The Complete Poems
Tutte le poesie
F1451 - 1500
Traduzione e note di Giuseppe Ierolli
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Indice Franklin
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F1451 (1877) / J1406 (1877)
No Passenger was known to flee - That lodged a Night in memory - That wily - subterranean Inn Contrives that none go out again - |
Mai si seppe della fuga di un Viaggiatore - Che alloggiò una Notte nella memoria - Quell'astuta - sotterranea Locanda Fa in modo che nessuno possa uscirne - |
La memoria è un albergo che trattiene tutti i suoi ospiti. |
F1452 (1877) / J-
Incredible the Lodging But limited the Guest |
Incredibile l'Alloggio Ma limitato l'Ospite |
Pubblicato tra i frammenti in prosa nell'edizione Johnson delle lettere (PF84, pag. 924). |
Il mondo è incredibilmente bello, il problema è che ospita individui molto limitati. |
F1453 (1877) / J1396 (1877)
She laid her docile Crescent down And this confiding Stone Still states to Dates that have forgot The News that she is gone. So constant to it's Stolid trust |
Depose la sua docile Falce di Luna E questa Pietra fedele Ancora indica ad Anni che hanno dimenticato La Notizia che lei se n'è andata. Così costante nella sua Impassibile fiducia |
Il testo riportato sopra è quello accluso a una lettera a Higginson dell'agosto 1877 (L513), dove la poesia viene nominata come "an Epitaph". Un'altra copia fu inviata a Elizabeth Holland. Il testo è identico, salvo una variante al verso 2: "mechanic" al posto di "confiding". Sul foglio contenente quest'ultima copia sono attaccati due ritagli di giornale: una stella e una mezzaluna sulla sinistra (da una fonte non identificata) e un'immagine di tombe che si inclinano l'una contro l'altra (dall'Hampshire and Franklin Express del 12 dicembre 1856). |
La pietra tombale rimane nel tempo come unica testimone di chi se n'è andato, e con la sua impassibile fiducia fa vergognare la costanza umana, così fragile e pronta a dimenticare. |
F1454 (1877) / J1397 (1877)
It sounded as if the streets were running And then - the streets stood still - Eclipse - was all we could see at the Window And Awe - was all we could feel. By and by - the boldest stole out of his Covert |
Sembrava come se le strade corressero E poi - le strade restarono immobili - Eclisse - era tutto ciò che vedevamo alla Finestra E Soggezione - era tutto ciò che provavamo. Dopo un po' - il più ardito sgusciò dal suo Riparo |
Il testo riportato sopra è quello accluso a una lettera a Higginson dell'agosto 1877 (L513), dove la poesia viene nominata come "a Gale" ("una Tempesta"). Ci sono poi altre tre copie: una identica a quella inviata a Higginson e altre due (presumibilmente copie preparatorie) con alcune varianti: le strade dei primi due versi diventano "aria", il grembiule della natura diventa "di berillio" o "il suo più azzurro", il sesto verso diventa "Nature was in the best of humors -" ("La natura di ottimo umore -"). |
La quiete dopo la tempesta diventa una natura massaia, che indossa il suo grembiule più fino per preparare un manicaretto a base di aria nuova. |
F1455 (1877) / J1399 (1877)
Perhaps they do not go so far As we who stay, suppose - Perhaps come closer, for the lapse Of their corporeal clothes - It may be, know so certainly |
Forse non vanno così lontano Come noi che restiamo, supponiamo - Forse vengono più vicini, per il cadere Dei loro abiti corporei - Può darsi, che sappiano con certezza |
Il testo riportato sopra è quello del manoscritto della prima stesura, una volta accolte le varianti sottolineate e scritte al posto di parole cancellate. Il testo che ne risulta è uguale a un'altra copia inviata in una lettera del 1877 a due lontane cugine, Harriet Austin Dickinson e Mary Taylor Dickinson (L518 - Johnson indica come seconda destinataria Martha Dickinson, ma Franklin precisa che quest'ultima, sorella delle due, era morta nel 1870), in cui i versi sono scritti in forma di prosa, preceduti da "You are very kind to have wished for me, and I think it sweet, but accustomed to all, through Father, they remind me too deeply of him for Peace. You, too, have been lessened. Let us remember together." ("Siete state molto gentili a chiedere di me, e lo reputo caro, ma avvezza a tutti, attraverso il babbo, loro me lo rammentano troppo intensamente per la mia Pace. Anche voi siete state diminuite. Lasciateci ricordare insieme."). |
Chi muore forse non va troppo lontano, anzi, forse resta addirittura più vicino di prima a noi che restiamo. Può anche darsi che chi è ormai di là sappia con certezza la durata, comunque molto breve, del nostro restare, perché la comprensione di chi è ormai fuori dal tempo tende come ad anticipare ciò che di lì a poco avverrà concretamente. |
F1456 (1877) / J1409 (1877)
Could mortal Lip divine The elemental Freight Of a delivered Syllable 'Twould crumble with the weight - The Prey of Unknown Zones - |
Potesse un Labbro mortale intuire Il Carico primordiale Di una Sillaba pronunciata Si sgretolerebbe sotto quel peso - La Preda di Zone Sconosciute - |
La prima strofa (che, come in molti altri casi, può avere vita autonoma, tanto che ED la inviò da sola all'amico Samuel Bowles) è un inno al potere della parola, che contiene in sé un "carico" di senso talvolta troppo grande per essere intuito dal labbro che la pronuncia (un'immagine che ricorda la J952-F913). Nella seconda ED sviluppa quel "carico" e lo fa diventare la preda conquistata in terre sconosciute, saccheggiata all'immensità del mare, per farne poi quei tabernacoli della mente che, soli, possono rivelarci la verità (o anche, in una variante, "the News", ovvero le notizie, gli annunci di ciò che accade nel mondo). |
F1457 (1877) / J1422 (1877)
Summer has two Beginnings - Beginning once in June - Beginning in October Affectingly again - Without, perhaps, the Riot |
L'estate ha due Inizi - Inizia una volta in giugno - Inizia in ottobre Coinvolgendo di nuovo - Senza Chiasso, forse, |
L'estate indiana (la nostra estate di san Martino) è un fuggevole e commovente nuovo inizio, più discreto rispetto al primo; quello che in giugno è il chiassoso irrompere della luce e del calore che dà nuova vita, in ottobre diventa un tranquillo crogiolarsi, più adatto alla mente che al corpo, ma bello come può esserlo un volto che sfuma nella lontananza del ricordo. Poi l'estate se ne va e sembra lasciarci per sempre in balia del freddo e dell'oscurità, ma noi sappiamo che non è così: l'estate se ne va per tornare, il suo "per sempre" è passeggero, non definitivo come quello di chi muore. |
F1458 (1877) / J1424 (1877)
The Gentian has a parched Corolla - Like Azure dried 'Tis Nature's buoyant juices Beatified - Without a vaunt or sheen As casual as Rain And as benign - When most is past - it comes - It's lot - were it forgot - |
La Genziana ha una Corolla avvizzita - Come un Azzurro inaridito È dei restanti succhi della Natura Beatificata - Senza vanto o lustro Casuale come la Pioggia E altrettanto benigna - Quando quasi tutto è passato - arriva - La sua sorte - dovessimo scordarlo - |
La genziana, un po' come la ginestra leopardiana, è l'ultimo baluardo della bella stagione che lascia il posto all'inverno. È modesta e poco appariscente, come l'azzurro sbiadito del cielo autunnale è rivitalizzata da succhi che la natura ha sempre in serbo, non ha un posto stabilito e, come la pioggia, si stende casualmente sui campi con la sua benigna presenza. Non chiede molto, le basta il suo umile incarico di accompagnare un anno ormai attempato, ma le è concesso in sorte un compito ben più importante di quello che appare: testimoniare con la sua presenza che la fedeltà, talvolta oscura e che non chiede niente, vince sempre nel confronto col fuggevole splendore. |
F1459 (1878) / J1433 (1878)
How brittle are the Piers On which our Faith doth tread - No Bridge below doth totter so - Yet none hath such a Crowd. It is as old as God - Indeed - 'twas built by him - He sent his Son to test the Plank - And he pronounced it firm. |
Come sono precari i Piloni Sui quali la nostra Fede avanza - Nessun Ponte quaggiù oscilla così - Eppure nessuno ha una simile Folla. È vecchio come Dio - Infatti - fu costruito da lui - Egli mandò suo Figlio a saggiare le Assi - E lui le dichiarò solide. |
ED inviò questi versi sia a Maria Whitney, probabilmente in una lettera dell'inizio del 1878 dopo la morte di Samuel Bowles il 16 gennaio di quell'anno (la copia manoscritta è stata pubblicata per la prima volta in: Ellen Louise Hart, "New Approaches to Editing Emily Dickinson.", Ph.D. diss., University of California, Santa Cruz, 1996 - cit. nell'edizione Franklin), sia a Higginson, in una lettera del giugno 1878 (L553) in cui, nelle frasi che precedono i versi, cita la morte di Samuel Bowles e allude a quella della moglie di Higginson (2 settembre 1877): |
La fede poggia su basi molto fragili, pronte a sbriciolarsi al minimo urto dei nostri dubbi. Eppure nessun ponte concreto ospita una folla così numerosa come quello costruito su quelle basi, un ponte che Dio ha creato insieme all'uomo e che poi ha fatto provare a suo figlio, per saggiarne la solidità; se lui è riuscito a percorrerlo indenne, perché non dovremmo riuscirci anche noi? |
F1460 (1878) / J1436 (1878)
Than Heaven more remote, For Heaven is the Root, But these the flitted Seed, More flown indeed, Than Ones that never were, Or those that hide, and are - What madness, by their side, My Soul - to find them - come - |
Del Cielo più remoti, Perché il Cielo è la Radice, Ma questi i Semi sparsi, Più sfuggenti invero, Di Chi non fu mai, O di chi si nasconde, ed è - Che follia, a casa loro, Anima mia - per ritrovarli - vieni - |
Inviata a Maria Whitney dopo la morte di Samuel Bowles (16 gennaio 1878). |
Nei primi versi il mistero della morte appare più irraggiungibile di quello del cielo, con quei semi sparsi dappertutto eppure così sfuggenti. Nella seconda strofa l'aldilà diventa una sorta di luogo cristallizzato, dove non c'è più futuro perché il tempo non esiste e se ce n'è uno è sicuramente molto diverso da quello che conosciamo. Nella terza un'affermazione, assoluta come Dio, ma come lui segnata dall'impossibilità di verificarla se non all'interno di una fede che non chiede. |
F1461 (1878) / J1435 (1878)
Not that he goes - we love him more who led us while he stayed. Beyond Earth's trafficking frontier, for what he moved, he made. |
Non perché se ne va - amiamo di più colui che ci guidò mentre era qui. Al di là della trafficata frontiera terrena, ciò che ha affrontato, l'ha realizzato. |
In una lettera a Mary Bowles dell'inizio del 1878 (L536), subito dopo la morte di Samuel Bowles (16 gennaio). |
L'amore per un amico (forse anche amato) non può aumentare quando ci lascia, perché lo amavamo già tanto prima che se ne andasse e perché ciò che ha fatto resterà sempre con noi. |
F1462 (1878) / J1366 (1876)
Brother of Ingots - Ah Peru - Empty the Hearts that purchased you - |
Fratello di Lingotti - Ah Perù - Vuoti i Cuori che ti comprarono - |
Ci sono altri due manoscritti, con versioni diverse di questa poesia.
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L'idea del primo verso (una preziosità favolosa e lontana: Lingotti/Perù nella prima versione, Ophir/Perù nella seconda, Ophir/Adieu nella terza) viene utilizzata in tre modi: nella prima versione (di cui non sappiamo se prevedesse un destinatario) qualcuno che era considerato fratello d'elezione è evidentemente scomparso, visto che lascia un cuore vuoto; nella seconda la sorella d'elezione viene comprata con un fiore, insieme ratifica di un pensiero/sogno e prezzo (subdolo e insieme sottile, minuto, visto che l'originale può significare entrambe le cose) con cui comprare un legame; nella terza esprime il cordoglio per un amico prezioso che ha lasciato dietro di sé un luminoso addio (impreziosito dall'uso del termine francese) e un ricordo di dignitoso onore. |
F1463 (1878) / J1403 (1877)
My Maker - let me be Enamored most of thee - But nearer this I more should miss - |
Mio Creatore - lascia ch'io sia Innamorata totalmente di te - Che più mi avvicini Più ne senta il bisogno - |
Inviata a Susan. Ci sono altre due copie con il secondo verso sensibilmente variato: "A world or two from thee -" ("Un Mondo o due da te -") e "A Fence or two from thee -" ("Un Recinto o due da te -"). |
L'oggetto d'amore, sia esso terreno o divino, è sempre nei nostri pensieri e l'avvicinarsene non fa che aumentare il nostro desiderio. |
F1464 (1878) / J1438 (1878)
Behold this little Bane - The Boon of all alive - As common as it is unknown The name of it is Love - To lack of it is Woe - |
Osserva questo piccolo Veleno - Bramosia di tutti i vivi - Comune quanto sconosciuto Il suo nome è Amore - Scarseggiarne è Dolore - |
L'amore "gioia e dolore" diventa un veleno che, sia nella mancanza che nel possesso, dà "dolore e ferita"; ma è un veleno così dolce che nessuno riesce a farne a meno e che non ha eguali se non, forse, in Paradiso. |
F1465 (1878) / J1439 (1878)
How ruthless are the gentle - How cruel are the kind - God broke his contract to his Lamb To qualify the Wind - |
Come sono spietati i mansueti - Come sono crudeli i cortesi - Dio ruppe il contratto con l'Agnello Per mitigare il Vento - |
Presumo ci sia un riferimento biblico ma non sono riuscito a identificare una citazione precisa. Il senso dovrebbe essere: i mansueti e i cortesi (il cui simbolo è l'agnello del terzo verso, ma che qui sono visti soprattutto nella loro veste di ipocriti) sono talvolta i più crudeli e spietati, perciò per mitigare quel vento maligno che si nasconde dietro a un'apparenza così benevola dobbiamo essere capaci di guardare oltre, di rompere il contratto di benevolenza che abbiamo con loro, per riuscire a vederne la vera natura e difenderci da essa. |
F1466 (1878) / J1440 (1878)
The healed Heart shows it's shallow scar With confidential moan - Not mended by Mortality Are Fabrics truly torn - To go it's convalescent way So shameless is to see More genuine were perfidy Than such Fidelity - |
Il Cuore guarito mostra la sua blanda cicatrice Con confidente lamento - Non riparabili dai Mortali Sono le Stoffe davvero lacerate - Percorrere la sua convalescenza Così spudorata è vedere Che più genuina sarebbe la perfidia Di una tale Fedeltà - |
Un cuore che guarisce deve metterci in sospetto, perché soltanto le piccole cicatrici guariscono, mentre per le lacerazioni veramente profonde i nostri strumenti mortali servono a ben poco. |
F1467 (1878) / J1441 (1878)
These Fevered Days - to take them to the Forest Where Waters cool around the mosses crawl - And shade is all that devastates the stillness Seems it sometimes this would be all - |
Questi Febbrili Giorni - portarli nella Foresta Dove fresche Acque strisciano intorno ai muschi - E l'ombra è tutto ciò che devasta il silenzio Sembra talvolta che questo sia tutto - |
Un anelito al riposo dopo i febbrili giorni della vita, in una foresta-morte che diventa l'estremo rifugio dove regnano soltanto ombre e silenzio, insieme a quelle "fresche acque", probabile simbolo del misterioso fluire della vita "altra", contrapposto alla vana e febbrile attività della vita mortale. |
F1468 (1878) / J1442 (1878)
To mend each tattered Faith There is a needle fair Though no appearance indicate - 'Tis threaded in the Air - And though it do not wear |
Per riparare ogni Fede lacerata C'è un apposito ago Sebbene nulla appaia a rivelarlo - È infilato nell'Aria - E sebbene non si indossi |
A leggerla insieme alla J1440-F1466 appare prima un contrasto: "Non riparabili dai Mortali / Sono le Stoffe davvero lacerate" rispetto a "Per riparare ogni Fede lacerata / C'è un apposito ago", ma poi le due poesie sembrano quasi complementari: le lacerazioni che riguardano i sentimenti umani e legati alla vita mortale sono difficilmente ricucibili, perché è quaggiù che dovremmo trovare l'ago appropriato, mentre quelle che sentiamo dentro di noi quando non riusciamo a svelare i misteri dell'eterno possono essere ricucite da un ago immateriale; il rammendo non sarà perfetto, una fede mai strappata è pur sempre meglio di una ricucita, ma ci permetterà comunque di indossarla di nuovo, senza troppe differenze con la fede immacolata e priva di dubbi che ci era stata consegnata la prima volta. |
F1469 (1878) / J1443 (1878)
A Chilly Peace infests the Grass The Sun respectful lies - Not any Trance of industry These shadows scrutinize - Whose Allies go no more astray |
Una Fredda Pace infesta l'Erba Il Sole rispettoso giace - Nessuna Estasi d'attività Scrutano queste ombre - I cui Compagni non sono più sviati |
Un cimitero: l'approdo di ogni mortale, con la sua fredda pace e le sue ombre immote e ormai lontane da tutto ciò che consideriamo vita. |
F1470 (1878) / J1445 (1878)
Death is the supple Suitor That wins at last - It is a stealthy Wooing Conducted first By pallid innuendoes And dim approach But brave at last with Bugles And a bisected Coach It bears away in triumph To Troth unknown And Kinsmen as divulgeless As throngs of Down - |
La Morte è il remissivo Pretendente Che vince alla fine - È una Corte furtiva Condotta dapprima Con pallide allusioni E velati approcci Ma ardita alla fine con Trombe E Carrozza bipartita Porta via in trionfo A Nozze ignote E Congiunti impalpabili Come frotte di Piume - |
L'immagine della morte che ci porta via in carrozza era già nella J712-F479, ma mentre là c'è un viaggio verso l'immortalità che attraversa via via i luoghi conosciuti in vita, qui la morte diventa un remissivo pretendente, che non ha fretta, perché prima o poi sa che dovremo cedere al suo paziente corteggiamento e accettare le nozze con il mistero e l'imperscrutabilità dell'ignoto. |
F1471 (1878) / J1446 (1878)
His Mind like Fabrics of the East - Displayed to the despair Of everyone but here and there An humble Purchaser - For though his price was not of Gold - More arduous there is - That one should comprehend the worth, Was all the price there was - |
La sua Mente come Stoffe d'Oriente - Esibita alla disperazione Di ognuno tranne qui e là Un umile Acquirente - Perché sebbene il prezzo non fosse in Oro - Uno più arduo ce n'è - Che se ne comprendesse il valore, Era tutto il prezzo che ci voleva - |
Una mente che produce cose preziose è esibita al pubblico, ma solo pochi riescono a carpire quella bellezza, perché è una merce il cui prezzo non si calcola in oro, ma in qualcosa che è molto più arduo da offrire: la comprensione del valore che ha. |
F1472 (1878) / J1447 (1878)
How good his Lava Bed, To this laborious Boy - Who must be up to call the World And dress the sleepy Day - |
Com'è grato il suo Letto di Lava, A questo laborioso Fanciullo - Che deve levarsi per chiamare il Mondo E rivestire il sonnolento Giorno - |
Il tramonto (rosso come la lava che esce da un vulcano) è un gradevole letto per il sole, che dovrà poi immancabilmente levarsi per svegliare il mondo e rivestire con la sua luce il giorno ancora sonnolento. |
F1473 (1878) / J1449 (1878)
I thought the Train would never come - How slow the whistle sang - I dont believe a peevish Bird So whimpered for the Spring - I taught my Heart a hundred times Precisely what to say - Provoking Lover, when you came It's Treatise flew away To hide my strategy too late To wiser be too soon - For miseries so halcyon The happiness atone - |
Pensavo che il Treno non sarebbe mai arrivato - Tanto lento il sibilo echeggiava - Non credo che un petulante Uccello Piagnucoli così per la Primavera - Avevo insegnato al mio Cuore cento volte Esattamente cosa dire - Provocante Innamorato, quando arrivasti Il suo Trattato si dileguò Troppo tardi per celare la mia strategia Troppo presto per essere saggia - Sventure così alcionie La felicità compensi - |
L'ansia di rivedere l'amato trasforma un tempo brevissimo (quello che passa dal fischio del treno al suo arrivo) in un istante interminabile, ci fa lamentare per quell'apparente ritardo più di quanto faccia un uccello impaziente per l'arrivo della primavera. E poi, quando il momento è arrivato, tutto ciò che ci eravamo ripromessi di dire si dilegua improvvisamente, senza darci né il tempo di celare la nostra confusione né quello di ricomporci e trovare comunque qualcosa di assennato da dire. Ma è un'ansia ampiamente compensata dalla felicità che proviamo per quell'incontro. |
F1474 (1878) / J1450 (1878)
The Road was lit with Moon and star - The Trees were bright and still - Descried I - by -the distant Light A traveller on a Hill - To magic Perpendiculars Ascending, though terrene - Unknown his shimmering ultimate - But he indorsed the sheen - |
La Strada era illuminata da Luna e stelle - Gli Alberi erano lucenti e immobili - Scorsi - accanto - alla Luce lontana Un viandante su una Collina - Che a magici Perpendicoli Ascendeva, sebbene terreni - Ignoto il suo luccicante traguardo - Ma in sé garantiva il bagliore - |
Un paesaggio illuminato dalla Luna, una figura indistinta (un viandante, ma anche un cavaliere in una variante) si staglia lontano in quella luce, sembra salire verso vette misteriose eppure legate a forme terrene, nulla sappiamo di lui se non che la sua irreale presenza giustifica quel bagliore indistinto ma così reale. |
F1475 (1878) / J1451 (1878)
Whoever disenchants A single Human soul By failure of irreverence Is guilty of the whole - As guileless as a Bird |
Chiunque disincanti Una sola anima Umana Dal fallo d'irriverenza È colpevole del tutto - Ingenua come un Uccello |
Convincere un'anima che l'irriverenza non solo non è peccato, ma serve a scoprire che le cose non sono sempre quello che sembrano, è una colpa che ha difficilmente eguale, perché quell'anima così ingenua e così ben delineata da avere i contorni netti come quelli di una stella scoprirà cose che forse sarebbe stato meglio non sapere. |
F1476 (1878) / J1452 (1878)
Your thoughts dont have words every day They come a single time Like signal esoteric sips Of the communion Wine Which while you taste so native seems So easy so to be You cannot comprehend it's price - Nor it's infrequency |
I tuoi pensieri non hanno parole tutti i giorni Arrivano in singoli momenti Come gli speciali sorsi esoterici Del Vino della comunione Che mentre lo gusti sembra così naturale Così semplice il suo esistere Che non riesci a comprenderne il prezzo - Né l'infrequenza |
Le parole che usiamo per comunicare i nostri pensieri sembrano così naturali, così semplici da pronunciare; ma se ci riflettiamo capiamo che non è così, perché le parole di solito sorgono spontanee per i pensieri più usuali, mentre per quelli importanti (per esempio quelli che riteniamo degni di essere trasmessi in una poesia) l'espressione giusta arriva raramente, a prezzo di una ricerca faticosa, e non sempre riesce a esprimere tutto ciò che sentiamo. |
F1477 (1878) / J1734 (?)
Oh, honey of an hour, I never knew thy power, Prohibit me Till my minutest dower, My unfrequented flower Deserving be. |
Oh, dolcezza di un'ora, Non conobbi mai il tuo potere, Escludimi Finché la mia più minuscola dote, Il mio fiore appartato Non sarà degno. |
Gli ultimi due versi (o meglio una loro variante) sono in una lettera a Otis Lord del 1878 (L562): "That unfrequented Flower / Embellish thee -" ("Quel Fiore appartato / Ti adorni -"). L'autografo della lettera è tagliato in più punti e questi due versi sono all'inizio di un nuovo foglio, come se la poesia iniziasse alla fine del foglio precedente (Franklin). |
All'amore mai conosciuto è dedicato quel "fiore appartato", in attesa di essere degno di essere gustato. La lettera a Otis Lord è molto esplicita e chiarisce meglio il senso dei versi: una rinuncia vigile, un dire "no" per poter dire un "sì" più vero e convinto. |
F1478 (1878) / J-
One note from One Bird Is better than a Million Word - A scabbard has - but one sword |
Una singola nota da Un singolo Uccello È meglio di un Milione di Parole - Un fodero ha - solo una spada |
Pubblicato tra i frammenti in prosa nell'edizione Johnson delle lettere (PF97, pag. 926). |
I primi due versi potrebbero sembrare una dichiarazione di superiorità della musica nei confronti della parola, ma l'ultimo chiarisce che si tratta di una condanna delle troppe parole dette al vento, come se il poeta potesse raggiungere la perfezione soltanto ove riuscisse a estrarre dal suo fodero l'unica spada-parola che conta. |
F1479 (1878) / J1434 (1878)
Go not too near a House of Rose - The depredation of a Breeze - Or inundation of a Dew Alarm it's Walls away - Nor try to tie the Butterfly, Nor climb the Bars of Ecstasy - In insecurity to lie Is Joy's insuring quality - |
Non avvicinarti troppo alla Casa della Rosa - Il saccheggio di una Brezza - O l'inondazione di una Rugiada Mettono in allarme le sue Mura - Non provare a legare la Farfalla, Né a scalare le Sbarre dell'Estasi - Nell'insicurezza restare È la rassicurante qualità della Gioia - |
In una lettera a Sarah Tuckermann del luglio 1878 (L558), che comprende i versi e queste frasi iniziali: "Would it be prudent to subject an apparitional interview to a grosser test? The Bible portentously says 'that which is Spirit is Spirit.'" ("Sarebbe prudente sottoporre un colloquio incorporeo a una prova grossolana? La Bibbia prodigiosamente dice 'ciò che è Spirito è Spirito.'"). |
Ci sono delle cose che non ci è possibile conoscere, per le quali il dubbio è uno dato di fatto, e, visto che sono cose che ci danno una sensazione di gioia, conviene adagiarsi in questa incertezza, convincersi che la bellezza della natura e il mistero della fede sono irraggiungibili nella loro vera essenza: possiamo goderne soltanto all'interno della nostra limitatezza. |
F1480 (1878) / J1444 (1878)
A little Snow was here and there Disseminated in her Hair - Since she and I had met and played Decade had hastened to Decade - But Time had added, not obtained |
Un po' di Neve qua e là Disseminata nei suoi Capelli - Da quando c'incontrammo e giocammo Decade s'era affrettata a Decade - Ma il Tempo aveva aggiunto, non ottenuto |
Sia Johnson che Franklin ipotizzano che la poesia sia stata scritta in occasione della visita di Helen Hunt Jackson a ED il 24 ottobre 1878. |
L'amica che torna dopo tanto tempo ha qualche capello bianco, ma resta sempre una rosa inespugnabile, che non si fa consumare dal calore dell'estate né abbattere dal freddo dell'inverno. |
F1481 (1878) / J1462 (1879)
We knew not that we were to live - Nor when - we are to die - Our ignorance our Cuirass is - We wear Mortality As lightly as an Option Gown Till asked to take it off - By his intrusion, God is known - It is the same with Life - |
Non sapevamo che saremmo stati vivi - Né quando - saremo morti - L'ignoranza è la nostra Corazza - Indossiamo la Mortalità Con leggerezza come una Veste Scelta Finché siamo chiamati a deporla - Dall'intrusione, Dio è svelato - È lo stesso con la Vita - |
Due copie comprese in due lettere. La prima a Higginson del dicembre1878 (L575), in cui ED si congratula per il fidanzamento con Mary Potter Thacher, annunciato nello "Springfield Republican" del 1° dicembre 1878. I versi sono preceduti da "Till has loved - no man or woman can become itself - Of our first Creation we are unconscious -" ("Finché non ha amato - nessun uomo o donna può diventare se stesso - Della nostra prima Creazione siamo inconsapevoli -"). |
Ignorare il nostro destino è la corazza che ci permette di vivere. Solo l'arrivo della morte, improvvisa messaggera di Dio, ci può svelare il mistero. La stessa cosa capita nella vita: soltanto l'arrivo inaspettato di qualcosa o di qualcuno ci fa capire quanto sia importante vivere. |
F1482 (1879) / J1377 (1876)
Forbidden Fruit a flavor has That lawful Orchards mocks - How luscious lies within the Pod The Pea that Duty locks - |
Il Frutto proibito ha un sapore Che irride ai Frutteti legittimi - Giace succulento nel Baccello Il Fagiolo rinchiuso dal Dovere - |
Inno al frutto proibito, molto più saporito di quelli legittimi. Ho tradotto "Pea" (Pisello) con "Fagiolo" (sempre un legume rinchiuso in un baccello) per evitare possibili fraintendimenti del termine italiano (Raffo traduce con "seme"). |
F1483 (1879) / J1506 (1880)
Summer is shorter than any one - Life is shorter than Summer - Seventy Years is spent as quick As an only Dollar - Sorrow - now - is polite - and stays - |
L'Estate è più corta di qualsiasi cosa - La Vita è più corta dell'Estate - Settant'anni si spendono in fretta Come un singolo Dollaro - Il Dolore - ora - è garbato - e resta - |
Tutto ciò che è gradevole sembra così corto: l'estate, ancora di più la vita, che sembra svanire in un istante, anche se si riesce a viverla fino in fondo. La stessa cosa accade per i sentimenti che proviamo: disdegnamo il dolore, ma lui, se pur con garbata cortesia, resta sempre al nostro fianco. Il contrario accade per la gioia: quanto sarebbe bello invece disdegnare allo stesso modo anche lei e riuscire però a trattenerla a lungo con noi. |
F1484 (1879) / J1465 (1879)
Before you thought of Spring Except as a Surmise You see - God bless his suddenness - A Fellow in the Skies Of independent Hues A little weather worn Inspiriting habiliments Of Indigo and Brown - With Specimens of Song As if for you to choose - Discretion in the interval With gay delays he goes To some superior Tree Without a single Leaf And shouts for joy to Nobody But his seraphic self - |
Prima di aver pensato alla Primavera Se non come un'ipotesi Vedi - Dio ne benedica la subitaneità - Un Tale nei Cieli Di Colori indipendenti Un po' logorato dalle intemperie Che ravviva abbigliamenti D'Indaco e di Bruno - Con Campionari di Canto Come per farli scegliere a te - Con discernimento nelle pause E gioiosi indugi egli va Su qualche scelto Albero Senza una sola Foglia E grida di gioia per Nessuno Se non il suo serafico sé - |
Una copia fu inviata a Sarah Tuckerman; un'altra, rimasta nelle carte di ED, riporta nel verso del foglio l'indicazione "Blue Bird -". La terza (perduta) fu inviata a Helen Hunt Jackson, che, il 12 maggio 1879, rispose (L601a): "Conosco a memoria il suo 'Blue bird' - ed è più di quanto si possa dire di molti dei miei versi.", aggiungendo alla fine: "Cosa ne dice di cimentarsi con l'oriolo? Sarà qui tra poco." La, probabile, risposta di ED fu la J1466-F1488. Il "Blue bird" è protagonista anche della J1395-F1383. |
Il Blue bird (Uccezzo Azzurro) come portatore di gioia e colore, che ravviva l'inverno ormai quasi alla fine. Il suo canto è vario e gioioso, e non bada ad eventuali spettatori, perché canta soprattutto per sé. Molto belli il settimo e l'ottavo verso, in cui i colori dell'uccello che torna ravvivano le spente tonalità invernali. |
F1485 (1879) / J1432 (1878)
Spurn the temerity - Rashness of Calvary - Gay were Gethsemane Knew we of thee - |
Rigetta la temerarietà - L'avventatezza del Calvario - Gaio sarebbe Getsemani Sapendo di te - |
Inviata a Helen Hunt Jackson (L601). Franklin ipotizza che possa essere un saluto per le feste pasquali e, insieme (vedi l'ultimo verso), una richiesta di notizie. La Jackson mandò poi il manoscritto a Higginson aggiungendo sotto i versi: "Wonderful twelve words!" ("Meravigliose dodici parole!"), anche se in realtà le parole sono tredici. |
Un giocoso biglietto scritto all'amica lontana, in cui il calvario viene ridotto a temeraria avventatezza e il cordoglio per la morte di Cristo a un sentimento che potrebbe essere tranquillamente messo da parte dalla gioia di sapere notizie dell'amica. |
F1486 (1879) / J1454 (1879)
Those not live yet Who doubt to live again - "Again" is of a twice But this - is one - The Ship beneath the Draw Aground - is he? Death - so - the Hyphen of the Sea - Deep is the Schedule Of the Disk to be - Costumeless Consciousness - That is he - |
Non vivono veramente Quelli che dubitano di vivere di nuovo - "Di nuovo" sa di Duplice Ma questa - è una - La Nave sotto al Ponte In secca - è? La Morte - perciò - il Trattino del Mare - Profondo è il Progetto Del Disco che sarà - Spoglia Consapevolezza - Ecco cos'è - |
La necessità di credere in una vita futura espressa con immagini enigmatiche. Nei primi quattro versi l'apparente duplicità del binomio vita-morte è negata, perché la morte non è altro che uno stadio ulteriore di un'unica vita che si snoda nell'immortalità. |
F1487 (1879) / J1459 (1879)
Belshazzar had a Letter - He never had but one - Belshazzar's Correspondent Concluded and begun In that immortal Copy The Conscience of us all Can read without it's Glasses On Revelation's Wall - |
Baldassar ebbe una Lettera - Non ne ebbe che una - Il Corrispondente di Baldassar Cominciava e concludeva In quell'immortale Testo Che la Coscienza di noi tutti Può leggere senza Occhiali Sul Muro della Rivelazione - |
Tre manoscritti sostanzialmente uguali, uno dei quali inviato al nipote Ned (L603) seguito da "Suggested by our Neighbor -" ("Suggerito dal nostro Vicino -"). Questa annotazione fa pensare che i versi siano ispirati (come per la J1453-F1514) alla vicenda del reverendo Lothrop. |
Un riferimento biblico, e un fatto molto più prosaico accaduto in paese, permettono a ED di spiegare al nipote che soltanto occhi puri riescono a leggere senza fallo le parole della verità. Tipicamente dickinsoniano paragonare Dio a un "corrispondente" che scrive una lettera. |
F1488 (1879) / J1466 (1879)
One of the ones that Midas touched Who failed to touch us all Was that confiding Prodigal The reeling Oriole - So drunk he disavows it A Pleader - a Dissembler - The Jesuit of Orchards The splendor of a Burmah I never thought that Jason sought |
Uno di quelli toccati da Mida Che non riuscì a toccarci tutti Fu quel confidente Prodigo Il barcollante Oriolo - La sua ebbrezza disconosce Un Postulante - un Simulatore - Il Gesuita dei Frutteti Splendore di Birmania Mai ho creduto che Giasone abbia cercato |
Raccogliendo l'invito dell'amica Helen Hunt Jackson (vedi la J1465-F1484) ED si diverte a descrivere l'oriolo (o rigogolo). Quello che più salta agli occhi leggendo i versi è la scoppiettante fantasia delle immagini, come se seguissimo il protagonista nelle sue brillanti e giocose giravolte fra gli alberi, guidati da un occhio che in ogni posa sa trovare nuovi e sorprendenti paragoni: l'oro di Mida, il bagliore scambiato per una gemma, l'elenco della terza strofa con l'oratorio che diventa estasi, il gesuita che ammalia l'essenza del fiore, l'esotico corteo che si allontana al suono di canti e versi (quasi sempre in questi casi ED inserisce un accenno più o meno esplicito alla sua poesia), per finire col mitico vello d'oro di Giasone che diventa l'uccellino sul ramo vicino alla finestra, ammirato dalla campagnola che ama così tanto la quiete da preferire questo mito casalingo e vicino a quelli eroici e pericolosamente lontani. |
F1489 (1879) / J1463 (1879)
A Route of Evanescence With a revolving Wheel A Resonance of Emerald A Rush of Cochineal And every Blossom on the Bush Adjusts it's tumbled Head - The Mail from Tunis, probably, An easy Morning's Ride - |
Una Rotta d'Evanescenza Con una Ruota turbinante Una Risonanza di Smeraldo Un Impeto di Cocciniglia E ogni Bocciolo sul Ramo Sistema il suo Capo arruffato - Posta da Tunisi, probabilmente, In semplice Passaggio Mattutino - |
Versi che dovevano sembrare particolarmente riusciti a ED, visto che esistono sette copie di questa poesia (una perduta), cinque delle quali in lettere: a Helen Hunt Jackson (L602 - 1879); a Sarah Tuckerman (L627 - 1880); a Higginson (L675 - novembre 1880, versi acclusi a parte e unica suddivisa in due strofe); a Mabel Todd (L770 - ottobre 1882) e a Thomas Niles (L814 - aprile 1883, versi acclusi a parte). Le cinque versioni nelle lettere sono identiche, a parte qualche variante minima nelle maiuscole e nella punteggiatura; quella riportata sopra è la prima (inviata a Helen Hunt Jackson). |
Una versione sintetica di un'altra poesia dedicata al colibrì (J500-F370). Là la descrizione era molto più particolareggiata, qui ED mantiene la parte più fantastica e incorporea di quella descrizione e sembra quasi che ne riscriva i versi, utilizzando più o meno le stesse immagini: "Upon a single Wheel - / Whose spokes a dizzy Music make / As 'twere a travelling Mill -" diventa "A Route of Evanescence / With a revolving Wheel -"; le "remoter atmospheres" diventano citazione nel penultimo verso di un città esotica e lontana (Tunisi); "To just vibrating Blossoms!" si trasforma in "And every Blossom on the Bush / Adjusts it's tumbled Head -". |
F1490 (1879) / J1501 (1880)
It's little Ether Hood Doth sit upon it's Head - The millinery supple Of the sagacious God - Till when it slip away |
Il piccolo Etereo Cappuccio Poggiato sulla Testa - Modisteria flessibile Di un Dio sagace - Fin quando scivola via |
Vita e morte di un fiore fragile ed etereo, piccolo e insignificante, ma protagonista di un destino vitale comune a tutti i viventi. |
F1491 (1879) / J1472 (1879)
To see the Summer Sky Is Poetry, though never in a Book it lie - True Poems flee - |
Vedere il Cielo d'Estate È Poesia, anche se mai in un Libro costretta - Le vere Poesie fuggono - |
La visione della natura è la vera poesia: quella che leggiamo nei libri è soltanto la pallida eco di una bellezza intraducibile. |
F1492 (1879) / J-
Ferocious as a Bee without a wing The Prince of Honey and the Prince of Sting So plain a flower presents her Disk to thee |
Feroce come un'Ape senza un'ala Il Principe del Miele e il Principe del Pungiglione Così semplicemente un fiore offre il suo Disco a te |
Nell'edizione Johnson delle lettere, i versi sono in nota a una lettera dell'8 novembre 1881 a Sarah Tuckerman (L739) dove si legge: "Tra i frammenti che erano in possesso di Mrs. Todd, databili più o meno in questo periodo, c'è il seguente: [seguono i versi]. Sul verso c'è scritto: Prof. Tuckerman. I versi potrebbero essere stati una bozza per un biglietto, simile a quello sopra, destinato a Mrs. Tuckerman." |
Quasi sempre le manifestazioni della natura hanno un'anima bifronte, come l'ape che è capace di darci le dolcezze del miele ma anche i dolori del pungiglione. Anche un fiore, che ci offre con naturale semplicità la sua bellezza, può nascondere dentro di sé la ferocia di un'ape senza un'ala. |
F1493 (1879) / J1547 (1882)
Hope is a subtle Glutton - He feeds upon the Fair - And yet - inspected closely What Abstinence is there - His is the Halcyon Table - |
La Speranza è un sottile Ghiottone - Si nutre di Candore - Eppure - ispezionata da vicino Quale Astinenza è là - Sua è l'Idilliaca Mensa - |
La speranza è soltanto una sottile illusione; si nutre del candore di chi crede in lei, ma basta osservarla con più consapevolezza e ci si accorge che lascia sempre digiuni, insoddisfatti. Fa sempre credere di aver pronto il cibo per chi si siede alla sua mensa solitaria, ma è un cibo che non ci è mai permesso di assaggiare, per quanto ci si illuda di consumarne resta sempre là, inalterato e pronto per una nuova illusione. |
F1494 (1879) / J1385 (1879)
"Secrets" is a daily word Yet does not exist - Muffled - it remits surmise - Murmured - it has ceased - Dungeoned in the Human Breast Doubtless secrets lie - But that Grate inviolate - Comes nor goes away Nothing with a Tongue or Ear - Secrets stapled there Will emerge but once - and dumb - To the Sepulchre - |
"Segreti" è una parola quotidiana Eppure non esiste - Soffocata - rimanda all'ipotesi - Mormorata - è cessata - Imprigionati nel Petto dell'Uomo Senza dubbio giacciono segreti - Ma da quella Grata inviolata - Non entra né esce Nulla con Lingua od Orecchio - I segreti appuntati là Non emergeranno che una volta - e muti - Nel Sepolcro - |
I segreti sono qualcosa di sfuggente, quasi non esistono, perché se sono rivelati smettono di esserlo, se non lo sono esistono solo per chi li custodisce o, comunque, diventano ipotesi non confermabili. Un segreto ben custodito non ammette intrusioni da parte di chi potrebbe rivelarlo ed emergerà soltanto quando il custode non sarà più in grado di conservarlo, ma anche allora resterà muto per sempre, come chi lo portava con sé. |
F1495 (1879) / J1455 (1879)
Opinion is a flitting thing, But Truth, outlasts the Sun - If then we cannot own them both - Possess the oldest one - |
L'Opinione è qualcosa di fluttuante, Ma la Verità, dura più del Sole - Se poi non riusciamo ad averle entrambe - Prendiamo la più vecchia - |
In un biglietto a Susan (L625), preceduta soltanto da: "Emily is sorry for Susan's Day - To be singular under plural circumstances, is a becoming heroism - ("Emily è spiacente per il Giorno di Susan - Essere gli stessi in circostanze diverse, è un appropriato eroismo -"). |
La verità vale sempre, non è volatile come un'opinione, che pure fa parte della nostra vita. Perciò, nel dubbio, conviene sempre scegliere la prima. |
F1496 (1879) / J1456 (1879)
So gay a Flower Bereaves the mind As if it were a Woe - Is Beauty an Affliction - then? Tradition ought to know - |
Un Fiore così gaio Disarma la mente Come se fosse un Dolore - È la Bellezza un'Afflizione - dunque? La tradizione dovrebbe saperlo - |
Talvolta il confine tra gioia e dolore sembra essere indeterminato, perché entrambi i sentimenti privano la mente della propria razionalità. |
F1497 (1879) / J1457 (1879)
It stole along so stealthy Suspicion it was done Was dim as to the wealthy Beginning not to own - |
Si dileguò così furtivamente Che il sospetto della fine Fu vago come al ricco Che inizia a non avere - |
Lo sparire lento e indistinto di qualcuno, o di qualcosa, che lascia una sensazione di perdita vaga, incerta, come per un ricco cominciare a veder diminuire il proprio patrimonio. |
F1498 (1879) / J1458 (1879)
Time's wily Chargers will not wait At any Gate but Woe's - But there - so gloat to hesitate They will not stir for blows - |
Gli astuti Destrieri del tempo non sostano Ad altro Cancello se non quello del Dolore - Ma là - bramano talmente indugiare Che non si smuovono ai colpi - |
In un biglietto al nipote Ned, allora diciottenne, intestato "Ned" e firmato "Dick - Jim" (L604). Nella nota alla lettera Johnson scrive: "Mrs. Bianchi [la sorella di Ned, Martha] afferma che i versi furono inviati dopo che i cavalli di Ned, Dick e Jim, erano sfuggiti al suo controllo. I versi, tuttavia, sembrerebbero più appropriati a un'occasione in cui Ned era capitato involontariamente in un corteo funebre, dal quale non era riuscito a districarsi pur frustando i cavalli." |
Un breve biglietto al nipote adolescente (non si sa bene in occasione di quale avvenimento che aveva coinvolto i suoi due cavalli) diventa un ammonimento al rispetto verso il dolore, davanti al quale anche i cavalli, diventati "destrieri del tempo", sostano rispettosi e incuranti dei colpi. |
F1499 (1879) / J1460 (1879)
His Cheek is his Biographer - As long as he can blush Perdition is Opprobrium - Past that, he sins in peace - |
La Guancia è il suo Biografo - Fin quando lui può arrossire La Perdizione è Obbrobrio - Dopodiché, pecca in pace - |
Dopo i versi, a mo' di firma, la parola "Thief" ("Ladro"). Inviata al nipote Ned, probabilmente dopo un "furto" in casa delle zie. |
Un bonario buffetto al nipote "ladro", tradito dal rossore della colpa, passato il quale simili peccati si possono tranquillamente ripetere. |
F1500 (1879) / J1461 (1879)
"Heavenly Father" - take to thee The supreme iniquity Fashioned by thy candid Hand In a moment contraband - Though to trust us - seem to us More respectful - "We are Dust" - We apologize to thee For thine own Duplicity - |
"Padre Celeste" - riporta a te La suprema iniquità Foggiata dalla tua candida mano In un momento di contrabbando - Sebbene confidare in noi - ci sembri Più rispettoso - "Siamo polvere" - Ci scusiamo con te Per la tua stessa Doppiezza - |
Una sorta di "Padre nostro" rivisto e corretto, in cui Dio, in un momento di contrabbando, di deviazione dalla retta via, ha creato quella "suprema iniquità" che soltanto in lui può trovare salvezza. Pur sapendo che sarebbe più giusto confidare soltanto in noi stessi per sconfiggere il male, non possiamo fare a meno di sentirci inadeguati al compito e di chiedere a lui di perdonare peccati che non siamo stati certo noi a creare. |