The Complete Poems
Tutte le poesie
F651 - 700
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
F1/50
F51/100 
F101/150
F151/200
F201/250
F251/300
F301/350
F351/400
F401/450
F451/500
F501/550
F551/600
F601/650
F651/700
F701/750
F751/800
F801/850
F851/900
F901/950
F951/1000
F1001/1050
F1051/1100
F1101/1150
F1151/1200
F1201/1250
F1251/1300
F1301/1350
F1351/1400
F1401/1450
F1451/1500
F1501/1550
F1551/1600
F1601/1650
F1651/1700
F1701/1750
F1751/1789
Indice Franklin
Home page poesie
Home page
F651 (1863) / J385 (1862)
Smiling back from Coronation May be Luxury - On the Heads that started with us - Being's Peasantry - Recognizing in Procession Had the Triumph no Conviction |
Tornare sorridendo dall'Incoronazione Può essere Voluttuoso - Oltre le Teste che partirono con noi - Campagnoli dell'Esistenza - Ravvisare nel Corteo Se non fosse il Trionfo Convinto |
Il giudizio finale ci incoronerà finalmente come appartenenti alle schiere degli immortali e non possiamo non immaginarlo come una voluttuosa apoteosi; potremo guardare al di là della nostra umile condizione di mortali e riunirci con coloro che ci erano cari in quel lontano passato, quando non eravamo altro che polvere. Resta un unico rimpianto, la certezza che molti rimarranno indietro, confinati per sempre nella sofferenza di chi non è ammesso, una sofferenza resa più acuta dal contrasto con il trionfo degli eletti. |
F652 (1863) / J549 (1862)
That I did always love I bring thee Proof That till I loved I never lived - Enough - That I shall love alway - This - dost thou doubt - Sweet - |
Che ho sempre amato Ti porto la Prova Perché finché amai Non vissi mai - Abbastanza - Che amerò sempre - Di questo - dovessi dubitare - Amore - |
Una identificazione fra vita e amore. Nella prima strofa sembra quasi che l'amare impedisca di vivere totalmente, ma poi nella seconda si esplicita l'identità ("love is life") e l'immortalità della vita diventa immortalità dell'amore. A questo punto si chiarisce che " Non vissi mai - Abbastanza - " si riferisce a un amore totalizzante per il quale la vita sembra sempre non bastare. |
F653 (1863) / J515 (1862)
No Crowd that has occurred Exhibit - I suppose That General Attendance That Resurrection - does - Circumference be full - On Atoms - features place - Solemnity - prevail - What Duplicate - exist - |
Nessuna Folla che si sia riunita Può vantare - suppongo Quell'Universale Affluenza Che la Resurrezione - vanta - La Circonferenza è colma - Sugli Atomi - i lineamenti si dispongono - La Solennità - prevale - Quale Duplicato - esiste - |
Un'immaginifica descrizione della resurrezione. La circonferenza (questa parola in ED ha un significato insieme concreto e metafisico, è insieme la vita e il mistero della vita, l'immortalità e i dubbi sull'immortalità) è colma, le tombe si aprono e la polvere si dispone intorno agli atomi per ricreare i corpi, le coscienze riacquistano la loro individualità. Uno scenario senza pari, universale e individuale insieme. Se non fosse che nel secondo verso compare, come quasi sempre quando ED parla di questi argomenti, il dubbio: "I suppose". |
F654 (1863) / J516 (1862)
Beauty - be not caused - It Is - Chase it, and it ceases - Chase it not, and it abides - Overtake the Creases In the Meadow - when the Wind |
La Bellezza - non si crea - È - La insegui, e si dilegua - Non la insegui, e si insedia - Cogli al volo le Pieghe Nel Prato - quando il Vento |
La bellezza (la felicità, il bello del vivere, ma anche l'arte, la poesia) non ha una causa, nel senso che non viene creata dalle nostre azioni, semplicemente "è", una sorta di idea platonica. E come tutto ciò che esiste ma non è concreto, sfugge ai nostri tentativi di afferrarla, di farla nostra, e, se vuole, si presenta da sola. Cercarla è un po' come tentare di afferrare le pieghe che il vento provoca sul prato quando passa, veloce e senza preannuncio. |
F655 (1863) / J517 (1862)
He parts Himself - like Leaves - And then - He closes up - Then stands upon the Bonnet Of Any Buttercup - And then He runs against And dangles like a Mote What come of Him - at Night - The Frost - possess the World - |
Si stacca - come le Foglie - E poi - si chiude - Poi si ferma sul Berretto Di un Ranuncolo Qualsiasi- E poi corre incontro E dondola come Pulviscolo Cosa avvenga di Lui - la Notte - Il Gelo - s'impossessa del Mondo - |
Un baco da seta nasce, si chiude in se stesso, si ferma su un ranuncolo, rovescia una rosa, si concede una pausa, si arrampica su un albero e lì rimane appeso, dondolando come fanno le sottili particelle di polvere rivelate dalla luce pomeridiana, e incerto sul da farsi. Nessuno può immaginare quello che avverrà di lui. Ma in uno scrigno segreto, una sorta di sepolcro lanuginoso, si rivela il segreto: da quel bozzolo nascerà il miracolo della farfalla. |
F656 (1863) / J520 (1862)
I started Early - Took my Dog - And visited the Sea - The Mermaids in the Basement Came out to look at me - And Frigates - in the Upper Floor But no Man moved Me - till the Tide And made as He would eat me up - And He - He followed - close behind - Until We met the Solid Town - |
Mi avviai di Buon'ora - Presi il mio Cane - E feci visita al Mare - Le Sirene dello Scantinato Uscirono per guardarmi - E le Fregate - del Piano più Alto Ma Nessuno Mi smosse - finché la Marea E fece come se volesse divorarmi - E Lui - Lui seguiva - dappresso - Finché incontrammo la Solida Città - |
Il racconto di un sogno, un sogno vero, notturno, ma anche il sogno di fondersi con la natura. Una natura forte, possente, simboleggiata dal mare, ma allo stesso tempo familiare. È un mare che tendiamo a confondere con i posti in cui viviamo, che conosciamo bene, dove le sirene abitano nello scantinato e le fregate ai piani superiori. A un certo punto però la natura si riprende il suo carattere selvaggio, ci inonda, ci sommerge, di acqua ma anche di perle. Noi resistiamo, ma quando il mare ci arriva al corsetto siamo costretti a indietreggiare, a rifugiarci nella "solida" città (contrapposta al liquido e mutevole mare). Qui la situazione si rovescia; ora è lui che si trova in un ambiente che non conosce, che gli è estraneo, ed è costretto a indietreggiare, non senza un ultimo guizzo "umano": un inchino e uno sguardo (sia pure possente) agli umani che lo amano e lo temono allo stesso tempo. |
F657 (1863) / J521 (1862)
Endow the Living - with the Tears - You squander on the Dead, And They were Men and Women - now, Around Your Fireside - Instead of Passive Creatures, |
Donate ai Vivi - le Lacrime - Che sprecate per i Morti, Ed Essi sarebbero Uomini e Donne - allora, Intorno al Vostro Focolare - Invece di Passive Creature, |
Ancora una volta un concetto banale: "è meglio dare qualcosa di se stessi ai vivi, che spargere, e sprecare, inutili lacrime per loro quando saranno morti". ED usa il verbo "endow", che significa propriamente "dotare, fornire di dote", mettendolo in contrasto con "squander" ("dissipare, sprecare"). Ma subito dopo l'attacco, che un po' sorprende, con quel "sprecare" riferito alle lacrime che si versano per chi muore, ecco che il concetto si chiarisce meglio: i sentimenti, la tenerezza, l'amore, (la definizione di "cherishing" è "prendersi teneramente cura di qualcuno") non lasciateli da parte, come contenitori che servono soltanto ad attingere le lacrime quando qualcuno che ci è caro muore. Riversateli prima sui vivi, ed essi, a cui non sarà più negata la tenerezza, l'amore, siederanno al focolare non più come creature passive, ma come uomini e donne nella pienezza del vivere. E forse così sarà meno cruda l'ultima beffa, eterea, immateriale eppure così concreta: quella della morte che li negherà per sempre all'amore degli altri. |
F658 (1863) / J538 (1862)
'Tis true - They shut me in the Cold - But then - Themselves were warm And could not know the feeling 'twas - Forget it - Lord - of Them - Let not my Witness hinder Them The Harm They did - was short - And since |
È vero - Essi mi chiusero nel Freddo - D'altra parte - Loro erano al caldo E non potevano sapere la sensazione che dava - Dimentica questo - Signore - di Loro - Non permettere che la mia Testimonianza Li ostacoli Il Danno che fecero - fu minimo - E dato che |
Talvolta accade che le persone care ci "chiudano nel freddo", senza magari rendersene conto, ovattati e caldi nella loro ben regolata vita quotidiana. Questa colpa (nell'ottavo verso c'è un ossimoro: "beloved blame" che è un po' la chiave della poesia), che non intacca l'amore che abbiamo per loro, non deve diventare un ostacolo alla loro salvezza, al paradiso. Perciò, Signore, perdonali, perché io li ho perdonati, e da sola, senza di loro, non ci verrò in paradiso. |
F659 (1863) / J539 (1862)
The Province of the Saved Should be the Art - To Save - Through Skill obtained in Themselves - The Science of the Grave No Man can understand To qualify Despair |
La Competenza dei Salvati Dovrebbe essere l'Arte - Di Salvarsi - Attraverso l'Esperienza ottenuta in Se stessi - La Scienza della Tomba Nessuno può comprendere A qualificare la Disperazione |
Qui ED ritorna sul tema del "salvarsi", ovvero di ottenere una cosa che lei non è mai riuscita a raggiungere: la fede nell'immortalità. Solo chi si è salvato (o anche chi è morto - visto quello che dice ED dal quarto al settimo verso), chi ha sperimentato su di sé la dissoluzione della ragione che porta alla fede, può descrivere questo disperato percorso a coloro che si ostinano a credere che la morte sia la sconfitta definitiva (qui ED veramente dice " Mistake Defeat for Death", ovvero il contrario. Ma in questa poesia credo che i due termini siano intercambiabili), insomma a quelli che non ne vogliono sapere di salvarsi. Nell'ultimo verso ho lasciato l'ambiguità di quel "to" finale, che rimane vago, non riferito alla morte o alla sconfitta, ma presumibilmente a entrambe, confermando quell'intercambiabilità di cui parlavo sopra. |
F660 (1863) / J540 (1862)
I took my Power in my Hand - And went against the World - 'Twas not so much as David - had - But I - was twice as bold - I aimed by Pebble - but Myself |
Presi in Mano la mia Forza - E andai contro il Mondo - Non era certo la stessa che Davide - aveva - Ma io - ero due volte più ardita - Presi la mira col Sasso - Ma proprio Io |
Per quanto grande sia la propria forza, il proprio coraggio, è difficile vincere contro il mondo. Quello di Davide e Golia è stato solo un episodio, in genere è Davide che soccombe. Ed è difficile dire se è il mondo a essere troppo grande o noi a essere troppo piccoli. |
F661 (1863) / J541 (1862)
Some such Butterfly be seen On Brazilian Pampas - Just at noon - no later - Sweet - Then - the License closes - Some such Rose - express - and pass - |
Qualcosa simile a una Farfalla che si vede Nelle Pampas Brasiliane - Solo a mezzogiorno - non più tardi - Caro - Poi - il Permesso scade - Qualcosa simile a una Rosa - che si rivela - e passa- |
Un "carpe diem" reinterpretato dalla fantasia dickinsoniana. Ricordati che se non cogli al volo il passaggio di una farfalla prima che scompaia, se non cogli subito una rosa prima che sfiorisca, se non alzi gli occhi al cielo per vedere le stelle prima che faccia giorno, non riuscirai a catturare un momento che la vita ti offre, senza possibilità di replica. |
F662 (1863) / J542 (1862)
I had no Cause to be awake - My Best - was gone to sleep - And Morn a new politeness took - And failed to wake them up - But called the others - clear - I looked at Sunrise - Once - 'Twas such an Ample Peace - So choosing but a Gown - |
Non avevo nessun Motivo per stare sveglia - I miei più Cari - s'erano addormentati - E il Mattino rinnovò le sue buone maniere - E tralasciò di svegliarli - Ma chiamò gli altri - chiaramente - Guardai il Sorgere del Sole - Dapprima - Era una così Ampia Pace - Così scegliendo non più di una Veste - |
Le persone più care si sono ormai addormentate, sembra non esserci più nessun motivo per restare sveglia. La natura sa cosa fare, sa che deve svegliare i vivi e lasciare in pace i morti. Io sono ancora viva, perciò, mattino, ricordati di svegliarmi. Ma dopo questo risveglio, dopo aver guardato da una parte il sorgere del sole e dall'altra il ricordo di coloro che mi erano cari, mi rimane soltanto il desiderio di seguirli. Seguirli in quella vasta pace dove non c'è sospiro né sofferenza, dove il giorno è sempre un giorno di riposo, ma senza le campane che lo annuncino, dove il tramonto è l'unica condizione che contraddistingue il tempo. Basta poco per questo viaggio, basta scegliere una veste, una preghiera, divincolarsi dal nostro involucro terreno e subito si è di là. |
F663 (1863) / J543 (1862)
I fear a Man of frugal Speech - I fear a Silent Man - Haranguer - I can overtake - Or Babbler - entertain - But He who weigheth - While the Rest - |
Temo un Uomo dall'Eloquio frugale - Temo un Uomo Silenzioso - L'Arringatore - posso sovrastare - O il Chiacchierone - intrattenere - Ma Colui che pondera - Mentre gli Altri - |
L'apparente negatività dei verbi nei primi due versi e nell'ultimo ("fear" e "wary") si capovolge nel tributo al silenzio dell'interiorità contrapposto al vuoto clamore delle chiacchiere: Un "grande" merita il nostro rispetto anche perché siamo consapevoli di non essere in grado di "intrattenerlo" né, tantomeno, di "sovrastarlo" e per questo tendiamo anche a temerne la grandezza, a diffidare (ma " to wary" ha anche il significato di "essere cauto, guardingo") di qualcuno che ci fa sentire così piccoli e inadeguati. |
F664 (1863) / J379 (1862)
Rehearsal to Ourselves Of a Withdrawn Delight - Affords a Bliss like Murder - Omnipotent - Acute - We will not drop the Dirk - |
Riproporre a Noi stessi Una Delizia Svanita - Dà una Beatitudine simile al Delitto - Onnipotente - Acuta - Non vogliamo deporre il Pugnale - |
Il ricordo come dolore lancinante, che somiglia tanto alla morte, ma allo stesso tempo come esigenza insopprimibile, perché non possiamo fare a meno di continuare a riproporre a noi stessi quei momenti di felicità. |
F665 (1863) / J544 (1862)
The Martyr Poets - did not tell - But wrought their Pang in syllable - That when their mortal name be numb - Their mortal fate - encourage Some - The Martyr Painters - never spoke - Bequeathing - rather - to their Work - That when their conscious fingers cease - Some seek in Art - the Art of Peace - |
I Martiri Poeti - non dissero - Ma forgiarono il Tormento in sillabe - Affinché una volta intorpidito il nome mortale - Il loro fato mortale - incoraggi Qualcuno - I Martiri Pittori - non parlarono mai - Lasciarono in eredità - piuttosto - le loro Opere - Affinché una volta a riposo le consapevoli dita - Qualcuno cerchi nell'Arte - l'Arte della Pace - |
I poeti e i pittori sono "martiri", perché l'artista è colui che è predestinato a "forgiare il tormento" ("pang" significa "pena estrema, angoscia, tormento, tortura interiore"). Ed è difficile "dirlo", trasmetterlo con la voce a chi li circonda. Bisogna piuttosto forgiarlo, lavorarlo, modellarlo (tutti significati di "wrought", che è la forma antiquata del passato di "to work") in sillabe o in colori, e poi lasciarlo a chi verrà quando il nome mortale del poeta sarà ormai intorpidito e le consapevoli (nel senso di esperte, capaci) dita del pittore avranno ormai cessato la loro attività. |
F666 (1863) / J550 (1862)
I cross till I am weary A Mountain - in my mind - More Mountains - then a Sea - More Seas - And then A Desert - find - And My Horizon blocks Nor this - defeat my Pace - What merit had the Goal - At last - the Grace in sight - They strive - and yet delay - |
Attraverso fino a stancarmi Una Montagna - nella mia mente - Altre Montagne - poi un Mare - Altri Mari - E poi Un Deserto - trovo - E il Mio Orizzonte blocca Neanche questo - vince il mio Passo - Che merito avrebbe la Meta - Alla fine - la Grazia in vista - Essi si sforzano - eppure indugiano - |
Che cosa cerco attraversando gli ostacoli della mia mente (montagne, mari)? La chiave è al primo verso della quinta strofa "At last - the Grace in sight -" Ma il percorso interiore sovente finisce in un deserto, un desolato luogo senza risposte che impedisce, con i suoi improvvisi e accecanti granelli di sabbia (come fossero i monsonici acquazzoni asiatici) di guardare al di là dell'orizzonte. Ma io sono determinata, neanche questo deserto ferma il mio passo, è solo un ostacolo che proviene dalle terre dell'occidente, quelle terre che sono il simbolo della morte, dell'aldilà, che comunque non riescono a ostacolarmi più di tanto, non più di quanto le salve di saluto del nemico riescano a farlo per chi ormai si sta affrettando verso il meritato riposo (eterno?). D'altronde, che merito avremmo nel raggiungere la meta, se il suo raggiungimento non fosse messo a repentaglio da qualcosa, sia essa un dubbio o un concorrente che cerca di rubarcela? Ed ecco che, dopo tanti ostacoli, finalmente la meta, la Grazia, è in vista. Io incito i miei piedi a correre, a non fermarsi, a non tenere conto delle difficoltà, offro loro l'intera posta, nel momento in cui riusciremo a raggiungerla. Essi si sforzano, ma ancora indugiano, vacillano. Riusciamo infine nell'impresa: moriamo. Ed ecco i due ultimi, enigmatici, versi. La morte e la vittoria si confondono, non sappiamo più se la morte è cercata per vincerne la paura o magari per avere la conferma della grazia, o se la terribile, angosciante morte, che contiene in sé tutti i dubbi sulla grazia e sull'immortalità, non sia altro che il passaggio obbligato per accedere alla vittoria. |
F667 (1863) / J386 (1862)
Answer July - Where is the Bee - Where is the Blush - Where is the Hay? Ah, said July - Nay - said the May - Quibbled the Jay - |
Rispondi Luglio - Dov'è l'Ape - Dov'è il Rosseggiare - Dov'è il Fieno? Ah, disse Luglio - No - disse il Maggio - Cavillò la Ghiandaia - |
Botta e risposta fra luglio e maggio: ciascuno chiede conto all'altro di elementi che appartengono alle stagioni (estate, primavera, inverno) e da ultimo si inserisce la ghiandaia, con le domande sull'autunno. La risposta definitiva la dà l'elemento unificatore, l'anno che le contiene tutte. |
F668 (1863) / J551 (1862)
There is a Shame of Nobleness - Confronting Sudden Pelf - A finer Shame of Extasy - Convicted of Itself - A best Disgrace - a Brave Man feels - |
C'è una Vergogna della Nobiltà - Di fronte a un Improvviso Arricchimento - Una più sottile Vergogna dell'Estasi - Che si sente Colpevole - Un Disagio maggiore - prova un Uomo Coraggioso - |
Il significato è chiaro: ci si vergogna delle proprie fortune, dell'estasi, del proprio valore. Ma la vergogna più grande è raggiungere la beatitudine, anche se questo è un problema a due facce, visto che comporta la tomba. Un significato che fa venire alla mente il "non son degno" tanto caro ai cristiani, ma anche l'atteggiamento contrario di chi si vanta delle proprie, magari vere ma così effimere, fortune o qualità mortali. |
F669 (1863) / J552 (1862)
An ignorance a Sunset Confer upon the Eye - Of Territory - Color - Circumference - Decay - It's Amber Revelation And when the solemn features |
Un'ignoranza il Tramonto Conferisce all'Occhio - Di Territorio - Colore - Circonferenza - Decadimento - La sua Ambrata Rivelazione E quando le solenni fattezze |
Anche qui, una descrizione del momento della morte, simboleggiata dal tramonto, che appanna l'occhio, lo rende incapace di vedere ciò che lo circonda, i colori, la circonferenza, il decadimento. È una rivelazione ambrata, che dà un senso di eccitazione e, all'opposto, di degrado. È una sorta di ispezione che l'onnipotente fa sui nostri volti umani, mortali, inferiori, subalterni. E quando il momento solenne si cristallizza (ho tradotto così "confirm", interpretando liberamente uno di significati del Webster: "to make firm") nella vittoria (che può essere la vittoria della morte sulla vita, ma anche la vittoria del mortale che si avvia all'immortalità) non ci trova mai preparati: trasaliamo, come se fossimo sorpresi all'improvviso dentro l'immortalità. |
F670 (1863) / J553 (1862)
One Crucifixion is recorded - only - How many be Is not affirmed of Mathematics - Or History - One Calvary - exhibited to Stranger - Is but a Province - in the Being's Centre - Our Lord - indeed - made Compound Witness - |
Una sola - Crocifissione è registrata - Quante siano Non è affermato da Matematica - O Storia - Uno è il Calvario - esibito allo Straniero - È solo una Provincia - al Centro dell'Essere - Nostro Signore - in verità - rese Universale Testimonianza - |
La crocifissione, il calvario, il getsemani, la Giudea, sono tutti simboli della passione, del dolore di Cristo. Ma sono anche simboli del dolore interiore dell'uomo, nostro e degli altri, che si consuma, senza essere registrato, senza passare alla storia, in ciascuno di noi ogni qualvolta dobbiamo affrontare i momenti più difficili della vita. |
F671 (1863) / J387 (1862)
The Sweetest Heresy received That Man and Woman know - Each Other's Convert - Though the Faith accommodate but Two - The Churches are so frequent - |
La più Dolce Eresia ammessa Che Uomo e Donna conoscano - L'Uno nell'Altra Convertirsi - Sebbene la Fede ne preveda solo Due - Le Chiese sono così affollate - |
Nei primi tre versi l'amore è definito "eresia permessa" perché il "convertirsi" l'uno nell'altra somiglia molto alla conversione intesa in senso religioso. I versi successivi sembrano volerci dire che l'anima gemella destinata a ognuno di noi è una soltanto e, insieme, che non trovarla nella folla di potenziali pretendenti sarebbe davvero un atto da miscredente. |
F672 (1863) / J388 (1862)
Take Your Heaven further on - This - to Heaven divine Has gone - Had You earlier blundered in Possibly, e'en You had seen An Eternity - put on - Now - to ring a Door beyond Is the utmost of Your Hand - To the Skies - apologize - Nearer to Your Courtesies Than this Sufferer polite - Dressed to meet You - See - in White! |
Cogli il Tuo Cielo più oltre - Questo - al Cielo divino È andato - Se Tu fossi accorso prima Forse, avresti ancora visto Un'Eternità - indossata - Ora - suonare a una Porta più in là È il massimo per la Tua Mano - Ai Firmamenti - chiedere scusa - Più vicini ai Tuoi Favori Di questa garbata Vittima - Vestita per incontrare Te - Vedi - di Bianco! |
L'amore è di questa terra e, perciò, non può aspettare; solo arrivando in tempo puoi coglierlo e vederlo durare per sempre, come se fosse ammantato di eternità. Ora che quel momento è passato, non è più tempo di bussare alla mia porta né di scusarti con me, con quella vittima che per te si vestiva solo con il colore della purezza. |
F673 (1863) / J400 (1862)
A Tongue - to tell Him I am true! It's fee - to be of Gold - Had Nature - in Her monstrous House A single Ragged Child - To earn a Mine - would run And answer What I do - If once more - Pardon - Boy - Thy Pay - in Diamonds - be - Say - last I said - was This - And when the Heavens - disband - |
Una Lingua - per dirgli che sono fedele! Il suo compenso - sarà in Oro - Avrà la Natura - nella Sua immensa Casa Un unico Bimbo Cencioso - Che per guadagnare una Miniera - corra E risponda al Cosa faccio - Se è un qualcosa in più - Scusa - Ragazzo - La Tua Paga - in Diamanti - sarà - Ditegli - che l'ultima cosa che ho detto - fu Questa - E quando i Cieli - si dissolveranno - |
Un appassionato messaggio di perenne fedeltà all'amato lontano, affidato a un messaggero pagato a peso d'oro. |
F674 (1863) / J563 (1862)
I could not prove the Years had feet - Yet confident they run Am I, from symptoms that are past And Series that are done - I find my feet have further Goals - I do not doubt the Self I was |
Non potrei provare che gli Anni abbiano piedi - Eppure certa che essi corrono Io sono, da sintomi che sono trascorsi E Sequenze che sono concluse - Mi accorgo che i miei piedi hanno ulteriori Mete - Non dubito che la Persona che ero |
Il tempo passa, anzi corre, lo si sente ricordando il passato, rivedendo ciò che si è ormai concluso. E con lui cresciamo noi, diventiamo più esigenti: quello che ieri ci sembrava importante e degno della nostra attenzione oggi ci fa sorridere. Questo non vuol dire rinnegare se stessi; ogni fase della nostra vita ha la sua importanza, ma ricordare i nostri maldestri inizi ci fa capire che, crescendo, si impara a vedere, a conoscere. |
F675 (1863) / J401 (1862)
What Soft - Cherubic Creatures - These Gentlewomen are - One would as soon assault a Plush - Or violate a Star - Such Dimity Convictions - It's such a common - Glory - |
Che Soffici - Cherubiche Creature - Sono queste Gentildonne - Piuttosto assaliresti un Peluche - O violeresti una Stella - Che Convinzioni di Cotonina - È una tale comune - Gloria - |
Ironica descrizione di "gentildonne" schizzinose e pronte a disprezzare qualsiasi cosa, umana o divina che sia, diversa dalle loro "convinzioni di cotonina". |
F676 (1863) / J504 (1862)
You know that Portrait in the Moon - So tell me Who 'tis like - The very Brow - the stooping eyes - A'fog for - Say - Whose Sake? The very Pattern of the Cheek - When Moon's at full - 'Tis Thou - I say - And when - Some Night - Bold - slashing Clouds |
Conosci quel Ritratto nella Luna - Perciò dimmi a Chi somiglia - La stessa Fronte - gli occhi abbassati - Velati di nebbia - Di' - A causa di Chi? La stessa Forma della Guancia - Quando è Luna piena - sei Tu - dico - E quando - Qualche Notte - Spavalde - taglienti Nubi |
Lui, l'Ismaele simbolo di colui che è lontano, può essere scorto solo guardando la Luna, interpretando come suo quel ritratto che ci appare nella notte, lontano. Intero quando è piena, quando il nome di lui affiora alle labbra ma è subito trattenuto, logorato, quasi stanco, ma non meno prezioso, quando diventa una falce. E qual è la causa di quel velo di nebbia sugli occhi, chi è che sembra faccia piangere il sidereo ritratto, forse io? Il tempo è passato, le mode cambiano, e anche il ritratto sembra cambiato: la guancia è la stessa, ma il mento sembra diverso. Bellissima l'ultima strofa: le nubi, spavalde, taglienti, ti separano da me, ma questa separazione, che io so temporanea, è molto più facile da accettare dell'altra, di quel velo perenne che raggela ("glazed" vuol dire propriamente "vetrificare") la festa, e la vita. È ovvio che questa poesia, per ragioni temporali, non possa riferirsi alla "scoperta" di Zamboni, ma la coincidenza è curiosa. Due le ipotesi: o la Dickinson si riferisce a un'immagine fantastica, proiettata sulla Luna soltanto per evidenziare la distanza con colui che chiama "Ismaele" (il personaggio biblico divenuto simbolo di colui che è esiliato, escluso, che va lontano - come il protagonista di Moby Dick di Melville, che si presenta da solo nel famoso incipit: "Call me Ishmael."), oppure, visto che nella poesia si parla di un ritratto maschile, qualcuno, magari la stessa Dickinson, aveva già visto nella Luna piena qualcosa di simile all'immagine di Zamboni. |
F677 (1863) / J345 (1862)
Funny - to be a Century - And see the People - going by - I - should die of the oddity - But then - I'm not so staid - as He - He keeps His Secrets safely - very - |
Buffo - essere un Secolo - E vedere la Gente - che passa - Io - morirei per la stranezza - D'altra parte - non sono così posata - come Lui - Mantiene i Suoi Segreti al sicuro - davvero - |
Il tempo si antropomorfizza e diventa un calmo e indifferente testimone degli affanni dell'umanità, attento a non svelare gli effimeri segreti a cui gli uomini tengono tanto. |
F678 (1863) / J346 (1862)
Not probable - The barest Chance - A smile too few - a word too much And far from Heaven as the Rest - The Soul so close on Paradise - What if the Bird from journey far - |
Improbabile - Proprio un puro Caso - Un sorriso è troppo poco - una parola è troppo E lontana dal Cielo come Chi resta - L'Anima così vicina al Paradiso - Come se l'Uccello da un viaggio lontano - |
Il mistero di una immortalità che forse non ci porterà più vicini alla verità di quanto lo siamo ora. Nei primi due versi la fede si ammanta di casualità, come se il cielo fosse talmente estraneo da non sapere nulla su come affrontarlo. Nei due seguenti l'anima che si illude di essere ormai in Paradiso e ne è invece lontana quanto lo era nel suo corpo mortale. La seconda strofa utilizza l'immagine dell'uccello che smarrisce improvvisamente la via, come se non sapesse più usare le sue ali, per descrivere l'anima smarrita e brancolante di fronte a un'immortalità che si rivela inconsistente come un fantasma. |
F679 (1863) / J347 (1862)
When Night is almost done - And Sunrise grows so near That We can touch the Spaces - It's time to smooth the Hair - And get the Dimples ready - |
Quando la Notte è quasi conclusa - E l'Alba spunta tanto vicina Che possiamo toccarne gli Spazi - È tempo di lisciare i Capelli - E far sì che le Fossette siano pronte - |
La descrizione di una sensazione molto comune, una paura irrazionale (come quella del buio) a cui guardiamo con stupore una volta passato l'evento che l'ha suscitata. |
F680 (1863) / J455 (1862)
Triumph - may be of several kinds - There's Triumph in the Room When that Old Imperator - Death - By Faith - be overcome - There's Triumph of the finer mind A Triumph - when Temptation's Bribe Severer Triumph - by Himself |
Il Trionfo - può essere di diverse specie - C'è il Trionfo nella Stanza Quando la Vecchia Imperatrice - la Morte - Dalla Fede - è sopraffatta - C'è il Trionfo del più fine intelletto Un Trionfo - quando la Lusinga della Tentazione Più severo il Trionfo - Intimamente |
C'è il trionfo della fede, che riesce a sopraffare anche la morte. C'è quello della razionalità, il solo che riesce a riscattare la verità, rivolta alla sua sola divinità: l'intelletto. C'è quello, più sfumato, di chi resiste alla tentazione, non troppo spontaneo in verità, visto che con un occhio guarda al cielo a con un altro all'inferno (ho tradotto "rack" con "graticola" proprio per rendere l'idea dell'opposizione cielo-inferno), senza fretta e in dubbio su chi scegliere. C'è poi il trionfo più severo (nel senso di più acuto, più rigoroso): quello che proviamo guardando dentro noi stessi, il solo che può farci assolvere dall'ultimo, supremo tribunale, nudo in quanto spogliato da ogni residuo terreno. |
F681 (1863) / J617 (1862)
Dont put up my Thread & Needle - I'll begin to Sow When the Birds begin to whistle - Better stitches - so - These were bent - my sight got crooked - Hems - too fine for Lady's tracing Leave my Needle in the furrow - Till then - dreaming I am sowing |
Non mettere via Ago e Filo - Riprenderò a Cucire Quando gli Uccelli riprenderanno a fischiare - Migliori i punti - così - Questi erano storti - la mia vista imprecisa - Orli - troppo fini perché una Dama ne scorga Lascia il mio Ago nel solco - Fino ad allora - sognando di cucire |
Johnson afferma che "L'aver scritto 'Sow' e 'sowing' [seminare] per 'sew' [cucire] ai versi 2 e 17 è sicuramente da attribuire ad un errore d'ortografia". La cosa appare però un po' strana, visto che il presunto errore si ripete per due volte. Sembra perciò più plausibile che l'ambiguità sia voluta, ovvero che ED abbia giocato con l'affinità ortografica e fonetica dei due verbi (che si pronunciano entrambi "/soh/"), tenendo anche conto che nel Webster fra le definizioni di "sow" c'è anche: "for sew, is not in use." |
F682 (1863) / J456 (1862)
So well that I can live without - I love thee - then How well is that? As well as Jesus? Prove it me That He - loved Men - As I - love thee - |
Così tanto da poter vivere senza di te - Ti amo - dunque Quanto è grande il mio amore? Tanto quanto quello di Gesù? Provamelo Che Lui - amò gli Uomini - Quanto io - amo te - |
Tema wagneriano: la rinuncia come supremo atto d'amore. Breve, coincisa, con quella similitudine che fa impallidire l'amore divino. |
F683 (1863) / J618 (1862)
At leisure is the Soul That gets a Staggering Blow - The Width of Life - before it spreads Without a thing to do - It begs you give it Work - |
Inerte è l'Anima Che riceve un Colpo Feroce - L'Ampiezza della Vita - le si stende davanti Senza nulla da fare - Vi prega di darle un Lavoro - |
Una descrizione vivida, precisa e, come al solito, perfetta, di ciò che accade dopo un colpo feroce (ED usa il verbo "to stagger" che significa barcollare, ondeggiare, vacillare). L'anima rimane come congelata, inerte, le sembra che non ci sia più nulla che possa fare ("leisure" significa appunto "non avere niente da fare, restare senza lavoro"), la vita le si stende davanti come uno spazio vuoto, un'ampiezza che non è più possibile riempire con nulla. L'unico mezzo per tentare una risalita è trovare qualcosa che possa darle uno stimolo per ricominciare, fosse anche soltanto uno spillo da appuntare o anche giocare con le pezze di stoffa, come quelle che si danno ai bambini per tenerli buoni. |
F684 (1863) / J457 (1862)
Sweet - safe - Houses - Glad - gay - Houses - Sealed so stately tight - Lids of Steel - on Lids of Marble - Locking Barefeet out - Brooks of Plush - in Banks of Satin No Bald Death - affront their Parlors - Hum by - in muffled Coaches - |
Dolci - sicure - Case - Felici - gaie - Case - Sigillate da così solennemente serrati - Tetti d'Acciaio - su Tetti di Marmo - A guardia di Spogli Basamenti - Rivoli di Velluto - in Sponde di Raso Nessuna Calva Morte - oltraggia i loro Salotti - Ronzano via - in Carrozze imbottite - |
I morti sono al sicuro, in solide case difese da tetti d'acciaio e di marmo. Nulla può toccarli più, né morte, né malattia. Sono lì, tranquilli nei loro salotti, immersi in gradevoli conversazioni. Ma bisogna prendere qualche precauzione affinché non vengano contaminati dal mondo esterno, quel mondo infelice, faticoso, duro, ma che attira così tanto i vivi e, forse, anche i morti. Ed ecco perché la morte e l'angoscia si defilano, non si fanno vedere: se i morti si accorgessero di essere morti si stupirebbero che ci sia qualcuno stanco della vita, che si adatta a dover morire. |
F685 (1863) / J619 (1862)
Glee - The great storm is over - Four - have recovered the Land - Forty - gone down together - Into the boiling Sand - Ring - for the scant Salvation - How they will tell the Story - Then a silence - suffuse the Story - |
Allegria - La grande tempesta è passata - Quattro - hanno riguadagnato Terra - Quaranta - affondarono insieme - Nella Sabbia ribollente - Squilli - per l'esigua Salvezza - Come racconteranno la Storia - Allora un silenzio - avvolgerà la Storia - |
Nei primi due versi dell'ultima strofa ED ha scritto "softness" nel primo e "silence" nel secondo. Quindi ha aggiunto un "2" su "softness" e un "1" su "silence". |
Nella sorte dei molti che affondano e dei pochi che riescono a raggiungere la riva si celano diversi significati. La vita che dà solo a pochi fortunati la serenità; la vita che regala pochi momenti di gioia e molti di dolore e sofferenza; il guardarsi intorno e vedere via via andarsene i vicini, gli amici, gli sposi. |
F686 (1863) / J620 (1862)
It makes no difference abroad - The Seasons - fit - the same - The Mornings blossom into Noons - And split their Pods of Flame - Wild flowers - kindle in the Woods - Auto da Fe - and Judgment - |
Non cambia niente là fuori - Le Stagioni - si succedono - uguali - I Mattini si trasformano in Mezzogiorni - E aprono i loro Baccelli di Fiamma - Fiori selvatici - si accendono nei Boschi - Auto da Fé - e Giudizio - |
La natura è indifferente alle sofferenze umane. Le stagioni si succedono, il sole continua a percorrere il suo cammino nel cielo, i fiori sbocciano nei boschi, i torrenti scorrono e gli animali non si curano delle pene umane che li circondano. Ma la sofferenza dell'ape separata dal suo fiore, pur se così lontana dai massimi sistemi, non è in fin dei conti come la nostra? |
F687 (1863) / J621 (1862)
I asked no other thing - No other - was denied - I offered Being - for it - The Mighty Merchant sneered - Brazil? He twirled a Button - |
Non avevo chiesto nessun'altra cosa - Nessun'altra - mi fu negata - Offrii l'Esistenza - per essa - Il Potente Mercante sogghignò - Brasile? Si rigirò un Bottone - |
Il significato è chiaro e senza ambiguità. Deciso e senza tentennamenti il ritratto che ED ci dà di Dio: un potente mercante che si prende gioco di noi, deride le nostre pretese di felicità e ci offre molto, ma quasi mai ciò che veramente abbiamo chiesto. |
F688 (1863) / J622 (1862)
To know just how He suffered - would be dear - To know if any Human eyes were near To whom He could entrust His wavering gaze - Until it settle firm - on Paradise - To know if He was patient - part content - What was His furthest mind - Of Home - or God - And Wishes - Had He any - And if He spoke - What name was Best - Was He afraid - or tranquil - |
Sapere davvero quanto ha sofferto - sarebbe prezioso - Sapere se c'era un qualche occhio Umano lì vicino Al quale Egli potesse affidare il vacillante sguardo - Fino a quando fosse ancorato saldamente - al Paradiso - Sapere se fu paziente - in parte contento - Quale fu il Suo estremo pensiero - la Casa - o Dio - E Desideri - Ne Ebbe qualcuno - E se parlò - Quale fu il nome Preferito - Era impaurito - o tranquillo - |
Un altro dei tentativi di ED di scavare nel mistero della morte. Stavolta la poesia cerca di cogliere l'attimo in cui si passa dalla vita alla morte, l'unico in cui si potrebbe capire il mistero di questo passaggio. S'interroga sulle sensazioni di chi sta morendo; cerca di immaginare i modi per carpirne le emozioni. Negli ultimi versi costruisce l'attimo della morte: quel momento che precede il congiungimento nell'eternità della vita vissuta con quella troppo perfetta per esistere (qui ED non rinuncia a reiterare il dubbio, costante nelle sue poesie). Solo in questo effimero lasso di tempo, che quasi non esiste tanto il confine è labile, la coscienza potrebbe diventare conscia, e chi muore capire veramente che cos'è la morte. |
F689 (1863) / J623 (1862)
It was too late for Man - But early, yet, for God - Creation - impotent to help - But Prayer - remained - Our side - How excellent the Heaven - |
Era troppo tardi per l'Uomo - Ma presto, ancora, per Dio - La Creazione - impotente ad aiutare - Ma la Preghiera - restava - al Nostro fianco - Quant'è eccellente il Cielo - |
Nei momenti finali della nostra vita, quando è troppo tardi per restare uomini ma ancora troppo presto per incontrare Dio, il creato, tutto ciò che ci circonda, non ha più alcuna importanza, ci resta solo la preghiera. Ed è in fin dei conti molto comodo rivolgersi al cielo quando ci si accorge che qui sulla terra abbiamo concluso il nostro viaggio. In quei momenti dimentichiamo il dio terribile che ci ha fatto soffrire, e tendiamo a vederne soltanto la faccia più bella, quella che, almeno si spera, ci condurrà all'immortalità. |
F690 (1863) / J624 (1862)
Forever - it composed of Nows - 'Tis not a different time - Except for Infiniteness - And Latitude of Home - From this - experienced Here - Without Debate - or Pause - |
Il Sempre - è composto di Adessi - Non è un tempo diverso - Fatta eccezione per l'Infinità - E l'Estensione della Casa - Da questo - sperimentato Qui - Senza Disputa - o Pausa - |
L'eternità, il sempre, è comunque composta di "adessi" (il plurale di "adesso" in italiano non esiste, ma nemmeno in inglese il plurale di "now"), non è un tipo di tempo diverso dal nostro, se non fosse per l'infinità e l'estensione senza limiti ("latitude", oltre al significato geografico, significa in primo luogo "ampiezza, estensione"; nel Webster c'è, fra le altre, questa definizione: "Extent of deviation from a settled point; freedom from rules or limits") della casa che là abiteremo. |
F691 (1863) / J625 (1862)
'Twas a long Parting - but the time For Interview - had Come - Before the Judgment Seat of God - The last - and second time These Fleshless Lovers met - No Lifetime - on Them - Was Bridal - e'er like This? |
Fu una lunga Separazione - ma il tempo Per Rivedersi - era Arrivato - Davanti al Trono del Giudizio Divino - L'ultima - e seconda volta Questi Incorporei Amanti s'incontrarono - Nessuno Spazio di Vita - su di Loro - Vi furono mai - Nozze come Queste? |
Le uniche nozze possibili per chi non ha potuto condividere la vita con l'amato: quelle dinnanzi al trono divino. |
F692 (1863) / J626 (1862)
Only God - detect the Sorrow - Only God - The Jehovahs - are no Babblers - Unto God - God the Son - confide it - |
Solo Dio - comprende il Dolore - Solo Dio - Gli Geova - non sono Chiacchieroni - A Dio - Il Dio Figlio - lo confida - |
Una singolare ed enigmatica rappresentazione della trinità. Provo a scioglierla. |
F693 (1863) / J458 (1862)
Like Eyes that looked on Wastes - Incredulous of Ought But Blank - and steady Wilderness - Diversified by Night - Just Infinites of Nought - I offered it no Help - Neither - would be absolved - |
Come Occhi che fissavano il Deserto - Increduli di Tutto Tranne del Vuoto - e di uniformi Distese - Diversificate dalla Notte - Solo Infinità di Nulla - Non le offrii Aiuto - Nessuna delle due - voleva essere assolta - |
Due diverse interpretazioni: la Bingham ritiene che sia una poesia d'amore scritta sotto l'impulso di una disillusione sofferta a causa di un'amica troppo amata; Errante che si tratti invece di un tragico colloquio di Emily con Emily che si guarda allo specchio. Come sempre ED cela le sue ambiguità dietro una scrittura che alimenta le possibilità di interpretazione. Il settimo e ottavo verso fanno propendere per l'ipotesi Errante; l'ultima strofa per l'ipotesi Bingham; il nono e il decimo li trovo esattamente bilanciati. Nella traduzione ho cercato di conservare intatta questa ambiguità, senza scegliere. |
F694 (1863) / J459 (1862)
A Tooth upon Our Peace The Peace cannot deface - Then Wherefore be the Tooth? To vitalize the Grace - The Heaven hath a Hell - |
Un Dente sulla Nostra Pace La Pace non può deturpare - Allora Perché c'è il Dente? Per vivificare la Grazia - Il Cielo ha un Inferno - |
La pace, il paradiso, hanno bisogno di qualcosa che li renda visibili. Un dente conficcato nel nostro vivere quotidiano; un inferno che segnali l'ingresso al cielo. Come sempre, le immagini sono bellissime e immediate: il dente che vivifica la grazia, l'inferno che precede il paradiso e lo arricchisce facendo vedere l'altra faccia della medaglia. |
F695 (1863) / J460 (1862)
I know where Wells grow - Droughtless Wells - Deep dug - for Summer days - Where Mosses go no more away - And Pebble - safely plays - It's made of Fathoms - and a Belt - It has no Bucket - were I rich I read in an Old fashioned Book Shall We remember Parching - then? |
So dove nascono i Pozzi - Pozzi mai Secchi - Scavati in profondità - per i giorni d'Estate - Dove i Muschi non vanno più via - E il Ciottolo - gioca al sicuro - È fatto di Profondità - e di una Cintura - Non ha Secchio - fossi ricca Ho letto in un Libro Antiquato Ci ricorderemo dell'Arsura - allora? |
Abbiamo sete. Una sete indefinita, di acqua, di conoscenza, di felicità, di vita. Ma i pozzi che potrebbero toglierci questa arsura sono fuori dalla nostra portata. Bellissimi, profondi, mai a secco, rivestiti di gemme, ma gli manca la cosa più semplice e più essenziale: un secchio affinché le nostre labbra possano gustare quell'acqua. Da qualche parte c'è scritto che verrà un giorno in cui nessuno avrà più sete, sicuramente significa che, là dove questo avverrà, ci saranno secchi in abbondanza, per tutti. Ma in questa abbondanza, in questa idrica maestosità, saremo capaci di ricordarci dell'arsura che provavamo, e gustare così l'acqua che ci viene offerta con tanta prodigalità? O non è meglio studiare a fondo, capire, gustare, il piccolo pozzo che abbiamo, piuttosto che aspettare, e sperare, di abbeverarci a quello che ci viene promesso ma di cui non siamo certo sicuri? |
F696 (1863) / J627 (1862)
The Tint I cannot take - is best - The Color too remote That I could show it in Bazaar - A Guinea at a sight - The fine - impalpable Array - The Moments of Dominion The eager look - on Landscapes - The Pleading of the Summer - Their Graspless manners - mock us - |
La Tinta che non posso avere - è la migliore - Il Colore troppo remoto Perché io lo possa mostrare in un Bazar - Una Ghinea a occhiata - Il fine - impalpabile Schieramento - I Momenti di Dominio Il bramoso sguardo - sui Paesaggi - L'Invocazione dell'Estate - I loro modi Inafferrabili - ci deridono - |
Le cose più importanti sono proprio quelle che non ci è permesso di cogliere, di sapere; cose troppo lontane dalla nostra comprensione per poter essere comprate in un bazar. |
F697 (1863) / J462 (1862)
Why make it doubt - it hurts it so - So sick - to guess - So strong - to know - So brave - upon it's little Bed To tell the very last They said Unto Itself - and smile - And shake - For that dear - distant - dangerous - sake - But - the Instead - the Pinching fear That Something - it did do - or dare - Offend the Vision - and it flee - And They no more remember me - Nor ever turn to tell me why - Oh, Master, This is Misery - |
Perché far nascere il dubbio - fa così male - Così inquietante - da dipanare - Così resistente - da capire - Così coraggioso - sul proprio Lettino Rivelare fino all'estremo ciò che si disse A Se stessi - e sorridere - E tremare - Per quel caro - distante - pericoloso - scopo - Ma - il Contrario - l'Opprimente paura Che Qualcosa - si possa fare - o osare - Che offenda la Visione - ed essa fugga - E gli Altri non si rammentino più di me - Né mai si volgano a spiegarmi perché - Oh, Maestro, Questa è la Sofferenza - |
Molti dubbi di traduzione. Per "sick" (v. 2) ho provato diverse versioni che eliminavano il "so" iniziale, ma poi ho deciso di rispettare la sintassi originale e ho usato "inquietante" che non mi sembra troppo distante dal significato della parola (che dà nausea, disgusto, che fa ammalare); "sake" (v. 7) che significa "amore" ma anche "scopo", termine che ho trovato più aderente a quello che credo sia il senso della poesia; "instead" (v. 8), avverbio trattato come sostantivo, l'ho tradotto rispettando il significato letterale: "in-vece", ovvero "al posto di", ma anche qualcosa che si contrappone, un "contrario". |
F698 (1863) / J463 (1862)
I live with Him - I see His face - I go no more away For Visitor - or Sundown - Death's single privacy The Only One - forestalling Mine - I live with Him - I hear His Voice - Taught Me - by Time - the lower Way - |
Vivo con Lui - vedo il Suo volto - Non mi allontano più Per Visitatore - o Tramonto - L'intimo isolamento della Morte Il Solo - che viene prima del Mio - Vivo con Lui - sento la Sua Voce - M'insegnò - il Tempo - la Strada più umile - |
Nella poesia è molto presente la terza persona singolare maschile. La cosa può far pensare a un amato, concreto o ideale: "vivo con lui, vedo il suo volto, sento la sua voce". Ma ED usa, come sempre, lo stesso pronome per la morte (v. 6) e, perciò, potremmo interpretare tutti i pronomi come riferiti alla morte; in questo caso leggeremmo "vivo con lei", ecc. |
F699 (1863) / J464 (1862)
The power to be true to You, Until upon my face The Judgment push His Picture - Presumptuous of Your Place - Of This - Could Man deprive Me - |
La forza di esserti fedele, Fino a quando sul mio volto Il Giudizio imprimerà la Sua Immagine - Pretendendo il Tuo Posto - Di Ciò - Qualcuno potesse privarmi - |
L'assoluta fedeltà all'amato. Solo la morte riuscirà a scalfire questo sentimento, quando imprimerà la sua immagine sul mio volto e avrà la presunzione di sostituirti. Se qualcuno fosse capace di evitarmi questo destino sarebbe per me superiore a quel dio i cui inviti appaiono così insignificanti di fronte a quelli che provengono da te. |
F700 (1863) / J636 (1862)
The Way I read a Letter's - this - 'Tis first - I lock the Door - And push it with my fingers - next - For transport it be sure - And then I go the furthest off Then - glancing narrow, at the Wall - Peruse how infinite I am |
Il Modo in cui leggo una Lettera - è questo - Dapprima - chiudo a chiave la Porta - E la premo con le dita - subito dopo - Affinché il mio trasporto sia al sicuro - E poi vado il più lontano possibile Poi - do uno sguardo attento, al Muro - Leggo attentamente quanto sono infinita |
Come sempre abilissima e fantasiosa la descrizione, questa volta dell'apertura di una lettera: il chiudere a chiave la porta, premendola poi per accertarsi bene che sia chiusa e nessuno possa disturbare il "trasporto" che verrà dalla lettera, aperta furtivamente, cercando di non fare alcun rumore, perché niente possa dar fastidio al sacrale momento. L'allontanarsi il più possibile dalla porta per non sentire nemmeno un importuno bussare, quell'ansia che comunque qualcuno possa esserci a profanare qual momento, sia pure un semplice topo non "esorcizzato". E poi la bellissima strofa finale: leggere è sapere quanto si è infiniti per la persona che scrive, una persona che voi lettori non conoscerete mai, ma che per me, come io per lei, era come un cielo infinito; quello terreno però, non quel cielo banale che ci offre Dio. |