The Complete Poems
Tutte le poesie
J1401 - 1450
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
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J1401 (1877) / F1436 (1877)
To own a Susan of my own Is of itself a Bliss - Whatever Realm I forfeit, Lord, Continue me in this! |
Avere una Susan di mia proprietà È di per sé Beatitudine - A qualsiasi Regno rinuncio, Signore, Conservami in questo! |
Un biglietto a Susan (L531), come sempre iperbolico nell'affermare il proprio legame con l'amica. |
J1402 (1877) / F1434 (1877)
To the stanch Dust We safe commit thee - Tongue if it hath, Inviolate to thee - Silence - denote - And Sanctity - enforce thee - Passenger - of Infinity - |
Alla stagnante Polvere Sicuri ti affidiamo - Se lingua ha, Inviolata per te - Il Silenzio - ti denoti - E la Sacralità - ti rafforzi - Passeggero - dell'Infinito - |
Il testo riportato sopra è in un manoscritto autografo. Un'altra versione è in una trascrizione di Mabel Todd, probabilmente derivata da una copia preparatoria, visto che sono indicate diverse varianti poi utilizzate nella copia autografa:
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Un'immagine immota e sacrale di chi è affidato alla polvere, al silenzio e all'infinito. |
J1403 (1877) / F1463 (1878)
My Maker - let me be Enamored most of thee - But nearer this I more should miss - |
Mio Creatore - lascia ch'io sia Innamorata totalmente di te - Che più mi avvicini Più ne senta il bisogno - |
Inviata a Susan. Ci sono altre due copie con il secondo verso sensibilmente variato: "A world or two from thee -" ("Un Mondo o due da te -") e "A Fence or two from thee -" ("Un Recinto o due da te -"). |
L'oggetto d'amore, sia esso terreno o divino, è sempre nei nostri pensieri e l'avvicinarsene non fa che aumentare il nostro desiderio. |
J1404 (1877) / F1422 (1877)
March is the Month of Expectation. The things we do not know - The Persons of prognostication Are coming now - We try to show becoming firmness - But pompous Joy Betrays us, as his first Betrothal Betrays a Boy. |
Marzo è il Mese dell'Attesa. Le cose che non sappiamo - Le Persone pronosticate Stanno arrivando ora - Cerchiamo di esibire un'appropriata serietà - Ma una pomposa Gioia Ci tradisce, come il primo Fidanzamento Tradisce un Ragazzo. |
L'arrivo della primavera ci eccita, sentiamo che sta arrivando qualcosa di nuovo, qualcuno che aspettavamo, e, anche se ci proviamo, non riusciamo a nascondere la nostra eccitazione, come un ragazzo al suo primo fidanzamento. |
J1405 (1877) / F1426 (1877)
Bees are Black - with Gilt Surcingles - Buccaneers of Buzz - Ride abroad in ostentation And subsist on Fuzz - Fuzz ordained - not Fuzz contingent - |
Le Api sono Nere - con Bordature Dorate - Bucanieri del Ronzio - Vanno in giro con ostentazione E vivono di Polline - Polline predestinato - non Polline contingente - |
I versi concludono una lettera a Elizabeth Holland della fine di maggio del 1877 (L502), preceduti da "I must just show you a Bee, that is eating a Lilac at the Window. There - there - he is gone! How glad his family will be to see him!" ("Devo proprio mostrarti un'Ape, che sta mangiando un Lillà alla Finestra. Là - là - se n'è andata! Come sarà felice di rivederla la sua famiglia!"). |
Una immaginifica descrizione della api come ronzanti bucanieri, che vivono di polline, una materia quasi invisibile che è midollo, parte costituente della natura. Un'essenza che niente, nemmeno la frattura di un universo, può rovesciare. |
J1406 (1877) / F1451 (1877)
No Passenger was known to flee - That lodged a Night in memory - That wily - subterranean Inn Contrives that none go out again - |
Mai si seppe della fuga di un Viaggiatore - Che alloggiò una Notte nella memoria - Quell'astuta - sotterranea Locanda Fa in modo che nessuno possa uscirne - |
La memoria è un albergo che trattiene tutti i suoi ospiti. |
J1407 (1877) / F1419 (1877)
A Field of Stubble, lying sere Beneath the second Sun - It's Toils to Brindled People thrust - It's Triumphs - to the Bin - Accosted by a timid Bird Irresolute of Alms - Is often seen - but seldom felt, On our New England Farms - |
Un Campo di Stoppie, che giace arido Sotto il secondo Sole - Le sue Fibre sparse per il Popolo Pezzato - I suoi Trionfi - per la Madia - Avvicinata da un timido Uccello Irresoluto all'Elemosina - Spesso guardato - ma di rado percepito, Nelle Fattorie del nostro New England - |
I versi sono in una lettera del marzo 1877 (L493) al nipote Edward (Ned) Dickinson, allora quindicenne e appena ripresosi da un attacco di epilessia, preceduti da "I send you a Portrait of the Parish, and the first Sugar - Dont bite the Parish, by mistake, though you may be tempted -" ("Ti mando un Ritratto della Parrocchia, e il primo Zucchero d'Acero - Non addentare la Parrocchia, per sbaglio, sebbene tu possa esserne tentato -"). |
La poesia è stata inviata al nipote in marzo, ma sembra proprio un "ritratto della parrocchia" all'inizio dell'autunno, con un "secondo sole", dopo quello splendente dell'estate, che illumina un campo dove pascolano le mucche e una casa dove sono conservati i suoi frutti. Gli ultimi due versi, il cui soggetto è il campo del primo verso ma anche l'immagine complessiva della poesia, dicono come lo spettacolo della natura sia spesso soltanto guardato, ma non percepito in tutta la sua ciclica e misteriosa grandezza. |
J1408 (1877) / F1435 (1877)
The Fact that Earth is Heaven - Whether Heaven is Heaven or not If not an Affidavit Of that specific Spot Not only must confirm us That it is not for us But that it would affront us To dwell in such a place - |
Il Fatto che la Terra sia il Cielo - Sia Cielo il Cielo o no Se non un Affidavit Di quello specifico Punto Non solo deve confermarci Che non è per noi Ma che sarebbe un affronto Dimorare in un posto simile - |
Sintassi non agevole da tradurre ma, in fin dei conti, nemmeno da leggere in originale. In questi casi meglio una traduzione il più possibile letterale. Sarà il lettore a far emergere il senso, che in questo caso potrebbe essere: la realtà dei fatti è che la Terra è il Cielo, ovvero la nostra vita si estende fin dove arriva il nostro essere mortali. Se poi vogliamo dar credito all'affermazione che esista veramente un Cielo dobbiamo essere consapevoli che può essere soltanto un'ipotesi, un "dar credito" (probabile che in questo senso ED intenda "Affidavit", forte dell'etimologia indicata nel Webster: "from ad and fides, faith") all'esistenza di quel luogo specifico, non una garanzia che quel luogo esista veramente. E se poi vogliamo proprio crederci a questa ipotesi, non possiamo non arrivare alla conclusione che questo ipotetico luogo non è certo fatto per noi, almeno per quel "noi" che conosciamo; anzi forse sarebbe un affronto, per noi e per quel luogo, pensare al nostro "io" come qualcosa che si trasferisce semplicemente da qui all'aldilà. |
J1409 (1877) / F1456 (1877)
Could mortal Lip divine The elemental Freight Of a delivered Syllable 'Twould crumble with the weight - The Prey of Unknown Zones - |
Potesse un Labbro mortale intuire Il Carico primordiale Di una Sillaba pronunciata Si sgretolerebbe sotto quel peso - La Preda di Zone Sconosciute - |
La prima strofa (che, come in molti altri casi, può avere vita autonoma, tanto che ED la inviò da sola all'amico Samuel Bowles) è un inno al potere della parola, che contiene in sé un "carico" di senso talvolta troppo grande per essere intuito dal labbro che la pronuncia (un'immagine che ricorda la J952-F913). Nella seconda ED sviluppa quel "carico" e lo fa diventare la preda conquistata in terre sconosciute, saccheggiata all'immensità del mare, per farne poi quei tabernacoli della mente che, soli, possono rivelarci la verità (o anche, in una variante, "the News", ovvero le notizie, gli annunci di ciò che accade nel mondo). |
J1410 (1877) / F1429 (1877)
I shall not murmur if at last The ones I loved below Permission have to understand For what I shunned them so - Divulging it would rest my Heart But it would ravage their's - Why, Katie, Treason has a Voice - But mine - dispels - in Tears. |
Non mi lagnerò se alla fine Quelli che ho amato quaggiù Avranno il permesso di capire Per quale motivo li sfuggii così - Divulgarlo placherebbe il mio Cuore Ma devasterebbe il loro - Perché, Katie, il Tradimento ha una Voce - Ma la mia - si disperde - in Lacrime. |
È difficile spiegare a qualcuno che si ama il perché non lo si voglia vedere. È un perché molto intimo, difficile da far capire; magari spiegarne i motivi allevierebbe il tormento di chi lo prova, ma quasi certamente avrebbe l'effetto contrario sull'oggetto del rifiuto. Per questo è meglio differire la spiegazione, rimandarla ad un momento "finale" in cui i sentimenti umani saranno placati. |
J1411 (1877) / F1421 (1877)
Of Paradise' existence All we know Is the uncertain certainty - But it's vicinity, infer, By it's Bisecting Messenger - |
Dell'esistenza del Paradiso Tutto ciò che sappiamo È l'incerta certezza - Ma la sua vicinanza, deduciamo, Dal suo Biforcuto Messaggero - |
Il paradiso viene definito come "incerta certezza", come se il dubbio fosse un obbligatorio passaggio verso una certezza che riusciamo a sentire soltanto con la fede. Ma forse una prova indiretta possiamo trovarla nel suo contrario, nel demonio, simbolo di quel male che è molto più presente e visibile del bene nel mondo che conosciamo. Per questo il demonio può diventare paradossalmente un messaggero del paradiso. |
J1412 (1877) / F1437 (1877)
Shame is the shawl of Pink In which we wrap the Soul To keep it from infesting Eyes - The elemental Veil Which helpless Nature drops When pushed upon a scene Repugnant to her probity - Shame is the tint divine - |
Il pudore è lo scialle Rosa In cui avvolgiamo l'Anima Per proteggerla da Occhi invadenti - Il Velo elementare Che la Natura indifesa cala Quando è spinta su una scena Ripugnante per la sua probità - Il pudore è la tinta divina - |
Il pudore è come un velo di rossore, che protegge la nostra intimità da occhi indiscreti ogni volta che siamo spinti su una scena che non ci piace, che sentiamo estranea e invadente. |
J1413 (1877) / F1438 (1877)
Sweet skepticism of the Heart - That knows - and does not know - And tosses like a Fleet of Balm - Affronted by the snow - Invites and then retards the truth Lest Certainty be sere Compared with the delicious throe Of transport thrilled with Fear - |
Dolce scetticismo del Cuore - Che sa - e non sa - E s'agita come una Flotta di Balsami - Affrontata dalla neve - Invita e poi ritarda la verità Per timore che la Certezza sia arida Paragonata al delizioso spasimo Del trasporto eccitato dalla Paura - |
La certezza della verità è rassicurante ma non ha certamente il fascino del dubbio, di quell'eccitante rapimento procurato dalla ricerca, talvolta spasmodica e dolorosa ma mai arida e noiosa. |
J1414 (1877) / F1439 (1877)
Unworthy of her Breast Though by that scathing test What Soul survive? By her exacting light How counterfeit the white We chiefly have! |
Indegna del suo Seno Sebbene a quell'aspra prova Quale Anima sopravviverebbe? Dalla sua esigente luce Com'è contraffatto il bianco Che più caro abbiamo! |
Il pronome del primo e quarto verso fa pensare che ED stia parlando di una lei, una persona che chiede molto, che mette duramente alla prova, tanto da rendere quasi irriconoscibile, con la sua luce così forte ed esigente; quel "bianco" (che leggo come simbolo di forza morale, di purezza di spirito) che sembrava la cosa più importante a cui tenere; come se dovessimo rinunciare alle nostre convinzioni astratte per godere di quel frutto così luminoso ma anche così difficile da cogliere. |
J1415 (1877) / F1418 (1877)
A wild Blue sky abreast of Winds That threatened it - did run And crouched behind his Yellow Door Was the defiant sun - Some conflict with those upper friends So genial in the main That we deplore peculiarly Their arrogant Campaign - |
Un selvaggio cielo Azzurro appaiato a Venti Che lo minacciavano - correva E acquattato dietro la sua Gialla Porta C'era il sole spavaldo - Qualche conflitto fra questi eccelsi amici In genere così gioviali Perciò deploriamo decisamente La loro arrogante Campagna - |
Noi vorremmo la natura sempre gioviale, ridente; per questo quando gli elementi entrano in conflitto fra di loro li disapproviamo, quasi avessero deciso di entrare in guerra per ragioni che ci risultano incomprensibili. |
J1416 (1877) / F1365 (1875)
Crisis is sweet and yet the Heart Upon the hither side Has Dowers of Prospective Surrendered by the Tried - Inquire of the proudest Rose |
Il Punto d'arrivo è dolce eppure il Cuore Da questo punto di vista Ha Doti Potenziali Sconosciute al Realizzato - Chiedi alla Rosa più orgogliosa |
Il punto d'arrivo è quasi sempre appagante, ma i nostri sentimenti tendono a gustare di più i momenti in cui qualcosa sta nascendo, in cui le potenzialità del futuro sono ancora ampie e foriere di sorprese. Per questo la rosa guarda con nostalgia al suo stato di bocciolo, quando erano le speranze e non i ricordi a far battere il suo cuore. |
J1417 (1877) / F1440 (1877)
How Human Nature dotes On what it cant detect - The moment that a Plot is plumbed It's meaning is extinct - Prospective is the friend Of subjects that resist |
Come va pazza la Natura Umana Per ciò che non riesce a scoprire - Nel momento in cui un Intreccio è sondato Il suo significato si estingue - L'aspettativa è l'amica Dei soggetti che resistono |
La nostra mente va pazza per gli enigmi, per le cose che non si fanno scoprire facilmente; una volta scoperto il gioco l'interesse si estingue. L'aspettativa per quel qualcosa che ci permetterà di sapere è ciò che rende così perseverante la nostra curiosità. Ma ci saranno sempre enigmi che non si faranno sciogliere e sicuramente il più difficile è la domanda ultima, il mistero di cosa sarà di noi dopo che avremo concluso il nostro viaggio nella parte di universo che conosciamo. Forse è per questo che non smettiamo mai di chiedere anche sapendo che non avremo mai risposta, almeno qui. |
J1418 (1877) / F1441 (1877)
How lonesome the Wind must feel Nights - When People have put out the Lights And everything that has an Inn Closes the shutter and goes in - How pompous the Wind must feel Noons Stepping to incorporeal Tunes Correcting errors of the sky And clarifying scenery How mighty the Wind must feel Morns Encamping on a thousand Dawns - Espousing each and spurning all Then soaring to his Temple Tall - |
Quanto deve sentirsi solo il Vento di Notte - Quando la Gente ha spento le Luci E chiunque abbia un Alloggio Chiude le imposte ed entra - Come deve sentirsi pomposo il Vento a Mezzogiorno Mentre passeggia fra incorporee Melodie Corregge gli errori del cielo E schiarisce lo scenario Quanto deve sentirsi forte il vento al Mattino Mentre si accampa su mille Aurore - Le sposa una per una e le ripudia tutte Per poi involarsi al suo Erto Tempio - |
Un vento antropomorfizzato, con sentimenti che vanno dal senso di solitudine delle notti in cui si aggira per strade deserte, alla pomposa vanità di quando, col suo sonoro e incorporeo incedere nel giorno, scaccia le nuvole e rende più visibile il paesaggio, e infine alla consapevolezza della sua virile forza mattutina, sposo per un istante di vergini aurore e subito fuggitivo verso il suo inaccessibile tempio. |
J1419 (1877) / F1442 (1877)
It was a quiet seeming Day - There was no harm in earth or sky - Till with the setting sun There strayed an accidental Red A strolling Hue, one would have said To westward of the Town - But when the Earth begun to jar |
Era un Giorno che sembrava calmo - Non c'era minaccia in terra o in cielo - Finché al tramonto del sole Si staccò un Rosso inaspettato Un Colore vagante, che sembrava Diretto a ovest della Città - Ma quando la Terra cominciò a tremare |
Il giorno del giudizio in versi in cui domina il rosso bagliore dell'Apocalisse, che appare nel quarto verso come colore che vaga a ovest della città e nell'ultimo con l'immagine del "Papavero nella Nuvola". Potrebbe esserci, nella città del sesto verso, un riferimento a Babilonia, la "grande meretrice" del capitolo 17 dell'Apocalisse, raffigurata come una donna seduta su una bestia di colore scarlatto. |
J1420 (1877) / F1450 (1877)
One Joy of so much anguish Sweet Nature has for me - I shun it as I do Despair Or dear iniquity - Why Birds, a Summer morning Before the Quick of Day Should stab my ravished Spirit With Dirks of Melody Is part of an inquiry That will receive reply When Flesh and Spirit sunder In Death's immediately - |
Una Gioia con così tanta angoscia La dolce Natura ha per me - Che la sfuggo come la Disperazione O un'odiosa iniquità - Perché gli Uccelli, un mattino d'Estate Prima dell'Irrompere del Giorno Trafiggano il mio Spirito rapito Con Stiletti di Melodia È parte di una domanda Che riceverà risposta Quando la Carne e lo Spirito si scinderanno Nell'immediatezza della Morte - |
La gioia di condividere i misteriosi e affascinanti cicli della natura è sempre venata di un'angoscia sorda e onnipresente, come se ci sentissimo al di fuori, estranei a quell'ordine delle cose di cui riusciamo a cogliere soltanto gli aspetti esteriori, mentre l'intima essenza di quel mistero resta confinata in domande senza risposta, per le quali possiamo solo confidare nell'estrema risorsa della morte. |
J1421 (1877) / F1431 (1877)
Such are the inlets of the mind - His outlets - would you see Ascend with me the eminence Of Immortality - |
Questi sono gli imbocchi della mente - Se i suoi sbocchi - vuoi vedere Ascendi con me alla vetta Dell'Immortalità - |
Il mondo non è altro che una porta d'ingresso, attraverso la quale la nostra mente riceve dai sensi gli stimoli che la fanno pensare, ma non le risposte ai suoi dubbi; per questi bisogna salire in alto, fino alla vetta dell'immortalità, da dove forse potremo scorgere il tutto e svelare i misteri impenetrabili alla mente umana e mortale. |
J1422 (1877) / F1457 (1877)
Summer has two Beginnings - Beginning once in June - Beginning in October Affectingly again - Without, perhaps, the Riot |
L'estate ha due Inizi - Inizia una volta in giugno - Inizia in ottobre Coinvolgendo di nuovo - Senza Chiasso, forse, |
L'estate indiana (la nostra estate di san Martino) è un fuggevole e commovente nuovo inizio, più discreto rispetto al primo; quello che in giugno è il chiassoso irrompere della luce e del calore che dà nuova vita, in ottobre diventa un tranquillo crogiolarsi, più adatto alla mente che al corpo, ma bello come può esserlo un volto che sfuma nella lontananza del ricordo. Poi l'estate se ne va e sembra lasciarci per sempre in balia del freddo e dell'oscurità, ma noi sappiamo che non è così: l'estate se ne va per tornare, il suo "per sempre" è passeggero, non definitivo come quello di chi muore. |
J1423 (1877) / F1443 (1877)
The fairest Home I ever knew Was founded in an Hour By Parties also that I knew A spider and a Flower - A manse of mechlin and of Floss - |
La più bella Casa che ho mai conosciuto Fu eretta in un'Ora Da Compagni che pure conoscevo Un ragno e un Fiore - Una canonica di merletto e di Seta - |
Il raffinato splendore della natura è sempre intorno a noi, basta saper guardare. |
J1424 (1877) / F1458 (1877)
The Gentian has a parched Corolla - Like Azure dried 'Tis Nature's buoyant juices Beatified - Without a vaunt or sheen As casual as Rain And as benign - When most is past - it comes - It's lot - were it forgot - |
La Genziana ha una Corolla avvizzita - Come un Azzurro inaridito È dei restanti succhi della Natura Beatificata - Senza vanto o lustro Casuale come la Pioggia E altrettanto benigna - Quando quasi tutto è passato - arriva - La sua sorte - dovessimo scordarlo - |
La genziana, un po' come la ginestra leopardiana, è l'ultimo baluardo della bella stagione che lascia il posto all'inverno. È modesta e poco appariscente, come l'azzurro sbiadito del cielo autunnale è rivitalizzata da succhi che la natura ha sempre in serbo, non ha un posto stabilito e, come la pioggia, si stende casualmente sui campi con la sua benigna presenza. Non chiede molto, le basta il suo umile incarico di accompagnare un anno ormai attempato, ma le è concesso in sorte un compito ben più importante di quello che appare: testimoniare con la sua presenza che la fedeltà, talvolta oscura e che non chiede niente, vince sempre nel confronto col fuggevole splendore. |
J1425 (1877) / F1423 (1877)
The inundation of the Spring Enlarges every Soul - It sweeps the - tenements - away But leaves the Water whole - In which the Soul at first estranged - |
L'inondazione della Primavera Allarga ogni Anima - Toglie le - case - di mezzo Ma lascia un tutto d'Acqua - In cui l'Anima dapprima estraniatasi - |
La primavera (ovvero la novità stimolante e vitale) come un'inondazione in cui l'anima si immerge timorosa, per poi trovare la riva e godere senza rimpianti quel nuovo calore che ne allarga gli orizzonti. |
J1426 (1877) / F1444 (1877)
The pretty Rain from those sweet Eaves Her unintending Eyes - Took her own Heart, including our's, By innocent Surprise - The wrestle in her simple throat |
L'adorabile Pioggia di quelle dolci Gronde I suoi Occhi ingenui - Catturò il suo Cuore, che include il nostro, Con innocente Sorpresa - La lotta nella sua gola sincera |
L'immagine di un pianto che sconfigge i tentativi di tenerlo a bada e sgorga irrefrenabile da occhi che diventano gronde, incapaci di contrastare quella pioggia così adorabile. E la sconfitta diventa nell'ultimo verso la corona di un sentimento sincero che non può essere represso. |
J1427 (1877) / F1445 (1877)
To earn it by disdaining it Is Fame's consummate Fee - He loves what spurns him - Look behind - He is pursuing thee - So let us gather - every Day - |
Guadagnarla disdegnandola È il perfetto Compenso della Fama - Essa ama chiunque la disprezzi - Guarda dietro di te - ti sta inseguendo - Fateci dunque cogliere - ogni Giorno - |
La fama non si deve rincorrere, è lei che deve correrci dietro. Perciò cogliamo da ogni giorno il fiore che saremo capaci di cogliere e il bouquet della vita che saremo riusciti a mettere insieme sia specchio del nostro onore disinteressato, e non della vergogna di rincorrere a ogni costo una gloria non meritata. |
J1428 (1877) / F1446 (1877)
Water makes many Beds For those averse to sleep - It's awful chamber open stands - It's Curtains blandly sweep - Abhorrent is the Rest In undulating Rooms Whose Amplitude no end invades - Whose Axis never comes |
L'acqua fa molti Letti Per quelli avversi al sonno - La sua temibile camera resta aperta - Le sue Cortine blandamente oscillano - Aborrito è il Riposo Nelle ondeggianti Stanze La cui Ampiezza nessuna fine invade - Il cui Asse non giunge mai |
L'acqua, le stanze ondeggianti senza riposo, l'ampiezza senza fine e la mancanza di un asse, di punti di riferimento, fanno pensare a un'immagine dell'immensità del mare. Il secondo e il quinto verso a chi non ama la tranquillità della vita sedentaria, come se ED ci parlasse di audaci esploratori a cui gli oceani offrono spazi senza fine per riempire la loro "insonnia". |
J1429 (1877) / F1430 (1877)
We shun because we prize her Face Lest sight's ineffable disgrace Our Adoration stain |
La sfuggiamo perché ci è caro il suo Volto Per paura che l'indicibile onta di uno sguardo Macchi la nostra Adorazione |
L'ulteriore tentativo di spiegare il rifiuto di vedere la sua amica Katie (vedi la J1410-F1429) diventa qui il la ripulsa verso sguardi (o "prove" in una variante) che macchierebbero un'incontaminata adorazione fatta soltanto di intimità con la propria memoria. |
J1430 (1877) / F1447 (1877)
Who never wanted - maddest Joy Remains to him unknown - The Banquet of Abstemiousness Defaces that of Wine - Within it's reach, though yet ungrasped |
Se mai agognata - la Gioia più folle Resta sconosciuta - Il Banchetto dell'Astinenza Annulla quello del Vino - Nel suo ambito, nondimeno inafferrato |
Le gioie più grandi sono quelle che vivono nei nostri desideri, nel cui ambito, e non nella realtà delle cose, dobbiamo cercare i doni per la nostra mente; se raggiungiamo lo scopo, il desiderio diventa realtà, perde il suo fascino di inafferrabile sogno e rischia di affrancare la nostra anima dalla dolce prigione della fantasia. |
J1431 (1877) / F1448 (1877)
With Pinions of Disdain The soul can farther fly Than any feather specified in - Ornithology - It wafts this sordid Flesh Beyond it's dull - control And during it's electric gale - The body is - a soul - instructing by itself - How little work it be - To put off filaments like this for immortality - |
Con le Ali del Disdegno L'anima può volare più lontano Di qualunque specie descritta dall'Ornitologia - Conduce questa sordida Carne Oltre il suo tardo - controllo E durante quell'elettrico soffio - Il corpo è - un'anima - che s'istruisce da sé - Su quale piccola fatica sia - Spogliarsi di filamenti come questi per l'immortalità - |
L'anima non può che disdegnare il suo involucro mortale; soltanto così riuscirà a volare più in alto di qualsiasi uccello, a dare un soffio di elettrizzante energia a quella carne così lenta e imperfetta, che riuscirà così a capire quanto sia facile liberarsi di legami come quelli che ci tengono avvinti alla vita mortale, per essere finalmente libera e volare verso l'immortalità. |
J1432 (1878) / F1485 (1879)
Spurn the temerity - Rashness of Calvary - Gay were Gethsemane Knew we of thee - |
Rigetta la temerarietà - L'avventatezza del Calvario - Gaio sarebbe Getsemani Sapendo di te - |
Inviata a Helen Hunt Jackson (L601). Franklin ipotizza che possa essere un saluto per le feste pasquali e, insieme (vedi l'ultimo verso), una richiesta di notizie. La Jackson mandò poi il manoscritto a Higginson aggiungendo sotto i versi: "Wonderful twelve words!" ("Meravigliose dodici parole!"), anche se in realtà le parole sono tredici. |
Un giocoso biglietto scritto all'amica lontana, in cui il calvario viene ridotto a temeraria avventatezza e il cordoglio per la morte di Cristo a un sentimento che potrebbe essere tranquillamente messo da parte dalla gioia di sapere notizie dell'amica. |
J1433 (1878) / F1459 (1878)
How brittle are the Piers On which our Faith doth tread - No Bridge below doth totter so - Yet none hath such a Crowd. It is as old as God - Indeed - 'twas built by him - He sent his Son to test the Plank - And he pronounced it firm. |
Come sono precari i Piloni Sui quali la nostra Fede avanza - Nessun Ponte quaggiù oscilla così - Eppure nessuno ha una simile Folla. È vecchio come Dio - Infatti - fu costruito da lui - Egli mandò suo Figlio a saggiare le Assi - E lui le dichiarò solide. |
ED inviò questi versi sia a Maria Whitney, probabilmente in una lettera dell'inizio del 1878 dopo la morte di Samuel Bowles il 16 gennaio di quell'anno (la copia manoscritta è stata pubblicata per la prima volta in: Ellen Louise Hart, "New Approaches to Editing Emily Dickinson.", Ph.D. diss., University of California, Santa Cruz, 1996 - cit. nell'edizione Franklin), sia a Higginson, in una lettera del giugno 1878 (L553) in cui, nelle frasi che precedono i versi, cita la morte di Samuel Bowles e allude a quella della moglie di Higginson (2 settembre 1877): |
La fede poggia su basi molto fragili, pronte a sbriciolarsi al minimo urto dei nostri dubbi. Eppure nessun ponte concreto ospita una folla così numerosa come quello costruito su quelle basi, un ponte che Dio ha creato insieme all'uomo e che poi ha fatto provare a suo figlio, per saggiarne la solidità; se lui è riuscito a percorrerlo indenne, perché non dovremmo riuscirci anche noi? |
J1434 (1878) / F1479 (1878)
Go not too near a House of Rose - The depredation of a Breeze - Or inundation of a Dew Alarm it's Walls away - Nor try to tie the Butterfly, Nor climb the Bars of Ecstasy - In insecurity to lie Is Joy's insuring quality - |
Non avvicinarti troppo alla Casa della Rosa - Il saccheggio di una Brezza - O l'inondazione di una Rugiada Mettono in allarme le sue Mura - Non provare a legare la Farfalla, Né a scalare le Sbarre dell'Estasi - Nell'insicurezza restare È la rassicurante qualità della Gioia - |
In una lettera a Sarah Tuckermann del luglio 1878 (L558), che comprende i versi e queste frasi iniziali: "Would it be prudent to subject an apparitional interview to a grosser test? The Bible portentously says 'that which is Spirit is Spirit.'" ("Sarebbe prudente sottoporre un colloquio incorporeo a una prova grossolana? La Bibbia prodigiosamente dice 'ciò che è Spirito è Spirito.'"). |
Ci sono delle cose che non ci è possibile conoscere, per le quali il dubbio è uno dato di fatto, e, visto che sono cose che ci danno una sensazione di gioia, conviene adagiarsi in questa incertezza, convincersi che la bellezza della natura e il mistero della fede sono irraggiungibili nella loro vera essenza: possiamo goderne soltanto all'interno della nostra limitatezza. |
J1435 (1878) / F1461 (1878)
Not that he goes - we love him more who led us while he stayed. Beyond Earth's trafficking frontier, for what he moved, he made. |
Non perché se ne va - amiamo di più colui che ci guidò mentre era qui. Al di là della trafficata frontiera terrena, ciò che ha affrontato, l'ha realizzato. |
In una lettera a Mary Bowles dell'inizio del 1878 (L536), subito dopo la morte di Samuel Bowles (16 gennaio). |
L'amore per un amico (forse anche amato) non può aumentare quando ci lascia, perché lo amavamo già tanto prima che se ne andasse e perché ciò che ha fatto resterà sempre con noi. |
J1436 (1878) / F1460 (1878)
Than Heaven more remote, For Heaven is the Root, But these the flitted Seed, More flown indeed, Than Ones that never were, Or those that hide, and are - What madness, by their side, My Soul - to find them - come - |
Del Cielo più remoti, Perché il Cielo è la Radice, Ma questi i Semi sparsi, Più sfuggenti invero, Di Chi non fu mai, O di chi si nasconde, ed è - Che follia, a casa loro, Anima mia - per ritrovarli - vieni - |
Inviata a Maria Whitney dopo la morte di Samuel Bowles (16 gennaio 1878). |
Nei primi versi il mistero della morte appare più irraggiungibile di quello del cielo, con quei semi sparsi dappertutto eppure così sfuggenti. Nella seconda strofa l'aldilà diventa una sorta di luogo cristallizzato, dove non c'è più futuro perché il tempo non esiste e se ce n'è uno è sicuramente molto diverso da quello che conosciamo. Nella terza un'affermazione, assoluta come Dio, ma come lui segnata dall'impossibilità di verificarla se non all'interno di una fede che non chiede. |
J1437 (1874) / F1372 (1875)
A Dew sufficed itself - And satisfied a Leaf And thought "How vast a Destiny"! "How trivial is Life!" The Sun went out to work - Whether by Day abducted - Attested to this Day |
Una Rugiada bastava a se stessa - E appagava una Foglia E pensava "Com'è vasto il Destino!" "Com'è futile la Vita!" Il Sole uscì a lavorare - Se dal Giorno rapita - Attestata a Oggi |
Ci sono cinque copie di questa poesia (Franklin): la prima (A - 1875) limitata alle prime tre strofe; la seconda (B - 1875) inviata a Susan; la terza (C - 1875) copiata nei fascicoli; la quarta (D - 1878) e la quinta (E - 1878) trovate nelle carte di ED. |
Nella fuggevole goccia di rugiada è riassunta sia la futile brevità della vita, sia l'illusoria percezione della vastità di un destino adattato alle esili capacità della nostra comprensione soggettiva, che fa diventare "tragedia" una scomparsa assolutamente insignificante per l'economia del mondo, ma così importante per chi ne è oggetto, sia essa una goccia di rugiada o una vita umana. |
J1438 (1878) / F1464 (1878)
Behold this little Bane - The Boon of all alive - As common as it is unknown The name of it is Love - To lack of it is Woe - |
Osserva questo piccolo Veleno - Bramosia di tutti i vivi - Comune quanto sconosciuto Il suo nome è Amore - Scarseggiarne è Dolore - |
L'amore "gioia e dolore" diventa un veleno che, sia nella mancanza che nel possesso, dà "dolore e ferita"; ma è un veleno così dolce che nessuno riesce a farne a meno e che non ha eguali se non, forse, in Paradiso. |
J1439 (1878) / F1465 (1878)
How ruthless are the gentle - How cruel are the kind - God broke his contract to his Lamb To qualify the Wind - |
Come sono spietati i mansueti - Come sono crudeli i cortesi - Dio ruppe il contratto con l'Agnello Per mitigare il Vento - |
Presumo ci sia un riferimento biblico ma non sono riuscito a identificare una citazione precisa. Il senso dovrebbe essere: i mansueti e i cortesi (il cui simbolo è l'agnello del terzo verso, ma che qui sono visti soprattutto nella loro veste di ipocriti) sono talvolta i più crudeli e spietati, perciò per mitigare quel vento maligno che si nasconde dietro a un'apparenza così benevola dobbiamo essere capaci di guardare oltre, di rompere il contratto di benevolenza che abbiamo con loro, per riuscire a vederne la vera natura e difenderci da essa. |
J1440 (1878) / F1466 (1878)
The healed Heart shows it's shallow scar With confidential moan - Not mended by Mortality Are Fabrics truly torn - To go it's convalescent way So shameless is to see More genuine were perfidy Than such Fidelity - |
Il Cuore guarito mostra la sua blanda cicatrice Con confidente lamento - Non riparabili dai Mortali Sono le Stoffe davvero lacerate - Percorrere la sua convalescenza Così spudorata è vedere Che più genuina sarebbe la perfidia Di una tale Fedeltà - |
Un cuore che guarisce deve metterci in sospetto, perché soltanto le piccole cicatrici guariscono, mentre per le lacerazioni veramente profonde i nostri strumenti mortali servono a ben poco. |
J1441 (1878) / F1467 (1878)
These Fevered Days - to take them to the Forest Where Waters cool around the mosses crawl - And shade is all that devastates the stillness Seems it sometimes this would be all - |
Questi Febbrili Giorni - portarli nella Foresta Dove fresche Acque strisciano intorno ai muschi - E l'ombra è tutto ciò che devasta il silenzio Sembra talvolta che questo sia tutto - |
Un anelito al riposo dopo i febbrili giorni della vita, in una foresta-morte che diventa l'estremo rifugio dove regnano soltanto ombre e silenzio, insieme a quelle "fresche acque", probabile simbolo del misterioso fluire della vita "altra", contrapposto alla vana e febbrile attività della vita mortale. |
J1442 (1878) / F1468 (1878)
To mend each tattered Faith There is a needle fair Though no appearance indicate - 'Tis threaded in the Air - And though it do not wear |
Per riparare ogni Fede lacerata C'è un apposito ago Sebbene nulla appaia a rivelarlo - È infilato nell'Aria - E sebbene non si indossi |
A leggerla insieme alla J1440-F1466 appare prima un contrasto: "Non riparabili dai Mortali / Sono le Stoffe davvero lacerate" rispetto a "Per riparare ogni Fede lacerata / C'è un apposito ago", ma poi le due poesie sembrano quasi complementari: le lacerazioni che riguardano i sentimenti umani e legati alla vita mortale sono difficilmente ricucibili, perché è quaggiù che dovremmo trovare l'ago appropriato, mentre quelle che sentiamo dentro di noi quando non riusciamo a svelare i misteri dell'eterno possono essere ricucite da un ago immateriale; il rammendo non sarà perfetto, una fede mai strappata è pur sempre meglio di una ricucita, ma ci permetterà comunque di indossarla di nuovo, senza troppe differenze con la fede immacolata e priva di dubbi che ci era stata consegnata la prima volta. |
J1443 (1878) / F1469 (1878)
A Chilly Peace infests the Grass The Sun respectful lies - Not any Trance of industry These shadows scrutinize - Whose Allies go no more astray |
Una Fredda Pace infesta l'Erba Il Sole rispettoso giace - Nessuna Estasi d'attività Scrutano queste ombre - I cui Compagni non sono più sviati |
Un cimitero: l'approdo di ogni mortale, con la sua fredda pace e le sue ombre immote e ormai lontane da tutto ciò che consideriamo vita. |
J1444 (1878) / F1480 (1878)
A little Snow was here and there Disseminated in her Hair - Since she and I had met and played Decade had hastened to Decade - But Time had added, not obtained |
Un po' di Neve qua e là Disseminata nei suoi Capelli - Da quando c'incontrammo e giocammo Decade s'era affrettata a Decade - Ma il Tempo aveva aggiunto, non ottenuto |
Sia Johnson che Franklin ipotizzano che la poesia sia stata scritta in occasione della visita di Helen Hunt Jackson a ED il 24 ottobre 1878. |
L'amica che torna dopo tanto tempo ha qualche capello bianco, ma resta sempre una rosa inespugnabile, che non si fa consumare dal calore dell'estate né abbattere dal freddo dell'inverno. |
J1445 (1878) / F1470 (1878)
Death is the supple Suitor That wins at last - It is a stealthy Wooing Conducted first By pallid innuendoes And dim approach But brave at last with Bugles And a bisected Coach It bears away in triumph To Troth unknown And Kinsmen as divulgeless As throngs of Down - |
La Morte è il remissivo Pretendente Che vince alla fine - È una Corte furtiva Condotta dapprima Con pallide allusioni E velati approcci Ma ardita alla fine con Trombe E Carrozza bipartita Porta via in trionfo A Nozze ignote E Congiunti impalpabili Come frotte di Piume - |
L'immagine della morte che ci porta via in carrozza era già nella J712-F479, ma mentre là c'è un viaggio verso l'immortalità che attraversa via via i luoghi conosciuti in vita, qui la morte diventa un remissivo pretendente, che non ha fretta, perché prima o poi sa che dovremo cedere al suo paziente corteggiamento e accettare le nozze con il mistero e l'imperscrutabilità dell'ignoto. |
J1446 (1878 / F1471 (1878)
His Mind like Fabrics of the East - Displayed to the despair Of everyone but here and there An humble Purchaser - For though his price was not of Gold - More arduous there is - That one should comprehend the worth, Was all the price there was - |
La sua Mente come Stoffe d'Oriente - Esibita alla disperazione Di ognuno tranne qui e là Un umile Acquirente - Perché sebbene il prezzo non fosse in Oro - Uno più arduo ce n'è - Che se ne comprendesse il valore, Era tutto il prezzo che ci voleva - |
Una mente che produce cose preziose è esibita al pubblico, ma solo pochi riescono a carpire quella bellezza, perché è una merce il cui prezzo non si calcola in oro, ma in qualcosa che è molto più arduo da offrire: la comprensione del valore che ha. |
J1447 (1878) / F1472 (1878)
How good his Lava Bed, To this laborious Boy - Who must be up to call the World And dress the sleepy Day - |
Com'è grato il suo Letto di Lava, A questo laborioso Fanciullo - Che deve levarsi per chiamare il Mondo E rivestire il sonnolento Giorno - |
Il tramonto (rosso come la lava che esce da un vulcano) è un gradevole letto per il sole, che dovrà poi immancabilmente levarsi per svegliare il mondo e rivestire con la sua luce il giorno ancora sonnolento. |
J1448 (1878) / F1523 (1880)
How soft a Caterpillar steps - I find one on my Hand From such a Velvet world it came - Such plushes at command It's soundless travels just arrest My slow - terrestrial eye - Intent upon it's own career - What use has it for me - |
Com'è soffice l'avanzare di un Bruco - Me ne trovo uno in Mano Chissà da quale mondo Vellutato venuto - Simili a morbidezze a comando I suoi silenziosi tragitti catturano I miei lenti - occhi mondani - Intento al proprio percorso - Che utilità avrà lui per me - |
Il bruco è protagonista di due poesie: questa e la J173-F171. Nei versi di circa vent'anni prima la descrizione è particolareggiata e termina col mistero del suo trasformarsi in farfalla; qui invece ED sceglie di descrivere un piccolo particolare: un bruco che striscia morbidamente sulla mano, catturando l'attenzione di occhi lenti a percepire i minuti avvenimenti della natura e di una mente che si chiede quale mai sarà il posto di questo minuscolo essere nel mistero del creato. |
J1449 (1878) / F1473 (1878)
I thought the Train would never come - How slow the whistle sang - I dont believe a peevish Bird So whimpered for the Spring - I taught my Heart a hundred times Precisely what to say - Provoking Lover, when you came It's Treatise flew away To hide my strategy too late To wiser be too soon - For miseries so halcyon The happiness atone - |
Pensavo che il Treno non sarebbe mai arrivato - Tanto lento il sibilo echeggiava - Non credo che un petulante Uccello Piagnucoli così per la Primavera - Avevo insegnato al mio Cuore cento volte Esattamente cosa dire - Provocante Innamorato, quando arrivasti Il suo Trattato si dileguò Troppo tardi per celare la mia strategia Troppo presto per essere saggia - Sventure così alcionie La felicità compensi - |
L'ansia di rivedere l'amato trasforma un tempo brevissimo (quello che passa dal fischio del treno al suo arrivo) in un istante interminabile, ci fa lamentare per quell'apparente ritardo più di quanto faccia un uccello impaziente per l'arrivo della primavera. E poi, quando il momento è arrivato, tutto ciò che ci eravamo ripromessi di dire si dilegua improvvisamente, senza darci né il tempo di celare la nostra confusione né quello di ricomporci e trovare comunque qualcosa di assennato da dire. Ma è un'ansia ampiamente compensata dalla felicità che proviamo per quell'incontro. |
J1450 (1878) / F1474 (1878)
The Road was lit with Moon and star - The Trees were bright and still - Descried I - by -the distant Light A traveller on a Hill - To magic Perpendiculars Ascending, though terrene - Unknown his shimmering ultimate - But he indorsed the sheen - |
La Strada era illuminata da Luna e stelle - Gli Alberi erano lucenti e immobili - Scorsi - accanto - alla Luce lontana Un viandante su una Collina - Che a magici Perpendicoli Ascendeva, sebbene terreni - Ignoto il suo luccicante traguardo - Ma in sé garantiva il bagliore - |
Un paesaggio illuminato dalla Luna, una figura indistinta (un viandante, ma anche un cavaliere in una variante) si staglia lontano in quella luce, sembra salire verso vette misteriose eppure legate a forme terrene, nulla sappiamo di lui se non che la sua irreale presenza giustifica quel bagliore indistinto ma così reale. |