The Complete Poems
Tutte le poesie
J1451 - 1500
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
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Indice Johnson
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J1451 (1878) / F1475 (1878)
Whoever disenchants A single Human soul By failure of irreverence Is guilty of the whole - As guileless as a Bird |
Chiunque disincanti Una sola anima Umana Dal fallo d'irriverenza È colpevole del tutto - Ingenua come un Uccello |
Convincere un'anima che l'irriverenza non solo non è peccato, ma serve a scoprire che le cose non sono sempre quello che sembrano, è una colpa che ha difficilmente eguale, perché quell'anima così ingenua e così ben delineata da avere i contorni netti come quelli di una stella scoprirà cose che forse sarebbe stato meglio non sapere. |
J1452 (1878) / F1476 (1878)
Your thoughts dont have words every day They come a single time Like signal esoteric sips Of the communion Wine Which while you taste so native seems So easy so to be You cannot comprehend it's price - Nor it's infrequency |
I tuoi pensieri non hanno parole tutti i giorni Arrivano in singoli momenti Come gli speciali sorsi esoterici Del Vino della comunione Che mentre lo gusti sembra così naturale Così semplice il suo esistere Che non riesci a comprenderne il prezzo - Né l'infrequenza |
Le parole che usiamo per comunicare i nostri pensieri sembrano così naturali, così semplici da pronunciare; ma se ci riflettiamo capiamo che non è così, perché le parole di solito sorgono spontanee per i pensieri più usuali, mentre per quelli importanti (per esempio quelli che riteniamo degni di essere trasmessi in una poesia) l'espressione giusta arriva raramente, a prezzo di una ricerca faticosa, e non sempre riesce a esprimere tutto ciò che sentiamo. |
J1453 (1879) / F1514 (1879)
A Counterfeit - a Plated Person - I would not be - Whatever Strata of Iniquity My Nature underlie - Truth is good Health - and Safety, and the Sky - How meagre, what an Exile - is a Lie, And Vocal - when we die - |
Una Contraffatta - Placcata Persona - Non vorrei essere - Qualunque Strato di Iniquità La mia Natura occulti - La Verità è star Bene - e Salvezza, e Cielo - Misera, come un Esilio - è una Bugia, E Parlante - quando moriamo - |
Nel manoscritto i versi sono preceduti da "In petto" ("In confidenza") e firmati "Lothrop". La poesia si riferisce a fatti accaduti ad Amherst, così descritti da Franklin: "Nel 1876 Mary Lothrop, la figlia di Charles D. Lothrop, un pastore senza parrocchia che viveva ad Amherst, accusò il padre di maltrattamenti sia a lei che alla madre. Diversi concittadini, incluso Austin Dickinson, tentarono di aiutarla. Quando i fatti arrivarono a essere pubblicati sullo 'Springfield Republican', Lothrop fece causa al giornale, ma il processo, tenutosi a Salem nella corte della Contea di Essex il 15 aprile 1879, si concluse con un giudizio di condanna contro di lui." |
Un fatto di cronaca dà lo spunto a ED per un elogio della verità e una condanna dell'ipocrisia (riferita principalmente al fatto che la persona giudicata colpevole era un religioso), anche se il terzo e quarto verso sembrano come attenuare la condanna: in fin dei conti ognuno di noi ha i suoi scheletri nell'armadio. L'ultimo verso è un ammonimento: il giudizio finale svelerà senza fallo qualunque bugia. |
J1454 (1879) / F1486 (1879)
Those not live yet Who doubt to live again - "Again" is of a twice But this - is one - The Ship beneath the Draw Aground - is he? Death - so - the Hyphen of the Sea - Deep is the Schedule Of the Disk to be - Costumeless Consciousness - That is he - |
Non vivono veramente Quelli che dubitano di vivere di nuovo - "Di nuovo" sa di Duplice Ma questa - è una - La Nave sotto al Ponte In secca - è? La Morte - perciò - il Trattino del Mare - Profondo è il Progetto Del Disco che sarà - Spoglia Consapevolezza - Ecco cos'è - |
La necessità di credere in una vita futura espressa con immagini enigmatiche. Nei primi quattro versi l'apparente duplicità del binomio vita-morte è negata, perché la morte non è altro che uno stadio ulteriore di un'unica vita che si snoda nell'immortalità. |
J1455 (1879) / F1495 (1879)
Opinion is a flitting thing, But Truth, outlasts the Sun - If then we cannot own them both - Possess the oldest one - |
L'Opinione è qualcosa di fluttuante, Ma la Verità, dura più del Sole - Se poi non riusciamo ad averle entrambe - Prendiamo la più vecchia - |
In un biglietto a Susan (L625), preceduta soltanto da: "Emily is sorry for Susan's Day - To be singular under plural circumstances, is a becoming heroism - ("Emily è spiacente per il Giorno di Susan - Essere gli stessi in circostanze diverse, è un appropriato eroismo -"). |
La verità vale sempre, non è volatile come un'opinione, che pure fa parte della nostra vita. Perciò, nel dubbio, conviene sempre scegliere la prima. |
J1456 (1879) / F1496 (1879)
So gay a Flower Bereaves the mind As if it were a Woe - Is Beauty an Affliction - then? Tradition ought to know - |
Un Fiore così gaio Disarma la mente Come se fosse un Dolore - È la Bellezza un'Afflizione - dunque? La tradizione dovrebbe saperlo - |
Talvolta il confine tra gioia e dolore sembra essere indeterminato, perché entrambi i sentimenti privano la mente della propria razionalità. |
J1457 (1879) / F1497 (1879)
It stole along so stealthy Suspicion it was done Was dim as to the wealthy Beginning not to own - |
Si dileguò così furtivamente Che il sospetto della fine Fu vago come al ricco Che inizia a non avere - |
Lo sparire lento e indistinto di qualcuno, o di qualcosa, che lascia una sensazione di perdita vaga, incerta, come per un ricco cominciare a veder diminuire il proprio patrimonio. |
J1458 (1879) / F1498 (1879)
Time's wily Chargers will not wait At any Gate but Woe's - But there - so gloat to hesitate They will not stir for blows - |
Gli astuti Destrieri del tempo non sostano Ad altro Cancello se non quello del Dolore - Ma là - bramano talmente indugiare Che non si smuovono ai colpi - |
In un biglietto al nipote Ned, allora diciottenne, intestato "Ned" e firmato "Dick - Jim" (L604). Nella nota alla lettera Johnson scrive: "Mrs. Bianchi [la sorella di Ned, Martha] afferma che i versi furono inviati dopo che i cavalli di Ned, Dick e Jim, erano sfuggiti al suo controllo. I versi, tuttavia, sembrerebbero più appropriati a un'occasione in cui Ned era capitato involontariamente in un corteo funebre, dal quale non era riuscito a districarsi pur frustando i cavalli." |
Un breve biglietto al nipote adolescente (non si sa bene in occasione di quale avvenimento che aveva coinvolto i suoi due cavalli) diventa un ammonimento al rispetto verso il dolore, davanti al quale anche i cavalli, diventati "destrieri del tempo", sostano rispettosi e incuranti dei colpi. |
J1459 (1879) / F1487 (1879)
Belshazzar had a Letter - He never had but one - Belshazzar's Correspondent Concluded and begun In that immortal Copy The Conscience of us all Can read without it's Glasses On Revelation's Wall - |
Baldassar ebbe una Lettera - Non ne ebbe che una - Il Corrispondente di Baldassar Cominciava e concludeva In quell'immortale Testo Che la Coscienza di noi tutti Può leggere senza Occhiali Sul Muro della Rivelazione - |
Tre manoscritti sostanzialmente uguali, uno dei quali inviato al nipote Ned (L603) seguito da "Suggested by our Neighbor -" ("Suggerito dal nostro Vicino -"). Questa annotazione fa pensare che i versi siano ispirati (come per la J1453-F1514) alla vicenda del reverendo Lothrop. |
Un riferimento biblico, e un fatto molto più prosaico accaduto in paese, permettono a ED di spiegare al nipote che soltanto occhi puri riescono a leggere senza fallo le parole della verità. Tipicamente dickinsoniano paragonare Dio a un "corrispondente" che scrive una lettera. |
J1460 (1879) / F1499 (1879)
His Cheek is his Biographer - As long as he can blush Perdition is Opprobrium - Past that, he sins in peace - |
La Guancia è il suo Biografo - Fin quando lui può arrossire La Perdizione è Obbrobrio - Dopodiché, pecca in pace - |
Dopo i versi, a mo' di firma, la parola "Thief" ("Ladro"). Inviata al nipote Ned, probabilmente dopo un "furto" in casa delle zie. |
Un bonario buffetto al nipote "ladro", tradito dal rossore della colpa, passato il quale simili peccati si possono tranquillamente ripetere. |
J1461 (1879) / F1500 (1879)
"Heavenly Father" - take to thee The supreme iniquity Fashioned by thy candid Hand In a moment contraband - Though to trust us - seem to us More respectful - "We are Dust" - We apologize to thee For thine own Duplicity - |
"Padre Celeste" - riporta a te La suprema iniquità Foggiata dalla tua candida mano In un momento di contrabbando - Sebbene confidare in noi - ci sembri Più rispettoso - "Siamo polvere" - Ci scusiamo con te Per la tua stessa Doppiezza - |
Una sorta di "Padre nostro" rivisto e corretto, in cui Dio, in un momento di contrabbando, di deviazione dalla retta via, ha creato quella "suprema iniquità" che soltanto in lui può trovare salvezza. Pur sapendo che sarebbe più giusto confidare soltanto in noi stessi per sconfiggere il male, non possiamo fare a meno di sentirci inadeguati al compito e di chiedere a lui di perdonare peccati che non siamo stati certo noi a creare. |
J1462 (1879) / F1481 (1878)
We knew not that we were to live - Nor when - we are to die - Our ignorance our Cuirass is - We wear Mortality As lightly as an Option Gown Till asked to take it off - By his intrusion, God is known - It is the same with Life - |
Non sapevamo che saremmo stati vivi - Né quando - saremo morti - L'ignoranza è la nostra Corazza - Indossiamo la Mortalità Con leggerezza come una Veste Scelta Finché siamo chiamati a deporla - Dall'intrusione, Dio è svelato - È lo stesso con la Vita - |
Due copie comprese in due lettere. La prima a Higginson del dicembre1878 (L575), in cui ED si congratula per il fidanzamento con Mary Potter Thacher, annunciato nello "Springfield Republican" del 1° dicembre 1878. I versi sono preceduti da "Till has loved - no man or woman can become itself - Of our first Creation we are unconscious -" ("Finché non ha amato - nessun uomo o donna può diventare se stesso - Della nostra prima Creazione siamo inconsapevoli -"). |
Ignorare il nostro destino è la corazza che ci permette di vivere. Solo l'arrivo della morte, improvvisa messaggera di Dio, ci può svelare il mistero. La stessa cosa capita nella vita: soltanto l'arrivo inaspettato di qualcosa o di qualcuno ci fa capire quanto sia importante vivere. |
J1463 (1879) / F1489 (1879)
A Route of Evanescence With a revolving Wheel A Resonance of Emerald A Rush of Cochineal And every Blossom on the Bush Adjusts it's tumbled Head - The Mail from Tunis, probably, An easy Morning's Ride - |
Una Rotta d'Evanescenza Con una Ruota turbinante Una Risonanza di Smeraldo Un Impeto di Cocciniglia E ogni Bocciolo sul Ramo Sistema il suo Capo arruffato - Posta da Tunisi, probabilmente, In semplice Passaggio Mattutino - |
Versi che dovevano sembrare particolarmente riusciti a ED, visto che esistono sette copie di questa poesia (una perduta), cinque delle quali in lettere: a Helen Hunt Jackson (L602 - 1879); a Sarah Tuckerman (L627 - 1880); a Higginson (L675 - novembre 1880, versi acclusi a parte e unica suddivisa in due strofe); a Mabel Todd (L770 - ottobre 1882) e a Thomas Niles (L814 - aprile 1883, versi acclusi a parte). Le cinque versioni nelle lettere sono identiche, a parte qualche variante minima nelle maiuscole e nella punteggiatura; quella riportata sopra è la prima (inviata a Helen Hunt Jackson). |
Una versione sintetica di un'altra poesia dedicata al colibrì (J500-F370). Là la descrizione era molto più particolareggiata, qui ED mantiene la parte più fantastica e incorporea di quella descrizione e sembra quasi che ne riscriva i versi, utilizzando più o meno le stesse immagini: "Upon a single Wheel - / Whose spokes a dizzy Music make / As 'twere a travelling Mill -" diventa "A Route of Evanescence / With a revolving Wheel -"; le "remoter atmospheres" diventano citazione nel penultimo verso di un città esotica e lontana (Tunisi); "To just vibrating Blossoms!" si trasforma in "And every Blossom on the Bush / Adjusts it's tumbled Head -". |
J1464 (1879) / F1516 (1879)
One thing of it we borrow And promise to return - The Booty and the Sorrow It's Sweetness to have known - One thing of it we covet - The power to forget - The Anguish of the Avarice Defrays the Dross of it - |
Una cosa di esso prendiamo in prestito E promettiamo di restituire - Il Bottino e il Dispiacere Di aver conosciuto la sua Dolcezza - Una cosa di esso bramiamo - La forza di dimenticare - La Sofferenza dell'Avidità Ripaga la sua Pochezza - |
Inviata a Higginson in una lettera del dicembre 1879 (L622), scritta in relazione al suo libro, Short Studies of American Authors, pubblicato pochi giorni prima e inviato dall'autore a ED. I versi sono preceduti da "Remorse for the brevity of a Book is a rare emotion, though fair as Lowell's 'Sweet Despair' in the Slipper Hymn -" ("Il rammarico per la brevità di un Libro è un'emozione rara, anche se bella come la 'Dolce Disperazione' negli Slipper Hymn di Lowell.") Per quest'ultimo riferimento Johnson cita, nella sua edizione delle lettere, i versi di "After the Burial" ("Dopo la Sepoltura") di Lowell: "To the spirit its splendid conjectures, / To the flesh its sweet despair" ("Allo spirito la sua splendida congettura, / Alla carne la sua dolce disperazione").
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Johnson ritiene che il manoscritto rimasto fra le carte di ED sia una versione preparatoria, mentre per Franklin è una versione indipendente, poi utilizzata, adattandola, per quella inviata a Higginson. Mi sembra più probabile l'ipotesi di Franklin rispetto a quella di Johnson, visto che questa versione sembra dedicata a qualcuno che ha lasciato dietro di sé la dolcezza del rimpianto insieme al dolore della perdita e, molto probabilmente, ED giudicò che sarebbe bastato cambiare i pronomi per adattare i versi all'occasione. |
J1465 (1879) / F1484 (1879)
Before you thought of Spring Except as a Surmise You see - God bless his suddenness - A Fellow in the Skies Of independent Hues A little weather worn Inspiriting habiliments Of Indigo and Brown - With Specimens of Song As if for you to choose - Discretion in the interval With gay delays he goes To some superior Tree Without a single Leaf And shouts for joy to Nobody But his seraphic self - |
Prima di aver pensato alla Primavera Se non come un'ipotesi Vedi - Dio ne benedica la subitaneità - Un Tale nei Cieli Di Colori indipendenti Un po' logorato dalle intemperie Che ravviva abbigliamenti D'Indaco e di Bruno - Con Campionari di Canto Come per farli scegliere a te - Con discernimento nelle pause E gioiosi indugi egli va Su qualche scelto Albero Senza una sola Foglia E grida di gioia per Nessuno Se non il suo serafico sé - |
Una copia fu inviata a Sarah Tuckerman; un'altra, rimasta nelle carte di ED, riporta nel verso del foglio l'indicazione "Blue Bird -". La terza (perduta) fu inviata a Helen Hunt Jackson, che, il 12 maggio 1879, rispose (L601a): "Conosco a memoria il suo 'Blue bird' - ed è più di quanto si possa dire di molti dei miei versi.", aggiungendo alla fine: "Cosa ne dice di cimentarsi con l'oriolo? Sarà qui tra poco." La, probabile, risposta di ED fu la J1466-F1488. Il "Blue bird" è protagonista anche della J1395-F1383. |
Il Blue bird (Uccezzo Azzurro) come portatore di gioia e colore, che ravviva l'inverno ormai quasi alla fine. Il suo canto è vario e gioioso, e non bada ad eventuali spettatori, perché canta soprattutto per sé. Molto belli il settimo e l'ottavo verso, in cui i colori dell'uccello che torna ravvivano le spente tonalità invernali. |
J1466 (1879) / F1488 (1879)
One of the ones that Midas touched Who failed to touch us all Was that confiding Prodigal The reeling Oriole - So drunk he disavows it A Pleader - a Dissembler - The Jesuit of Orchards The splendor of a Burmah I never thought that Jason sought |
Uno di quelli toccati da Mida Che non riuscì a toccarci tutti Fu quel confidente Prodigo Il barcollante Oriolo - La sua ebbrezza disconosce Un Postulante - un Simulatore - Il Gesuita dei Frutteti Splendore di Birmania Mai ho creduto che Giasone abbia cercato |
Raccogliendo l'invito dell'amica Helen Hunt Jackson (vedi la J1465-F1484) ED si diverte a descrivere l'oriolo (o rigogolo). Quello che più salta agli occhi leggendo i versi è la scoppiettante fantasia delle immagini, come se seguissimo il protagonista nelle sue brillanti e giocose giravolte fra gli alberi, guidati da un occhio che in ogni posa sa trovare nuovi e sorprendenti paragoni: l'oro di Mida, il bagliore scambiato per una gemma, l'elenco della terza strofa con l'oratorio che diventa estasi, il gesuita che ammalia l'essenza del fiore, l'esotico corteo che si allontana al suono di canti e versi (quasi sempre in questi casi ED inserisce un accenno più o meno esplicito alla sua poesia), per finire col mitico vello d'oro di Giasone che diventa l'uccellino sul ramo vicino alla finestra, ammirato dalla campagnola che ama così tanto la quiete da preferire questo mito casalingo e vicino a quelli eroici e pericolosamente lontani. |
J1467 (1879) / F1501 (1879)
A little overflowing word That any, hearing, had inferred For Ardor or for Tears, Though Generations pass away, Traditions ripen and decay, As eloquent appears - |
Una piccola parola traboccante Che qualcuno, udendola, aveva investito Di Ardore o di Lacrime, Benché Generazioni passino, Tradizioni maturino e decadano, Come eloquente appare - |
La forza delle parole, e ovviamente dei versi, che sopravvivono al tempo che passa, alle generazioni che si susseguono, alle abitudini che cambiano. La loro eloquenza non smette mai di trasmettere quell'ardore o quelle lacrime che suscitarono udendole per la prima volta, e continua a far vivere i pensieri di chi le ha scritte. |
J1468 (1879) / F1502 (1879)
A winged spark doth soar about - I never met it near For Lightning it is oft mistook When nights are hot and sere - It's twinkling Travels it pursues |
Un'alata favilla si libra là in alto - Non l'ho mai vista vicina Per Lampo è spesso scambiata Quando le notti sono aride e calde - Il suo scintillante Viaggio prosegue |
Nell'edizione Johnson è riportato un ulteriore verso alla fine: "Rekindled by some action quaint" ("Riaccesa da qualche strano impulso") con l'annotazione: "Il verso 9 può essere inteso come un'alternativa al verso 5". Franklin considera invece questo verso, nella forma "Rekindled / by some action quaint" come alternativa a "first perceived / By feeling it is gone -" negli ultimi due versi. |
Una luce lontana, irraggiungibile, che può sembrare un lampo nel cielo terso delle serate estive e viaggia instancabilmente al di sopra di noi. Difficile, se non impossibile, catturarla; talvolta riusciamo percepirne lo sfuggente bagliore, che ci regala un istante di estasi, ma accade soltanto nell'attimo in cui la vediamo sparire. |
J1469 (1879) / F1503 (1879)
If wrecked upon the Shoal of Thought How is it with the Sea? The only Vessel that is shunned Is safe - Simplicity - |
Se naufragato nella Secca del Pensiero Come sarà col Mare? Il solo Vascello che è evitato È la fidata - Semplicità - |
Due redazioni identiche, salvo una parola nel primo verso; nella brutta copia al posto di "Shoal" c'era inizialmente "Wharf" (Molo), poi cancellata e sostituita da "Cape" (Capo), ma anche da "Dock" (Banchina) o "Bay" (Baia). Nessuna di queste varianti è stata accolta nella versione definitiva. |
Se non riusciamo nemmeno a navigare in noi stessi, figuriamoci cosa succede quando affrontiamo il mare; talvolta i nostri pensieri se ne vanno per strade contorte e senza sbocco e non ci rendiamo conto che la semplicità è forse il modo migliore per affrontare la vita. |
J1470 (1879) / F1504 (1879)
The Sweets of Pillage, can be known To no one but the Thief - Compassion for Integrity Is his divinest Grief - |
La Dolcezza del Bottino, non la conosce Nessuno se non il Ladro - La compassione per l'Integrità È il suo divino Dolore - |
Quando il soggetto è un ladro i sentimenti debbono adeguarsi: per lui il bottino è una dolcezza e un momentaneo cedimento all'integrità un dolore; divino perché proviene da quei buoni sentimenti che Dio dovrebbe averci dato ma che evidentemente spesso hanno qualche difetto di fabbricazione. |
J1471 (1879) / F1505 (1879)
Their Barricade against the Sky The martial Trees withdraw, And with a Flag at every turn Their Armies are no more - What Russet Halts in Nature's March Recurrent to the After Thought |
Le loro Barricate contro il Cielo Ritirano gli Alberi marziali, E una Bandiera a ogni passo Le loro Armate non hanno più - Quali Rosse Tappe nella Marcia della Natura Ricorrente nel Pensiero del Dopo |
Versi abbastanza enigmatici. In questi casi si possono cercare indizi che riescano a collegare immagini apparentemente svincolate l'una dall'altra. Nella prima strofa ci sono schiere di alberi che smobilitano le barricate e ammainano le bandiere; sembrano proprio alberi che si spogliano delle fronde e restano nudi; un'immagine che fa pensare all'autunno. Alla stessa cosa fa pensare il "russet" del quinto verso (letteralmente "rosseggianti", come, appunto, i colori dell'autunno), collegato con le soste (o tappe) della natura, che comunque continua la sua marcia, il suo ciclo ininterrotto. Ci chiediamo se lo spogliarsi degli alberi sia più un sintomo o più una causa di quelle rosse tappe, ma poi quella "inferenza di Messico" mette da parte, cancella, le nostre ipotesi legate a ciò che vediamo concretamente. Ma cos'è questa "inferenza di Messico"? |
J1472 (1879) / F1491 (1879)
To see the Summer Sky Is Poetry, though never in a Book it lie - True Poems flee - |
Vedere il Cielo d'Estate È Poesia, anche se mai in un Libro costretta - Le vere Poesie fuggono - |
La visione della natura è la vera poesia: quella che leggiamo nei libri è soltanto la pallida eco di una bellezza intraducibile. |
J1473 (1879) / F1506 (1879)
We talked with each other about each other Though neither of us spoke - We were listening to the Second's Races And the Hoofs of the Clock - Pausing in Front of our Palsied Faces Time compassion took - Arks of Reprieve he offered to us - Ararats - we took - |
Ci dicevamo l'una con l'altra dell'una e dell'altra Benché nessuna delle due parlasse - Ascoltavamo le Corse dei Secondi E gli Scalpiti dell'Orologio - Fermandosi di Fronte ai nostri Volti Paralizzati Il Tempo mosse a compassione - Arche di Sollievo ci offrì - Gli Ararat - prendemmo - |
È difficile comunicare l'uno con l'altro, talvolta ci sembra di farlo ma poi ci accorgiamo di quanto spesso le parole non siano quelle che veramente vorremmo dire. Può esserci però un rimedio, quello di aspettare, di non contare ansiosamente le ore di un dialogo difficile ma di farci guarire dal tempo che passa, come un'arca che ci porti lentamente fuori dal diluvio e ci posi dolcemente su vette sicure. |
J1474 (1879) / F1515 (1879)
Estranged from Beauty - none can be - For Beauty is Infinity - And power to be finite ceased Before Identity was creased - |
Estraneo alla Bellezza - nessuno può essere - Perché la Bellezza è Infinità - E il potere di essere finiti cessò Prima che l'Identità fosse marcata - |
Per l'ultimo verso c'è una variante parziale, "leased" ("trasmessa" ma anche "data in affitto") al posto di "creased", e un verso alternativo: "When Fate incorporated us -" ("Quando il Fato c'incorporò -"). |
L'identità di ciascuno di noi, il soffio vitale che ci fa uomini, è strettamente connessa con l'infinità, l'immortalità, ma anche con la bellezza, intesa, come nella J449-F448, in simbiosi con la verità. |
J1475 (1879) / F1507 (1879)
Fame is the one that does not stay - It's occupant must die Or out of sight of estimate Ascend incessantly - Or be that most insolvent thing A Lightning in the Germ - Electrical the embryo But we demand the Flame |
La Fama è qualcosa che non ha sosta - Il suo occupante deve morire O al di là di quanto si possa vedere Ascendere senza posa - O essere la cosa più insolvente Un Lampo nel Germoglio - Elettrico l'embrione Ma noi chiediamo la Fiamma |
La fama non ha senso se non perdura nel tempo; talvolta morire può servire ad accrescerla, oppure deve sempre salire e rinnovarsi, altrimenti viene dimenticata. Ha anche un'altra possibilità, quella di sbocciare improvvisamente, come un lampo che scaturisca da un embrione carico della stessa elettricità di un cielo in tempesta; solo che noi alla fama non chiediamo questi istanti brevi e improvvisi di luce accecante, insolventi come debitori che non riescono a far fronte alle loro promesse, ma una sensazione durevole e calda, come quella che può darci una fiamma che non svanisce in un istante. |
J1476 (1879) / F1508 (1879)
His voice decrepit was with Joy - Her words did totter so How old the News of Love must be To make Lips elderly That purled a moment since with Glee - Is it Delight or Woe - Or Terror - that do decorate This livid - interview - |
La voce di lui decrepita era di Gioia - Le parole di lei vacillavano altrettanto - Vecchia dev'essere la novità d'Amore Per rendere attempate Labbra Che un attimo prima mormoravano di Gioia - È Delizia o Pena - O Terrore - che adorna Questo livido - incontro - |
L'amore invecchiato, che non ha più nulla da dire, rende decrepita la gioia di lui e fa vacillare le parole di lei. Un colloquio che fino a poco tempo prima era un complice mormorio di gioia, diventa un incontro fra estranei che non hanno più niente da dirsi. |
J1477 (1879) / F1509 (1879)
How destitute is he Whose Gold is firm - Who finds it every time The same stale Sum - When Love with but a Pence Will so display As he had no esteem For India - |
Com'è povero colui Il cui Oro è saldo - Che ritrova ogni volta La stessa Somma stantia - Quando l'Amore col suo unico Pence Mostrerà Quanto poco stimi L'India - |
In un'altra copia, trascritta da Susan da un manoscritto perduto, c'è una variante al verso 4, "small" al posto di "same", e gli ultimi due versi sono "As is a disrespect / To India" ("Com'è un'irriverenza / All'India"). |
L'amore vale più di qualsiasi ricchezza, e mentre il ricco non fa che contemplare i suoi averi, sempre uguali e ormai stantii, chi è ricco d'amore non ha nessun interesse per i beni esteriori: gli basta l'unico pence che conta davvero. |
J1478 (1879) / F1251 (1872)
Look back on Time, with kindly Eyes - He doubtless did his best - How softly sinks that trembling Sun In Human Nature's West - |
Guarda al Tempo passato, con Occhio benevolo - Senza dubbio ha fatto del suo meglio - Dolcemente s'immerge quel Sole tremante Nell'Occidente della Natura Umana - |
Uno sguardo di totale dolcezza verso il tempo passato, che ci ha sorretti e ha fatto del suo meglio per aiutarci a vivere. Di grande suggestione l'immagine dei due versi finali, con la similitudine sole-vita vista nel suo momento conclusivo: un dolce immergersi nell'occidente-morte, con quel "trembling" che, nel descrivere la concreta luce tremolante del sole al tramonto, evoca il tremore senile ma anche la paura del mistero che ci attende. |
J1479 (1879) / F1510 (1879)
The Devil - had he fidelity Would be the best friend - Because he has ability - But Devils cannot mend - Perfidy is the virtue That would but he resign The Devil - without question Were thoroughly divine |
Il Diavolo - se avesse fedeltà Sarebbe l'amico migliore - Perché ne ha di abilità - Ma i Diavoli non possono emendarsi - La perfidia è la virtù Che dovrebbe ricusare Così il Diavolo - senza dubbio Sarebbe del tutto divino |
Il diavolo nel suo mutevole aspetto di creatura perfida ma ricca di capacità che possono confrontarsi soltanto con quelle divine. Se potessimo fidarci di lui diventerebbe certamente il nostro migliore amico; se soltanto fosse capace di emendarsi, di rinunciare alla perfidia che lo caratterizza, niente lo distinguerebbe da Dio. |
J1480 (1879) / F1511 (1879)
The fascinating chill that Music leaves Is Earth's corroboration Of Ecstasy's impediment - 'Tis Rapture's germination In timid and tumultuous soil A fine - estranging creature - To something upper wooing us But not to our Creator - |
Il fascinoso brivido che lascia la Musica È conferma Terrena Dell'impedimento dell'Estasi - È il germinare del rapimento In timido e tumultuoso suolo Una sottile - migrante creatura - Verso qualcosa di più alto che ci seduce Ma non verso il nostro Creatore - |
Quel brivido misterioso e affascinante che proviamo quando ascoltiamo una musica emozionante è il segno concreto di un'estasi astratta che non riusciremo mai a cogliere. Sboccia in un suolo che è allo stesso tempo timoroso di quel fiore che appare all'improvviso e ansioso di vederlo apparire. Ma è anche un fiore che non sboccerà mai del tutto, una creatura indistinta, impalpabile, che porta ad altezze seducenti per la loro remota bellezza, ma sempre confinate nelle nostre sensazioni terrene. |
J1481 (1879) / F1512 (1879)
The way Hope builds his House It is not with a sill - Nor Rafter - has that Edifice But only Pinnacle - Abode in as supreme |
La Speranza costruisce la sua Casa in modo Che non abbia una soglia - Né Solaio - ha quell'Edificio Ma solo Pinnacolo - Fissata lì suprema |
La speranza (di capire, di sapere) dimora in un edificio inaccessibile, costruito senza nulla che possa permettere di entrare. È come se fosse una vetta fissata in un luogo remoto e tenuta insieme da leggi che non conosciamo e che probabilmente non conosceremo mai. |
J1482 (1879) / F1513 (1879)
'Tis whiter than an Indian Pipe - 'Tis dimmer than a Lace - No stature has it, like a Fog When you approach the place - Nor any voice imply it here - Or intimate it there - A spirit - how doth it accost - What function hat the Air? This limitless Hyperbole Each one of us shall be - 'Tis Drama - if Hypothesis It be not Tragedy - |
È più bianco di una Pipa Indiana - È più indistinto di un Merletto - Non ha statura, come una Nebbia Quando ti avvicini al luogo - Né alcuna voce lo denota qui - O lo dichiara là - Uno spirito - come accostarlo - Che funzione ha l'Aria? Questa illimitata Iperbole Ciascuno di noi sarà - È Dramma - ove l'Ipotesi Non sia Tragedia - |
Come si fa a descrivere cosa saremo dopo la morte, quello stato che non può non apparire abbacinante e indistinto ai nostri occhi mortali? Nulla può aiutarci, perché nulla di comprensibile alla nostra mente riesce a raffigurarlo. Eppure questa iperbole che va al di là della nostra immaginazione sarà lo stato di ciascuno di noi, un dramma di cui non abbiamo copione, che probabilmente si trasformerà in tragedia. |
J1483 (1880) / F1520 (1880)
The Robin is a Gabriel In humble circumstances - His Dress denotes him socially, Of Transport's Working Classes - He has the punctuality Of the New England Farmer - The same oblique integrity, A Vista vastly warmer - A small but sturdy Residence, A Self denying Household, The Guests of Perspicacity Are all that cross his Threshold - As covert as a Fugitive, Cajoling Consternation By Ditties to the Enemy And Sylvan Punctuation - |
Il Pettirosso è un Gabriele In umili condizioni - L'Abito lo denota socialmente, Fra le Classi Lavoratrici del Trasporto - Ha la puntualità Di un Contadino del New England - La stessa obliqua integrità, Vedute di gran lunga più vivaci - Una piccola ma robusta Residenza, Un rifiuto per la Vita Domestica, Gli Ospiti della Perspicacia Sono i soli a varcare la sua Soglia - Cauto come un Fuggiasco, Blandisce la Costernazione Con Canzonette per il Nemico E Punteggiatura Silvana - |
La poesia fu inviata sia a Sarah Tuckerman che a Louise e Frances Norcross. Quest'ultima copia è perduta e conosciuta attraverso la trascrizione di Frances, dove è preceduta da "I bring you a robin who is eating a remnant oat on the sill of the barn - The horse was not a hungry as usual leaving an ample meal for his dulcet friend." ("Ti porto un pettirosso che sta mangiando un avanzo d'avena sulla soglia del fienile - Il cavallo non era affamato come al solito visto che ha lasciato un abbondante pasto al suo melodioso amico."). |
Un ritratto del pettirosso, avvicinato prima a chi lavora nei trasporti (Bacigalupo: "L'abito rosso fa pensare ai ferrovieri o postiglioni, con un gioco di parole su transport - anche in senso di trasporto poetico e musicale") e poi ai contadini del New England. A partire dal verso 8 la descrizione diventa più mirata e nei versi 11 e 12 la possibilità di varcare la soglia della comprensione (del pettirosso, ma più in generale della natura) viene riservata soltanto a chi ha l'intelligenza di saperlo fare, a chi riesce a vedere in questi semplici quadretti naturali una rappresentazione concreta del più vasto mistero di ciò che sta intorno a noi. Negli ultimi tre versi sembra ovvio vedere in quelle "canzonette" e in quella "punteggiatura silvana" un canto, musicale o poetico ("Ditty" è definito "a song; a sonnet or a little poem to be song"), che ci aiuta a superare le ansie e i dolori della vita anche con un'immersione nelle bellezze della natura. |
J1484 (1880) / F1517 (1880)
We shall find the Cube of the Rainbow - Of that - there is no doubt - But the Arc of a Lover's conjecture Eludes the finding out - |
Scopriremo il Cubo dell'Arcobaleno - Su questo - non c'è dubbio - Ma l'Arco della congettura di un Amante Elude il disvelamento - |
In una lettera a Sarah Tuckerman del 5 gennaio 1880 (L628), preceduta da: "I read your little Letter - it had like Bliss - the minute length - It were dearer had you protracted it, but the Sparrow must not propound his Crumb -" ("Ho letto la tua breve Lettera - è stata Beatitudine - quella minuscola lunghezza - Sarebbe stato meglio se tu l'avessi protratta, ma il Passero non deve esibire la sua Briciola -"). |
I misteri della natura prima o poi saranno svelati, mentre quello che c'è nel cuore di chi ama riuscirà sempre a eludere i nostri tentativi di comprensione. |
J1485 (1880) / F1526 (1880)
Love is done when Love's begun, Sages say - But have Sages known? Truth adjourn your Boon Without Day. |
L'Amore finisce quando l'Amore comincia, Dicono i Saggi - Ma i Saggi l'hanno conosciuto? La Verità aggiorni il tuo Buono Senza Data. |
I versi furono inviati a Sarah Tuckerman e sembrano proprio un augurio: si dice che l'amore finisca nel momento in cui inizia, ma forse chi lo dice non l'ha mai provato; l'amore che ti è concesso sia come un buono continuamente aggiornato e senza data di scadenza. |
J1486 (1880) / F1527 (1880)
Her spirit rose to such a hight Her countenance it did inflate Like one that fed on awe. More prudent to assault the dawn Than merit the ethereal scorn That effervesced from her. |
Il suo spirito si elevò a tale altezza Che il suo aspetto si esaltò Come fosse nutrito di venerazione. Più prudente assalire l'alba Che meritare l'etereo disprezzo Che si sprigionava da lei. |
Il manoscritto completo è perduto e il testo deriva da una trascrizione di Mabel Todd. C'è una copia autografa, inviata a Susan, con i soli tre versi finali. Franklin ipotizza che in questa copia i primi tre versi potessero trovarsi in un altro foglio, poi staccato. Nel testo autografo ci sono tre differenze: "dawn" è in maiuscolo, al posto di "effervesced" c'è "effervesce" e i versi terminano con una lineetta e non con il punto. |
La descrizione di una lei che è arrivata ad altezze tali da mostrare col suo stesso aspetto fisico la grandezza interiore. |
J1487 (1880) / F1538 (1880)
The Savior must have been A docile Gentleman - To come so far so cold a Day For little Fellow men - The Road to Bethlehem |
Il Salvatore dev'essere stato Un docile Gentiluomo - A venire fin qui in un così freddo Giorno Per Compagni di poco conto - La Strada per Betlemme |
Una copia delle tre conosciute (una rimaste fra le carte di ED, l'altra perduta e presumibilmente inviata alla famiglia di Austin per Natale), acclusa a una lettera a Higginson del novembre 1880 (L675) e citata con il titolo "Christ's Birthday". |
Un biglietto natalizio con un'immagine di Cristo tipicamente dickinsoniana: un docile Gentiluomo che si accolla un viaggio così lungo per arrivare in un giorno così freddo e venire a salvare gente che merita ben poco quel sacrificio. Ma il suo arrivo ha spianato la strada da fare per raggiungerlo, una strada che altrimenti sarebbe stata molto più difficile da percorrere. |
J1488 (1880) / F1541 (1880)
Birthday of but a single pang That there are less to come - Afflictive is the Adjective But affluent the doom - |
Compleanno con un'unica angoscia Che ce ne saranno meno a venire - Doloroso è l'Aggettivo Ma generoso il destino - |
Inviata a Susan (L679) per il suo cinquantesimo compleanno (19 dicembre 1880). |
Il giorno del compleanno è un giorno di festa, ma anche un momento in cui ci rendiamo conto con angoscia che ne avremo uno di meno da festeggiare. Per questo l'aggettivo da usare sarebbe "doloroso", se non fosse per la ricchezza di esperienza e conoscenza che il destino di vivere comunque ci riserva. |
J1489 (1880) / F1522 (1880)
A Dimple in the Tomb Makes that ferocious Room A Home - |
Una Fossetta nella Tomba Fa di quella feroce Stanza Una Casa - |
I versi concludono una lettera a Higginson della primavera 1880 (L641), in cui ED parla della figlia Louise, morta a meno di due mesi il 15 marzo di quell'anno. Sono preceduti da "The route of your little Fugitive must be a tender wonder - and yet" ("Il cammino della sua piccola Fuggitiva dev'essere un tenero prodigio - eppure"). |
Poche parole per ricordare una vita non ancora sbocciata e già finita. Molto bella l'immagine della "fossetta", un sorriso infantile e ancora inconsapevole che mitiga, e quasi sconfigge, la ferocia di quella stanza oscura. |
J1490 (1880) / F1521 (1880)
The Face in Evanescence lain Is more distinct than our's - And our's surrendered for it's sake As Capsules are for Flower's - Or is it the confiding Sheen Dissenting to be won Descending to enamor us Of Detriment divine? |
Il Volto disteso nell'Evanescenza È più netto del nostro - E il nostro arreso al suo destino Come Baccelli al loro Fiore - O è il fiducioso Splendore Che rifiuta di essere vinto Che discende a farci innamorare Della Perdita divina? |
ED lesse sullo "Springfield Republican" del 21 marzo 1880 della morte della figlia di Higginson, Louisa, nata meno di due mesi prima e morta il 15 marzo. I versi furono inviati a Higginson (L630 - marzo 1880) preceduti soltanto da "I was very sorry for what the Paper told me - I hoped it was not true -" ("Sono stata davvero colpita da quello che mi ha rivelato il Giornale - ho sperato che non fosse vero -"). |
Una vita che se n'è andata, che giace in quell'evanescente mistero che è la morte, diventa più netta, più chiara della nostra, ancora avvolta nel velo del dubbio e rassegnata al suo destino, ineludibile come lo è quello del baccello che diventerà fiore. O forse è la fiducia in quello splendore che ci attende nell'aldilà a farci sopportare, e anzi quasi a farci innamorare, di quella perdita che è comunque inscritta nel disegno divino. |
J1491 (1880) / F1525 (1880)
The Road to Paradise is plain - And holds scarce one - Not that it is not firm But we presume A Dimpled Road Is more preferred - The Belles of Paradise are few - Not me - nor you - But unsuspected things - Mines have no Wings - |
La Strada per il Paradiso è liscia - E regge a malapena uno - Non che non sia solida Ma si presume Che una Strada Irregolare Sia più frequentata - Le Belle del Paradiso sono poche - Non io - né te - Ma creature insospettate - Le Miniere non hanno Ali - |
In una lettera a Elizabeth Holland del luglio 1880 (L650), preceduta da "The Weather is like Africa and the Flowers like Asia and the Numidian Heart of your 'Little Friend' neither slow nor chill -" ("Il Tempo è come l'Africa, i Fiori come l'Asia e il Cuore Numida della tua 'Piccola Amica' né lento né gelido -"). |
La strada per il Paradiso è liscia e regolare ma, nonostante questo, non è adatta a tutti, anzi, è ben poco percorsa, visto che sono le strade accidentate ad attrarre di più. Per questo là saranno in pochi, e quei pochi saranno magari quelli più insospettati. |
J1492 (1880) / F1537 (1880)
"And with what Body do they come"? Then they do come, Rejoice! What Door - what Hour - Run - run - My Soul! Illuminate the House! "Body"! Then real - a Face - and Eyes - To know that it is them! - Paul knew the Man that knew the News - He passed through Bethlehem - |
"E con quale Corpo verranno?" Dunque vengono, Gioisci! A quale Uscio - a che Ora - Presto - presto - Anima Mia! Illumina la Casa! "Corpo!" Dunque reale - un Volto - e Occhi - Per sapere che è il loro! - Paolo conobbe l'Uomo che conosceva la Nuova - Era passato da Betlemme - |
Un cugino di ED, Perez Dickinson Cowan, le aveva inviato un ricordo della figlia Margaret, morta ancora bambina l'8 novembre 1879. ED le rispose con una lettera (L671) contenente questi versi, preceduti da "I hope Heaven is warm - there are so many Barefoot ones - I hope it is near - the little Tourist was so small - I hope it is not so unlike Earth that we shall miss the peculiar form - the Mold of the Bird -" ("Spero che il Cielo sia caldo - ce ne sono così tanti Scalzi - spero che sia vicino - la piccola Viaggiatrice era così piccina - spero che non sia tanto diverso dalla Terra da farci sentire la mancanza di quella forma peculiare - lo Stampo di un Uccello -"). |
Alla domanda biblica: "Con quale corpo verranno?" ED risponde con immagini vivide e realistiche, come se i corpi risuscitati si presentassero improvvisamente davanti a noi, con i loro volti, i loro occhi, che ce li fanno riconoscere senza tema di smentita. |
J1493 (1880) / F1524 (1880)
Could that sweet Darkness where they dwell Be once disclosed to us The clamor for their loveliness Would burst the Loneliness - |
Potesse quella dolce Oscurità dove essi dimorano Essere per una volta dischiusa a noi Il clamore per la loro leggiadria Spezzerebbe la Solitudine - |
In una lettera a Maria Whitney (L643 - giugno 1880) del cui manoscritto non si conosce l'ubicazione. I versi sono in una trascrizione di Mabel Todd e la lettera completa è in una copia dattiloscritta fatta in occasione della vendita del manoscritto da parte della Jake Zeitlin Inc. nel 1936. |
Se riuscissimo, anche per un breve istante, a diradare l'oscurità in cui sono avvolti quelli che se ne sono andati, riusciremmo a spezzare, con quella visione misteriosa che immaginiamo carica di bellezza, il senso di solitudine che proviamo per la loro assenza. |
J1494 (1880) / F-
The competitions of the sky Corrodeless ply. |
Le competizioni del cielo Incorrotte procedono. |
In una lettera alle cugine Norcross del 1880 (L669). Non ci sono manoscritti e della lettera rimane una trascrizione di Louise Norcross, incompleta come quasi tutte quelle inviate alle cugine, che si rifiutarono di inviare i manoscritti a Mabel Todd e fornirono solo delle trascrizioni epurate dai brani che ritenevano troppo personali. Tutte le lettere furono poi distrutte dopo la morte di Louise nel 1919. Johnson riprende i versi dall'edizione 1931 delle lettere, mentre Franklin li esclude. |
Una sorta di aforisma sull'eternità. |
J1495 (1880) / F1528 (1880)
The Thrill came slowly like a Boon for Centuries delayed It's fitness growing like the Flood In sumptuous solitude - The desolations only missed While Rapture changed it's Dress And stood arrayed before the change In ravished Holiness - |
Il Brivido giunse lento come un Premio per Secoli differito Maturando il suo compimento come Piena In sontuosa solitudine - Solo la desolazione mancava Mentre il Rapimento cambiò d'Abito E così adornato stette davanti al mutamento In estatica Santità - |
È difficile catturare e descrivere un momento d'estasi (vedi la J1480-F1511), perché non dura mai più di un istante ed è aldilà delle nostre capacità di espressione. ED prova a descrivere questa sfuggente e suprema emozione come un brivido che riscuote un premio atteso da secoli, una piena che ci sommerge dopo essere cresciuta lentamente, fino al momento in cui la desolazione, così come ogni sensazione di perdita e di mancanza, resterà esclusa e il rapimento potrà adornarsi e restare fermo, in un momento senza tempo, di fronte a qual mutamento, che non somiglia a niente di conosciuto e può paragonarsi soltanto ad una estatica sensazione del divino. |
J1496 (1880) / F1529 (1880)
All that I do Is in review To his enamored mind I know his eye Where e'er I ply Is pushing close behind Not any Port |
Tutto ciò che faccio È all'esame Della sua mente innamorata So che il suo sguardo Dovunque io agisca Preme da vicino dietro di me Non c'è Porto |
Un'immagine molto vivida e realistica della sorte di una futura sposa, appena alleggerita da quell'accenno a una "mente innamorata", che diventa subito però uno sguardo che indaga e comanda, una presenza onnicomprensiva che non lascia spazi di movimento, né fisici né mentali. |
J1497 (1880) / F1530 (1880)
Facts by our side are never sudden Until they look around And then they scare us like a spectre Protruding from the Ground - The hight of our portentous Neighbor |
Da parte nostra i fatti non sono mai improvvisi Finché non si guardano intorno E poi ci spaventano come uno spettro Che si protende dal Terreno - L'altezza del nostro prodigioso Vicino |
L'improvviso irrompere di qualcosa (che negli ultimi versi sembra chiaro sia la morte) ci coglie sempre impreparati, perché anche se sappiamo che qualcosa dovrà succedere la nostra mente si rifiuta sempre di prepararsi realmente a quell'irruzione, che ci illudiamo di poter governare e invece poi ci spaventa come un'apparizione spettrale e inaspettata. Per questo non siamo capaci di valutare la grandezza di questo avvenimento, che ci sta costantemente accanto ma è talmente estraneo alla nostra vita che lo riconosciamo soltanto quando accade realmente. E quando accade, nessuno sa dove possa portare; tutti muoiono ignari di cosa li aspetterà. |
J1498 (1880) / F1518 (1880)
Glass was the Street - in Tinsel Peril Tree and Traveller stood. Filled was the Air with merry venture Hearty with Boys the Road. Shot the lithe Sleds like Shod vibrations |
Vetro era la Strada - In Lucente Pericolo Stavano Albero e Viaggiatore. Colma era l'Aria di allegro azzardo Animata di Ragazzi la Via. Sfrecciavano le agili Slitte come Ferrate vibrazioni |
La memoria tende a enfatizzare, ad abbellire i ricordi; un inverno freddo e nevoso, con alberi e persone immerse nel gelo della natura, diventa un pericolo gioioso, un'immagine di agili slitte che sfrecciano come cavalli scalpitanti, di ragazzi che giocano per strada. È questo, la nostalgia del ricordo, che rende più bello il passato e più misero il presente. |
J1499 (1880) / F1397 (1876)
How firm eternity must look To crumbling men like me - The only adamant Estate In all Identity - How mighty to the insecure - |
Come deve sembrare solida l'eternità A persone disgregabili come me - Il solo Patrimonio adamantino Dell'intera Identità - Quanto potente all'insicuro - |
Per l'uomo, così fragile e destinato a disgregarsi in polvere, soltanto l'eternità può apparire un bene solido e indistruttibile, che vince l'insicurezza e la precarietà della vita. Ma è un bene che non ha volto, che non riusciamo a identificare in nulla di ciò che conosciamo; possiamo soltanto immaginare che la soluzione del mistero sia occultata in quella essenza misteriosa, e che l'unico modo per svelare quel volto estraneo è raggiungerla e diventarne intimamente parte. |
J1500 (1880) / F1519 (1880)
It came his turn to beg - The begging for the life Is different from another Alms 'Tis Penury in Chief - I scanned his narrow Realm I gave him leave to live Lest Gratitude revive the snake Though - smuggled my - Reprieve |
Venne il suo turno di mendicare - Mendicare la vita È diverso da ogni altra Elemosina È Penuria Suprema - Scrutai il suo angusto Reame Gli diedi il permesso di vivere Affinché la Gratitudine non rianimi il serpente Però - di contrabbando la mia - Dilazione |
Per tutti arriva il momento di sentire la morte vicina e mendicare quell'elemosina suprema che è la vita. Il soggetto della seconda parte è un "io" un po' particolare, sembra più un discorso in soggettiva visto dalla parte della morte, che guarda dentro l'anima di chi chiede di vivere ancora (un reame angusto perché mortale) e concede benignamente il permesso di procrastinare il suo arrivo. Ma per evitare che la gratitudine del beneficiato faccia rianimare il serpente del peccato, sempre pronto ad approfittare di ogni istante di vita, concede questa dilazione di nascosto, di contrabbando, come a volerla celare a occhi indiscreti. |