The Complete Poems
Tutte le poesie
J1501 - 1550
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
J1/50
J51/100 
J101/150
J151/200
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Indice Johnson
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J1501 (1880) / F1490 (1879)
It's little Ether Hood Doth sit upon it's Head - The millinery supple Of the sagacious God - Till when it slip away |
Il piccolo Etereo Cappuccio Poggiato sulla Testa - Modisteria flessibile Di un Dio sagace - Fin quando scivola via |
Vita e morte di un fiore fragile ed etereo, piccolo e insignificante, ma protagonista di un destino vitale comune a tutti i viventi. |
J1502 (1880) / F1531 (1880)
I saw the wind within her - I knew it blew for me - But she must buy my shelter I asked Humility I watched the fluttering spirit The saved have no remembrance |
Vidi il vento dentro di lei - Sapevo che soffiava per me - Ma lei deve comprare il mio rifugio Chiesi all'Umiltà Scrutavo lo spirito vibrante Il salvato non ha rimembranza |
Manoscritto accidentato, con molte varianti e cancellature. Johnson si limita a riprodurne la trascrizione e afferma: "Le strofe sembrano avere delle relazioni l'una con l'altra, ma i versi sono in uno stato così grezzo che nessuna ricostruzione è possibile". Franklin dà invece una ricostruzione di quella che potrebbe essere una stesura compiuta (quella riportata sopra) e riporta poi le varianti: sei per parole singole e sette per uno o due versi interi. |
Guardando la trascrizione di Johnson sembra che i versi siano stati scritti in una successione sempre interrotta, come se quasi tutti fossero stati prima scritti e poi rivisti, senza una versione finale da preferire a qualsiasi altra possibile combinando le varianti. Prendendo come base la versione di Franklin si può comunque tentare una lettura. |
J1503 (1880) / F1532 (1880)
More than the Grave is closed to me - The Grave and that Eternity To which the Grave adheres - I cling to nowhere till I fall - The Crash of nothing, and of all - How similar appears - |
Più che la sola Tomba è chiuso a me - La Tomba e quell'Eternità A cui la Tomba è legata - Mi aggrappo al vuoto finché precipito - Il Crollo del nulla, e di tutto - Come appaiono simili - |
L'impossibilità di decifrare il mistero non consente appigli, è come aggrapparsi a qualcosa di inesistente; e quando si cade il crollo è insieme del nulla che siamo, e che forse saremo, e di quel tutto che la vita rappresenta per noi: due apparenti opposti che nel momento della morte sembrano fondersi l'uno nell'altro: il risultato potrà essere l'eternità o un nulla ormai definitivo, non più mitigato da quel fuggevole sprazzo di vita che ci è destinato. |
J1504 (1880) / F1533 (1880)
Of whom so dear The name to hear illumines with a Glow as intimate - as fugitive As Sunset on the snow - |
Di chi così caro Il nome udire illumina con un Bagliore intimo - fuggitivo - Come un Tramonto sulla neve - |
Il solo udire il nome dell'amato è un'ebbrezza intima e fuggevole, come quella di un tramonto che poggia per pochi istanti i suoi meravigliosi colori su un manto di neve, pronto ad accoglierli per gioire di quella morbida e incorporea carezza. |
J1505 (1880) / F1535 (1880)
She could not live upon the Past The Present did not know her And so she sought this sweet at last And nature gently owned her The mother that has not a Knell for either Duke or Robin |
Non poteva vivere del Passato Il Presente non la riconosceva E così alla fine cercò questa dolcezza E gentilmente la prese la natura La madre che non ha Rintocchi sia esso Duca o Pettirosso |
Una morte dolce, nel grembo di una natura che accoglie indistintamente le sue creature senza i rintocchi funebri che noi siamo soliti tributare, perché immergersi in lei non è una partenza ma un ritorno. |
J1506 (1880) / F1483 (1879)
Summer is shorter than any one - Life is shorter than Summer - Seventy Years is spent as quick As an only Dollar - Sorrow - now - is polite - and stays - |
L'Estate è più corta di qualsiasi cosa - La Vita è più corta dell'Estate - Settant'anni si spendono in fretta Come un singolo Dollaro - Il Dolore - ora - è garbato - e resta - |
Tutto ciò che è gradevole sembra così corto: l'estate, ancora di più la vita, che sembra svanire in un istante, anche se si riesce a viverla fino in fondo. La stessa cosa accade per i sentimenti che proviamo: disdegnamo il dolore, ma lui, se pur con garbata cortesia, resta sempre al nostro fianco. Il contrario accade per la gioia: quanto sarebbe bello invece disdegnare allo stesso modo anche lei e riuscire però a trattenerla a lungo con noi. |
J1507 (1880) / F1337 (1874)
The Pile of Years is not so high As when you came before But it is rising every Day From recollection's Floor And while by standing on my Heart I still can reach the top Efface the mountain with your face And catch me ere I drop |
La Pila degli Anni non è così alta Come quando venisti prima d'ora Ma sta crescendo ogni Giorno Dal Pavimento del ricordo E mentre alzandomi sul Cuore Posso ancora raggiungere la cima Cancella la montagna col tuo volto E afferrami prima ch'io cada |
Non è mai tardi per recuperare il gusto dell'amore, nutrito negli anni dal ricordo degli ardori giovanili. Il cuore è sempre pronto a palpitare, a sollevarsi per raggiungere vette che non sempre sono quelle che vorremmo e dalle quali rischiamo sempre di cadere, a meno che un volto amato non cancelli l'immagine di montagne irraggiungibili, e braccia forti non ci afferrino prima di quella caduta. |
J1508 (1880) / F1536 (1880)
You cannot make Remembrance grow When it has lost it's Root - The tightening the Soil around And setting it upright Deceives perhaps the Universe But not retrieves the Plant - Real Memory, like Cedar Feet Is shod with Adamant - Nor can you cut Remembrance down When it shall once have grown - It's Iron Buds will sprout anew However overthrown - Disperse it - slay it - |
Non puoi far crescere il Ricordo Quando ha perduto la Radice - Consolidargli il Suolo intorno E collocarlo eretto Inganna forse l'Universo Ma non recupera la Pianta - La vera Memoria, come i Piedi del Cedro È ferrata col Diamante - Né puoi abbattere il Ricordo Quando una sola volta sia cresciuto - Le sue Gemme di Ferro spunteranno di nuovo Anche se rovesciato - Disperso - ucciso - |
Nell'edizione Johnson l'ultimo verso è riportato in nota e considerato una variante non segnata e forse attribuibile al verso 2. Franklin lo considera invece parte integrante della poesia, anche se potrebbe non essere l'ultimo verso, visto che: "il manoscritto è una bella copia che sembra come proseguire in un ulteriore foglio ora perduto". L'ipotesi è sorretta dal fatto che nell'ultimo verso si dovrebbe leggere in realtà "Disperdilo - uccidilo -", come se, appunto, la poesia dovesse proseguire. |
Un ricordo senza salde radici non sopravvive a lungo; si può in qualche modo tentare di farlo apparire ancora vivo, come facciamo con una pianta quando gli raccogliamo un po' di terra intorno per tenerla in piedi, ma è un artificio che può ingannare chi guarda distrattamente e non certo un modo per farla restare viva. Ma i ricordi scompaiono dalla memoria soltanto se non sono veri, perché questi ultimi hanno radici d'acciaio che, una volta attecchite, non temono nulla: niente riuscirà a sradicare un ricordo vero dalla nostra mente, e anche se riuscissimo a rovesciarlo, a disperderlo, a ucciderlo, spunterà di nuovo nel suolo della nostra memoria. |
J1509 (1881) / F1539 (1880)
Mine Enemy is growing old - I have at last Revenge - The Palate of the Hate departs - If any would avenge Let him be quick - |
Il mio Nemico sta invecchiando - Ho alla fine Vendetta - Il Gusto dell'Odio se ne va - Se ci si vuol vendicare Si faccia in fretta - |
Tre copie praticamente uguali. Una era acclusa a una lettera a Higginson (L675 - novembre 1880), citata come "Cupid's Sermon" (l'informazione è riportata in entrambe le edizioni critiche delle poesie, ma nell'edizione Johnson delle lettere per questo titolo è indicata la poesia "Dare you see a Soul at the White Heat?" - J365-F401). |
Versi in bilico fra due affermazioni in contrasto fra loro: "la vendetta è un piatto da consumare caldo" e "la rabbia si nutre dell'attesa, perciò la vera vendetta è quella che sa aspettare" Potrebbero essere due poesie distinte; la prima con i versi 3-4-5-6-7, la seconda con i versi 1-2 e 8-9. Visto che ED le ha incastrate una dentro l'altra possiamo presumere che abbia voluto dare una doppia lettura, come se esistessero due modi, distinti ma in fin dei conti simili, per soddisfare la voglia di vendetta. |
J1510 (1881) / F1570 (1882)
How happy is the little Stone That rambles in the Road alone, And does'nt care about Careers And Exigencies never fears - Whose Coat of elemental Brown A passing Universe put on, And independent as the sun Associates or glows alone, Fulfilling absolute Decree In casual simplicity - |
Com'è felice la Pietruzza Che gironzola da sola per la Strada, E non si cura di Carriere E di Esigenze non ha mai paura - Il cui Manto di un Bruno elementare Un Universo di passaggio conferì, E indipendente come il sole Si associa o da sola brilla, Adempiendo a un Decreto assoluto In casuale semplicità - |
Sei copie di questa poesia (una perduta e una presunta): A) brutta copia con cinque varianti, due delle quali accolte nelle quattro copie di cui resta il manoscritto; Quella riportata sopra è la versione F), sostanzialmente uguale a quella degli altri tre manoscritti rimasti (A-B-E). |
Una pietruzza che gironzola inconsapevole e felice, priva dei dubbi e delle preoccupazioni della natura umana, segnata da "carriere" e da "esigenze" che assorbono e non permettono di godere in "casuale semplicità" quel "decreto assoluto" che è il mistero del nostro essere. |
J1511 (1881) / F1540 (1880)
My country need not change her gown, Her triple suit as sweet As when 'twas cut at Lexington, And first pronounced "a fit." Great Britain disapproves "the stars;" |
Il mio paese non deve cambiare vestito, Il suo triplice abito è dolce Come quando fu tagliato a Lexington, E per la prima volta dichiarato "perfetto". La Gran Bretagna disapprova "le stelle"; |
Acclusa a una lettera a Higginson (L675 - novembre 1880), citata come "My Country's Wardrobe" ("Il Guardaroba del mio paese", ovvero la bandiera americana). Il manoscritto è perduto e il testo deriva da Poems del 1891. |
Una celebrazione della bandiera americana, con le stelle simbolo di stati federati e sovrani che ammoniscono e insieme sfidano le baionette britanniche. |
J1512 (1881) / F1548 (1881)
All things swept sole away This - is immensity - |
Tutte le cose spazzate via e sole Questa - è l'immensità - |
I versi concludono una lettera a Higginson (L735 - 1881), preceduti da"I trust the Life of which you spoke is in no peril, and every unconferred Bliss tenderly in store - It is solemn to remember that Vastness - is but the Shadow of the Brain which casts it -" ("Confido che la Vita di cui mi ha parlato non sia in pericolo, e ogni Gioia non sperimentata teneramente in arrivo - È solenne rammentare quella Vastità - non è altri che l'Ombra della mente che le dà forma -"). |
L'immensità vista come un insieme di singolarità, senza più alcuna relazione tra di loro che possa determinare lo spazio e il tempo. |
J1513 (1881) / F1561 (1881)
"Go travelling with us"! Her travels daily be By routes of ecstasy To Evening's Sea - |
"Viaggia con noi!" I suoi viaggi quotidiani siano Per rotte d'estasi Verso il Mare della Sera - |
I versi concludono una lettera a Higginson (L728 - autunno 1881) dedicata alla nascita della figlia Margaret, il 25 luglio 1881. Sono preceduti da: "If she will accept a vicarious kiss, please confide it to her - Does she coo with 'discraytion'? I am very grateful for the delight to you and Mrs Higginson - I had thought of your Future with soft fear - I am glad it has come -" ("Se accetterà un bacio vicario, la prego di affidarglielo - Tuba con 'discrezione'? Mi è molto grata la gioia sua e di Mrs Higginson - Avevo pensato al vostro futuro con un po' di paura - Sono felice che sia arrivato -"). |
L'augurio per una nascita, che però non si esime dal ricordare che le "rotte dell'estasi" non possono non terminare nel "mare della sera". |
J1514 (1881) / F1544 (1881)
An Antiquated Tree Is cherished of the Crow Because that Junior Foliage Is disrespectful now To venerable Birds Whose Corporation Coat Would decorate Oblivion's Remotest Consulate - |
Un Albero Antiquato È caro al Corvo Perché il Fogliame più Giovane Non ha rispetto ora Per gli Uccelli venerandi La cui Divisa Ufficiale Decorerebbe il più Remoto Consolato dell'Oblio - |
In una lettera dell'inizio della primavera 1881 a Elizabeth Holland (L689), preceduta da "Spring, and not a Blue Bird, but I have seen a Crow - 'in his own Body on the Tree', almost as prima facie - They love such outlawed Trees!" ("Primavera, e non un Uccello Azzurro, ma un Corvo ho visto - 'nel suo Corpo sull'Albero', quasi come cosa ovvia - Amano talmente gli Alberi fuorilegge!") e seguita da "Could you condone the profanity?" ("Potrai perdonare l'empietà?"). |
Come in molti casi di poesie inserite in lettere, i versi si completano con la lettura delle frasi che li precedono e li seguono. La poesia, letta da sola, potrebbe sembrare una sorta di malinconica riflessione sulla scarsa considerazione della gioventù per la vecchiaia, rappresentata da un corvo che si rifugia nelle parti meno rigogliose degli alberi, con la sua divisa un po' antiquata adatta più a un "consolato dell'oblio" che alla rinascita primaverile, perché sa che le foglie più giovani non avrebbero rispetto per la sua veneranda serietà. Ma questa lettura, pur legittima, si estende a significati più ampi se consideriamo quella "profanazione" di cui ED chiede perdono all'amica, quel richiamo a una frase biblica che celebra il sacrificio di Cristo applicata a un oscuro corvo appollaiato sui rami secchi di un albero; è come se ED volesse nobilitare con il paragone divino un soggetto altrimenti destinato ad uno sterile rimpianto nostalgico. Se leggiamo così anche gli ultimi due versi, l'immagine del "più remoto consolato dell'oblio" diventa una sorta di nobile consapevolezza di quel lontano luogo che è riservato a chi avrà ormai obliato il rigoglioso scorrere della vita. |
J1515 (1881) / F1564 (1881)
The Things that never can come back, are several - Childhood - some forms of Hope - the Dead - Though Joys - like Men - may sometimes make a Journey - And still abide - We do not mourn for Traveler, or Sailor, Their Routes are fair - But think enlarged of all that they will tell us Returning here - "Here"! There are typic "Heres" - Foretold Locations - The Spirit does not stand - Himself - at whatsoever Fathom His Native Land - |
Le Cose che non tornano indietro, sono svariate - L'Infanzia - certe forme di Speranza - i Morti - Anche se le Gioie - come gli Uomini - fanno talvolta un Viaggio - E tuttavia restano - Non piangiamo il Viaggiatore, o il Marinaio, Le loro Rotte sono belle - Ma il pensiero allarghiamo a tutto ciò che ci diranno Tornando qui - "Qui!" Ci sono tipici "Qui" - Luoghi preannunciati - Lo Spirito non si ferma - Lui stesso - per quanto si Estenda Sua Terra Natia - |
Inviata a Elizabeth Holland (L733) dopo la morte del marito, Josiah Gilbert Holland, il 12 ottobre 1881. La lettera è costituita soltanto da questi versi preceduti da "Dear Sister" e seguiti da "Emily, in love -". |
Una poesia-lettera in memoria di un amico che ED conosceva da quasi trent'anni. Negli ultimi due versi lo spirito diventa patria di se stesso, in qualunque luogo esso sia, unito o separato dal suo involucro mortale. |
J1516 (1881) / F1563 (1881)
No Autumn's intercepting Chill Appalls this Tropic Breast - But African Exuberance And Asiatic rest - |
Non l'ineluttabile Freddo d'Autunno Sgomenta questo Petto Tropicale - Ma Esuberanza d'Africa E Asiatico riposo - |
Due copie: una inviata a Susan e l'altra in una lettera a Elizabeth Holland (L738 - fine novembre 1881) scritta dopo che ED aveva ricevuto una copia di Century and Scribner's dedicata alla memoria di Josiah Gilbert Holland. In quest'ultima copia il "this" del secondo verso diventa "that". |
Un cuore che ha in sé il calore dei tropici non si lascia intimidire dal freddo dell'autunno-morte. Le cose che lo toccano sono piuttosto l'esuberanza di essere al cospetto del mistero e la pace di un riposo nell'assoluto, due sentimenti estremi e inconoscibili nel nostro vivere mortale, come le terre citate nei versi. |
J1517 (1881) / F1567 (1881)
How much of Source escapes with thee - How chief thy sessions be - For thou hast borne a universe Entirely away. |
Quanto della Sorgente fugge con te - Come sono importanti i tuoi incontri - Perché un universo intero Ti sei portato via. |
I versi concludono una lettera a Elizabeth Holland per il Natale 1881 (L742) e sono preceduti da "Shall we wish a triumphant Christmas to the brother withdraw? Certainly he possess it." ("Dobbiamo augurarci un Natale trionfante per il fratello allontanatosi? Sicuramente l'avrà."). |
Chi muore porta via con sé un intero universo, quello della sua vita e dei sentimenti di chi lo ha amato. |
J1518 (1881) / F1566 (1881)
Not seeing, still we know - Not knowing, guess - Not guessing, smile and hide And half caress - And quake - and turn away, Seraphic fear - Is Eden's innuendo "If you dare"? |
Pur non vedendo, sappiamo - Non sapendo, immaginiamo - Non immaginando, sorridiamo e serbiamo E a metà accarezziamo - E tremiamo - e ci defiliamo, Serafica paura - È allusione di Eden "Se osi"? |
I versi concludono una lettera a Sarah Tuckerman della fine del 1881 (L741) e sono preceduti soltanto da "Vinnie asked to me if I had any Message for you, and while I was picking it, you ran away." ("Vinnie mi ha chiesto se avevo qualche Messaggio per te, e mentre lo stavo scegliendo, sei fuggita."). |
Un messaggio non consegnato può celare qualsiasi cosa, possiamo essere sicuri del suo contenuto, possiamo immaginarlo, arretrare timorosi di fronte al timore di conoscerlo, oppure osare e forse scoprire un mistero divino. |
J1519 (1881) / F1565 (1881)
The Dandelion's pallid Tube Astonishes the Grass - And Winter instantly becomes An infinite Alas - The tube uplifts a signal Bud And then a shouting Flower - The Proclamation of the Suns That sepulture is o'er - |
Il pallido Gambo del Dente di Leone Stupisce l'Erba - E l'Inverno d'un tratto diventa Un infinito Ahimè - Sul gambo si leva un'inusitata Gemma E poi un chiassoso Fiore - Il Proclama dei Soli Che la sepoltura è finita - |
Inviata a Sarah Tuckerman (L739). Nell'edizione delle lettere del 1894, Mabel Todd afferma che i versi accompagnavano un dente di leone legato con un nastro rosso. Il biglietto contiene i versi e una frase conclusiva in cui ED cita Elihu Root, morto l'anno precedente (vedi la J1366-F1462): "Vinnie told me, dear friend, you were speaking of Mr Root -" ("Vinnie mi ha detto, mia cara, che stavi parlando di Mr Root -"). |
Un fiore che preannuncia il risveglio primaverile, esplicito simbolo di resurrezione. |
J1520 (1881) / F1543 (1881)
The Stem of a departed Flower Has still a silent rank - The Bearer from an Emerald Court Of a Despatch of Pink. |
Lo Stelo di un Fiore estinto Ha ancora un rango silente - Il Latore da una Corte di Smeraldo Di un Dispaccio Rosa. |
Inviata a Sarah Tuckerman in un biglietto del 1° gennaio 1881 (L684), preceduta soltanto da: "My Bird - Who is 'Today'? 'Yesterday' was a Year ago - and yet," ("Uccellino mio - Chi è 'Oggi'? 'Ieri' era un Anno fa - eppure,"). |
Il ciclo ininterrotto della natura in un biglietto di inizio anno, in cui il silenzioso e intatto rango dello stelo di un fiore estinto si fa latore di un messaggio di rinascita. |
J1521 (1881) / F1559 (1881)
The Butterfly upon the Sky That does'nt know it's Name And has'nt any Tax to pay And has'nt any Home Is just as high as you and I, And higher, I believe, So soar away and never sigh And that's the way to grieve - |
La Farfalla su nel Cielo Che non sa il suo Nome E non ha Tasse da pagare E non ha Casa È giusto alta come voi e me, E più alta, credo, Dunque libratevi e non sospirate mai E questa è la via per affliggersi - |
Inviata a Sally Jenkins e alla nipote Martha nell'agosto 1881 (L718), preceduta da "'Little Women -' / Which shall it be, Geranium or Juleps?" ("'Piccole Donne' - / Che sarà, Geranio o Giulebbe?"). |
Un biglietto inviato a due "piccole donne", con l'invito a volare alto, a non perdersi in sospiri, perché sono la via migliore per affliggersi e non godere fino in fondo l'ignara bellezza della gioventù. Nella frase che precede i versi il geranio e il giulebbe sembrano avere un qualche significato in contrasto fra loro, come se ED chiedesse: "preferite che la vostra fanciullezza assomigli al geranio o al giulebbe?" Visto che il geranio è "coltivato per la sua fragranza o per la bellezza dei fiori" e il giulebbe "una medicina composta da una soluzione specifica e uno sciroppo dolce" potrebbero essere l'uno simbolo del fiore che cresce rigoglioso e l'altro una giovanile dolcezza che si tramuta nell'amara medicina della vita. |
J1522 (1881) / F1547 (1881)
His little Hearse like Figure Unto itself a Dirge To a delusive Lilac The vanity divulge Of Industry and Morals And every righteous thing For the divine Perdition Of Idleness and Spring - |
Un piccolo Carro Funebre la sua Figura Per se stesso un Lamento A un illusorio Lillà La vacuità divulghi Di Operosità e Morale E ogni cosa giusta Per la divina Perdizione Di Ozio e Primavera - |
In un biglietto al nipote Gilbert (L712), che riporto per intero:
Sembra che nel biglietto ci fosse anche un bombo morto. |
La religione del bombo è molto semplice e pragmatica: lasciate perdere concetti vacui e fumosi come l'operosità e la morale e godetevi in un sano ozio le bellezze della primavera, tanto prima o poi tutti finiremo così: un cadavere, un carro funebre e un lamento. La citazione finale dell'occhiuto pastore settecentesco, contrapposta a quella di Gesù, sembra un chiaro indizio di che cosa intendesse ED con la "vanity" del quarto verso. |
J1523 (1881) / F1546 (1881)
We never know we go when we are going - We jest and shut the Door - Fate - following - behind us bolts it - And we accost no more - |
Non sappiamo di andare mentre stiamo andando - Celiamo e chiudiamo la Porta - Il Fato - seguendoci - dietro di noi la spranga - E non ci accostiamo più - |
Il testo è dalla copia autografa rimasta; un'altra copia (perduta e conosciuta da una trascrizione di Frances Norcross) era in una lettera a Louise e Frances Norcross dell'aprile 1881 (L691), preceduta da "It is startling to think that the lips, which are keepers of thoughts so magical, yet at any moment are subject to the seclusion of death. I must leave you dear, to come perhaps again," ("È impressionante pensare che quelle labbra, custodi di pensieri così magici, possano ogni istante essere soggette all'isolamento della morte. Devo lasciarvi care, forse per tornare,"). |
Il destino ha i suoi tempi, ignoti e non determinabili; uscire gioiosamente da una porta non significa potervi sempre rientrare. |
J1524 (1881) / F1549 (1881)
A faded Boy - in sallow Clothes Who drove a lonesome Cow To pastures of Oblivion - A statesman's Embryo - The Boys that whistled are extinct - |
Un Ragazzo sbiadito - in Abiti giallastri Che conduceva una Mucca solitaria Ai pascoli dell'Oblio - L'Embrione di uno statista - I Ragazzi che fischiettavano sono estinti - |
Un nostalgico ricordo dei tempi eroici della colonizzazione dell'America, di quei ragazzi ormai sbiaditi nei ricordi, che lavoravano in campi consegnati all'oblio, diventati il simbolo "embrionale" di quella che poi sarà una nazione. Quei tempi non ci sono più, sono rimasti soltanto nei racconti delle ballate popolari o nella memoria di una natura incontaminata. |
J1525 (1881) / F1571 (1882)
He lived the Life of Ambush And went the way of Dusk And now against his subtle name There stands an Asterisk As confident of him as we - Impregnable we are - The whole of Immortality Intrenched within a star - |
Visse la Vita dell'Agguato E se ne andò per la via del Crepuscolo E ora contro il suo nome sottile Là sta un Asterisco Fiducioso di lui come noi - Incrollabili noi siamo - L'intera Immortalità Trincerata dentro una stella - |
Una seconda copia fu inclusa in un biglietto del 16 luglio 1882 a Samuel Bowles figlio in memoria del padre (L935, datata 1884), insieme a dei gelsomini disseccati, con due varianti, al primo e all'ultimo verso: "Who abdicated Ambush" al posto di "He lived the Life of" e "Secreted in" al posto di "Intrenched within". |
Un ricordo della figura di Samuel Bowles, immortalata in una stella perenne che illumina il cammino di chi resta. |
J1526 (1881) / F1562 (1881)
His oriental heresies Exhilarate the Bee, And filling all the Earth and Air With gay apostasy Fatigued at last, a Clover plain |
Le sue eresie orientali Rallegrano l'Ape, E riempiono la Terra e l'Aria Di gaia apostasia Affaticata infine, un semplice Trifoglio |
Il testo riportato sopra è quello del manoscritto autografo. Ce n'è un'altra versione, conosciuta da una trascrizione di Mabel Todd, con due ulteriori strofe e varianti ai versi 3, 5 6, 7 e 8:
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L'ape spensierata e libera da vincoli vive gioiosamente, per riposarsi, e forse anche morire, altrettanto spensieratamente in quella natura che vede ripetersi senza drammi il ciclo delle esistenze. |
J1527 (1881) / F1550 (1881)
Oh give it motion - deck it sweet With Artery and Vein - Upon it's fastened Lips lay words - Affiance it again To that Pink stranger we call Dust - Acquainted more with that Than with this horizontal one That will not lift it's Hat - |
Oh dagli movimento - rivestilo dolcemente Con Arterie e Vene - Sulle sue Labbra serrate deponi parole - Dai fiducia ancora A quel Roseo estraneo chiamato Polvere - Che ha più familiarità con quello Che con questo corpo orizzontale Che non si toglierà il Cappello - |
Un'invocazione a rendere palpabile la resurrezione, a ridare a un corpo ormai divenuto polvere le sembianze vitali (movimento, arterie, vene, parole), a confidare che quella polvere estranea, ma che ha in sé la rosea essenza della vita pronta a rinascere, abbia più familiarità con qualcosa destinato a rivivere, ad alzarsi, piuttosto che con un corpo eternamente orizzontale, incapace per sempre di fare un gesto di saluto all'immortalità. |
J1528 (1881) / F1574 (1882)
The Moon upon her fluent Route Defiant of a Road - The Star's Etruscan Argument Substantiate a God - If Aims impel these Astral Ones |
La Luna nella sua fluente Rotta Sprezzante d'ogni Strada - L'Etrusco Argomento della Stella Sostanziano un Dio - Se Mete spingono queste Entità Astrali |
La fede è incompatibile con la conoscenza, perché sono i misteri impenetrabili della natura (l'instancabile rotta della Luna su strade invisibili, l'enigma delle stelle) a convalidare l'esistenza di Dio. Chi riesce a penetrarne i segreti sappia che questa conoscenza "scientifica" non sarà di nessun aiuto per svelare quella divina, imperscrutabile come quelle entità notturne quando l'alba ne prende il posto. |
J1529 (1881) / F1551 (1881)
'Tis Seasons since the Dimpled War In which we each were Conqueror And each of us were slain And Centuries 'twill be and more Another Massacre before So modest and so vain - Without a Formula we fought Each was to each the Pink Redoubt - |
Sono Stagioni dalla Guerra delle Fossette In cui entrambi eravamo Conquistatori Ed entrambi eravamo uccisi E Secoli ci saranno e più Prima di un altro Massacro Così modesto e così vano - Senza Formule ci battevamo L'uno era per l'altra il Roseo Fortino - |
La "guerra delle fossette" del primo verso rimanda a una guerra tra volti, tra due persone una di fronte all'altra che si affrontano a parole. Una guerra modesta e futile, senza vincitori né vinti. Ma ormai quel tempo è finito e probabilmente passeranno secoli prima che quei due fortini (rosei perché sono volti umani) si affrontino ancora. |
J1530 (1881) / F1545 (1881)
A Pang is more conspicuous in Spring In contrast with the things that sing Not Birds entirely - but Minds - And Winds - Minute Effulgencies When what they sung for is undone Who cares about a Blue Bird's Tune - Why, Resurrection had to wait Till they had moved a Stone - |
Uno Spasimo è più cospicuo in Primavera In contrasto con le cose che cantano Non solo gli Uccelli - ma le Menti - E i Venti - Minuti Fulgori Quando ciò per cui cantavano è distrutto Chi si cura della Melodia di un Uccello Azzurro - Per questo, la Risurrezione dovrà aspettare Finché loro non avranno smosso la Pietra - |
Esiste un altro manoscritto di questa poesia (probabilmente un abbozzo, datato 1877 da Johnson e 1881 da Franklin) senza i primi quattro versi e con cinque versi aggiunti, l'ultimo dei quali uguale al primo:
Johnson annota: "I versi che seguono la prima strofa sono certamente un abbozzo e sembrano essere materiale che ED scartò quando scrisse la poesia più tarda." |
La chiave della poesia è negli ultimi due versi: "la risurrezione deve seguire il suo corso e aspettare che i morti smuovano le loro pietre", perché nulla di quello che avviene dopo la morte ha più importanza per chi se n'è ormai andato. Nella versione "in bella" questa immagine è preceduta da un'altra presente spesso nelle poesie di ED, quella del contrasto che acuisce le sensazioni ed è come se facesse diventare molto più lungo il tempo dell'attesa, quel "pang" che pare trasformarsi da dolore acuto, improvviso ma breve, a spasimo infinito. Nella versione abbozzata invece i versi che seguono sembrano voler sviluppare il senso dell'attesa, con quel tamburo che non smette mai di suonare e l'impedimento ad agire (a scrivere per il poeta) finché non vi sia la pace dell'ultimo silenzio dentro di noi e fuori più nulla. |
J1531 (1881) / F1552 (1881)
Above Oblivion's Tide there is a Pier And an effaceless "Few" are lifted there - Nay - lift themselves - Fame has no Arms - And but one Smile - that meagres Balms - |
Sopra la Marea dell'Oblio c'è un Molo E "Pochi" incancellabili sono innalzati là - Anzi - innalzano se stessi - la Fama non ha Braccia - E solo un Sorriso - che impoverisce i Balsami - |
Nel manoscritto c'è una variante per i versi 2-4 che trasforma il testo in una versione alternativa:
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In entrambe le versioni il tema è quello della fama riservata a quei pochi che riescono a innalzarsi al di sopra della "marea dell'oblio". Nella prima l'accento è posto sulla forza interiore di chi riesce ad emergere dal mare dell'anonimato: la fama non ha braccia per sollevare chi vuole, ma solo un sorriso che sembra dare un'illusione quasi sempre fallace, per questo quei pochi devono guadagnarsi da sé quel "molo". Nella versione alternativa l'immagine cambia e gli ultimi versi sembrano trasformare l'incancellabilità dell'inizio in un "per sempre" comunque legato alla limitatezza umana. |
J1532 (1881) / F1553 (1881)
From all the Jails the Boys and Girls Ecstatically leap - Beloved only Afternoon That Prison does'nt keep - They storm the Earth And stun the Air, |
Da tutte le Carceri Ragazzi e Ragazze Estaticamente balzano - Amato unico Pomeriggio Che la Prigione non trattiene - Tempestano la Terra E stordiscono l'Aria, |
La gioventù che balza tumultuante e disordinata verso la vita e la felicità; peccato che molto presto l'entusiasmo sarà raggelato da inevitabili ciglia aggrottate, che giudicano e condannano dimenticando la spensierata gioia della giovinezza. |
J1533 (1881) / F1554 (1881)
On that specific Pillow Our projects flit away - The Night's tremendous Morrow And whether sleep will stay Or usher us - a stranger - To situations new The effort to comprise it Is all the soul can do - |
Su quello specifico Guanciale I nostri progetti s'involano - Il tremendo Domani della Notte E se il sonno resterà O ci accompagnerà - straniero - A situazioni nuove Lo sforzo di comprenderlo È tutto ciò che l'anima può fare - |
Quando poseremo il capo sull'ultimo guanciale nulla sarà più determinato da noi. L'unica cosa che la nostra anima potrà fare, sarà cercare di comprendere se quel sonno sarà un eterno nulla o un viaggio verso un mondo straniero e sconosciuto. |
J1534 (1881) / F1195 (1871)
Society for me my misery Since Gift of Thee - |
Compagnia la mia sofferenza Poiché Dono di Te - |
La sofferenza che proviene dall'amato vissuta comunque come qualcosa che tiene compagnia e ricorda, pur nel dolore, chi l'ha provocata. |
J1535 (1881) / F1555 (1881)
The Life that tied too tight escapes Will ever after run With a prudential look behind And spectres of the Rein - The Horse that scents the living Grass And sees the Pastures smile Will be retaken with a shot If he is caught at all - |
La Vita che legata troppo stretta evade Correrà sempre poi Con un prudente sguardo indietro E spettri di Redini - Il Cavallo che fiuta l'Erba viva E vede i Pascoli sorridere Sarà ripreso con uno sparo Se si riuscirà a prenderlo - |
Chi riesce a evadere dalle strettoie della vita tende a non fermarsi più, a correre via guardandosi indietro per non essere raggiunto, a trasformare in briglie sciolte le fantasie della sua immaginazione. E quando qualcuno gusta questa libertà sarà molto difficile riportarlo indietro, come è difficile costringere una cavallo che ha conosciuto la bellezza dei pascoli liberi a rientrare nella sua triste stalla. |
J1536 (1881) / F1560 (1881)
There comes a warning like a spy A shorter breath of Day A stealing that is not a stealth And Summer is away - |
Giunge un preavviso come una spia Un più breve respiro del Giorno Furtivo senza essere un furto E l'Estate è lontana - |
L'abbreviarsi del respiro del giorno ci annuncia la fine dell'estate, un decrescere che ci priva di luce senza che quasi ce ne accorgiamo, finché ci rendiamo conto che l'estate se n'è andata. |
J1537 (1882) / F1608 (1883)
Candor - my tepid friend - Come not to play with me - The Myrrhs, and Mochas, of the Mind Are it's iniquity - |
Candore - mio tiepido amico - Non venire a giocare con me - La Mirra, e l'Ambra, della Mente Sono le iniquità - |
I versi concludono un biglietto a Susan (L853 del 1883), preceduti soltanto da "How inspiriting to the clandestine Mind those words of Scripture, «We thank thee that thou hast hid these things» -" ("Come rianimano la mente clandestina queste parole delle Scritture, «Ti ringrazio perché hai nascosto queste cose» -"). |
Nel passo evangelico citato nel biglietto Gesù ringrazia il Padre perché ha nascosto le cose (la fede) ai sapienti e le ha rivelate ai semplici; queste parole servono a rianimare una mente che vuole chiedersi troppo, clandestina perché tenta di andare oltre lo stretto recinto della fede. I versi poi descrivono le tentazioni di quella mente curiosa di pietre e aromi esotici, curiosità che sono la sua rovina. L'inizio potrebbe sottintendere un'ambigua concezione del candore, visto quasi come un tentatore che sembra innocentemente giocare con quella mente, proponendo aromi di perdizione. |
J1538 (1882) / F1569 (1882)
Follow wise Orion Till you waste your Eye - Dazzlingly decamping He is just as high - |
Segui il saggio Orione Fino a consumarti lo Sguardo - Sfavillante dileguarsi Che perdura in alto - |
In un biglietto a Susan (L758 - 1882) preceduta da soltanto "A 'Pear' to the Wise is sufficient -" ("Una 'Pera' basta al Saggio -")
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Lo sfavillante mistero del cielo può essere un simbolo di ciò che cerchiamo e non riusciamo a trovare su questa terra; l'unico modo per immaginarci una risposta è godere quel mistero fino in fondo. Nella frase che precede i versi il simbolo celeste diventa un più semplice, e meno sfavillante, elemento naturale. |
J1539 (1882) / F1575 (1882)
Now I lay thee down to Sleep - I pray the Lord thy Dust to keep - And if thou live before thou wake - I pray the Lord thy Soul to make - |
Ora ti metto giù a Dormire - Prego il Signore la tua Polvere di custodire - E se sarai in vita prima di svegliarti - Prego il Signore l'Anima di farti - |
Il tema è profondo: la morte e la resurrezione, ma i versi, con il metro regolare e le rime baciate, sembrano una parodia (Johnson parla di "mock-elegy" - "parodia di un'elegia") e, in effetti, derivano, da una "child's bedtime prayer" ("preghiera dei bambini prima di andare a letto") del XVIII secolo: "Now I lay me down to sleep, / I pray the Lord my soul to keep. / If I should die before I wake, / I pray the Lord my soul to take." ("Ora mi metto giù a dormire, / Prego il Signore la mia anima di custodire. / Se dovessi morire prima di svegliarmi, / Prego il Signore la mia anima di prendersi."). |
J1540 (1865) / F935 (1865)
As imperceptibly as Grief The Summer lapsed away - Too imperceptible at last To seem like Perfidy - A Quietness distilled - Sobriety inhered Invested sombre place - Departed was the Bird - The Winds came closer up - The Dusk drew earlier in - And thus, without a Wing |
Impercettibilmente come il Dolore L'Estate si estingueva - Troppo impercettibile alla fine Per sembrare come la Perfidia - Una Quiete distillata - Sobrietà intrinseca Investiva quel luogo oscuro - Dipartito era l'Uccello - I Venti vennero più vicini - Il Buio arrivava più presto - E così, senza un'Ala |
Franklin cita cinque copie di questa poesia, delle quali una, probabilmente inviata a Susan, è conosciuta soltanto dalla trascrizione del primo verso da parte di Martha Bianchi. Quella riportata sopra è trascritta nei fascicoli e contiene il doppio dei versi delle altre tre copie sopravvissute, tutte limitate a sedici versi, ovvero alle prime due e alle ultime due strofe della versione intera. Delle tre copie ridotte, due (redatte nel 1866 e nel 1882) rimasero fra le carte di ED, mentre la terza fu inviata a Higginson acclusa a una lettera del 9 giugno 1866 (L319). Il testo comune delle quattro copie è sostanzialmente uguale (quella del 1882 è scritta senza divisione in strofe). |
La sintetica immagine della fine dell'estate della J1536-F1560 si allarga qui in una lunga descrizione di quell'impercettibile estinguersi. Nella versione ridotta viene eliminata tutta la parte centrale: l'acero che si veste dei colori dell'autunno e rende più vivida l'oscurità incombente; l'uccello con il volto irrigidito dalla morte; la collina senza più fiori; i venti freddi che si avvicinano sempre di più; il grillo che sembra l'ultimo e unico erede di una tribuna dalla quale continua a parlare. Resta così soltanto l'estate, protagonista assoluta senza più comprimari: una versione che perde in fantasia ma acquista in sintetica bellezza. Consigliabile tenersele entrambe e leggerle alternativamente. |
J1541 (1882) / F1576 (1882)
No matter where the Saints abide, They make their Circuit fair Behold how great a Firmament Accompanies a Star. |
Non importa dove abitino i Santi, Fanno il loro Giro serenamente Guarda con che grandezza un Firmamento Accompagna una Stella. |
È ozioso interrogarsi su ciò che avviene lassù. Meglio guardare con stupita meraviglia alla grandezza dell'universo. |
J1542 (1882) / F1572 (1882)
Come show thy Durham Breast To her who loves thee best Delicious Robin - And if it be not me At least within my Tree Do the avowing - Thy Nuptial so minute Perhaps is more astute Than vaster suing - For so to soar away Is our propensity The Day ensuing - |
Vieni a mostrare il tuo Petto di Durham A colei che ti ama di più Delizioso Pettirosso - E se non a me Almeno dentro il mio Albero Dichiarati - La tua Nuziale così minuta Forse è più astuta Di una più ampia richiesta - Perché involarsi così È la nostra propensione Il Giorno seguente - |
Oltre a questa versione ce n'è un'altra in una lettera a Higginson dell'estate 1882 (L767 - la stessa della J1510-F1570 e della J1543-F1573), limitata ai primi sei versi trasformati in quattro (1 e 2 / 3 / 4 e 5) e con una sola variante: "thy" al posto di "the" nel sesto verso della versione completa. |
I primi sei versi (quelli inviati a Higginson dopo le frasi riferite alla figlioletta) sembrano un giocoso invito al pettirosso-bimba a mostrarsi a colei che, pur non conoscendola, la ama da lontano; un invito con poca possibilità di concretizzarsi, visto che, nei tre versi successivi, l'auspicio è di allietare almeno coloro che fanno parte di un immaginario "albero" (qui da intendere come un legame) a cui chi scrive è legata, ovvero i genitori della piccola. |
J1543 (1882) / F1573 (1882)
Obtaining but our own extent In whatsoever Realm - 'Twas Christ's own personal Expanse That bore him from the Tomb - |
Ottenere solo la dimensione che ci è propria In qualsiasi Regno - Questa fu la peculiare Grandezza di Cristo Che lo rigenerò dalla Tomba - |
I versi sono in una lettera a Higginson dell'estate 1882 (L767 - vedi anche la J1510-F1570 e la J1542-F1572) e in una a James D. Clark della fine dello stesso anno (L776), nella quale, come in altre lettere precedenti allo stesso destinatario, ED ricordava Charles Wadsworth, morto il 1° aprile del 1882. Nella versione inviata a Clark i versi sono preceduti da "He was a Dusk Gem, born of troubled Waters, astray in any Crest below. Heaven might give him Peace, it could not give him Grandeur, for that he carried with himself to whatever scene -" ("Era una Gemma Opaca, generata da Acque tormentate, fuori posto in ogni Vetta di quaggiù. Il Cielo gli avrà dato Pace, non poteva dargli Grandezza, perché quella la portava con sé in qualsiasi luogo -") e c'è una variante al primo verso: "his" al posto di "our". |
Dobbiamo tendere al superamento del nostro stato mortale e al raggiungimento della nostra dimensione divina, così come Cristo si è fatto uomo indicandoci la via della risurrezione. |
J1544 (1883) / F1609 (1883)
Who has not found the Heaven - below - Will fail of it above - For Angels rent the House next our's, Wherever we remove - |
Chi non ha trovato il Cielo - quaggiù - Lo mancherà lassù - Perché gli Angeli affittano Casa vicino alla nostra, Ovunque ci spostiamo - |
I versi concludono una lettera (L845 - 1883) a Sally Jenkins e Martha Dickinson (vedi anche la J1521-F1559), preceduti da: "If ever the World should frown on you - he is old you know - give him a Kiss, and that will disarm him - if it dont - tell him from me," ("Se mai il Mondo dovesse arrabbiarsi con voi - è vecchio lo sapete - dategli un Bacio, e lo rabbonirete - se no - ditegli da parte mia,").
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Una sostanziale identità fra il mondo e il paradiso. Chi non riesce a trovare il cielo su questa terra probabilmente non riuscirà nemmeno a trovarlo quando si recherà sul posto. |
J1545 (1882) / F1577 (1882)
The Bible is an antique Volume - Written by faded Men At the suggestion of Holy Spectres - Subjects - Bethlehem - Eden - the ancient Homestead - Satan - the Brigadier - Judas - the Great Defaulter - David - the Troubadour - Sin - a distinguished Precipice Others must resist - Boys that "believe" are very lonesome - Other Boys are "lost" - Had but the Tale a warbling Teller - All the Boys would come - Orpheus' Sermon captivated - It did not condemn - |
La Bibbia è un Volume antico - Scritto da Uomini dissolti Su suggerimento di Sacri Spettri - Soggetti - Betlemme - L'Eden - l'antica Dimora - Satana - il Generale - Giuda - il Grande Malfattore - Davide - il Trovatore - Il Peccato - un distinto Precipizio A cui altri devono resistere - I Ragazzi che "credono" sono molto soli - Gli altri Ragazzi sono "perduti" - Avesse il Racconto un armonioso Narratore - Tutti i Ragazzi verrebbero - Il Sermone di Orfeo affascinava - Non condannava - |
Inviata al nipote Ned (L753 - 1882) preceduta da "«Sanctuary Privileges» for Ned, as he is unable to attend -" ("«Privilegi d'Immunità» per Ned, visto che non è in grado di presenziare -"). Probabilmente la frase che precede i versi si riferisce a una temporanea malattia del nipote, che non poteva così presenziare alle funzioni religiose.
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Una rivisitazione della Bibbia vista con gli occhi di un ragazzo, probabilmente annoiato da una lettura imposta che invece, se presentata in modo diverso da un narratore capace di attirare l'attenzione, potrebbe diventare un racconto vivido e appassionante. |
J1546 (1882) / F1568 (1882)
Sweet Pirate of the Heart, Not Pirate of the Sea - What wrecketh thee? Some Spice's Mutiny - Some Attar's perfidy? Confide in me - |
Dolce Pirata del Cuore, Non Pirata del Mare - Cosa ti ha fatto naufragare? Un Ammutinamento di Spezie - La perfidia di un'Essenza? Confida in me - |
In un biglietto a Sarah Tuckerman del gennaio 1882 (L745), in cui ED la ringrazia per un regalo di fine anno (probabilmente un cestino di frutta) consegnatole dai nipoti dell'amica. I versi sono preceduti soltanto da: "The Gray Afternoon - the sweet knock, and the ebbing voice of the Boys are a pictorial Memory - and then the Little Bins and the Purple Kernels - 'twas like the Larder of a Doll - / To the inditing Heart we wish no sigh had come - ("Nel Plumbeo Pomeriggio - il dolce bussare, e la voce sussurrante dei Ragazzi sono un vivido Ricordo - E poi i Cestini e i Chicchi Purpurei - è come la Dispensa di una Bambola - / Al Cuore che scrive auguriamo che non un sospiro debba patire -"). |
I versi, e l'ultima frase del biglietto, sembrano scritti in risposta al biglietto dell'amica, che probabilmente confidava a ED una qualche preoccupazione. |
J1547 (1882) / F1493 (1879)
Hope is a subtle Glutton - He feeds upon the Fair - And yet - inspected closely What Abstinence is there - His is the Halcyon Table - |
La Speranza è un sottile Ghiottone - Si nutre di Candore - Eppure - ispezionata da vicino Quale Astinenza è là - Sua è l'Idilliaca Mensa - |
La speranza è soltanto una sottile illusione; si nutre del candore di chi crede in lei, ma basta osservarla con più consapevolezza e ci si accorge che lascia sempre digiuni, insoddisfatti. Fa sempre credere di aver pronto il cibo per chi si siede alla sua mensa solitaria, ma è un cibo che non ci è mai permesso di assaggiare, per quanto ci si illuda di consumarne resta sempre là, inalterato e pronto per una nuova illusione. |
J1548 (1882) / F1578 (1882)
Meeting by Accident, We hovered by design - As often as a Century An error so divine Is ratified by Destiny, But Destiny is old And economical of Bliss As Midas is of Gold - |
Incontratici per Sbaglio, Indugiammo di proposito - Tanto spesso quanto un Secolo Un errore così divino È ratificato dal Destino, Ma il Destino è vecchio Ed economo di Beatitudine Come Mida è di Oro - |
Ci si può incontrare per sbaglio e magari trasformare un errore così divino in una unione consapevole; ma è qualcosa che accade molto raramente, perché il destino ha molto tempo davanti a sé, non ha fretta come noi, e per questo è avaro di quella felicità che fa così presto a sfuggirci se non riusciamo ad afferrarla. |
J1549 (1882) / F1579 (1882)
My Wars are laid away in Books - I have one Battle more - A Foe whom I have never seen But oft has scanned me o'er - And hesitated me between And others at my side, But chose the best - Neglecting me - till All the rest have died - How sweet if I am not forgot By Chums that passed away - Since Playmates at threescore and ten Are such a scarcity - |
Le mie Guerre sono deposte nei Libri - Ho una Battaglia ancora - Un Nemico che non ho mai visto Ma che spesso mi scrutò a fondo - Ed esitò fra me E altri al mio fianco, Ma scelse i migliori - Trascurando me - finché Tutti gli altri furono morti - Dolce sarebbe non essere dimenticata Da Amici che se ne sono andati - Perché Compagni a settant'anni Sono una tale rarità - |
Le guerre di ED contro tutto ciò che rifiutava di svelarsi alla sua mente sono nei suoi versi. Quello che non può esserci è l'esito della sua ultima battaglia, quella che combatté di fronte a quel nemico tante volte evocato ma mai conosciuto, quella morte che aveva fatto il vuoto intorno a lei e che sentiva sempre presente dentro se stessa. L'unica speranza è che coloro che se ne sono andati abbiano conservato il ricordo di quaggiù, una speranza forse illusoria, ma l'unica che può consolare la solitudine di una vecchiaia che ha come unica compagna l'illusione dell'immortalità. |
J1550 (1882) / F1580 (1882)
The pattern of the sun Can fit but him alone For sheen must have a Disk To be a sun - |
Il modello del sole Si adatta soltanto a lui Perché la luce deve avere un Disco Per essere un sole - |
Non basta essere luminoso per diventare un sole, è necessario possedere la forma di un disco per essere riconosciuto come tale. |