valise - it is not certain whether he will go tomorrow, or Friday. We think a great deal about you, and all send you much love. You must write when you get the time.

Your very aff
Emilie -


Mercoledì mattina

Austin -

Volevo scriverti domenica - mi è dispiaciuto di non averlo fatto, ma abbiamo avuto una lunga e inaspettata visita da certi cugini di Syracuse, e io ho avuto così tanto da fare che non ho potuto scriverti prima, ma ti ho pensato molto spesso nel mezzo di questo tempo deprimente - e ho sperato che tu stessi bene, e non fossi infelice. Ora piove a dirotto - e pioggia e grandine battente si danno il cambio alle finestre. Il sole non brilla da sabato, e per tutto il tempo il vento ha soffiato forte e continuamente, ed è stato abbastanza lugubre. Stamattina Vinnie mi diceva, che "le cose non sembrano naturali da quando Austin è andato via" - e io non credo che lo siano, ma spero che tu sia felice, e che non senta troppo la nostra mancanza. Non credo che mi preoccuperei del tempo se Susie, e tu foste qui, ma in questo momento mi sento così sola, quando piove - e soffia il vento. Ti racconterò dei cugini. Hai sentito il babbo parlare di suo cugino, Pliny Dickinson, di Syracuse. Due sue figlie stavano ad Hanover, alla scuola di Mrs Austin Dickinson - là ora è vacanza, e lui è andato ad Hanover a prendere le ragazze. La Cugina Harriet ha saputo che sarebbe venuto, e lei e Zebina gli hanno scritto (1) - esortando lui e le figlie ad andarli a trovare. Sono arrivati sabato pomeriggio, hanno passato la notte dalla Cugina Harriet, e poi ci hanno proposto di venire da noi. Naturalmente, gli abbiamo detto di sì - e avendo avuto il nostro permesso, sono venuti a casa con noi dopo l'adunanza - e sono rimasti fino a ieri pomeriggio, quando sono tornati dalla Cugina Harriet.
Il Cugino Pliny dice che "potrebbe restare anche un mese, per andare a trovare le vecchie conoscenze - se non fosse per il suo lavoro".
Proprio una fortuna per noi, che il suo lavoro abbia bisogno di lui, altrimenti penso che non se ne sarebbe mai andato. (2) È una sorta di miscuglio fra il Diacono Haskell, Calvin Merrill, e Morton Dickinson, così potrai facilmente immaginare quanto ci sia gradita la sua compagnia. Le ragazze sono graziose, molto semplici e allegre - e sarebbero anche interessanti, se avessero qualcuno a istruirle. La più grande, Lizzie, ha diciannove anni - è tale e quale Sarah Pynchon, ed è molto vivace e brillante, Sarah, la più piccola - quindici anni, è una piccolina assennata - e ha un'aria pensierosa, e la tosse.
Resteranno più o meno fino a maggio, dalla Nonna ad Hatfield - e poi torneranno ad Hanover.
Mattie sta molto bene, era con noi ieri mattina - ha chiesto in modo particolare di te, e ti manda saluti affettuosi. Non ho avuto notizie di Sue, da quando sei andato via, ma penso di averne oggi. Mrs Bishop Tyler ha passato la giornata con noi, venerdì scorso - ne siamo state molto contente. Adesso è a Pawtucket, e Lizzie ci andrà oggi. Mary Lyman è arrivata sabato - e la andrò a trovare non appena ci sarà una schiarita, perché da quando è arrivata fa brutto tempo. È stata ad Hanover - alla stessa scuola delle cugine di cui ti dicevo - occupandosi di francese e musica, e loro ci hanno detto di quanto parlava di te. Lizzie dice "Miss Lyman pensa che non c'è mai stata una persona così", e le ragazze la ammirano così tanto, che ti credono il massimo della perfezione - tanto da aver conquistato la loro stima.
La Casa dei Fowler è chiusa, ed E- e Willie sono da Mrs Ferry; credo che il Professore sia partito. (3)
Ti mando un programma di ieri - si dice che l'Esposizione sia stata molto bella, anche se Mat e io non ci siamo andate! Stiamo pensando un sacco a maggio, e al tuo arrivo a casa per venirci a trovare. Spero che saremo vive e in salute. Non permetterò a Mrs Aiken di farci visita in quel periodo. Penso che lei e David, possano venire in qualche altro momento. Accludo la mia prescrizione, Austin, e se puoi procurartene una fiala piena, e mandarmela tramite Mr Watson, sarei molto lieta di averla, ma non farlo, se ti crea problemi. W. Dickinson sta facendo le valigie - non si sa se partirà domani, o venerdì. Ti pensiamo un sacco, e ti mandiamo tutti tanti saluti affettuosi. Devi scrivere quando trovi il tempo.

La tua aff.ma
Emilie -


(1) Harriet e Zebina Montague erano sorella e fratello, cugini del nonno di ED, Samuel Fowler Dickinson.

(2) Il 21 aprile Lavinia scrive nel suo diario: "Il cugino Pliny e le ragazze sono partiti."

(3) Su "The Springfield Republican" del 30 aprile si legge: "Il Prof. Fowler di Amherst è partito giovedì da New York per l'Europa, per proseguire le sue ricerche sulla lingua inglese in Gran Bretagna e nel continente...".




88
(late April 1852)
Susan Gilbert (Dickinson)

Sunday afternoon

So sweet and still, and Thee, Oh Susie, what need I more, to make my heaven whole?
Sweet Hour, blessed Hour, to carry me to you, and to bring you back to me, long enough to snatch one kiss, and whisper Good bye, again.
I have thought of it all day, Susie, and I fear of but little else, and when I was gone to meeting it filled my mind so full, I could not find a chink to put the worthy pastor; when he said "Our Heavenly Father," I said "Oh Darling Sue"; when he read the 100th Psalm, I kept saying your precious letter all over to myself, and Susie, when they sang - it would have made you laugh to hear one little voice, piping to the departed. I made up words and kept singing how I loved you, and you had gone, while all the rest of the choir were singing Hallelujahs. I presume nobody heard me, because I sang so small, but it was a kind of a comfort to think I might put them out, singing of you. I a'nt there this afternoon, tho', because I am here, writing a little letter to my dear Sue, and I am very happy. I think of ten weeks - Dear One, and I think of love, and you, and my heart grows full and warm, and my breath stands still. The sun does'nt shine at all, but I can feel a sunshine stealing into my soul and making it all summer, and every thorn, a rose. And I pray that such summer's sun shine on my Absent One, and cause her bird to sing!
You have been happy, Susie, and now are sad - and the whole world seems lone; but it wont be so always, "some days must be dark and dreary"! (1) You wont cry any more, will you, Susie, for my father will be your father, and my home will be your home, and where you go, I will go, and we will lie side by side in the kirkyard. (2)
I have parents on earth, dear Susie, but your's are in the skies, and I have an earthly fireside, but you have one above, and you have a "Father in Heaven," where I have none - and a sister in heaven, and I know they love you dearly, and think of you every day.
Oh I wish I had half so many dear friends as you in heaven - I could'nt spare them now - but to know they had got there safely, and should suffer nevermore - Dear Susie!
I know I was very naughty to write such fretful things, and I know I could have helped it, if I had tried hard enough, but I thought my heart would break, and I knew of nobody here that cared anything about it - so I said to myself, "We will tell Susie about it." You dont know what a comfort it was, and you wont know, till the big cup of bitterness is filled brimfull, and they say, "Susie, drink it!" Then Darling, let me be there, and let me drink the half, and you will feel it all!
I am glad you have rested, Susie. I wish the week had been more, a whole score of days and joys for you, yet again, had it lasted longer, then had you not come so soon and I had been lonelier, it is right as it is! Ten weeks, they will seem short to you - for care will fill them, but to Mattie and me, long. We shall grow tired, waiting, and our eyes will ache with looking for you, and with now and then a tear. And yet we have hope left, and we shall keep her busy, cheering away the time. Only think Susie, it is vacation now - there shall be no more vacation until ten weeks have gone, and no more snow; and how very little while it will be now, before you and I are sitting out on the broad stone step, mingling our lives together! I cant talk of it now tho', for it makes me long and yearn so, that I cannot sleep tonight, for thinking of it, and you.
Yes, we did go sugaring, and remembered who was gone - and who was there last year, and love and recollection brought with them Little Regret, and set her in the midst of us.
Dear Susie, Dear Joseph; (3) why take the best and dearest, and leave our hearts behind? While the Lovers sighed; and twined oak leaves, and the anti enamored ate sugar, and crackers, in the house, I went to see what I could find. Only think of it, Susie; I had'nt any appetite, nor any Lover, either, so I made the best of fate, and gathered antique stones, and your little flowers of moss opened their lips and spoke to me, so I was not alone, and bye and bye Mattie and me might have been seen sitting together upon a high - gray rock, and we might have been heard talking, were anyone very near! And did thoughts of that dear Susie go with us on the rock, and sit there 'tween us twain? Loved One, thou knowest! (4)
I gathered something for you, because you were not there, an acorn, and some moss blossoms, and a little shell of a snail, so whitened by the snow you would think 'twas a cunning artist had carved it from alabaster - then I tied them all up in a leaf with some last summer's grass I found by a brookside, and I'm keeping them all for you.
I saw Mattie at church today, tho' could not speak to her. Friday evening I saw her, and talked with her besides. Oh I do love her - and when you come if we all live till then, it will be precious, Susie. You speak to me of sorrow, of what you have "lost and loved," say rather, of what you have loved and won, for it is much, dear Susie; I can count the big, true hearts by clusters, full of bloom, and bloom amaranthine, because eternal!

Emilie -

I have heard all about the journal. Oh Susie, that you should come to this! I want you to get it bound - at my expense - Susie - so when he takes you from me, to live in his new home, I may have some of you. I am sincere.
Mother sends her best love to you. It makes her look so happy when I give your's to her. Send it always, Susie, and send your respects to father! And much from Vinnie. She was so happy at her note. After she finished reading it, she said, "I dont know but it's wrong, but I love Sue better - than Jane, and I love her and Mattie better than all the friends I ever had in my life." Vinnie hopes to be like you, and to do as you do.


Domenica pomeriggio

Tanta dolcezza e calma, e Te, Oh Susie, cosa posso volere di più, per rendere completo il mio cielo?
Dolce l'Ora, benedetta l'Ora, che mi conduce a te, e ti riporta a me, quanto basta per strappare un bacio, e sussurrare di nuovo un Arrivederci.
Ho pensato a questo per tutto il giorno, Susie, e credo proprio a poco d'altro, e quando sono andata all'adunanza ne avevo la mente così piena, che non sono riuscita a trovare nemmeno una fessura in cui mettere il rispettabile pastore, quando ha detto "Il Nostro Padre Celeste", io ho detto, "Oh Carissima Sue", mentre leggeva il Salmo 100, continuavo a ripetere la tua preziosa lettera dentro di me, e Susie, mentre cantavano - ti avrebbe fatto ridere ascoltare la mia vocina, zufolare all'assente. Ho inventato le parole e ho continuato a cantare quanto ti voglio bene, e che te ne sei andata, mentre il resto del coro cantava l'Alleluja. Presumo che nessuno mi abbia sentito, perché cantavo così piano, ma provavo una specie di consolazione a pensare che potevo annullarli, cantando di te. Ma questo pomeriggio non sono là, perché sono qui, a scrivere una letterina alla mia cara Sue, e sono tanto felice. Penso alle dieci settimane - Mia Cara, e penso all'affetto, e a te, e il cuore si riempie e si scalda, e il respiro si ferma. Il sole non brilla per niente, ma posso sentirne un raggio che mi s'insinua nell'anima e rende tutto estate, e ogni spina, una rosa. E prego che lo stesso sole d'estate brilli sulla mia Assente, e spinga il suo uccello a cantare!
Sei stata felice, Susie, e ora sei triste - e il mondo intero sembra desolato; ma non sarà sempre così, "alcuni giorni devono essere bui e tetri"! (1) Non devi piangere più, non farlo, Susie, perché mio padre sarà tuo padre, e la mia casa sarà la tua casa, e quando te ne andrai, me ne andrò anch'io, e giaceremo fianco a fianco nel cimitero. (2)
I miei genitori sono sulla terra, cara Susie, ma i tuoi sono nei cieli, e io ho un focolare terreno, ma tu ne hai uno lassù, e hai un "Padre in Cielo", dove io non ho nessuno - e una sorella in cielo, e so che ti amano teneramente, e pensano a te ogni giorno.
Oh, vorrei aver avuto la metà dei tanti amici che tu hai in cielo - non potrei privarmene ora - se non con la certezza che fossero là al sicuro, e non dovessero soffrire mai più - Cara Susie!
So che non è bello scrivere queste cose di cattivo gusto, e so che avrei potuto trattenermi, se mi fossi sforzata di più, ma pensavo che il cuore mi si sarebbe spezzato, e sapevo che qui non sarebbe importato a nessuno - così mi sono detta, "Parliamone a Susie". Non puoi sapere che consolazione è stata, e non potrai saperlo, finché la grande coppa dell'amarezza non sarà colma, e diranno, "Susie, bevila!" Allora Mia Cara, permettimi di essere là, e fammene bere la metà, e te ne renderai conto pienamente!
Mi fa piacere che tu ti stia riposando, Susie. Avrei voluto che la settimana fosse durata di più, almeno una ventina di giorni e gioia per te, eppure, se fosse stata più lunga, allora non saresti venuta così presto e io sarei stata più sola, è giusto che sia stata così! Dieci settimane, ti sembreranno corte - per le cose che le riempiranno, ma per Mattie e me, lunghe. Ci stiamo stancando, di aspettare, e i nostri occhi soffriranno a cercarti, con una lacrima ogni tanto. Ma ci è rimasta la speranza, e la terremo occupata, mentre incitiamo il tempo a passare. Pensa soltanto Susie, che ora è un intervallo - che non sarà più un intervallo quando saranno passate dieci settimane, e non ci sarà più neve; e a quanto manca poco prima che io e te saremo seduto fuori sul lungo scalino di pietra, a mescolare insieme le nostre vite! Ma non posso parlarne ora, perché il desiderio diventa così ardente, che stanotte non riuscirei a dormire, pensando a queste cose, e a te.
Si, ci siamo messe a fare sciroppi, e abbiamo rammentato chi era assente - e colei che era là l'anno scorso, e affetto e ricordi hanno portato con loro Piccoli Rimpianti, mettendola in mezzo a noi.
Cara Susie, Caro Joseph; (3) perché prendere il migliore e la più cara, e lasciare indietro i nostri cuori? Mentre gli Amanti sospiravano; e attorcigliavano le foglie di quercia, e gli anti innamorati mangiavano sciroppo d'acero, e biscotti, in casa, io sono andata a vedere che cosa avrei potuto trovare. Pensaci, Susie, non avevo né appetito, né chi mi voleva bene, così ho preso in mano la situazione, e ho messo insieme vecchie pietre, e il tuo fiorellino di muschio ha aperto le labbra e mi ha parlato, così non mi sentivo sola, e di lì a poco Mattie e io ci siamo sedute insieme su un'alta roccia grigia, e avrebbero potuto sentirci chiacchierare, se ci fosse stato qualcuno lì vicino! E ci abbiamo pensato a quella cara Susie che veniva con noi sulla roccia, e sedeva tra di noi? Cara mia, lo sai bene! (4)
Ho raccolto qualcosa per te, perché non eri là, una ghianda, e qualche fiore di muschio, e un piccolo guscio di lumaca, così sbiancato dalla neve che avresti potuto pensare che un abile artista l'avesse scolpito nell'alabastro - poi li ho messi in una foglia con un po' di erba della scorsa estate che avevo trovato sul bordo di un ruscello, e ho tenuto tutto per te.
Oggi ho incontrato Mattie in chiesa, anche se non sono riuscita a parlarle. L'ho vista venerdì sera, e ho anche chiacchierato con lei. Oh, le voglio bene - e quando verrai se saremo vive fino ad allora, sarà perfetto, Susie. Mi parli di dolore, di che cosa hai "amato e perduto", di' piuttosto, di che cosa hai amato e ottenuto, perché è molto, cara Susie; posso contare i cuori grandi e sinceri a mazzi, colmi di fiori, e fiori di colore amaranto, perché eterni!

Emilie -

Ho saputo tutto circa il giornale. Oh Susie, che tu dovessi arrivare a questo! Voglio procurartelo - a spese mie - Susie - così quando lui ti porterà via da me, per vivere nella sua nuova casa, io possa avere qualcosa di te. Sono sincera.
La mamma di manda i suoi saluti più affettuosi. È così contenta quando le do tue notizie. Mandane sempre, Susie, e manda i tuoi rispetti al babbo! E tanti da Vinnie. È stata così contenta della tua nota. Dopo aver finito di leggerla, ha detto, "So che è sbagliato, ma voglio più bene a Sue che a Jane, e voglio bene a lei e a Mattie più di tutte le amiche che ho mai avuto nella mia vita." Vinnie spera di diventare e di comportarsi come te.


(1) Citazione dal primo verso di "The Rainy Day" di Henry Wadsworth Longfellow: "The day is cold, and dark, and dreary;" ("La giornata è fredda, e buia, e tetra;").

(2) Rut 1,16-17: "Ma Rut rispose: - non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch'io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te -".("And Ruth said, Entreat me not to leave thee, or to return from following after thee: for whither thou goest, I will go; and where thou lodgest, I will lodge: thy people shall be my people, and thy God my God: Where thou diest, will I die, and there will I be buried: the Lord do so to me, and more also, if ought but death part thee and me.").

(3) Joseph Lyman, anche lui lontano perché partito per il sud in cerca di fortuna.

(4) Accanto a queste parole, sulla stessa riga e capovolta, ED ha scritto: "Hattie!", probabile riferimento ad Harriet Hinsdale, presso cui Susan stava passando alcuni giorni delle sue vacanze dalla scuola.




89
(10 May 1852)
Austin Dickinson

Monday morning

Dear Austin.

I have made the fires, and got breakfast, and the folks wont get up, and I dont care for it because I can write you. I did not write yesterday, because mother was sick, and I thought it would trouble you. She was attacked Friday, with difficulty in her face, similar to the one which you have, and with which you suffer so much once or twice a year. She had her face lanced yesterday, and was much more comfortable last evening, so I think she'll get well right away.
Vinnie and I have had to work pretty hard on account of her sickness, so I'm afraid we shant write you anything very refreshing this time. Vinnie will tell you all the news, so I will take a little place to describe a thunder shower which occurred yesterday afternoon - the very first of the season. Father and Vinnie were at meeting, mother asleep in her room, and I at work by my window on the "Lyceum Lecture." The air was really scorching, the sun red and hot, and you know just how the birds sing before a thunder storm, a sort of hurried, and agitated song - pretty soon it began to thunder, and the great "cream colored heads" peeped out of their windows - then came the wind and rain and I hurried around the house to shut all the doors and windows. I wish you had seen it come, so cool and so refreshing - and everything glistening from it as with a golden dew - I tho't of you all the time, and I thought too, of Susie; I did wish you both here through all that blessed shower.
This morning is fair and delightful - you will awake in dust, and amidst the ceaseless din of the untiring city, would'nt you change your dwelling for my palace in the dew? I hear them coming, Austin. Goodbye for now. I shall see you soon.

E.


Lunedì mattina

Caro Austin.

Ho sistemato i fuochi, e fatto colazione, e gli altri non accennano ad alzarsi, ma non me ne importa perché così posso scriverti. Non ho scritto ieri, perché la mamma era malata, e pensavo che ti saresti preoccupato. Si è sentita male venerdì, con un disturbo al viso, simile a quelli che hai tu e che ti fanno soffrire così tanto una o due volte l'anno. Ieri le hanno fatto un salasso al viso, e in serata stava molto meglio, così credo che presto sarà guarita
Vista la sua malattia Vinnie e io abbiamo lavorato sodo, così temo che stavolta non potrò scriverti nulla di molto gradevole. Vinnie ti racconterà tutte le novità, e io prenderò poco spazio per descrivere il temporale che c'è stato ieri pomeriggio - il primo della stagione. Il babbo e Vinnie erano alla riunione, la mamma addormentata nella sua stanza, e io al lavoro vicino alla finestra sulla "Conferenza del Lyceum". L'aria era veramente riarsa, il sole rosso e bollente, e sai come cantano gli uccelli prima di un temporale, una sorta di canto affannato, e agitato - subito dopo è cominciato a tuonare, e le grosse "teste color crema" sbirciavano dalle loro finestre - poi sono arrivati vento e pioggia e io sono corsa per casa a chiudere porte e finestre. Mi piacerebbe che tu l'avessi visto arrivare, così fresco e ristoratore - e tutto che brillava dopo come una rugiada dorata - ho pensato a te per tutto il tempo, e pensavo anche, a Susie; vi avrei voluti entrambi qui durante quell'acquazzone benedetto.
Il mattino è bello e delizioso - tu ti sveglierai nella polvere, e nell'incessante baccano della città mai stanca, non vorresti scambiare la tua dimora col mio palazzo nella rugiada? Li sento arrivare, Austin. Arrivederci per ora. A presto.

E.




90
(13 May 1852)
Austin Dickinson

Thursday night

Dear Austin.

I have wanted to write you a long letter all week, but you know Mother has been sick, and I have had more to do; but I've tho't of you all the time, and thought too how happy we should be if you were living at home.
It is very hard to have it so, but I try to be as happy and as cheerful as I can to keep father and mother from feeling so very lonely as they must all the while.
Mattie was with me most of all the afternoon - we had a long, sad talk about Sue and Michigan, and Life, and our own future, and Mattie cried and I cried, and we had a solemn time, and Mat said she had a beautiful letter from you last night. She was going to send some flowers in a box, the other day, but you had'nt then answered her letter, and Mat is very shy, so you see why you did'nt get them. John Thompson brought us the books - he arrived Monday - no, it was Tuesday evening - I have read "Ellen Middleton" (1) and now Mat has it.
I need'nt tell you I like it, nor need I tell you more, for you know already.
I thank you more and more for all the pleasures you give me - I can give you nothing Austin, but a warm and grateful heart, that is your's now and always. Love from all, and Mat.

Emilie

Only think, you are coming Saturday! I dont know why it is that it's always Sunday immediately you get home - I will arrange it differently. If it was'nt 12 o'clock I would stay longer.


Giovedì sera

Caro Austin.

Per tutta la settimana ho avuto voglia di scriverti una lunga lettera, ma sai che la Mamma era malata, e io ho avuto molto da fare; ma ti ho pensato per tutto il tempo, e ho pensato anche a come sarebbe stato bello se tu fossi a casa.
È molto dura così, ma cerco di essere spensierata e di buon umore per quanto posso per tenere lontana dal babbo e dalla mamma la sensazione di profonda malinconia che provano in questa situazione.
Mattie è stata con me per quasi tutto il pomeriggio - abbiamo fatto una lunga, mesta chiacchierata su Sue, il Michigan, la Vita, il nostro futuro, e Mattie piangeva e io piangevo, abbiamo passato un momento solenne, e Mat ha detto che aveva avuto una bellissima lettera da te ieri sera. Voleva mandare una confezione di fiori, l'altro giorno, ma tu non hai risposto alla sua lettera, e Mat è molto timida, così sai perché non li hai ricevuti. John Thompson ci ha portato i libri - è arrivato lunedì - no, era martedì sera - ho letto "Ellen Middleton" (1) e ora ce l'ha Mat.
Non c'è bisogno di dirti che mi piace, né ho bisogno di dirti di più, perché lo sai già.
Ti ringrazio davvero tanto per le gioie che mi dai - io non posso darti nulla Austin, se non un cuore caldo e riconoscente, che è tuo ora e sempre. Saluti affettuosi da tutti, a da Mat.

Emilie

Solo al pensiero, che verrai sabato! Non so perché sembra subito domenica non appena arrivi a casa - vedrò di sistemare la cosa in modo diverso. Se non fosse mezzanotte starei più a lungo.


(1) Romanzo di Lady Georgiana Fullerton (1812-1885) pubblicato in Inghilterra nel 1844 e negli Stati Uniti nel 1849.