The Complete Poems
Tutte le poesie
J1201 - 1250
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
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J1201 (1871) / F1271 (1872)
So I pull my Stockings off Wading in the Water For the Disobedience' Sake Boy that lived for "Ought to" Went to Heaven perhaps at Death |
Così mi tiro via le Calze Sguazzando nell'Acqua Per il Gusto di Disobbedire Il Ragazzo che visse per "Dovresti" Andò in Cielo forse da Morto |
Il gusto di disobbedire, di andare contro le convenzioni viene come giustificato negli ultimi due versi, con il tipico procedimento dickinsoniano che mescola il sacro e il profano, da due citazioni bibliche: Deuteronomio 34, 1-4 per Mosè (vedi anche la J112-F114, la J168-F179 e la J597-F521) e Atti 5, 1-5 per Anania. La seconda non sembrerebbe molto calzante, visto che nel passo biblico Anania occulta una parte della vendita di un terrreno invece di consegnare tutto agli apostoli, e per questo viene rimproverato e cade a terra morto, ma nel finale è come se ED ci dicesse: "in qualsiasi modo ti comporti il risultato è sempre lo stesso, tanto vale allora lasciare spazio al gusto di disobbedire". |
J1202 (1871) / F1190 (1870)
The Frost was never seen - If met, too rapid passed, Or in too unsubstantial Team - The Flowers notice first A Stranger hovering round Till some retrieveless night Unproved is much we know - To Analyze perhaps |
Il Gelo non si fa mai vedere - Se lo incontri, troppo rapido passa, O in troppo incorporea Schiera - I Fiori notano per primi Uno Straniero che si aggira dintorno Finché una certa irreparabile notte Indimostrabile è molto di ciò che conosciamo - Analizzare forse |
Il gelo diventa metafora del mistero, del dubbio che attanaglia le nostre menti. È invisibile, incorporeo e sfuggente. Talvolta sembra di poterlo cogliere, ma sempre in lontananza, senza mai riuscire a definirlo con chiarezza, anzi sembra che il cercarlo lo allontani ancora di più da noi. Finché, quando ormai siamo stanchi per la lunga e infruttuosa ricerca, ecco che il proiettile mortale, un proiettile del quale nessuno sa la provenienza, colpisce irreparabilmente. D'altronde di ciò che conosciamo non sappiamo molto e le cose che ci sono sconosciute sono inevitabilmente quelle che ci fanno più paura. E dopo molti vani tentativi di scoprire cosa c'è dietro quel mistero, ci accorgiamo che forse capire è al di là delle nostre capacità. |
J1203 (1871) / F1273 (1872)
The Past is such a curious Creature To look her in the Face A Transport may receipt us Or a Disgrace - Unarmed if any meet her |
Il Passato è una così curiosa Creatura A guardarlo in Viso Un Trasporto può rilasciarci O un'Onta - Se disarmato qualcuno lo incontrasse |
Il passato come fonte di gioia o dolore, anche se il tono generale della poesia tende più a "disgrace" che a "transport". Nel manoscritto ci sono varianti che danno un tono più guerresco agli ultimi due versi: "Rusty" ("Arruginite") al posto di "faded" al verso 7 e "destroy" ("distruggere, annientare") al posto di "reply" al verso 8. |
J1204 (1871) / F1200 (1871)
Whatever it is - she has tried it - Awful Father of Love - Is not Our's the chastising - Do not chastise the Dove - Not for Ourselves, petition - Only lest she be lonely |
Qualunque cosa sia - lei l'ha provata - Austero Padre dell'Amore - Non fa per Noi il castigo - Non castigare la Colomba - Non per Noi, la supplica - Soltanto affinché non sia sola |
Nel manoscritto ci sono diverse varianti per il settimo e ottavo verso: |
Un dolce epitaffio dedicato a una "colomba" volata via, per la quale ED si rivolge direttamente a Dio, pregandolo di essere buono con lei e di concederle la compagnia del ricordo. |
J1205 (1872) / F1223 (1871)
Immortal is an ample word When what we need is by But when it leaves us for a time 'Tis a nescessity. Of Heaven above the firmest proof |
Immortale è un'ampia parola Quando quel che ci serve è qui Ma quando ci lascia per un momento È una necessità. Del Cielo lassù la prova più salda |
La seconda strofa (con l'aggiunta di un trattino alla fine del secondo verso) fu inserita da ED in una lettera del marzo 1872 (L371), scritta a T.W. Higginson in occasione della morte del fratello, Francis John Higginson, avvenuta il 9 dello stesso mese, di cui aveva dato notizia lo "Springfield Republican" parlandone come di "uno dei pionieri della causa anti-schiavista." |
Il concetto di "immortale" ha un significato ampio e generico; diventa necessario e specifico quando cominciano a mancarci coloro che amiamo. La fede ci dà l'insondabile certezza di ciò che ci aspetta lassù, ma rimane l'amara constatazione che, se non fosse per la mano predatrice della morte, il cielo avrebbe potuto anche dimorare quaggiù. |
J1206 (1872) / F1270 (1872)
The Show is not the Show But they that go - Menagerie to me My Neighbor be - Fair Play - Both went to see - |
Lo Spettacolo non è lo Spettacolo Ma quelli che ci vanno - Serraglio per me È il mio Vicino - Bella Commedia - Entrambi andammo a vedere - |
C'è un altro manoscritto in cui il quinto verso si legge "Glee" ("Spasso") al posto di "Play", con quest'ultimo termine indicato come variante. |
Gli spettatori diventano spettacolo per chi guarda loro e non la scena, e tutti, sia chi guarda che chi guarda chi guarda, godono di una piacevole commedia. I versi centrali (quelli trascritti nella lettera a Higginson) hanno, da soli, un senso compiuto: "non ho bisogno di muovermi per conoscere il mondo, i miei vicini (umani e non) sono il mio spettacolo". |
J1207 (1867) / F1266 (1872)
He preached upon "Breadth" till it argued him narrow - The Broad are too broad to define And of "Truth" until it proclaimed him a Liar - The Truth never flaunted a Sign - Simplicity fled from his counterfeit presence As Gold the Pyrites would shun - What confusion would cover the innocent Jesus To meet so enabled a Man! |
Predicò sull'"Ampiezza" finché essa lo rivelò ristretto - L'Ampio è troppo ampio da definire E della "Verità" finché essa lo proclamò un Bugiardo - La Verità non ostentò mai un Segno - La semplicità fuggì dalla sua contraffatta presenza Come l'Oro scansa la Pirite - Che confusione proverebbe l'innocente Gesù A incontrare un Uomo così autorevole! |
La poesia era acclusa ad una lettera a Higginson del dicembre 1872 (L381). Esiste un manoscritto precedente, con molte varianti, che servì evidentemente da "brutta copia" per il testo poi inviato a Higginson. Lo riporto nella ricostruzione di Johnson e Franklin con a fianco la traduzione delle varianti non utilizzate nel testo finale.
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Ritratto certamente poco lusinghiero di un qualche predicatore pieno di sé, ristretto quando parla di ampiezze e falso quando parla di verità. Il metro di paragone è "l'innocente Gesù", un attributo molto distante da quella serie di aggettivi che nell'ultimo verso della copia preparatoria ED sembra affastellare uno sull'altro, quasi non riuscisse a decidere il più adatto a rappresentare chi crede di avere la verità in tasca, senza dubbi di sorta e senza l'umiltà di sentirsi piccolo di fronte all'immensità del mistero. |
J1208 (1872) / F1267 (1872)
Our own possessions - though our own - 'Tis well to hoard anew - Remembering the Dimensions Of Possibility. |
Le nostre proprietà - anche se nostre - È bene accumularle da capo - Rammentando le Dimensioni Della Possibilità. |
La poesia fu inviata a Susan (è la versione riportata sopra) e anche inserita in una lettera del dicembre 1872 a Higginson (L381) che era stato, da aprile a luglio di quell'anno in Europa. I versi sono preceduti da: "I am happy you have the Travel you so long desire and chastened - that my Master met neither accident nor Death." ("Sono felice che lei abbia fatto il Viaggio così a lungo desiderato e rimandato - che il mio Maestro non abbia incontrato né incidenti né Morte."). |
L'incertezza del domani, ovvero la dimensione imperscrutabile delle possibilità che abbiamo davanti, ci suggerisce di non considerare mai niente come compiuto e definito; per questo nella vita bisogna sempre, anche quando ci sembra di essere ormai appagati, accumulare da capo quelle conoscenze e quelle sensazioni che sono le nostre vere proprietà. |
J1209 (1872) / F1239 (1871)
To disappear enhances - The Man that runs away Is tinctured for an instant With Immortality But yesterday a Vagrant But Never - far as Honor Of Death the sternest function The Fruit perverse to plucking |
Scomparire accresce - L'Uomo che corre via È tinto per un istante D'Immortalità Solo ieri un Vagabondo Ma il Mai - quanto l'Onore Della Morte la più tenace funzione Il Frutto difficile da strappare |
Ci sono tre manoscritti di questa poesia: ho utilizzato la versione dei fascicoli, con le varianti poi accolte in un altro manoscritto inviata a Higginson, accluso a una lettera del dicembre 1872 (L381). Quest'ultima ha una diversa disposizione dei versi (versi 1 e 2 uniti; versi 3 e 4 uniti; versi 16 e 17 uniti; ultime due strofe senza soluzione di continuità). La terza fu inviata a Susan e si limita agli ultimi otto versi, senza divisione in strofe e con l'utilizzo di tre delle varianti della copia dei fascicoli. |
Morire accresce il valore di chiunque, perchè chi se ne va assume comunque il colore dell'immortalità. Nella nostra memoria il ricordo di chi non c'è più, di chi magari in vita veniva considerato alla stregua di un semplice vagabondo, viene ammantato di una stima ben poco razionale, che ha più a che fare con la superstizione che con la ragione. Il ricordo si ostina con un illusorio "ancora", come se la morte potesse essere sconfitta da una benevola memoria, ma è il "mai", la morte che non ammette continuità così come l'onore non ammette debolezze, a portar via questa illusione, lasciandoci la consapevolezza che non esiste possibilità di aver cura di chi se n'è andato: possiamo soltanto adornarne la memoria, a torto o a ragione. |
J1210 (1872) / F1275 (1872)
The Sea said "Come" to the Brook - The Brook said "Let me grow" - The Sea said "Then you will be a Sea - I want a Brook - Come now"! The Sea said "Go" to the Sea - |
Il Mare disse "Vieni" al Ruscello - Il Ruscello rispose "Lasciami crescere" - Il Mare disse "Allora sarai un Mare - Io voglio un Ruscello - Vieni adesso!" Il Mare disse "Vai" al Mare - |
La versione riportata sopra è quella acclusa in una lettera a Higginson del dicembre 1872 (L381). Un'altra, praticamente identica ma senza divisione in strofe, è nei fascicoli e una terza, limitata alla prima strofa, fu probabilmente inviata a Susan (di quest'ultima il manoscritto è perduto). |
Al mare serve l'ingenua e ancora fresca giovinezza del ruscello, perciò gli chiede di non crescere, perché crescendo diventerebbe un mare e perderebbe le qualità che lo rendono ora interessante. Ma il ruscello non lo ascolta e, una volta divenuto lui stesso mare, si ripresenta all'appuntamento e si sente dire "vai", il contrario del "vieni" del primo verso. L'ex ruscello, ora mare, si sorprende, dice: "ma non mi riconosci? sono quello che invitasti, che bramavi di accogliere"; ma il mare gli spiega che ormai non sa più che farsene di lui, la sua giovinezza è ormai trascorsa, è diventato dotto, e lui non ha più alcun interesse per chi ha già la saggezza, la considera un qualcosa di vecchio, stantio, in confronto alla rigogliosa giovinezza che il ruscello ha ormai perduto. |
J1211 (1872) / F1257 (1872)
A Sparrow took a Slice of Twig And thought it very nice I think, because his empty Plate Was handed Nature twice - Invigorated, waded |
Un Passero prese uno Spicchio di Rametto E lo considerò molto gradevole Credo, perché il suo Piatto vuoto Fu teso due volte alla Natura - Rinvigorito, si spinse |
Oltre al testo riportato sopra, inviato a Susan, c'è un altro manoscritto di questa poesia. La prima strofa è identica, mentre la seconda è diversa e con una nutrita serie di varianti per le quali ED non ha indicato versi di riferimento. Di seguito riporto la seconda strofa di questa "brutta copia" con le varianti così come ricostruite nelle edizioni critiche.
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Il piccolo quadretto di un passero che spilluzzica da un albero e vola via diventa, specialmente nella "brutta copia", un divertito e virtuosistico esercizio di fantasia. |
J1212 (1872) / F278 (1862)
A word is dead, when it is said Some say - I say it just begins to live That day |
Una parola è morta, quando è detta Taluni dicono - Io dico che invece inizia a vivere Quel giorno |
Secondo Franklin la poesia era in una lettera a Frances e Louise Norcross del 1862 il cui manoscritto è perduto. Nell'edizione Johnson delle lettere (L374, datata 1872), e in quella curata da Mabel Todd nel 1894, c'è una sola frase che precede i versi: "Thank you dear for the passage. How long to live the truth is." ("Grazie cara per il brano. Com'è lunga da vivere la verità."), ma Franklin afferma che non c'è relazione tra la poesia e questo frammento di lettera. |
Quando una parola è detta, o scritta, non ha esaurito la sua funzione, perché proprio in quel momento quella parola inizia a vivere nella memoria di chi l'ha ascoltata o letta. |
J1213 (1872) / F1194 (1871)
We like March. His Shoes are Purple - He is new and high - Makes he Mud for Dog and Peddler, Makes he Forests dry. Knows the Adder Tongue his coming And presents her Spot. Stands the Sun so close and mighty That our Minds are hot. News is he of all the others - |
Ci piace Marzo. Ha Scarpe Purpuree - È nuovo e altero - Crea Fango per il Cane e l'Ambulante, Dissecca le Foreste. Sente la Lingua della Vipera il suo arrivare E mostra la sua Punta. Resta il Sole così vicino e potente Che bruciano le Menti. Preannuncio egli è di tutto il resto - |
Oltre a quella riportata sopra (inviata a Susan) ci sono altri tre manoscritti completi di questa poesia, tutti databili intorno al 1878. In questa versioni ci sono due varianti: al verso 6 "begets" ("genera") al posto di "presents" e al verso 11 "buccaneering" ("che pirateggiano") al posto di "exercising"; inoltre, il primo verso comprende il primo e il secondo della versione precedente. |
Marzo è un mese molto amato da ED, che lo cita in altre quattordici poesie oltre a questa. È l'annuncio della primavera, del risveglio della natura, del calore del sole che ricomincia a scaldarci. Un mese che non è fatto per morire. |
J1214 (1872) / F1184 (1870)
We introduce ourselves To Planets and to Flowers But with ourselves Have etiquettes Embarrassments And awes |
Ci presentiamo A Pianeti e a Fiori Ma tra di noi Abbiamo etichette Imbarazzi E soggezioni |
Facciamo conoscenza senza remore con la natura, apparentemente così diversa e misteriosa, mentre le relazioni con gli altri, che invece dovrebbero essere così simili a noi, sono sempre difficili e, soprattutto, legate a formali convenzioni sociali che non ci consentono di esprimerci con la sincerità che vorremmo. |
J1215 (1872) / F1167 (1870)
I bet with every Wind that blew Till Nature in chagrin Employed a Fact to visit me And scuttle my Balloon - |
Scommettevo su ogni soffio di Vento Finché la Natura in collera Mandò un Fatto a farmi visita E a bucare il mio Pallone - |
Spesso ci aggrappiamo a ogni soffio di vento, illudendoci che sia abbastanza forte da sostenerci, ma la natura ci manda ben presto un fatto concreto, una realtà, e allora ci accorgiamo che basta poco per bucare il nostro pallone e precipitare. |
J1216 (1872) / F1294 (1873)
A Deed knocks first at Thought And then - it knocks at Will - That is the manufactoring spot And Will at Home and well It then goes out an Act |
Un'Azione bussa prima al Pensiero E poi - bussa alla Volontà - È questo il punto in cui si fabbrica E se la Volontà è a Casa e in salute Allora un un Atto viene fuori |
Ogni azione bussa prima alla nostra mente, come per chiedere il permesso di essere accolta. Se decidiamo di farla entrare la affidiamo alla nostra volontà, che deciderà se farla diventare un atto concreto o se condannarla al silenzio e all'inazione. |
J1217 (1872) / F1255 (1872)
Fortitude incarnate Here is laid away In the swift Partitions Of the awful Sea - Babble of the Happy Edifice of Ocean |
Fortitudine incarnata È qui deposta Nelle agitate Sezioni Del temibile Mare - Vocio del Felice Edificio dell'Oceano |
Ancora una volta il mare, sia pure vecchio e canuto, è il simbolo della libertà, della fantasia. Qui è contrapposto alla tomba, un luogo che non può essere "swift" o "tumultuous", dove è deposta solo polvere inerte e non la vigorosa incarnazione della vita del primo verso, una voglia di vivere che trova posto in un mare temibile perché agitato e tumultuoso, ma proprio per questo tanto più bello e godibile di un silenzio senza fine. |
J1218 (1878) / F1254 (1872)
Let my first knowing be of thee With morning's warming Light - And my first Fearing, lest Unknowns Engulph thee in the night |
La mia prima percezione sia di te Con la calda Luce del mattino - E la mia prima Paura, che l'Ignoto Non t'inghiotta nella notte |
Quattro versi che dipingono un desiderio e una paura, con quelle parole alla fine del secondo e del quarto verso così simili eppure tanto distanti, a incarnare nell'unione degli opposti quell'amore che è insieme luce e buio. |
J1219 (1872) / F1274 (1872)
Now I knew I lost her - Not that she was gone - But Remoteness travelled On her Face and Tongue. Alien, though adjoining Elements Unaltered - Henceforth to remember |
Ora sapevo di averla perduta - Non che se ne fosse andata - Ma la Distanza viaggiava Sul suo Volto e sulla Lingua. Estranea, sebbene contigua Gli elementi inalterati - D'ora in poi ricordare |
Quello che ED scrive nel secondo verso ("non che se ne fosse andata"), nel quinto ("sebbene contigua") e nel settimo ("anche se ferma") non lascia praticamente dubbi sul fatto che stia parlando di Susan, che dopo il matrimonio con Austin viveva a pochi metri dalla Homestead, ovvero di qualcuno che pur restando vicino è stato oggetto di quella "trasmigrazione d'amore" avvenuta mentre tutto sembrava rimasto come prima. |
J1220 (1872) / F1170 (1870)
Of Nature I shall have enough When I have entered these Entitled to a Bumble bee's Familiarities - |
Della Natura avrò abbastanza Quando sarò entrata fra coloro A cui è concesso a un Bombo Dare confidenza - |
Non è facile sentirsi parte integrante della natura che ci circonda. Forse potremmo dire di avercela fatta solo se riuscissimo nella difficile impresa di entrare in confidenza con i suoi più piccoli e umili abitanti. |
J1221 (1872) / F1210 (1871)
Some we see no more, Tenements of Wonder Occupy to us though perhaps to them Simpler are the Days than the Supposition Their removing Manners Leave us to presume. That oblique Belief which we call Conjecture |
Quelli che non vediamo più, Alloggi di Meraviglia Occupano per noi sebbene forse per loro Più semplici sono i Giorni rispetto alle Ipotesi Che i loro Modi nell'allontanarsi Ci lasciassero presumere. Quell'obliqua Fede che chiamiamo Congettura |
Pensiamo all'aldilà come un luogo in cui la sorpresa e il mistero di chissà quali meraviglie ci attira e insieme ci respinge. Ma forse per chi lo abita è un luogo più semplice di quanto noi si possa immaginare, o almeno di quanto immaginiamo quando siamo testimoni di un evento così estraneo a noi, pur se inevitabile, come la morte. Perciò, per questo nostro non sapere avido di conoscenza, ci aggrappiamo a una fede che non è altro che congettura; una fede che siamo quasi obbligati a perseguire caparbiamente per tentare di appropriarci del sublime mistero che ci sfugge, e che riesce a vestire di immortalità la nostra nuda polvere e ad arruolare la tomba nel novero delle cose che fanno, volenti o nolenti, parte di noi. |
J1222 (1870) / F1180 (1870)
The Riddle we can guess We speedily despise - Not anything is stale so long As Yesterday's surprise - |
L'Enigma che riusciamo a indovinare Rapidamente disprezziamo - Nulla è più stantio Di una sorpresa di Ieri - |
C'è un altro manoscritto di questa poesia con il primo verso leggermente modificato: "The Riddle that we guess" ("L'Enigma che indoviniamo"), in una bozza di lettera a Higginson dell'ottobre 1870 (L353) presumibilmente mai spedita. I versi sono seguiti da parole che sembrano una variazione sul tema: "The Risks of Immortality are perhaps it's charm - A secure Delight suffers in enchantment - ("I Rischi dell'Immortalità sono forse il suo fascino - Una Delizia certa è priva d'incanto -"). |
Un aforisma sulla nostra rapidità nel disprezzare le cose ormai svelate, che non hanno più il fascino del mistero. |
J1223 (1872) / F1219 (1871)
Who goes to dine must take his Feast Or find the Banquet mean - The Table is not laid without Till it is laid within. For Pattern is the Mind bestowed |
Chi va a pranzo deve portare le sue Provviste O troverà misero il Banchetto - La Tavola non è pronta fuori Finché non è pronta dentro. A Modello la Mente ci fu concessa |
La forza della mente, della nostra interiorità, rende misera qualsiasi ricchezza esteriore. Soltanto cercando di imitarne la grandezza riusciremo a far apparire nobili le nostre azioni più umili. |
J1224 (1872) / F1213 (1871)
Like Trains of Cars on Tracks of Plush I hear the level Bee - A Jar across the Flowers goes Their Velvet Masonry Withstands until the sweet Assault |
Come Carovane di Carri su Piste di Felpa Odo l'Ape uniforme - Scorre un fremito tra i Fiori Le loro Mura Vellutate Resistono finché il dolce Assalto |
L'uniforme ronzio delle api, una costante compagnia sonora della bella stagione, si trasforma in un dolce e fremente assalto alle cittadelle dei fiori, che sembrano perdere la battaglia senza troppo preoccuparsene. |
J1225 (1872) / F1211 (1871)
It's Hour with itself The Spirit never shows - What Terror would enthrall the Street Could Countenance disclose The Subterranean Freight |
La sua Ora con se stesso Lo Spirito non mostra mai - Che Terrore soggiogherebbe la Strada Se in Forma concreta rivelassero Il Sotterraneo Carico |
Con un'immagine potente e immediata ED ci svela la forza dell'interiorità, quel luogo che può essere considerato il più "rumoroso" creato da Dio ma al quale, fortunatamente, è stata concessa licenza di nascondersi in quelle "cantine dell'anima" che non fanno uscire alcun suono all'esterno, perché se quel suono tumultuoso venisse alla luce sarebbe più sconvolgente di qualsiasi cosa concreta che conosciamo. |
J1226 (1872) / F1220 (1871)
The Popular Heart is a Cannon first - Subsequent a Drum - Bells for an Auxiliary And an Afterward of Rum - Not a Tomorrow to know it's name |
Nel Cuore della Gente prima c'è un Cannone - Subito dopo un Tamburo - Campane come Ausilio E un Seguito di Rum - Non un Domani per saperne il nome |
La gente in genere apprezza l'esteriorità, il divertimento rumoroso e inebriante. Non ha curiosità per il futuro né capacità di imparare dal passato. Il suo regno non è il castello che svetta verso il cielo ma il fossato ancorato alla terra, e il suo viaggio preferito, quello che riempie poi i ricordi, è nelle prigioni della concretezza e non nelle vaste regioni della fantasia.
Al primo verso ho tradotto "popular" con "gente" perché il termine "nel cuore del popolo" avrebbe avuto una connotazione quasi di classe, mentre è probabile che qui ED stia parlando della maggioranza, senza distinguere fra classi ma piuttosto fra chi guarda soltanto agli effimeri e chiassosi godimenti materiali e chi invece cerca di rivolgere lo sguardo sia verso l'alto che verso quella silenziosa, eppure così "rumorosa", interiorità della J1225-F1211. |
J1227 (1872) / F1212 (1871)
My Triumph lasted till the Drums Had left the Dead alone And then I dropped my Victory And chastened stole along To where the finished Faces Conclusion turned on me And then I hated Glory And wished myself were They. What is to be is best descried |
Il mio Trionfo durò finché i Tamburi Lasciarono i Morti in pace E allora congedai la mia Vittoria E colpito mi aggirai a lungo Là dove i Volti finiti La conclusione volgevano a me E allora odiai la Gloria E desiderai essere dei Loro. Ciò che sarà si scorge meglio |
Un campo di battaglia visto con gli occhi di un vincitore che, passata l'eccitazione della vittoria, s'interroga sull'inutilità di quelle morti e sull'incapacità degli uomini di nutrirsi delle esperienze del passato. Gli ultimi due versi sono la constatazione di quanto poco serva alle vittime il pentimento del carnefice. |
J1228 (1872) / F1240 (1871)
So much of Heaven has gone from Earth That there must be a Heaven If only to enclose the Saints To Affidavit given - The Missionary to the Mole Too much of Proof affronts Belief |
Tanto del Paradiso se n'è andato dalla Terra Che deve esserci un Paradiso Anche solo per includere i Santi All'Affidavit ammessi - Il Missionario che alla Talpa Cercare troppo la Prova offende la Fede |
ED cerca in terra la prova dell'esistenza del Paradiso: poiché tanti che lo meritavano se ne sono andati deve per forza esserci, anche se tenessimo conto soltanto di coloro che sono stati ufficialmente dichiarati santi ("All'Affidavit ammessi"). In questo senso non c'è bisogno di avere altre prove dell'esistenza dell'aldilà, quelle possono servire a chi è cieco e, come una talpa, non riesce a vedere oltre il suo mondo buio e sotterraneo. Per noi invece ogni ulteriore ricerca recherebbe offesa al nostro credere, che va vissuto come un dono divino da prendere cosi com'è, quando e se vuole manifestarsi; un po' come succede con un uccello che si annida nel folto del bosco: se lo cerchiamo non lo troviamo; se ce ne andiamo e poi torniamo magari ci si para davanti all'improvviso. |
J1229 (1872) / F1183 (1870)
Because He loves Her We will pry and see if she is fair What difference is on her Face From Features others wear. It will not harm her magic pace Not hoping for his notice vast |
Poiché Egli La ama Spieremo e vedremo se è bella Qual è la differenza nel suo Volto Dai Lineamenti che altri hanno. Non nuocerà al suo magico passo Non sperando in un magnanimo cenno |
Franklin ricostruisce così le diverse redazioni di questa poesia (le date, come quasi sempre per le poesie di ED, sono da intendersi con un margine abbastanza ampio): |
Il soggetto della poesia, almeno nella versione completa, è una "Lei" a cui un "Lui" ha dato il suo amore, concedendole così una qualche forma di "Gloria". Per questo, una volta scoperto questo amore, ci interroghiamo su quali possano essere le differenze che la fanno diversa dagli altri, e poi arranchiamo dietro di lei, cercando di sfiorare quella gloria la cui lontana grandezza rende vano tentare di raggiungerla. |
J1230 (1872) / F1221 (1871)
It came at last but prompter Death Had occupied the House - His pallid Furniture arranged And his metallic Peace - Oh faithful Frost that kept the Date |
Finalmente arrivò ma più pronta la Morte Aveva occupato la Casa - I suoi pallidi Arredi sistemato E la sua metallica Pace - Oh Gelo che fedele rispettasti la Data |
L'amore arriva spesso troppo tardi, quando ormai la morte, gelida e puntuale, ha preso possesso di quella casa che poteva essere felice. Forse l'amore, se fosse stato altrettanto puntuale, sarebbe riuscito a sconfiggere il gelo con il calore della gioia, un calore che sarebbe stato capace di far diventare grande e inespugnabile quel cancello che si è invece aperto a quell'ospite non invitato. |
J1231 (1872) / F1226 (1871)
Somewhere upon the general Earth Itself exist Today - The Magic passive but extant That consecrated me - Indifferent Seasons doubtless play Reserving that but just to prove |
Da qualche parte sull'indistinta Terra Esiste Oggi - La Magia passiva ma presente Che mi consacrò - Stagioni indifferenti certamente giocano Riservando questa solo per provare |
L'amato è lontano, eppure in una qualche parte del mondo esiste questa magia che mi ha consacrato a lui, un luogo dove altri lo guardano indifferenti e dove io invece darei tutta me stessa per esserci. Soltanto una cosa serberei gelosamente: il mio diritto all'eternità, per godere di te in un tempo diverso da quello che viviamo qui; per questo prego Dio di non accorciare questa eternità che è la mia unica speranza. |
J1232 (1872) / F1256 (1872)
The Clover's simple Fame Remembered of the Cow - Is better than enameled Realms Of notability. Renown perceives itself And that degrades the Flower - The Daisy that has looked behind Has Compromised it's power - |
La semplice Fama del Trifoglio Rimembrata dalla Mucca - È meglio dei patinati Reami Della notabilità. La rinomanza percepisce se stessa E ciò degrada il Fiore - La Margherita che si è guardata indietro Ha Compromesso il suo potere - |
Nel manoscritto è spillato un foglietto con una diversa redazione degli ultimi quattro versi; c'è inoltre un ulteriore manoscritto con i soli primi quattro versi, anche qui in una diversa redazione. Nel foglietto spillato è riportata al verso 6 una variante già indicata nel manoscritto completo: "profanes" ("profana") al posto di "degrades", con due ulteriori varianti, la seconda delle quali sottolineata tre volte, come a indicare una preferenza: "pollutes" ("inquina") e "defiles" ("corrompe"). Unendo i due manoscritti parziali, la poesia diventa (con la variante sottolineata):
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Una riflessione sulla fama inconsapevole, quella del trifoglio che la mucca ricorda come un piacevole bocconcino, e su quella piena di sé, che ha bisogno di essere percepita consapevolmente per esistere. La prima sarebbe degradata da questa consapevolezza, come se una margherita avesse bisogno di guardarsi intorno per percepire il potere della sua bellezza, che invece esiste proprio in quanto pura e semplice creazione naturale. |
J1233 (1872) / F1249 (1872)
Had I not seen the Sun I could have borne the shade But Light a newer Wilderness My Wilderness has made - |
Non avessi visto il Sole Avrei potuto sopportare l'ombra Ma la Luce un rinnovato Deserto Il mio Deserto ha reso - |
L'ombra è sopportabile finché non conosciamo lo splendore della luce; allora il deserto della vita sembra diventare ancora più aspro e doloroso. |
J1234 (1872) / F1250 (1872)
If my Bark sink 'Tis to another Sea - Mortality's Ground Floor Is Immortality - |
Se la mia Barca affonda È in un altro Mare - Il Pianterreno della Mortalità È l'Immortalità - |
I primi due versi sono tratti da "A Poet's Hope" di William Ellery Channing (1818-1901), pubblicata nel 1843. Riporto l'ultima strofa:
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L'immortalità come "altro mare" rispetto a quello che conosciamo; perciò quando la barca della vita affonda non potremo che emergere in un luogo che possiamo immaginare, con la nostra limitata consapevolezza, soltanto come speculare a quello in cui viviamo e anche come un rassicurante e solido "pianterreno", a cui ancorarci definitivamente. |
J1235 (1872) / F1245 (1872)
Like Rain it sounded till it curved And then I knew 'twas Wind - It walked as wet as any Wave But swept as dry as Sand - When it had pushed itself away To some remotest Plain A coming as of Hosts was heard That was indeed the Rain - It filled the Wells, it pleased the Pools It warbled in the Road - It pulled the spigot from the Hills And let the Floods abroad - It loosened acres, lifted seas The sites of Centres stirred Then like Elijah rode away Upon a Wheel of Cloud - |
Come Pioggia risuonava finché non curvò E allora seppi che era Vento - Passava umido come un'Onda Ma soffiava secco come Sabbia - Quando si era ormai spinto lontano Nella più remota delle Pianure Un venire come di Schiere si udì Che era davvero la Pioggia - Riempì i Pozzi, allietò gli Stagni Gorgheggiò per la Via - Tolse lo zipolo dalle Colline E lasciò libere le Acque - Sciolse le terre, gonfiò i mari I luoghi dei Centri rimescolò Poi come Elia si allontanò Su un Carro di Nuvole - |
Una vivida descrizione dello scrosciare della pioggia, preceduta dal vento che ne diventa la naturale anticipazione. Le immagini sono come sempre piene di invenzioni e i versi sono costruiti con un sapiente alternarsi di momenti fortemente dinamici (il vento che soffia, la pioggia che risuona come schiere all'assalto, le acque lasciate libere di inondare) e più pacati (il vento che passa - "walked", ovvero come se passeggiasse -, la pioggia che allieta gli stagni e gorgheggia per le vie) che sembrano anticipare il rimescolamento dei "luoghi dei centri" del terzultimo verso, un termine che sta per i punti immaginari dove risiedono le caratteristiche visibili delle cose, rimescolate dalla pioggia che tende a uniformarli immergendoli nel suo vorticoso scrosciare. |
J1236 (1872) / F1264 (1872)
Like Time's insidious wrinkle On a beloved Face - We clutch the Grace the tighter Though we resent the Crease The Frost himself so comely Dishevels every prime Asserting from his Prism That none can punish him |
Come insidiosa ruga del Tempo Su un Volto amato - Impugniamo la Grazia ben salda Benché ci urti la Grinza Il Gelo in sé così appropriato Scompiglia ogni sorgere Asserendo dal suo Prisma Che nessuno può punirlo |
La grazia che ci viene concessa non è mai esente da difetti, ma, come consideriamo con indulgenza le rughe del tempo su un volto amato, così ci teniamo stretta questa sorta di unica scappatoia dall'angoscia del mistero della vita, anche se riusciamo a vederne le grinze, i dubbi che la costellano e che disturbano quello che potrebbe essere il sereno godimento di una certezza di immortalità. E non riusciamo a godere serenamente di questa grazia promessa perché vediamo che nella realtà c'è il gelo, la morte, corollario ineliminabile, e per questo appropriato, di ogni inizio, di ogni sorgere della vita, scompigliata fin dall'inizio nelle sue certezze, come se fosse un raggio di luce scomposto da un prisma che si sa invincibile. |
J1237 (1878) / F1331 (1874)
My Heart ran so to thee It would not wait for me And I affronted grew And drew away For whatsoe'er my pace He first achieve they Face - How general a Grace Allotted two - Not in malignity |
Il mio Cuore corse tanto a te Che non volle aspettare me Ed io offesa mi sentii E mi ritirai Poiché quale che sia il mio passo Lui per primo otterrà il tuo Volto - Troppo generica una Grazia Concessa a due - Non per malignità |
L'amore prorompe da un cuore che sembra come correre via, incapace di aspettare un "io" concreto che, impossibilitato a esternare i propri sentimenti, si ritira come offeso da quella corsa così istintiva e priva di speranza. Questa consapevolezza di non essere in grado di unirsi all'amato fa capire a chi ama che non ci sarà passo adeguato a raggiungere colui che sarà sicuramente preda di un "Lui" più in alto, qui rappresentato, con cruda negatività, come un avido cacciatore che si vanta della sua preda e della sua abilità di arrivare per primo là dove lei non riuscirà mai a giungere. |
J1238 (1872) / F1287 (1873)
Power is a familiar growth - Not distant - not to be - Beside us like a bland Abyss In every company - Escape it - there is but a chance - When consciousness and clay Lean forward for a final glance - Disprove that, and you may - |
Il potere è un normale sviluppo - Non distante - né localizzato - Accanto a noi come un blando Abisso In ogni momento - Per sfuggirlo - c'è solo un'occasione - Quando consapevolezza e argilla Si chinano verso lo sguardo finale - Confuta questo, e potrai - |
Il "potere" del primo verso è il potere di pensare, la ragione, un qualcosa che ci è familiare e cresce insieme a noi ovunque ci troviamo e con chiunque siamo, ma anche una facoltà immateriale, di cui non siamo in grado di stabilire né la lontananza né l'esatta localizzazione (così ho interpretato il "not to be" del secondo verso). La sua misteriosa essenza può essere sintetizzata nell'immagine di un "blando abisso", ovvero di un mistero che però viene reso meno oscuro e inquietante da quel suo accompagnare costantemente la nostra vita. Soltanto la morte (molto significativa l'immagine della ragione - "consciousness" - e del suo involucro corporeo - "clay" - che si chinano insieme verso lo sguardo finale della tomba) può toglierci il potere di pensare, e basterebbe confutarla per mantenere questa facoltà così potente ma anche così effimera. |
J1239 (1872) / F1253 (1872)
Risk is the Hair that holds the Tun Seductive in the Air - That Tun is hollow - but the Tun - With Hundred Weights - to spare - Too ponderous to suspect the snare Espies that fickle chair And seats itself to be let go By that perfidious Hair - The "foolish Tun" the Critics say - |
Rischio è il Capello che regge la Botte Seducente nell'Aria - Quella Botte è vuota - ma la Botte Con Grossi Carichi - da custodire - Troppo piena per sospettare il tranello Scorge quell'instabile poltrona E si siede per essere lasciata andare Da quel perfido Capello - La "sciocca Botte" direbbero i Critici - |
Nella vita incontriamo spesso degli illusori "capelli", che ci attirano col loro aspetto invitante. Ma poi quasi sempre ci accorgiamo che l'apparenza è solo un tranello per adescarci e poi lasciarci andare, o ridurci in polvere come si legge nella variante al settimo verso: "And mounts to be to atoms hurled" ("E sale su per essere in atomi dispersa"). |
J1240 (1872) / F1291 (1873)
The Beggar at the Door for Fame Were easily supplied But Bread is that Diviner thing Disclosed to be denied |
Il Mendicante alla Porta per la Fama Sarebbe facilmente soddisfatto Ma il Pane è quella cosa più Divina Dischiusa per essere negata |
Possiamo darne diverse letture. È facile concedere la fama a qualcuno che ambisce di averla, in fin dei conti è un riconoscimento che non ci costa nulla. Più difficile è dargli un aiuto concreto, quel pane che molte volte viene solo mostrato ma poi negato. Ma è un'interpretazione che contrasta con i molti versi in cui ED ha proclamato la superiorità dei beni spirituali su quelli materiali. |
J1241 (1872) / F1261 (1872)
The Lilac is an ancient Shrub But ancienter than that The Firmamental Lilac Upon the Hill Tonight - The Sun subsiding on his Course Bequeathes this final plant To Contemplation - not to Touch - The Flower of Occident. Of one Corolla is the West - |
Il Lillà è un Arbusto antico Ma più antico di esso Il Lillà del Firmamento Sulla Collina Stasera - Il Sole calando nel suo Corso Lascia in eredità questa estrema pianta Alla Contemplazione - non al Tatto - Il Fiore d'Occidente. Di una Corolla è l'Ovest - |
Un tramonto che colora di lillà il cielo d'occidente diventa un fiore affascinante e incorporeo che il sole lascia in eredità al mondo. La corolla del fiore s'impadronisce dell'intero occidente, il suo calice è la terra, e le stelle sono i semi della sua rinascita. Tutto questo è difficile da ricondurre a una sintesi, perché questa flora celeste e insieme naturale è al di là della portata della nostra analisi. |
J1242 (1872) / F1343 (1874)
To flee from memory Had we the Wings Many would fly Inured to slower things Birds with dismay Would scan the mighty Van Of men escaping From the mind of man |
Per fuggire dalla memoria Avessimo le Ali Molti volerebbero Avvezzi a cose più lente Gli uccelli con sgomento Scruterebbero la possente Schiera Degli uomini in fuga Dalla mente dell'uomo |
Se fosse possibile molti fuggirebbero dalla loro memoria, quasi sempre costellata di dolori e infelicità. |
J1243 (1873) / F1196 (1871)
Safe Despair it is that raves - Agony is frugal. Puts itself severe away For it's own perusal. Garrisoned no Soul can be |
Innocua Disperazione è quella che urla - Il Tormento è frugale. Si mette severo da parte Per l'esame di se stesso. Nessun'Anima può essere presidiata |
Il dolore vero è quello che resta dentro e si macera nella sua sofferenza interiore. L'anima che soffre non ha nessuno che possa aiutarla, difenderla, perché la pena d'amore o quella suprema della morte non ammettono testimoni che possano alleviarle. |
J1244 (1873) / F1329 (1874)
The Butterfly's Assumption Gown In Chrysoprase Apartments hung This afternoon put on - How condescending to descend |
La Veste d'Assunzione della Farfalla In Appartamenti di Crisopazio appesa Questo pomeriggio indossata - Com'è condiscendente discendere |
La farfalla viene rivestita di simboli divini e descritta come una sorta di regale signora che si degna di scendere in un'umile città del New England per fare amicizia con altrettanto umili ranuncoli. |
J1245 (1873) / F1171 (1870)
The Suburbs of a Secret A Strategist should keep - Better than on a Dream intrude To scrutinize the Sleep - |
I Sobborghi di un Segreto Uno Stratega dovrebbe rispettare - Piuttosto che in un Sogno intromettersi Per scrutare il Sonno - |
I nostri pensieri più intimi dovrebbero essere sempre rispettati e non scandagliati da altri che ambiscono a scoprirne i segreti. |
J1246 (1873) / F1305 (1873)
The Butterfly in honored Dust Assuredly will lie But none will pass the Catacomb So chastened as the Fly - |
La Farfalla in onorata Polvere Sicuramente giacerà Ma nessuno passerà per la Catacomba Così castigato come la Mosca - |
Non è chiaro perché la mosca che passa accanto alla catacomba della farfalla si senta tanto castigata, o anche mortificata. Bacigalupo (2004) annota: "La mosca dispersiva e disattenta sarà la più colpita dalla fine della nobile silenziosa sorella, la farfalla: forse dovrebbe cambiare vita?". |
J1247 (1873) / F1353 (1875)
To pile like Thunder to it's close Then crumble grand away While everything created hid This - would be Poetry - Or Love - the two coeval come - |
Accumulare come Tuono alla sua chiusa Poi un grandioso sgretolarsi Mentre ogni cosa creata si nasconde Questo - sarebbe Poesia - O Amore - I due coevi giungono - |
Poesia e amore diventano due grandiosi poli vitali, con una potenza distruttiva, paurosa e affascinante allo stesso tempo, che li rende degni di essere vissuti. L'unione che li tiene saldamenti legati è più volte reiterata ("coeval come", "both and neither", "either") fino a farli diventare come un'immagine concreta e sperimentabile del mistero di Dio, col quale condividono la grandezza che consuma e non lascia spazio per esperienze ulteriori. |
J1248 (1873) / F1172 (1870)
The incidents of Love Are more than it's Events - Investment's best expositor Is the minute Per Cents - |
Le minuzie dell'Amore Sono più che i suoi Eventi - La migliore evidenza dell'investimento È il minuscolo Percento - |
Le piccole cose, quelle che accadono tutti i giorni, sono quelle che contano per misurare un amore. La stessa cosa che succede per un investimento: non è importante la cifra iniziale, il patrimonio impiegato, ma quella minuscola progressiva percentuale che misura l'effettivo guadagno. |
J1249 (1873) / F1242 (1872)
The Stars are old, that stood for me - The West a little worn - Yet newer glows the only Gold I ever cared to earn - Presuming on that lone result Her infinite disdain But vanquished her with my defeat 'Twas Victory was slain. |
Sono vecchie le Stelle, ch'erano lì per me - L'Ovest un po' consunto - Eppure rinnovato splende il solo Oro Che io abbia mai ambito avere - Presumendo da quell'unico risultato Il suo infinito disdegno Pure la conquistai con la mia sconfitta Ché fu la Vittoria ad essere uccisa. |
Gli ultimi quattro versi (con i due pronomi femminili volti al maschile) furono inseriti in una lettera a Higginson del gennaio 1874 (L405), preceduti da "Meeting a Bird this Morning, I begun to flee - He saw it and sung." ("Incontrando un Uccello questa Mattina, mi accinsi a fuggire - Lui se n'è accorto e ha cantato."). |
Il mondo va avanti, persino le stelle e il tramonto invecchiano, ma lo splendore di quell'unico oro che ho sempre desiderato è sempre lì, inalterato. Eppure il mio desiderio ha avuto un solo risultato: quello di non essere soddisfatto e di farmi capire di non essere mai stata nulla per lei. Perciò l'unica vittoria la posso ottenere con le parole, combinandole insieme per trasformare una sconfitta in una vittoria sulla vittoria. |
J1250 (1873) / F1193 (1871)
White as an Indian Pipe Red as a Cardinal Flower Fabulous as a Moon at Noon Febuary Hour - |
Bianca come una Pipa Indiana Rossa come una Lobelia Purpurea Favolosa come una Luna a Mezzogiorno Un'Ora di Febbraio - |
Anche l'inverno, piuttosto bistrattato nei versi dickinsoniani, ha i suoi momenti magici. |